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Gay & Bisex

Giornata di relax


di svuotocazzi
10.03.2023    |    10.222    |    7 9.1
"Vi volto a guardarlo e mi fissa, ridacchiando..."
Oggi non ho nulla da fare, se non un impegno a cena con un'amica. Già da un paio di giorni mi pregusto la possibilità di restare a casa e di divertirmi un po' svuotando maschietti vogliosi.
Mi sveglio piuttosto presto, verso le 7, e faccio colazione. Mentre sono in cucina a risistemare, accendo Grindr per vedere se qualcuno vuole iniziare la giornata.
Dopo poco mi contatta il ragazzo di cui ho già scritto qualche volta e col quale mi vedo appena possibile.
"Ehi ciao! Già sveglio?", mi fa.
"Già. Palle piene?" vado subito al sodo.
"Abbastanza. Se passo da te fra 10 minuti e ti porto un po' di sborra per colazione?"
"Sai che non ti dico di no"
"Solo non ho molto tempo, ché dopo ho da fare"
"Sveltina e via! Scrivimi quando sei qui!"
Vado in bagno a rinfrescarmi un po'. Mi accarezzo un po' il buco e lo sento cedere sotto la pressione delle mie dita. Due entrano subito: del resto è un periodo che non mi sto risparmiando!
Puntuale come sempre mi scrive di essere arrivato. Apro il portone e la porta di casa, mi spoglio completamente nella camera che ho lasciato in penombra, recupero il popper e mi sistemo a pecora sul letto, dando le spalle all'ingresso.
Entra deciso in casa e lo sento spogliarsi in salotto. Aspiro qualche volta dalla boccetta e mi rilasso completamente, sporgendo il culo in fuori proprio mentre entra in camera.
"Mmmm" mugola, mentre mi accarezza la mucosa.
Si inginocchia subito e inizia a leccarmi il buco. Come sempre, è molto deciso e grufola a fondo, alternando la lingua a qualche dito che si insinua dentro di me. Lo lascio fare con piacere, spingendo il culo verso di lui.
Capisco che è davvero eccitato e, infatti, appena si solleva, mi sbatte la sua mazza dura sulla pelle. Aspiro altro popper, mentre lui si sputa su una mano e si insaliva il cazzo. Appoggia la cappella sul buco e spinge con decisione, sprofondandomi dentro in un colpo solo.
"Ciao!" mi fa all'orecchio con la sua voce calda.
"Scopami dai" ribatto.
Prende subito a sbattermi con rapidità, mordicchiandomi la pelle del collo. Va avanti così per alcuni minuti, poi si risolleva, mi afferra i fianchi e aumenta ancora la velocità della scopata, facendomi anche perdere l'equilibrio, tanto che sono costretto ad appoggiare le gambe a terra. Lo sento ansimare con forza, ma non vuole venire subito.
Si stacca da me e si siede, tutto ansante sul bordo del letto. Vi volto a guardarlo e mi fissa, ridacchiando. In basso svetta il suo bel cazzo che intravedo lucido dei miei umori. Non resisto e mi fiondo a succhiarlo. Lo spompo a fondo, mentre lui mi afferra la testa e detta un ritmo deciso anche al bocchino. Sì, è proprio su di giri stamattina!
Mi inginocchio tra le sue gambe, gli ingoio più volte il cazzo e passo a leccargli anche le palle. Ma non è quello che vuole.
"Dammi il culo, su!" sussurra.
Mi rialzo e mi appoggio alla parete, piegandomi verso di lui. In un attimo mi è dentro ed entrambi ci lasciamo andare a un urlo di sfogo. Mi riafferra i fianchi e mi scopa proprio come prima, con colpi veloci e precisi. La stanza si riempie del rumore delle sue palle che mi sbattono contro.
"Ohhh ci sono" fa, dopo un paio di minuti.
"Dammela, dai!" rispondo, proprio mentre prende a schizzarmi in culo un'abbondante dose di sborra che sento calda dentro di me.
