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Pomeriggio al buio


di svuotocazzi
21.04.2017    |    19.492    |    11 9.2
"Un altro paio di colpi e con un urlo roco si scarica per la seconda volta nel mio culo..."
Sono nudo e inginocchiato di spalle sul divano. La stanza è immersa nel buio. Oggi pomeriggio ho deciso di darmi ad alcuni incontri 'anonimi'.
Il primo che ha risposto al mio annuncio si è descritto come un quarantenne, sposato e riservato, voglioso di svuotarsi le palle. Mi ha appena comunicato di essere sotto casa mia. Gli ho aperto il portone e l'uscio di casa, sistemandomi in salotto come da accordi.
È proprio vero che quando la vista è ridotta quasi a zero gli altri sensi aumentano le loro funzioni. Sento il portone del palazzo chiudersi pesantemente e distinguo nettamente i passi dell'uomo sui gradini delle scale. Si avvicina rapidamente: mi ha detto di avere poco tempo libero e mi sembra stia salendo gli scalini a due a due. È arrivato al mio piano e spalancare la porta, entrare e richiuderla dietro di sé.
Io resto fermo nella mia posizione, muovo solo un po' il culo per accrescere la sua eccitazione. Gli ho descritto come muoversi e si dirige deciso verso di me. Ha un respiro leggermente affannato, forse per l'eccitazione, forse per aver salito le scale così di corsa. Una sua mano si poggia sul mio culo e inizia ad accarezzarlo lentamente. Le sue dita fredde scorrono sulla mia pelle e io inizio a eccitarmi. Entra rapidamente in contatto con la mia mucosa che trova già umida e bagnata dalla mia saliva. Un suo mugolio di approvazione accompagna il dito che si fa strada dentro di me. Capisce che sono già aperto e disponibile, che non ho bisogno di troppi preparativi per essere montato.
Estrae il suo dito e lo sento aprirsi i vestiti: prima il rumore di una cerniera (il giubbotto, credo), poi il suono metallico della cintura, infine un fruscio di tessuti (si deve essere abbassato pantaloni e mutande). Mi ha detto di avere parecchia voglia e in effetti, quando torna ad avvicinarsi, è la sua calda eccitazione a toccarmi per prima. Appoggia il suo pisello sul mio culo e inizia a strusciarsi un po' per farlo indurire per bene. È un bel cazzo, non troppo lungo ma bello grosso. Allungo indietro una mano a toccarlo per bene e lo sente gemere nuovamente, segno che apprezza il movimento delle mie dita. Tasto per bene questo cazzone duro e pulsante e soppeso le sue palle che pendono, grosse e piene, poco più in basso.
Mi porto la mano alla bocca e mi sputo sulle dita. Passo la saliva sul mio buco, tornando a bagnarlo per bene. Lui deve aver intravisto i miei movimenti perché, appena tolgo la mano, appoggia la sua cappella e inizia a spingere. Mi rilasso completamente e mi faccio penetrare. Questa volta gemiamo entrambi, lui per il caldo del mio buco, io per il piacere che provo nel farmi riempire da un bel bastone duro. Si pianta a fondo dentro di me e si ferma per qualche istante.
“Scopami”, gli sussurro.
Prende a muoversi e mi afferra i fianchi con le mani, dandomi colpi forti e decisi. Ci sa fare l'uomo e, in segno di approvazione, indietreggio di un po' col culo, andando incontro al suo movimento. In breve la monta aumenta di intensità. Mi scopa con velocità crescente, ogni tanto rallenta, ma poi riprende a pistonarmi. Godo di questo trattamento, il buco mi si apre per bene e si bagna dei miei umori che facilitano il suo ingresso.
Con una mano vado ad accarezzargli lo stomaco e mi accorgo che il maschietto deve avere un bel fisico. Non muscoloso, ma comunque gradevole e definito. Mi rilasso ancora di più e mi godo la scopata appoggiando la testa al divano. Il maschio ha preso a sbattermi per bene, non vuole risparmiarsi in niente e io lo lascio fare, ben contento di farlo sfogare in un culo maschile.
A un tratto prende a gemere con intensità crescente e il suo cazzo si gonfia ancora di più dentro di me. Capendo che ormai non manca molto, mi sollevo con il busto, inarco la schiena e spingo il culo in fuori, quasi a chiedergli di riempirmi. Non devo infatti aspettare molto e, dopo un paio di colpi più forti, il maschio si pianta dentro di me e inizia a schizzare. Sento il suo grosso cazzo pulsare dentro di me e un calore liquido mi riempie. Bella sborrata, penso!
Appena ha finito di schizzare, esce dal mio culo, strofina la cappella come per pulirsi e si riveste. Il rumore della cintura segna che si è già ricomposto. Un 'ciao' sommesso e il mio torello si dirige verso la porta, uscendo dal mio appartamento.
