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Lui & Lei

FAMIGLIA CON PADRE CUCKOLD


di gioviaf
22.07.2018    |    31.415    |    7 9.5
"Ora, visto che prendendo possesso del nuovo alloggio avrete probabilmente qualche problema da risolvere, ti prego approfitta pure di me che, svolgendo il..."

Quanto vi racconto è accaduto alcuni anni fa.

All’epoca ero in attività con la mia piccola ditta di programmi informatici e Miky, mia moglie, curava la parte amministrativa e i rapporti coi clienti. Abitavamo un appartamento al primo piano di una villetta a due piani con giardino recintato, tre posti auto e una bella siepe di pitosforo che ci garantiva una privacy completa.

Quell’anno, a fine primavera, gli inquilini del piano terra si erano trasferiti al loro paese d’origine e al loro posto era arrivata una famigliola composta da Aldo un uomo alto e robusto sulla quarantina, Maria che portava bene i suoi quarant’anni con un fisico un po’ abbondante senza essere grasso, aveva due belle tettone e un culo tondo che suggeriva cattivi pensieri, infine la figlia Daniela, alta e magrolina con un visino da bambolina, senza seno ma con un culetto alto, fatto a mandolino e con le chiappette tonde e ben separate che attirava gli sguardi e faceva venire voglia di approfondirne la conoscenza.

Da persone bene educate il giorno dopo il trasloco Aldo venne a suonare alla porta per presentarsi. Ci disse di essere un impiegato statale, la moglie era impiegata presso lo studio di un commercialista e la figlia frequentava la quarta superiore. Erano venuti ad abitare nella villetta a seguito del suo trasferimento e contava di fare un mutuo per l’acquisto dell’appartamento. Ci aveva anche chiesto se fosse stato possibile usufruire del prato per prendere il sole visto che erano tutti e tre fanatici della tintarella.

“Piacere di fare la tua conoscenza e grazie per la cortesia di esserti venuto a presentare, ne approfitto per presentare noi due; io sono Gio e questa è mia moglie Miky; io sono tecnico informatico e lei cura l‘amministrazione e i rapporti con i clienti, non abbiamo figli e poiché sicuramente siamo coetanei, se sei d’accordo, trovo logico darci del tu. Ora, visto che prendendo possesso del nuovo alloggio avrete probabilmente qualche problema da risolvere, ti prego approfitta pure di me che, svolgendo il mio lavoro in casa, ho tempo per potere essere d’aiuto”. “Gio, sei molto gentile e stai sicuro che all’occorrenza approfitterò della tua disponibilità”.

Passò qualche giorno e non si fece vivo nessuno. L’unica che vedevo era la figlia che approfittò di un pomeriggio assolato per studiare prendendo il sole sul prato. Indossava solo la mutandina di un minibikini dalla quale uscivano i baffetti di pelo pubico, la parte superiore non occorreva infatti i seni erano costituiti dai capezzoli che sovrastavano due tettine adolescenziali. Piuttosto, stando a studiare prona il minislip stava infilato fra le natiche e il suo favoloso culetto era alla vista in tutta la sua bellezza.

Passarono un paio di settimane e un sabato pomeriggio stavamo sul terrazzo a prendere il sole, come nostra abitudine completamente nudi, quando suonarono alla porta, infilai i calzoni della tuta ed andai ad aprire; era Aldo che ci invitava a prendere un aperitivo da loro. “Grazie. Stiamo prendendo il sole sul terrazzo, il tempo di infilarci qualcosa e siamo da voi”.

Mettemmo le tute e scendemmo le scale. La porta era aperta e, dopo avere chiesto il permesso, entrammo. Maria ci diede il benvenuto porgendo la mano a mia moglie che però la ignorò preferendo un abbraccio con baci sulle guance. A questo punto venne spontaneo a tutti salutarci scambiarci abbracci e baci. Anche loro erano in abbigliamento casual e notai che la tutina un po’ stretta di Maria le metteva in evidenza il seno e le fasciava il culo. Daniela guardava mia moglie e non le staccava gli occhi dalla tuta la cui cerniera tenuta abbondantemente slacciata lasciava intravvedere il solco tra i seni.

Prendemmo l’aperitivo e notai che Daniela sembrava affascinata dalle tette di Miky tanto che non riusciva a distogliere lo sguardo. La mamma la redarguì “Daniela, tesoro, non è educato fissare una persona specialmente scrutando dentro la scollatura”. “Scusami Miky ma non posso fare a meno di guardarti il seno e di ammirarlo. Non so cosa farei per averlo anch’io così invece di questi due affarini inconsistenti”, intanto aprì anche lei la tuta e mostrò le sue piccole tettine. “Ma Dani! cosa stai facendo? Non ti vergogni a mostrarti così? Ricopriti subito”. Questa volta era stato papà Aldo a redarguire la ragazza.

“Ma dai!”, minimizzai io “Oramai sulla spiaggia siamo abituati al topless quando poi non ci troviamo sulle spiagge di nudisti dove uomini e donne si espongono in pubblico”. “Hai ragione, ma preferisco che la mia bambina non sia così irrispettosa nei vostri confronti”. “Papi, guarda che sono già stata in topless sul prato e se qualcuno mi ha visto penso che non si sia offeso”. Intervenne Miky “Piccola non crearti problemi con noi, fai conto che siamo due zii che non si scandalizzano per queste cose. Anche noi amiamo prendere il sole sul nostro terrazzo e normalmente lo facciamo stando nudi”. “Ma non vi vede nessuno?”, “No, abbiamo posizionato delle piante sui tre lati dietro e davanti non abbiamo nessuno e quindi la privacy è garantita”.

