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Gay & Bisex

Serata al cruising


di svuotocazzi
10.01.2023    |    6.788    |    8 9.6
"Prende a gemere subito e a rivolgermi qualche insulto in inglese, mostrando così le sue origini non italiane..."
Sono a Milano per un paio di giorni e stasera ho deciso di tornare in un noto locale della città. È parecchio che non ci vado e non mi dispiacerebbe svuotare qualche maschietto per scaldare la serata.
Arrivo verso le 23 e non c'è molta gente: d'altronde siamo nel mezzo della settimana e parecchi lavorano domattina.
Pago l'ingresso e salgo subito al piano di sopra. Dò i vestiti al ragazzo del bar e mi spoglio completamente. Lo faccio sempre, per non avere la rottura di doversi levare maglia e pantaloni quando trovo qualcuno di disponibile.
Scosto la tenda ed entro nell'area naked del locale. Con mia somma sorpresa, però, non c'è nessuno! Decido di aspettare un po'. Vado in bagno e mi metto a chiacchierare col barista che, oltretutto, non è per niente male. Mi faccio servire un amaro e lo sorseggio, facendo qualche battutina al barista che sembra stare al gioco.
Dopo una decina di minuti (finalmente) arriva qualcuno. Un uomo sulla quarantina, forse con qualche chilo di troppo, ma comunque di aspetto gradevole. Va deciso in bagno e io mi siedo sui materassini nell'area più riservata. Non impiega molto ed eccolo arrivare, accarezzandosi il pisello che intravedo di buone dimensioni.
Quando è abbastanza vicino, glielo accarezzo e lui non si ritrae. Anzi, con una mano mi spinge la testa verso il basso. Capisco cosa vuole, mi inginocchio e prendo a pomparlo con decisione. Prende a gemere subito e a rivolgermi qualche insulto in inglese, mostrando così le sue origini non italiane. Me lo pianto tutto in gola e lo stimolo coi muscoli della glottide. Lui resta letteralmente senza fiato e lo sento annaspare là sopra. Senza farmelo uscire di bocca, lo fisso con il mio sguardo e lo vedo sorridermi con un'espressione da vero maiale.
La sua mazza è completamente indurita. Fermo il bocchino e la osservo con desiderio: un bel palo di una ventina di centimetri, curvato leggermente verso l'alto, che mi oscilla invitante davanti agli occhi.
È il momento di fargli provare il culo.
Mi sollevo e mi sistemo a pecora sul materassino, sporgendo verso di lui il mio culetto. Mi bagno una mano e porto la saliva al buchetto, inumidendolo con cura. Volto la testa a fissarlo e lo trovo intento a segarsi il cazzone con gli occhi fissi sul mio culo. Mi divarico le natiche per mostrargli la mucosa palpitante. È troppo per lui e con due passi mi è addosso: si sputa sul cazzo e me lo sbatte dentro in un colpo solo, lanciando un urlo di godimento.
La monta parte subito decisa e io mi rilasso, aiutato dal popper. Si tiene ai miei fianchi per dettare il ritmo e continua a sfangarmi il buco, dandomi della cagna un paio di volte. La tensione è molta: è chiaro che ha voglia di sborrare al più presto e non chiedo di meglio.
La scopata rallenta solo quando appare un terzo uomo che si mette a fissare la scena. Bassino e magro, si avvicina rapido a noi, accarezzandomi il culo e invitando l'altro ad aprirmelo. Come se non lo stesse già facendo!
Lo accarezzo anch'io e gli afferro il cazzo già scappellato. Si sistema meglio e lo prendo in bocca, tutto senza che l'altro si sia fermato. Anzi, questa aggiunta alla nostra scopata l'ha eccitato parecchio e la sua mazza sembra essersi gonfiata ancora. Capisco non ci voglia molto tempo e lo sento ansimare con forza.
Dà ancora una decina di colpi, mi si pianta in fondo al retto e sborra: è un orgasmo copioso e i suoi gemiti si fanno sentire nella stanza. Un po' barcollando si stacca da me, mi dà uno schiaffetto sul culo e se ne va.
"Cazzo che troia sei" mi fa quello che ho in bocca e che non ho smesso di pompare.
Muggisco in segno di approvazione e, eccitato dall'essermi fatto riempire da un bel toro, lo spompo con particolare veemenza.
"Ohhhh, guarda che vengo così"
Continuo senza ascoltarlo e percepisco un tremolio nel suo corpo. Il cazzo gli inizia a pulsare e mi scarica in gola anche lui una buona dose di sperma, caldo e dolce. Me lo gusto e lo ripulisco per bene, finché non si stacca. Mi fa i complimenti e si allontana verso il bagno.
Mi risollevo anch'io, sgranchendomi le gambe, e torno a finire il mio amaro rimasto sul bancone.
"Complimenti - mi fa il barista - Soddisfatto?"
"Come inizio non c'è male" gli ribatto sfrontato, facendolo ridere.
