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L'INCONTRO CON PINO


di gioviaf
28.09.2015    |    15.420    |    7 8.8
"Sono pratico di clisteri e mi accarezzo la pancia per fare entrare bene tutta l’acqua poi, quando la sacca è vuota, mi toglie la cannula e mi stendo a terra..."
L’altra sera, mentre mia moglie stava guardando qualcosa in tv, mi sono collegato con la webcam per cercare qualche amico con cui chattare. Essendo caldo ero a torso nudo con solo i boxer e guardavo la mia immagine di sessantenne con qualche chiletto di troppo ma, tutto sommato, ancora abbastanza pimpante. Come mia abitudine mi sono messo in linea tagliando la testa quindi mostrandomi dal collo in giù esibendo i miei grossi capezzoli dei quali sono piuttosto fiero.

Stavo girando quando mi collego con uno, anche lui visibile dal collo in giù, un po’ cicciotto ma con un gran bel paio di tettine adolescenziali; di quelle che ti viene voglia di prendere nelle palme delle mani per palparle e strizzarle dolcemente prima di prenderle in bocca per succhiatine e morsetti.

Chattiamo un poco poi ci alziamo per vederci meglio anche sotto. Lui ha la pancetta e un bell’uccello non largo ma bello lungo e scappellato e sotto un bel paio di palle grosse e belle lisce. Gli mostro il mio meno lungo ma più largo anche lui scappellato e mi prendo in mano le palle per fargli vedere che anche io, come lui, sono depilato e tutto liscio.

- Vedo che anche tu sei come me -
- Sì, lo sono anche dietro - e mi giro chinandomi per fargli vedere le chiappe lisce e, aprendole gli faccio vedere che anche il buchino che è tutto liscio e senza peli intorno.
Mi imita e mi fa notare che anche lui ha il sedere depilato.
- Bello il tuo culetto, è come quello di un bambino cicciottello e liscio che fa venire voglia di baciarlo -
- A me piace il tuo. Direi che è già aperto come il mio. Poi mi piacciono da morire i tuoi capezzoli così grandi e sembrano anche duri da mordere -
- Sì mi piace farmeli succhiare e mordere. Quando me lo fanno mi eccito e mi bagno come le troie. Ma adesso che ci siamo fatti le confidenze vogliamo vederci anche in faccia?-
- Certo amico - e allarghiamo insieme la cam.
- Pino! Ma sei tu? -
- E allora tu Gio? Non avrei mai creduto di trovarti webcam e poi presentandoti come bisex. Ma lo sei veramente? -
- Certo! Anche tu lo sei? Non mi dire che dopo anni che ci conosciamo solo adesso sappiamo veramente delle nostre abitudini sessuali -
- Neanche io lo avrei mai immaginato. Dobbiamo festeggiare insieme. Cosa ne pensi? Spero che tu non abbia problemi a prenderti un po’ di sano divertimento con me. Io ne sarei veramente contento -
- Anche io non vedo l’ora di succhiare quei bei capezzoloni e di darti le mie tettine che ti piacciono tanto -
- Bene! Domani mattina avevo deciso di andare al cine a luci rosse; potresti venire anche tu così facciamo una conoscenza più intima -
- D’accordo per domani mattina dimmi in quale cinema e a che ora -
Gli indico locale e orario e ci diamo appuntamento per un caffè insieme prima di andarci a divertire.

L’indomani mattina alle undici ci vediamo per il caffè e poi entriamo al cinema prendendo il biglietto scegliendo la sala dove proiettano film gay. Entriamo nella sala in penombra e ci fermiamo in piedi appoggiati al muro di fondo. Subito allungo una mano per toccarli il pacco e lui mi imita prendendo in mano il mio uccello già barzotto. Allungo l’altra mano e gli prendo una tettina che stringo dolcemente, lui fa lo stesso e mi stringe un capezzolo fra pollice e indice.

