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Gay & Bisex

Riempito in sauna


di svuotocazzi
29.11.2016    |    29.390    |    8 9.7
"Sperando in qualcosa di più di una succhiata, mi sollevo leggermente, apro l'asciugamano e metto in mostra il mio culo: vorrei farmi sbattere lì, in quel..."
Pomeriggio libero, cattivo tempo e voglia di cazzo a mille: la giusta combinazione per andare in sauna a cercare cazzi da mungere. È da parecchio che non ci vado, ma tra i vari impegni e la tessera da rinnovare non ho trovato nessuna occasione in questi mesi.
Il locale dove vado di solito non è molto grande, ma è sempre pulito, ben tenuto e con un discreto giro di maschietti.

Arrivo verso le tre e mezza, pago alla cassa e mi dirigo verso gli armadietti. Mentre mi tolgo i vestiti, inizio a dare un'occhiata in giro. Qualche maschio interessante sembra esserci: speriamo bene.
Indossati asciugamano e ciabatte, entro nel bagno turco e mi godo per un po' il caldo umido che accarezza la mia pelle ancora infreddolita dall'esterno. Solo dopo essermi abituato all'oscurità quasi totale, intravedo il gruppetto di maschi raccolto verso il fondo dell'ambiente. La penombra non mi permette di capire l'aspetto di ciascuno, ma l'animo da vacca che è in me mi porta ad avvicinarmi. Subito alcune mani mi toccano il petto e l'addome e io porto le mie sul cazzo dell'uomo più vicino: è in tiro e piuttosto dignitoso. Non resisto a lungo e mi abbasso infilandomelo subito in bocca. L'uomo non si aspettava un'intraprendenza così sfacciata e lancia un gemito di apprezzamento che rimbomba nella stanza. Me lo infilo per bene in gola e subito l'uomo mi prende la testa con le mani per imporre il ritmo alla pompa: deve essere bello eccitato e sembra aver voglia di svuotarsi le palle. Io ci dò dentro per un bel po', lavorandomi il cazzone con la gola e con la lingua e leccando con premura tutto il liquido che ne fuoriesce. Nel frattempo con le mani tasto per bene il suo corpo: una corporatura ben definita, forse solo qualche chilo di troppo, ma non mi interessa più di tanto. Anche il culo al tatto è bello sodo e devo dire che palpare due chiappe tornite mentre si fa un pompino mi ha sempre eccitato molto. Il bocchino continua per bene: il membro arrapato scivola velocemente dentro e fuori dalla mia bocca e io non mi risparmio.
Sperando in qualcosa di più di una succhiata, mi sollevo leggermente, apro l'asciugamano e metto in mostra il mio culo: vorrei farmi sbattere lì, in quel momento, ma l'uomo non sembra particolarmente interessato a sfondarmi e si limita a infilare un paio di dita nel buchetto. È un attimo: eccitato ormai per bene mi dà un'ultima spinta sulla testa con la mano libera e si svuota dentro la mia bocca. Voglioso di sborra, ingoio con piacere e dò ancora alcune lappate per ripulirgli del tutto il cazzone.
Lentamente si sfila e io resto ancora per un po' piegato a novanta a gustarmi il dolce gusto dello sperma. La mia posizione ha già attratto l'attenzione di un altro. Me ne ero accorto anche prima che le dita che mi si infilavano nel buco non erano solo quelle del tipo che stavo spompinando. Adesso però al posto delle dita sento una cappella premere per entrare. Decido di dargli un aiuto: allungo una mano, afferro questo nuovo pisello e gli faccio prendere la mira giusta. Eccolo che spinge e subito entra dentro di me (sì, non sono molto chiuso!). È grosso e lo sento allargarmi per bene le pareti anali. Con la mano che ho portato all'indietro soppeso le palle di questo nuovo torello: sono grandi e sicuramente piene di succo. Mi appoggio con l'altro braccio alla parete della stanza, facendo un paio di passi in avanti e tirandomi dietro anche il mio montatore che non ha alcuna intenzione di lasciarmi andare. Adesso sono ben saldo e lo incito a darci dentro per bene. Come sempre quando mi infilano un cazzo in culo, il mio buco si bagna e si allarga a dovere e non passa molto che il pisello non faccia alcuno sforzo nel suo deciso avanti-indietro. La cosa deve infoiare parecchio l'uomo: “Sei proprio aperto come una vacca!”. Io lo incito a darmi sempre più cazzo e lui prosegue con foga crescente. Purtroppo deve aver accumulato troppa eccitazione: dopo un altro paio di colpi lo sento imprecare. Estrae con forza il cazzo dal culo e sento distintamente sulle chiappe quattro schizzi densi e vischiosi. Attendo che si riprenda un istante dalla sborrata e mi giro a pulirgli il cazzo da cui esce ancora una bella goccia invitante che ingoio con gusto.
Ho bisogno di un po' di riposo adesso: il caldo umido del bagno turco sta diventando insopportabile. Mi riprendo con una doccia fredda, salutando con un sorriso l'uomo che si è appena scopato il mio buco. Trascorro un po' di tempo spostandomi tra la vasca idromassaggio e la sauna secca: me ne sto seduto tranquillo e mi riprendo dalle fatiche della settimana.
Un certo trambusto mi riporta alla realtà e noto che in sauna deve essere arrivata un po' di gente nuova. C'è in particolare un bel maschietto rasato sui trent'anni dal fisico definito che si aggira in cerca di 'compagnia'. Decido di uscire dalla vasca e di seguirlo in direzione dei camerini. Per un po' tuttavia non sembra interessato a me: peccato, probabilmente non gli piaccio.
Faccio quindi un po' di giri e riesco a unirmi a due maschi sulla quarantina. Non so se si tratti di una coppia, ma cercano qualcuno che lo succhi ad entrambi e io ho proprio voglia di saltare da un pisello all'altro. Ci chiudiamo in un camerino, li faccio salire in piedi sul materasso e io mi metto in ginocchio per avere i due cazzi a portata di bocca. La cosa mi eccita molto e quando a breve tempo l'uno dall'altro mi danno da bere il loro seme rischio di sborrare anch'io. Non è quello che voglio, altrimenti la mia libido se ne andrebbe a quel paese e io ho ancora voglia di cazzo.
Sporco di sborra sul mento e sul collo (eh sì, gli schizzi sono stati lunghi e numerosi), vado a pulirmi di nuovo sotto le docce. Non sembra ci sia più molta gente. Forse questo doppio pompino è durato un po' troppo!
Dopo essermi lavato e asciugato, decido di fare un ultimo giro nei vari spazi della sauna. C'è davvero poca gente, ma a un certo punto ecco che incrocio il maschietto rasato di prima. Beh, visto da vicino è proprio carino e dall'asciugamano si intravede un bozzo di grande interesse che prima non avevo notato: deve aver appena combinato qualcosa, senza però riuscire a concludere.
Appena lo incrocio, mi giro e lo squadro anche da dietro: lui rallenta e ricambia il mio sguardo: interessante!. Decido quindi di entrare nella dark che in questa sauna non è troppo grande, ma che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni. A sorpresa non mi segue, ma si chiude nel camerino accanto, che comunica con la dark attraverso veri gloryhole disposti a varie altezze. Succhiare un cazzo senza vedere in faccia il proprietario mi attizza un casino. Non devo aspettare un granchè ed ecco la mazza attraversare proprio il foro accanto a me. Non c'è dubbio che mi sta invitando a saggiare la consistenza del suo batacchio e io non mi lascio sfuggire un'occasione tanto succulenta. Subito mi inginocchio e mi fiondo sul bel cazzone che, ancora barzotto, fuoriesce dalla parete. Voglio dare il meglio di me e inizio ad annusarlo con attenzione: profuma di maschio, un insieme di acre e muschiato che accende il mio desiderio. Lo soppeso con la mano e inizio a leccarlo con la punta della lingua: il ragazzo gradisce e lo fa sporgere ancora di più verso di me. Decido quindi di infilarmelo lentamente in gola e centimetro dopo centimetro me lo faccio entrare in bocca: è bollente e lo sento crescere dentro la mia bocca. Succhio sempre con lentezza e mi gusto con attenzione il sapore di questo bel bocconcino. È davvero un signor palo, lungo una ventina di centimetri, completamente dritto e spesso il giusto: direi quasi il cazzo perfetto! Accelero i miei movimenti e sento la cappella infilarsi per bene in gola. Mi piace tenerla lì ferma per un po' stringendo i muscoli della glottide e leccando il resto della mazza. Dall'altra parte del muro il ragazzo inizia a gemere con forza e a sbattere le mani sul separé. Questi rumori attirano qualcun altro che si introduce nella dark per assistere allo spettacolo. Non so quanto riesca a vedere, forse solo i movimenti della mia testa, visto che faccio uscire il cazzo il meno possibile dal mio cavo orale.
A tratti il ragazzo sembra volersi fermare e facendo qualche passo indietro sottrae per poco il pisellone dalla mia bocca assetata. Forse non vuole venire subito e in effetti anch'io ho voglia di altro. Gli lascio fare questo movimento per altre tre-quattro volte, dopo di che mi fermo: lo sento ormai bello duro ed è pure lubrificato a puntino. Proviamo a vedere se ha anche voglia di aprirmi il culo!