Finisco di bere e scendo al piano interrato, sempre nudo. Noto che c'è più gente di prima e mi apparto con qualcuno, svuotando un altro paio di maschietti.
Continuo a girare un po' e decido di sperimentare i gloryhole. Nella cabina di fronte alla mia c'è qualcuno, che però viene dopo non molto, schizzandomi in bocca e sulle labbra.
Sto per rialzarmi, quando un rumore alla mia sinistra mi fa voltare. Nella cabina accanto alla mia deve essere entrato qualcuno mentre succhiavo. Allungo una mano nel buio quasi totale che ci avvolge e incrocio un bell'esemplare di cazzo. Lo soppeso, soffermandomi anche sulle palle, particolarmente grosse.
Ritiro la mano e avvicino la bocca al buco. Lui non si fa pregare e subito mi entra in gola. Pompo lentamente, godendomi il calore di questo cazzo e il suo lento crescere di volume. Raggiunge rapido il suo pieno turgore e mi stacco un attimo a rimirarlo: saranno almeno 21 centimetri di carne che intravedo lucida della mia saliva. Lo masturbo lentamente e con la mano gli accarezzo anche le gambe che sento muscolose. È proprio un bel maschione quello nascosto dietro la parete.
Riprendo a pomparlo e questa volta è lui a dettare il ritmo, sbattendo con forza verso la struttura che ci divide. Questi colpi decisi mi fanno venire voglia di sentirli sul mio culo. Vediamo se ha voglia di provarlo.
Mi alzo, mi giro e butto il culo contro il foro, sbattendo sulla sua mazza. Lui non sembra confuso, anzi. Mi batte il cazzo sulla pelle e subito un suo dito si dirige verso il mio buco, aperto e umido dalle scopate di prima.
"Mmmm, che fighetta" lo sento borbottare con accento lombardo.
Il lieve trambusto dalla sua parte e il calore della sua lingua mi fanno capire che è lui a essere in ginocchio adesso. Appoggio meglio il culo e lo lascio sfogarsi sulla mia mucosa. È un mangiatore di culo navigato, che si gusta a fondo i miei sapori, grufolando come un animale.
Veloce come si è inginocchiato, torna in piedi e mi appoggia la cappella al buco. Forse non ha capito che può essere deciso e crede di farmi male col suo cazzone: facciamogli vedere con chi ha a che fare. Tiro di popper varie volte, rilasso la mucosa e lo faccio scivolare dentro tutto in un colpo.
"Porca troia!" impreca, sbattendo un pugno contro la parete.
"Scopami, dai" gli sussurro.
Si riprende subito e anche lui mi monta con forza. È più lungo e grosso del primo di stasera e infatti lo sento arrivarmi in punti che non venivano violati da tempo. Ha un modo particolare di scopare: qualche affondo deciso e poi si ferma. Lo ripete per parecchie volte, sbattendomi col pube sul culo.
"Uff, che scomodo" lo sento lamentarsi a un certo punto, uscendomi dal corpo. Non deve sentirsi a suo agio completamente.
"Vero! Andiamo di là!" gli rispondo.
Apro la mia porta ed entro nel camerino di fronte, sistemandomi a pecora sulla panca. Anche la sua porta si apre, entra veloce dietro di me, chiudendo la serratura.
"Scusa, ma di là va bene solo per un bocchino" mi fa dispiaciuto.
"Vorrà dire che ti farai perdonare nel mio culo" gli faccio ridacchiando.
"Con questo?" mi fa, sbattendomi la mazza ancora turgida sul culo.
"Buttalo dentro" lo imploro.
È subito dentro di me e quasi si aggrappa al mio culo.
"Pronto?" mi fa.
Gli rispondo spingendo verso di lui e lui interpreta il gesto correttamente. Mi scopa lentamente, ma a fondo. Piano piano aumenta il ritmo, accarezzandomi i capezzoli e la pelle del torace. È un crescendo deciso, come ci si può aspettare da un toro di questo tipo.
"Cazzo se ti scivola dentro bene! Ma quanti ne hai presi?"
"Tanti, ma nessuno come il tuo" lo inorgoglisco.
Si mette a ridere e riprende a scoparmi. Andiamo avanti a lungo: io tiro varie volte di popper e lo passo anche a lui che gradisce.
"Dove la vuoi?" chiede con la voce rotta dall'emozione e affaticata dallo sforzo.
"In culo" rispondo subito.
Senza rallentare, il suo cazzo si ingrossa e prende a fiottarmi seme in corpo. Distinguo otto schizzi, i primi due particolarmente violenti. Solo quando ha sborrato, si ferma ansimando.
"Spettacolare!" mi fa.
"Chi dei due?" gli ribatto. Solo adesso mi giro a guardarlo per bene. Un bel maschio rasato, dal fisico imponente, con un grosso cazzo che gli ondeggia fuori dai pantaloni abbassati.
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