Scambiammo ancora qualche discorso e noi togliemmo il disturbo.

Passata una settimana mia moglie mi confidò di avere parlato a lungo con Maria che le aveva confessato che marito e moglie in casa praticavano il nudismo e che l’abitudine non era cessata col nascere della bambina che era cresciuta stando sempre nuda come i genitori e che per lei la nudità in casa era una situazione normale. L’unica nota stonata era l’attenzione un po’ morbosa del padre nei confronti della figlia. Faceva apprezzamenti complimentandosi per come cresceva bene, com’era bella, che bel sederino avesse e non perdeva occasione per dispensarle carezze e baci.

Maria non era soddisfatta di questa situazione ma non aveva mai osato parlarne al marito per timore di essere fraintesa; aveva solo cercato di stornare la sua attenzione dalla figlia mostrandosi il più possibile sexy e vogliosa di coccole. Questo invece di spostare l’interesse del marito aveva fatto nascere un nuovo interesse nella figlia che si comportava con la madre come il padre si comportava con lei. Non perdeva occasione per farle complimenti, per toccarla anche nelle zone erogene e darle bacetti all’angolo della bocca o a stampo sulle labbra mentre la teneva stretta schiacciando le sue piccole tettine su quelle abbondanti della madre.

Maria si era resa conto che la figlia intendeva concupirla e una volta aveva accaduto che Dani la tenesse abbracciata mentre le infilava una gamba fra le sue strusciando la coscia sulla sua fica. Da quel momento le cose erano precipitate e la figlia, avendo capito che la madre avrebbe capitolato, si spinse ogni volta un po’ oltre fino a scambiare baci in bocca mentre le palpava apertamente la fica rorida o infilava le dita fra le natiche fino a titillare il buchino.

Ormai le donne erano diventate amanti e approfittavano di ogni occasione per darsi ogni tipo di piacere. Purtroppo un giorno accadde quello che prima o poi doveva succedere. Il padre rientrato in anticipo in casa le sorprese sul letto matrimoniale impegnate a leccarsi vicendevolmente in un sessantanove che le faceva gemere dal piacere. Interruppero subito il loro amplesso guardando timorose l’uomo in attesa della immancabile sfuriata. Tuttavia non successe nulla di quanto temuto.

Aldo rimase calmo, si sedette sulla poltroncina della camera e disse “Bene, ho una moglie e una figlia che si vogliono divertire lasciandomi in disparte ma questo io non lo tollero. Da ora in poi ogni volta che voi due farete sesso voglio essere presente. Vi guarderò e mi ecciterò e penso di avere diritto di segarmi mentre le mie due donne godono lesbicando.

La proposta venne accettata ma le donne ribadirono che lui non avrebbe mai partecipato ma solo guardato masturbandosi. Aldo accettò di buon grado pur di non essere escluso dalla vita sessuale di moglie e figlia riservandosi il ruolo di cuckold.

Dunque avevamo come vicine due donne che amavano l’amore di saffo e un uomo che godeva a fare il guardone. Mi venne spontanea una riflessione: chissà se gli fosse bastato assistere agli amori saffici o se invece avesse accettato la presenza di una coppia con l’uomo che si sarebbe scopato moglie e figlia e la donna che avrebbe ampliato la coppia lesbica. Ne parlai con Miky e lei promise che avrebbe sondato Maria per avere ulteriori informazioni.

Dopo qualche giorno mia moglie mi informò che aveva parlato con Maria approfondendo il discorso e lei aveva spiegato che con la figlia usavano spesso uno strap-on e che entrambi confessavano di quanto sarebbe stato bello avere un cazzo vero invece del surrogato. Visto che Aldo non aveva voce in capitolo a parte fare il guardone e che, oltre tutto, non era neanche in grado di confrontarsi con lo strap-on essendo poco dotato, le donne pensarono di inserire un altro nei loro giochi.

Tutto questo Maria l’aveva raccontato a Miky e mia moglie aveva detto che me ne avrebbe parlato dando però già assicurazioni in merito alla mia presenza fra madre e figlia mentre lei si sarebbe volentieri inserita nel nostro trio.

Per noi era un’esperienza nuova infatti non avevamo mai avuto a che fare con una famiglia col marito cuckold, tutte le nostre esperienze con altre coppie di avevano visto sempre tutti impegnati in modo bisex senza nessuna esclusione. Tuttavia la nuova situazione ci integrava e Miky confessò che vedermi fare sesso con una donna il cui marito godeva solo a guardare masturbandosi senza chiedere di più e, soprattutto, senza volersi inserire la eccitava e non vedeva l’ora di provarlo.

L’occasione si presentò quando Aldo ci invitò per festeggiare l’atto di ottenimento del mutuo per acquista l’alloggio. Fummo invitati a cena un venerdì sera. Miky già nel pomeriggio era scesa da Maria per rendersi utile nella preparazione del pasto ed essendo arrivata all’improvviso, l’aveva trovata spogliata come loro avevano l’abitudine di stare in casa. Dani, anche lei nuda, era impegnata ad apparecchiare tirando fuori il servizio buono. Io fui chiamato per preparare gli aperitivi.


Mi sto cimentando in un campo nuovo e spero che vi piaccia.
lasciate le vostre impressioni grazie. gio


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