Finisce di svuotarsi e, ancora barzotto, esce dal mio corpo. Mi ringrazia con uno schiaffetto sul culo, mi volto a guardarlo e gli sorrido.
"Sai dov'è il bagno!"
"Grazie"
Si risistema e si veste, mentre facciamo due chiacchiere. Mi ringrazia ancora e se ne va.
Rinfrancato dalla bella scopata, mi preparo un caffè e riprendo il cellulare. Qualche messaggio, ma nessuno di deciso. Mi metto a fare due cose al computer con un po' di musica di sottofondo.
Passa un'oretta e mi scrive un maschietto sui 40 anni. Anche lui ha il giorno libero e mi chiede se posso ospitare. Gli mando l'indirizzo e mi dice di poter arrivare tra poco.
Lo aspetto come prima, ma stavolta col culo pieno.
Entra anche lui in casa, ma viene subito in camera. Senza parlare si inginocchia e mi bacia il buco, prendendo a leccarlo lentamente. Lavora con più calma dell’altro, sembra quasi timido. Forse teme di fare qualcosa che non voglio.
“Mangiami il culo, dai!” gli faccio, voltandomi a fissarlo.
Rinvigorito da queste parole, aumenta il ritmo della sua seduta di rimming.
“Quanto sei dolce” borbotta, senza sapere che si sta gustando anche parte della sborra dell’altro.
Aspiro popper un paio di volte e mi volto. Ci sorridiamo, gli tocco la patta che sento tesa e gli sbottono i pantaloni. Scivolo nel poco spazio tra lui e il letto e mi inginocchio, osservando il suo cazzo rigido ancora avvolto nelle mutande. Si è bagnato, segno che gli stava piacendo gustarsi il mio buchetto. Lo tocco e gli abbasso anche gli slip. Ha un pisello nella norma, completamente eretto e con un filamento di presborra che gli illumina la cappella. Non resisto e me lo infilo in gola.
“Oh cazzo!” urla e il suo corpo è attraversato da un brivido.
Sempre tenendomelo in bocca gli accarezzo i fianchi e le natiche per farlo rilassare e inizio a succhiarlo con delicatezza. Lecco e pompo tutta la sua asta, stimolandola anche con i muscoli della glottide, cosa che lo fa gemere con forza.
“Spogliati” gli sussurro.
E si toglie la giacca e la maglia che ancora indossava. Io gli abbasso pantaloni e mutande alle caviglie, dandogli ancora qualche leccata.
“Vuoi il culo?” gli faccio, fissandolo negli occhi.
“Mettiti a pecora, come prima”.
Eseguo senza replicare e mi sistemo. Lo sento togliersi scarpe e pantaloni e armeggiare un po’ nelle tasche. Mi giro e lo vedo intento a prendere un preservativo. Non dico nulla, ma so già che la scopata non mi piacerà troppo.
Già quanto entra sento l’attrito del preservativo che mi ha sempre dato fastidio, ma lo lascio fare per un po’. E devo dire che inizia a scoparmi con una certa decisione. Prendo il popper e mi godo la scopata. Mi dà più volte della troia e del culorotto e la cosa non mi disturba affatto.
Mi sbatte per un buon quarto d’ora, facendomi anche girare a pancia in su e proseguendo nell’aprirmi il culo. A un certo punto però il cazzo gli esce completamente e io ne approfitto per riscivolare ai suoi piedi. Gli tolgo il preservativo e torno a pomparlo, un po’ schifato dal gusto del gel che, per fortuna, scompare dopo poche leccate. Lo sento in piena tensione, mentre si regge alla mia testa e su una mia spalla.
“Che bocchinaro!” mi fa, mentre sento l’asta pulsargli di più.
Non voglio farlo venire così. Lo faccio allontanare un po’, mi alzo e mi rimetto a novanta al centro del letto.
“Vieni qui” gli faccio, tenendomi il culo divaricato.