Mi alzo leggermente, mi giro, slaccio l'asciugamano e me lo porto al collo. Sistemo il mio culo all'altezza giusta per essere scopato. Il mio stallone non deve aver capito cosa è successo e infila una mano per tastarmi il sedere: io lo lascio fare e nel frattempo mi bagno un paio di dita con un po' di saliva spalmandola sul buco. Appena con le dita arriva alla mucosa la trova bella bagnata e mi apostrofa come merito: “Che vacca, ragazzi!”. A bassa voce gli chiedo di infilarmi il cazzo e spingo il mio culetto a diretto contatto con il foro del gloryhole: dal suo lato devono essere comparse due melette divise da uno spacco centrale. Lo sento armeggiare ancora per un po' con due e quindi con tre dita: evidentemente vuole prepararmi per bene alla monta. Finalmente punta la cappella, io lo aiuto spingendo con lo sfintere e facendolo entrare lentamente dentro di me. Inutile dire che la forma e la lunghezza del pisello sono ideali per il mio retto Quando arriva in fondo entrambi ci lasciamo andare a un sospiro di piena soddisfazione e lui si assesta per bene, godendosi il calore del mio culo. Riprende in fretta il controllo della situazione e inizia a montarmi con forza: io non pongo nessuna resistenza ai suoi colpi e si sente libero di darci dentro con decisione. Sono eccitato all'inverosimile, mi sento vacca e troia come raramente mi è capitato: non mi ero sbagliato prima, il giovane è proprio un toro coi fiocchi che aveva solo bisogno di incontrare una vacca come me per esprimersi al meglio.
I colpi sono davvero forti e io sono costretto a reggermi con le braccia alla parete: lo spazio è perfetto e non provo alcuna fatica a sopportare questa monta selvaggia. Il torello è proprio deciso: sembra anzi voler prolungare la propria prestazione, piantandomi il cazzo in fondo al culo o estraendolo completamente dal mio buchetto affamato. Io gli chiedo sempre più cazzo e ne ricevo colpi ancora più decisi e ben assestati.
Deciso quindi di sorprenderlo e appena ha estratto la mazza dal mio corpo, mi giro e porto la bocca all'altezza del gloryhole. Quando il cazzone torna a fare capolino, me lo infilo in bocca: mi è sempre piaciuto gustarmi un cazzo arricchito dagli umori del mio culo, ma la situazione mi fa eccitare come poche altre volte. Ripulisco la mazza per bene, godendo dei continui gemiti che provengono dall'altra parte. Quando il maschietto è cotto a puntino, torno a dargli le spalle e mi pianto il cazzone in fondo al culo. L'ho sorpreso anche in questo caso, pensava forse volessi farlo venire con la bocca, ma non è questa la mia intenzione.
I colpi riprendono con intensità e non danno tregua al mio piacere. Non credo manchi molto ormai, lo sento ansimare affannato, darmi sempre più spesso della “vacca” e della “troia” e spingere con forza sempre crescente. Il tarello si ingrossa ancora e dopo pochi istanti lo sento mormorare “Cazzo, ti riempio!”. Resto fermo nella mia posizione: è da quando sono entrato in sauna che voglio farmi farcire il culo! Ci siamo: il membro si gonfia ancora dentro di me e finalmente la sborra mi invade. È davvero tanta, sono riuscito a contare sei-sette getti, ognuno accompagnato da un grugnito del maschio.
Lascio che si svuoti del tutto e sento un filo di sperma uscirmi dal buco e colarmi lungo la coscia. Il mio scopatore sembra non volersi staccare, continua a muoversi avanti e indietro più lentamente rispetto a prima, e inizia a riprendere un respiro più normale e meno concitato. Quando il suo orgasmo sembra essersi ormai spento, faccio un passo in avanti e lascio uscire dal mio culo il cazzo che mi ha regalato momenti tanto intensi. Mi giro per l'ultima volta e mi inginocchio per gustare il sapore di questo maschio. Pulisco tutto per bene e faccio uscire altre due gocce di seme stringendo leggermente il cazzo che solo con estrema lentezza perde il suo turgore. Il ragazzo ridendo mi dice che per questa volta ci dobbiamo fermare qui. Gli chiedo di lasciarmelo ancora in bocca per un po' e lui non si sottrae, lasciando che io gli dia ancora alcune fonde leccate.
Soddisfatto della prestazione, mi sollevo. Vedo il cazzo ritrarsi, il ragazzo dà un ultimo colpo sulla parete e mi ringrazia, facendomi i complimenti. Anche questa volta il pomeriggio in sauna è stato più che soddisfacente!
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