Mi alzo la maglietta per denudarmi il torace e lui ne approfitta per prendere fra le labbra un capezzolo che prima bacia e poi succhia e mordicchia con gli incisivi. Gli accarezzo la testa e con l’altra mano gli palpo le chiappe. Lui intanto ha sbottonato i miei pantaloni e ha infilato una mano tirando fuori cazzo e coglioni che tiene nel palmo della mano soppesandoli. Io ho infilato la mano nel dietro dei suoi calzoni e sto toccando il suo bel culone tondo e liscio.

Si stacca dal mio capezzolo per passare all’altro che riceve le stesse attenzioni. Intanto io gli ho tirato fuori il cazzo già duro e inizio una lentissima masturbazione mentre l’altra mano è sempre sul suo culo e cerco spazio per infilare un dito fra le chiappe per arrivare a titillargli il buchino.

Lui alza la testa e mi guarda negli occhi. Avvicino il viso al suo e gli do un bacio sulle labbra, lui apre la bocca e le nostre lingue si toccano e si intrecciamo per un bacio profondo col quale ci passiamo la saliva da una bocca all’altra. Mentre ci baciamo ci teniamo reciprocamente i cazzi in mano menandoli lentamente mentre le mani libere sono sulle nostre tettine per strizzarle e frullare i capezzoli fra le dita.

Mi stacco dalla sua bocca e - Bello! Mi piace farlo con te. Adesso che ho avuto in bocca la tua lingua vorrei prendere anche il tuo bel cazzo lungo -
- Anche io lo vorrei. Peccato che qui non possiamo fare un bel sessantanove. Ma almeno un pompino posiamo farcelo? Voglio sapere che gusto ha il tuo bel cazzo. Sento che anche tu hai la cappella bagnata come la mia -

Siamo in piedi uno di fronte all’altro e ci teniamo i cazzi in mano col pollice sulla cappella che geme liquido prespermatico. Non parlo, mi chino e gli passo la lingua a spatola dalle palle alla cappella che, dopo aver leccato, prendo in bocca per suggere il suo liquido vischioso e insapore. Mi lascia fare per un poco poi mi fa alzare ed è lui che si china per prendere il mio cazzo in bocca. Sento la punta della lingua che si infila nel taglietto e poi lui sugge il mio succo.

- Gio, perché non ci vediamo da me? Oggi pomeriggio mia moglie Betty deve andare fuori con una sua ex collega e tornerà solo per l’ora di cena. Vieni su e in casa potremo metterci nudi e fare tutto quello che non possiamo fare qui al cine. -
- D’accordo, fra l’altro sta venendo tardi. Non abbiamo goduto ma oggi avremo tutte le nostre cartucce cariche da sparare -

Ci ricomponiamo e dopo un altro bacio in bocca usciamo con l’intesa che il pomeriggio sarà tutto da godere.

A casa mia moglie mi accoglie mugugnando perché sono in ritardo ma quando le racconto quello che ho fatto con Pino e come intendo passare il pomeriggio, ha un’unica remora - E io cosa faccio? Mi piacerebbe farmi spupazzare da un maturo cicciotto come lui. E Betty? Ne sa qualcosa della bisessualità di suo marito? Io lo so bene che tu sei un gran porcone ma lei magari pensa che Pino sia solo etero. Ma lo sai che più ci penso e più mi viene voglia di fare uno scambio di coppie con loro e, magari farmi anche una bella lesbicata con Betty? Mi piacerebbe sentire il sapore della sua patatina magari in un bel sessantanove dopo esserci fatte scopare da voi. Lo sai che mi piace gustarmi la sborra da una fica ancora bollente e bagnata -

La mia Miky è sempre la solita assatanata e quando si tratta di sesso non si tira mai indietro.
- Non so come la pensino in fatto di sesso in quattro ma oggi pomeriggio fra una goduta e l’altra cercherò di sondare Pino per farmi un’idea di quanto si può fare con loro. -
- Non vedo l’ora che tu ritorni per farmi raccontare tutto quello che avete fatto e quanto posso sperare di fare tutti e quattro insieme. -

Dopo pranzo fado da Pino, suono e mi apre indossando pantaloncini corti e maglietta sottile e stretta al punto da evidenziare bene le sue tette. Entro e ci abbracciamo per un bacio in bocca mentre ci prendiamo a piene mani le chiappe per sentire i cazzi mezzi duri fra le nostre pance.