Non ha bisogno di altri incentivi. Sale sul letto e si piega a leccarmi un po’ il buco. È molto più deciso di prima e sento che ha preso a masturbarsi. Si alza, mi sbatte un po’ il cazzo sulla mucosa, spinge e sprofonda dentro.
“Cazzo, se sei caldo!”
“Riempi sto culo, su!”
Prende a montarmi con forza. L’uomo timido e indeciso dell’inizio è sparito: ora c’è solo un toro che vuole riempire la sua vacca. Il cazzo gli si gonfia ancora e, tra gemiti crescenti, mi scarica in culo anche la sua dose di sperma.
Sfiancato mi si sdraia addosso, baciandomi la nuca e finendo di pomparmi sborra in corpo.
“Fantastico!” sussurra.
Anche lui non resta molto. Si ricompone, mi chiede di rivedersi e in pochi minuti è già fuori dalla porta.
Mi infilo due dita in culo e le ripulisco con la bocca, gustandomi il sapore della sborra dei miei due scopatori.
Decido di farmi una doccia e di uscire a fare un paio di commissioni. Rientro a casa per ora di pranzo e riapro Grindr. Mi metto a chattare con un ragazzo di 35 anni, più passivo, ma oggi voglioso di donare la sua sborra. Gli piacerebbe anche fare qualcosa a tre.
“Provo a sentire uno, aspetta un po’”.
In effetti, stamattina mi aveva scritto un altro, dicendomi che in pausa pranzo sarebbe stato libero: è un tizio di 27 anni, moro e carino, che non sono mai riuscito a vedere per problemi di orari. Provo a scrivergli, proponendogli la cosa, visto che è ancora online. Accetta ben volentieri. Invio ad entrambi la posizione e mi dicono che arriveranno per l’una.
Il primo a essere sotto casa è quello di 35 anni. Lo faccio salire e mi metto ad aspettarlo nudo e in ginocchio.
“Ciao troietta” mi fa, quando entra.
Lo saluto leccandomi le labbra. Si avvicina sbottonandosi i pantaloni e abbassandosi le mutande. È un cazzo nella norma anche il suo. Apro la bocca e me lo infila, anche se è ancora mollo. Lo succhio a fondo e prende a indurirsi. Gli passo il popper, senza smettere di pomparlo e dando anche un’occhiata al cellulare. Aspira dalla boccetta e si lascia andare a un sospiro roco. Lo guardo in faccia e lo vedo con lo sguardo fisso sul bocchino che gli sto praticando.
“Ti piace la cagnetta?” gli faccio.
“Oh sì! Vieni che ci sistemiamo” mi fa. Finisce di spogliarsi e si sdraia sul letto, toccandosi il cazzo ormai quasi completamente duro. Faccio giusto in tempo a leccarlo un paio di volte che un messaggio sul cellulare mi avverte dell’arrivo dell’altro. Gli scrivo e gli apro la porta.
Torno in camera e mi sistemo sul letto, riprendendo il bocchino interrotto e dando le spalle alla porta.
Quando entra anche l’altro, i due si salutano.
“Mmmm” fa il nuovo arrivato, avvicinandosi e tastandomi il culo con vigore.
Sento che si sta togliendo i vestiti, ma io continuo a succhiare imperterrito, mentre una mano del più grande mi guida a muoversi sul suo cazzo.
“Quanto cazzo sei affamato?” fa il nuovo arrivato, con tono stupito.
Mi giro a guardarlo e lo vedo preso a fissarmi e a masturbarsi il cazzo. Già dalle foto sembrava grosso, ma è davvero un cazzone lungo e liscio quello che intravedo nella penombra.
“Se ti avvicini, te lo dimostro” gli rispondo sfacciato.
Fa un paio di passi verso il letto, gli afferro il cazzone e avvicino la bocca. Decido di dimostrargli da subito le mie doti e me lo faccio scendere tutto in gola, stringendo i muscoli quando è arrivato in fondo.
“Porca troia!” quasi urla.
“Hai sentito che roba?” fa l’altro.
Mi gusto questo nuovo cazzone, che ha ormai acquistato la sua piena durezza e si conferma una gradevole sorpresa. È lui questa volta ad afferrarmi la testa con le mani e a guidarmi sulla sua mazza, mentre l’altro soppesa le palle del nuovo arrivato. In realtà non voglio perdere tempo. Il cazzo è duro e bagnato, ho il buco ancora ben lubrificato: direi che è il momento di farmi aprire!
Me lo tolgo dalla bocca e rapido mi giro sul letto, muovendo il culo verso di lui.
“Che troietta!” sussurra, ridacchiando.
È un attimo e con un gesto deciso mi entra in corpo, aprendomi con forza. Quando sbatte con il corpo contro di me, tutti e tre ci lasciamo andare a parole di approvazione.
“Scopami e tu mettiti qui davanti” faccio ai due.
Eseguono prontamente e, mentre il più giovane prende a sfangarmi il culo, l’altro torna a farsi pompare con piacere. Godo nel farmi usare da loro e sento anche che ogni tanto si baciano sopra di me.
“Dai, fammelo provare anche a me” fa il più grande dopo un po’. Il ragazzo mi libera il culo e io mi giro, facendo invertir loro i ruoli. Ora è il primo arrivato a scoparmi, trovandomi particolarmente largo, mentre il cazzone del giovane mi si pianta in gola. Mi danno della vacca e, credo entrambi, aspirano un po’ di popper che li eccita ancora di più.
“Proviamo la doppia?” fa il più grande.
“Certo” gli faccio.
Faccio sdraiare il più giovane, mi sistemo sopra di lui e mi impalo completamente. Tiro più volte di popper, mentre l’altro infila un paio di dita nel mio culo, scivolando sopra il cazzone del ragazzo. Mi piego in avanti, venendo abbracciato dal mio scopatore che mi mordicchia anche un orecchio. L’altro si sistema dietro di me, appoggia la cappella e spinge con forza.
“Ohhh cazzo” faccio, quando anche lui riesce a entrare. È tanto che non provavo la sensazione di avere due cazzi assieme in culo e devo dire che mi lascia sempre senza fiato.
Inizialmente faticano un po’ a trovare il ritmo, ma poi imparano ad alternare i loro movimenti. Prima mi sbatte un po’ uno, poi si ferma e parte l’altro. Vanno avanti così per un bel po’ e sento i loro cazzi in tensione dentro di me. Sono molto aperto, ma mi sembra si siano gonfiati ulteriormente. Non deve mancare molto. E in effetti il ragazzo sotto inizia a sbattermi con forza crescente, tanto che l’altro non riesce a stare dentro e scivola fuori.
“Cazzo se sei troia” mi fa il ragazzo.
“Vuoi darmi la sborra?” gli rispondo.
“Oh sì, ci sono quasi” con la voce rotta.
Mi risollevo, mentre lui mi afferra i fianchi e parte a muoversi con grande velocità nel mio corpo. L’altro si è alzato sul letto e mi si è piazzato davanti alla faccia, masturbandosi con energia. Lo fisso in viso e lui mi sputa per due volte in faccia: il primo grumo mi si posa sulla fronte, il secondo sono bravo a prenderlo in bocca.
“Troia!” mi fa e per dimostrarglielo apro la bocca ed estraggo la lingua, pronto a dissetarmi.
“Ohhhh!” grugna il più giovane dentro di me “Ti riempio il culo!”.
Si pianta dentro di me e mi fiotta nell’intestino una lunga sborrata di cui riconosco distintamente i primi tre schizzi. Sono intento a gustarmi questa sborrata e una pioggia di gocce mi colpisce il viso: è l’orgasmo dell’altro che mi schizza addosso. Appena lo capisco, serro la bocca attorno alla sua cappella e bevo quanto ha ancora da darmi.
Ripulisco per bene il cazzo di questo, poi mi stacco dal più giovane e vado a ripulire la mazza anche a lui, provocandogli qualche tremito.
“Basta, basta” mi fa, ridendo.
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