Resto per un po' a pecora sul divano, poi mi giro e mi siedo, rimanendo sempre al buio. Afferro il cellulare e controllo le app. vediamo chi altro ha risposto al mio annuncio. Qualche messaggio c'è in effetti, ma sono tutti di gente un po' troppo grande per i miei gusti. Tutti, tranne uno.
È di un ragazzo di vent'anni. Dalla foto profilo si intravede un buon fisico e nella descrizione si vanta della sua buona dotazione. Mi ha scritto pochi minuti fa ed è ancora online. Gli rispondo immediatamente, chiedendo se ha voglia di svuotarsi.
“Certo” mi risponde. “Ho le palle piene”.
Gli spiego la situazione: che ho appena finito di scopare e ho ancora il culo pieno. La cosa sembra eccitarlo molto. Mi chiede subito dove abito. Gli invio l'indirizzo e mi dice che in un quarto d'ora è da me. “A novanta e con il culo in fuori! Entro, ti riempio e me ne vado!”.
Aspetto sul divano, chattando con un altro paio di persone. Puntuale, il ragazzo mi scrive di essere arrivato. Corro ad aprirgli e mi risistemo come prima.
Sento di nuovo la porta aprirsi e poi chiudersi velocemente. Il ragazzo ha acceso la torcia del cellulare per farsi un po' di luce nell'appartamento buio e, appena mi vede, fa un mugolio di soddisfazione. Lo sento avvicinarsi a me a passi lenti. Spegne il cellulare e di nuovo l'oscurità ci avvolge.
È molto determinato e ancor prima di arrivare a me si abbassa pantaloni e mutande. Con fare deciso punta il pisello verso il mio buco e spinge. Aveva ragione nella sua descrizione: è davvero grosso il cazzo quello che mi sta aprendo il culo, a 'occhio' direi più di venti centimetri. Il ragazzo prende subito a scoparmi con forza in un rapido dentro e fuori che mi procura solo piacere. Sento il mio culo bagnarsi e aprirsi con facilità. È la sborra del tizio di prima ad aiutare la monta del ragazzo. Questo bel cazzone entra ed esce da me con grande facilità.
Si appoggia contro la mia schiena e prende a mordicchiarmi il collo, senza smettere di trapanarmi il buco. Si capisce che è giovane e che il suo scopo è quello di svuotarsi in poco tempo. Con una mano gli afferro il culo e lo invito ad aumentare ancora di più il ritmo della chiavata. Le mie intenzioni vengono colte perfettamente e la stanza si riempie dei miei gemiti e del rumore delle sue palle che sbattono, ancora piene, contro di me.
Si afferra con le braccia alle mie spalle e mi dice all'orecchio: “Io ci sono!”
“Dammi la sborra, su!”, lo incito.
Un istante dopo lo sento irrigidirsi e, sempre continuando nel suo avanti e indietro, prende a schizzare dentro di me. I primi tre getti li sento chiaramente, poi finisce di svuotarsi rallentando il movimento. Sembra non voler uscire da me e il suo bel cazzone non ha minimamente perso la durezza iniziale!
“Posso continuare?” mi fa, credendo di darmi fastidio.
“Scopami quanto vuoi!”
Il ragazzo non ha bisogno di grosse istruzioni e riprende a sbattermi come prima. Il mio piacere non si è sopito e anzi riprende rapidamente a crescere. Sento il buco schiudersi completamente e alcune gocce di sborra scendermi lungo le gambe.
Non vuole risparmiarsi e tenendosi ben saldo alle mie spalle mi assesta dei colpi decisi e ravvicinati che mi procurano scosse di piacere lungo la schiena. Del resto, ha un bel cazzo e lo sento chiaramente muoversi dentro di me, soprattutto quando arriva in fondo al mio retto.
Sorprendendomi, interrompe la scopata, si afferra il cazzo alla base e lo estrae completamente. Inizia quasi a giocare con il mio buco, infilando e togliendo solo la cappella e facendo rientrare le gocce di sperma che mi colano dal buco. Beata gioventù che non gli fa perdere l'erezione! Il suo cazzone è sempre tosto e mi fa contrarre lo sfintere ogni volta che lo attraversa.
Soddisfatto da questo giochetto, sprofonda di nuovo dentro di me emettendo un profondo sospiro di godimento.
“Cazzo, se sei aperto”, mi dice e aggiunge “Sei pronto?”.
“Sempre!”, gli dico sfrontato.
Un altro paio di colpi e con un urlo roco si scarica per la seconda volta nel mio culo. La sborrata è meno generosa della prima, ma comunque abbondante.
Il ragazzo si accascia su di me, stremato dai due orgasmi ravvicinati, e io con una mano vado a toccargli le palle percependo ancora le ultime contrazioni del suo godimento. Riprendendosi dal torpore in cui sembrava caduto, il giovane prende il suo cellulare per controllare l'ora. Si accorge che si è fatto tardi, si rialza, esce da me e si riveste rapidamente. Prima di andarsene si china a darmi un bacio sul collo, ringraziandomi, e si dirige alla porta.
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