Mi mette un braccio sulla spalla e mi accompagna in sala dove il videoregistratore sta proiettando un film di trans. - Spogliamoci nudi Gio che non vedo l’ora di guardarti tutto dal vivo e di accarezzarti con le mani e con la bocca. -

In un attimo siamo nudi e posso vedere bene il suo bel culo tondo e liscio, il suo bel cazzo non ancora duro ma già bello lungo e le sue belle tette quasi femminili. Lui mi guarda ed ha un senso come di consenso guardando i miei attributi che prende in mano; mi giro e gli porgo il culo, mi chino e con le mani apro le natiche per mostrargli il mio buchino.

Lui guarda tutto e - Una vera goduria per gli occhi. Quel bel buchino è disponibile? -
- Certamente, è a tua completa disposizione. Spero che anche il tuo sia lo stesso per me. -
- Non aspetta altro. Adesso andiamo in bagno per un bel clistere di pulizia e poi ci potremo divertire alla grande. -

Andiamo in bagno dove lui ha già preparato tutto l’occorrente. La sacca di plastica è subito riempita di acqua tiepida e sapone per l’intimo. Mi appoggio alla vasca da bagno e mi metto a novanta, lui mi unge bene il buchino e poi inserisce la cannula fino in fondo. La fa andare avanti e indietro poi apre la chiavetta e sento il liquido che mi entra nell’intestino. Sono pratico di clisteri e mi accarezzo la pancia per fare entrare bene tutta l’acqua poi, quando la sacca è vuota, mi toglie la cannula e mi stendo a terra massaggiandomi fino a quando non ne posso più e poi mi scarico nella tazza svuotandomi.

Adesso tocca a lui. Ha già cambiato la cannula e sono io a infilargliela nel sedere dopo avergli unto il buco. Anche io faccio su e giù per poi fermarmi quando la cannula è tutta dentro, apro la chiavetta e gli scarico tutta l’acqua tiepida e sapone nell’intestino. Anche lui si massaggia la pancia e poi, quando non può tenere il liquido dentro, si scarica a sua volta. Ci facciamo un altro clistere di pulizia e poi torniamo in sala.

Ci abbracciamo nuovamente e strusciamo i nostri corpi uno contro l’altro godendo del contatto della pelle sulla pelle, ne approfitto per palpargli le chiappe belle morbide e lisce, poi le separo e infilo in mezzo la mano di taglio. Con l’indice mi spingo in basso fino a trovare il buco che titillo quasi a fargli un ditalino. Lui fa la stessa cosa a me e intanto i nostri cazzi, ormai duri, uno contro l’altro sono stretti fra i nostri ventri. Godiamo strusciando insieme i nostri corpi nudi e ci tocchiamo con le mani curiose di conoscere a fondo ogni centimetro della nostra pelle. Insomma ognuno vuole conoscere a fondo tutte le caratteristiche del corpo dell’amico. Mi piace sentire la dolce morbidezza delle sue tette e della sua pancetta che si strusciano sul mio corpo mentre reciprocamente facciamo conoscenza con i nostri sederi palpando e infilando le dita nei buchi accoglienti.

- Pino mettiamoci stesi che ho voglia di morderti le chiappe e provare con la lingua la morbidezza del tuo bel buco. -

Lui si mette a pecora e io, dietro a lui, accarezzo quelle belle chiappone morbide, le apro bene per vedere il suo sfintere che provo con un dito e trovo morbido ed elastico, gli bacio il sedere e gli mordicchio le pieghe sotto le natiche, poi appoggio il viso fra le chiappe e bacio e lecco il buco infilando la lingua e poi togliendola per passarla su e giù in mezzo alle natiche,

Poi lo faccio stendere sul tappeto supino con le gambe larghe e le ginocchia alzate, io mi inginocchio col cazzo davanti al suo viso e poi mi abbasso per baciargli e leccargli la pancia mentre lui mi tiene le mani sul culo per abbassarlo ed avere a disposizione il mio buco che inizia a leccare per poi passare a ficcarmi dentro la lingua quasi fosse un piccolo cazzo.

Andiamo avanti per un po’ mordicchiando le chiappe e leccando i buchini per poi dedicarci alle palle, che lecchiamo e succhiamo prendendole in bocca una alla volta, e ai cazzi ormai duri come marmo che prendiamo in bocca spingendone le cappelle in gola fino ad avere il pube sul naso. La lunghezza del cazzo di Pino mi provoca qualche conato quando la cappella mi arriva giù in gola ma resisto e mi piace sentirla scendere fino a togliermi il respiro.

Il nostro è un sessantanove coi cazzi duri che ci chiavano in bocca e due dita con le quali ci chiaviamo in culo. Adesso lui mi dice - Gio ora lo voglio tutto dentro. Fottimi e fammi godere come una troia. Sfondamelo che ho voglia di cazzo! -

Mi alzo e lui si mette supino con le ginocchia al petto, le gambe aperte e le chiappe tenute ben aperte, mi inginocchio e gli insalivo bene il buco del culo, vado dentro con la lingua fin dove posso arrivare e poi mi inginocchio, prendo il cazzo in mano, lo insalivo e punto la cappella al buchino che lui tiene ben aperto per me. Spingo a fondo fino ad avere la pancia contro le sue natiche e inizio a incularlo con colpi lenti ma profondi arretrando fino ad avere solo la cappella dentro e poi spingendomi in lui fino alle palle. Lui ansima, - Gio, sapessi come ti sento bene dentro fino in fondo, me lo stai allargando e sento che mi limi bene dentro. Mi piace da matti come mi fotti -. Io abbasso la testa e ci baciamo riempiendoci la bocca con lingua e saliva.

Adesso mi fermo, non voglio godere subito e desidero anch’io sentirmi l’intestino pieno di lui. Mi metto a quattro zampe e gli porgo il culo per una bella chiavata alla pecorina. Lui mi slingua il buco insalivandolo bene poi si inginocchia dietro a me e con le mani mi allargo bene le chiappe per agevolarlo ,la sua cappella si appoggia al mio ano e spinge, lo sento infilarsi nel mio intestino fino a quando le palle si appoggiano alle mie. Adesso ce l’ho tutto dentro, è bello lungo e mi sento tutto invaso fino allo stomaco. Inizia a incularmi tenendomi ai fianchi poi appoggia lo stomaco sulla mia schiena e mi prende i capezzoli strizzandoli e girandoli fra le dita. Questo mi fa godere e allungo una mano fra le gambe per prendergli le palle che sbattono contro le mie ad ogni affondo.

Anche lui non vuole godermi in culo così dopo un po’ ci rimettiamo a sessantanove per spompinarci e goderci in bocca senza sprecare neppure una goccia del nostro godimento. Il nostro è un sessantanove con cazzo in bocca e dita in culo, ognuno dà e riceve il più completo godimento fino a scaricarci in bocca tutto il succo dei nostri coglioni.

Restiamo così per prendere fiato poi ci inginocchiamo uno di fronte all’altro e con un profondo bacio ci scambiamo quel poco di sborra che abbiamo ancora in bocca ed e’ un piacere sentire il proprio sapore dalla bocca di un amico mescolato al suo.

Ormai il pomeriggio è andato e decidiamo di rivederci quanto prima con la speranza di potere coinvolgere anche le mogli.


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