Racconti Erotici > Gay & Bisex > Sosta in autogrill
Gay & Bisex

Sosta in autogrill


di svuotocazzi
21.06.2018    |    32.579    |    19 9.7
"“Lo sapevo che ti piace il cazzo”, mi fa con un sorriso beffardo..."
Sto scendendo in Puglia per le vacanze. È un viaggio lungo e un po’ noioso, ma ho deciso di partire quasi all’alba per evitare un po’ di traffico e prendermela con calma. Verso le due di pomeriggio sono all’altezza di Foggia e decido di fermarmi per riposarmi un po’ in autogrill.
Parcheggio l’auto sotto una pensilina all’ombra e, pur rintronato dal viaggio, mi accorgo da subito che c’è davvero poca gente. Nel piazzale si vedono solo 2-3 macchine. Apro la portiera della macchina per far entrare un po’ d’aria e rispondo a un paio di email e messaggi che mi sono arrivati.
Mentre sono lì che mi rilasso, arriva un’altra auto che si ferma non troppo lontano dalla mia. Dai finestrini esce la musica della radio, piuttosto ad alto volume. A bordo c’è una coppia, entrambi piuttosto giovani. Parlano un po’ tra di loro, dopodiché lui scende lasciando la ragazza a bordo. Si avvia deciso verso l’autogrill e, passandomi davanti alla macchina, mi rivolge un’occhiata decisa. Lo vedo entrare nel piccolo edificio e chiudersi alle spalle la porta.
Finisco di scrivere al cellulare ed esco anch’io dalla macchina. Devo fare una sosta in bagno e ho voglia di un caffè. Anche dentro l’autogrill non c’è quasi nessuno: una coppia di signori al bancone parla con il barista, mentre altri due inservienti sono intenti a sistemare cibo e bevande sugli scaffali.
Vedo la freccia per i bagni e la seguo. Anche qui non c’è nessuno e mi dirigo rapido verso gli orinatoi a muro. Passando davanti alle toilette, mi accorgo di una scena un po’ particolare. Il ragazzo che è entrato prima, ancora con gli occhiali da sole sul volto, sta pisciando in un gabinetto, ma ha la testa rivolta verso l’esterno, come a controllare chi sta entrando nei bagni.
Sono un po’ stanco e non mi voglio fare tante domande. Arrivo agli orinatoi e mi svuoto la vescica. Mi scappa l’occhio e vedo che il ragazzo è un po’ uscito dal gabinetto in cui si trovava e, sempre reggendosi il cazzo, mi fissa facendomi un cenno inequivocabile con la mano libera. Ha voglia di un pompino e, non so come, ha capito che sono la persona adatta a soddisfarlo.
Non ci penso due minuti, mi avvicino a lui e rapidi ci chiudiamo nella toilette.
“Lo sapevo che ti piace il cazzo”, mi fa con un sorriso beffardo.
“Non sai neanche quanto”, gli rispondo.
Per dimostrarglielo gli prendo subito in mano il pisello e lo sento sussultare per la decisione. È chiaro che nessuno dei due vuole perdere tempo e subito mi abbasso ai suoi piedi, infilandomelo in bocca. Non lo guardo in viso, ma lo sento gemere lievemente appena inizio a succhiare. Il cazzo reagisce rapidamente e in poche pompate me lo ritrovo turgido e pienamente eretto in bocca. Non è enorme, ma è comunque una mazza interessante: sui 18 centimetri, piuttosto spesso e perfettamente diritto. Mi entra bene in bocca e sento la cappella colpirmi la gola, senza crearmi alcun problema.
Il ragazzo capisce che ho una certa esperienza. Mi afferra la testa e prende a scoparmi la bocca con decisione. Fa alcuni rapidi avanti e indietro e poi lo pianta in gola, tenendomi bloccata la testa contro il suo pube. Ripete l’operazione per alcune volte, godendosi pienamente il calore e l’umidità della mia bocca.
“Cazzo, che pompinara!”, lo sento sussurrare là in alto.
Eccitato da queste parole, mi prodigo in una pompa a regola d’arte, succhiando a fondo e stringendo i muscoli della gola attorno alla sua cappella. Gli afferro anche le palle, tastandone la consistenza: sono turgide e belle rotonde.
“Senti quanta sborra ho nei coglioni? È qualche giorno che la mia ragazza non me la dà”, bisbiglia.
Io mi stacco dal suo pisello e, guardandolo in faccia, gli faccio: “Se vuoi te la do io!”.
Un’espressione sorpresa gli si dipinge sul volto. Si abbassa verso il mio orecchio e mi chiede: “Vuoi il cazzo nel culo?”.
È un po’ rozzo il ragazzo, non c’è che dire, ma i suoi modi non mi dispiacciono e una proposta del genere non va mai rifiutata. Mi alzo in piedi, abbasso del tutto i miei pantaloni e mi giro, dandogli le spalle. Lui sospira in segno di approvazione e inizia a toccarmi il culo: prima le natiche, poi il buco, che trova umido dall’eccitazione.
“Ma che cazzo c’hai qua dietro?”, mi fa e subito è lui a inginocchiarsi per controllare da vicino. Avviene tutto rapidamente. Inizia a leccarmi il culo con grande vigore. La cosa mi ha sorpreso piacevolmente, mi rilasso del tutto e spingo il mio corpo verso di lui, per offrirmi completamente. Grufola e lecca come in pochi sanno fare e io mi lascio scappare dalle labbra alcuni gemiti sommessi.
Capisce anche lui che sono pienamente rilassato, si solleva, mi lecca il collo e poggia deciso la sua cappella contro il mio buco. Lui ha voglia di aprirmi e a me è salita una voglia di cazzo incredibile. Dà una forte spinta e sprofonda dentro di me. “Che troia!”, mi sussurra all’orecchio.
Prende subito a sbattermi con forza, aderendo quasi completamente col torso alla mia schiena e tenendomi una mano premuta sulla bocca, per attutire i miei gemiti. Lui è molto silenzioso e oltre ai miei sospiri si sente solo il rumore delle sue palle che mi colpiscono ritmicamente il culo, tutto attutito dalla musica che arriva dal bar. Va avanti così per alcuni minuti: mi dice chiaramente di non avere tanto tempo e che deve tornare a breve dalla ragazza.
“Dammi la sborra almeno” gli chiedo.
“È proprio quello che voglio fare”, mi risponde mordicchiandomi le spalle e le orecchie.
Sento il suo cazzo ingrossarsi e allargarmi ancora di più il buco. Mi afferra con le mani per i fianchi, dà altri due colpi e prende a fiottarmi nel culo. Geme sempre a bassa voce e si svuota completamente dentro di me. Appoggia la fronte contro la mia nuca e lo sento ansimare leggermente.
“Devo andare, purtroppo”.
“Grazie” gli dico.
“Grazie a te” e ridacchia.
Estrae il cazzo ancora barzotto e se lo ripulisce con un po’ di carta. Si ricompone, mi saluta ed esce dalla toilette. Si lava le mani e se ne va, mentre io prendo a ricompormi. Il tutto è durato non più di dieci minuti, ma è stata una piacevole pausa nel mio viaggio.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Sosta in autogrill:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni