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Gay & Bisex

IL GAY CLUB II bis


di gioviaf
02.02.2016    |    8.209    |    3 8.7
"Guardiamo la scena e ci avviciniamo, quelli seduti allungano subito le mani per accarezzarci cosce e culi passando poi sul davanti per controllare la..."
Chiedo scusa ma a causa di una confusione fatta nel prosieguo del racconto ho dovuto riscrivere "GAY CLUB II" e naturalmente risulteranno alcune variazioni del testo.

La sosta di mezzogiorno consente di ricaricare le batterie in attesa del pomeriggio e, soprattutto, della serata organizzata da Bob.

Dopo il pranzo, comunque piuttosto leggero, torniamo in camera per una chiacchierata a proposito dell’esperienza del mattino e per un nuovo clistere di pulizia. Guido mi racconta di Bob e della moglie che mi descrive come una donna bella e autoritaria, mentre me ne parla penso a Miky e a quanto mi piacerebbe vederle insieme a dispensare e a prendersi il loro piacere. Ci infiliamo nuovamente i plug per mantenere il buco ben largo ed elastico e scendiamo con l’intenzione di riprendere il nostro giro per il parco ma senza sprecare troppe energie che serviranno in serata.

Passando in mezzo a bocche, cazzi duri e culi aperti in offerta, raggiungiamo la piscina che durante la mattinata abbiamo trascurato. Anche lì sulle sdraio e sui lettini o anche sul bordo ci sono le varie offerte molto esplicite e uno è supino con le gambe al petto mentre si introduce nel buco uno zucchino recuperato magari nelle cucine del club. Si sta fottendo da solo mentre fa ruotare la lingua fuori dalla bocca aperta e dalla cappella gli cola un filo di presborra che finisce sul suo stomaco. Quello spreco mi indispone, mi avvicino e con la lingua asciugo quel liquido viscido che gli bagna la pelle e poi risalgo alla cappella che prendo in bocca per succhiare leccando via tutto.

Sono chinato a novanta e sento una presenza dietro a me, qualcuno guarda cosa faccio e intanto mi palpa il culo. Lascio fare e non mi muovo, continuo a succhiare la cappella che continua a gemere liquido presmermatico. L’amico dietro di me si fa’ più audace e adesso, tolto il plug, mi titilla il buco del culo che la mia posizione mette bene in mostra. Continuo a non reagire e lui si sente autorizzato a proseguire, mi infila due dita nel culo e le rigira dentro per rendere lo sfintere ancora piu’ morbido e ricettivo poi aggiunge terzo dito e quindi anche il quarto tenendo le dita a cuneo tanto che il mio buco inizia a desiderare qualcosa di piu’.

L’amico toglie le dita, si inginocchia e mi lecca il buco infilando anche la lingua e io sento il prurito causato dalla voglia di avere qualcosa di duro che mi si infili in culo. Finalmente, dopo avermi insalivato per bene fuori e dentro, mi appoggia la cappella bagnata al buco e poi la spinge dentro con un colpo tanto secco quanto improvviso che se non mi tenesse per le anche mi manderebbe addosso all’altro che sto beneficiando con un pompino.

L’inculata è lunga e con colpi che ormai sono diventati lenti e che arrivano nella profondità del mio intestino mentre lui, lasciate le mie anche, ha messo le mani sul mio torace e mi strizza i capezzoli facendoli ruotare fra le dita. Questo, come al solito mi fa godere ancora di più essendo i miei capezzoli una zona particolarmente erogena.

Mentre il mio inculatore mi sodomizza il porco al quale stavo succhiando il cazzo osservando la scena mi dice “Quando ha finito di chiavarti tieni il buco stretto e poi siediti sulla mia faccia che voglio succhiarti bene e bere la sua sborra dal tuo buco del culo. Poco dopo sento il cazzo gonfiarsi nel mio retto e poi una serie di spruzzi di sborra mi allaga l’intestino, quando il cazzo diventa molle e si sfila dal mio culo appoggio due dita per mantenerlo ben chiuso e poi mi sposto offrendolo all’altro che si è messo supino a terra. Gli posiziono il culo sul viso e lui, dirigendomi con le mani, mi mette il buco sopra le sue labbra aperte; il filamento di sborra gli cola in bocca e poi lui lecca il buco per raccogliere il rimanente. Spingo e un altro filamento gli finisce sulla lingua che lui tiene golosamente pronta a riceverlo. Adesso me lo succhia per aspirare gli ultimi residui poi ci alziamo e, dopo avermi ringraziato per il piacere datogli, avvicina il viso al mio e mi bacia in bocca facendomi sentire il sapore della sborrata e gli è rimasto in bocca.

Raggiungo Guido che mi ha aspettato godendosi la scenetta mentre si lisciava il cazzo barzotto e insieme arriviamo alla piscina. In piscina ci sono due che si stanno baciando mentre si palpeggiano cazzi e culi poi si arrivano altri due che si uniscono formando un quartetto impegnato a strusciare i corpi bagnati mentre le mani accarezzano le parti intime e le lingue fuori dalla bocca si toccano per poi entrare in bocca per baci profondi.

Altri tre si uniscono ai quattro e formano due gruppi i cui componenti cambiano in continuazione per dare a tutti la possibilità di conoscere gli altri. Mentre si scambiano linguate in bocca con uno le mani si tendono per palpare un altro e così via senza soluzione di continuità. Noi due siamo a bordo piscina e osserviamo lo spettacolo offerto dai bagnanti che sono passati dai baci ai pompini. Tre di loro sono seduti sul bordo della piscina mentre gli altri, stando appoggiati alle loro cosce, li gratificano con pompini profondi come soffoconi.

Guardiamo la scena e ci avviciniamo, quelli seduti allungano subito le mani per accarezzarci cosce e culi passando poi sul davanti per controllare la consistenza dei nostri cazzi semiduri. Constatata la durezza ci attirano a loro e le loro lingue si fanno attive leccando dalle palle fino alla cappella che poi fanno entrare in bocca per fare una conoscenza completa. Accettiamo le loro iniziative ma non possiamo andare fino in fondo; sappiamo che la serata sarà piuttosto impegnativa e dobbiamo conservare le forze, quindi, a malincuore, leviamo i cazzo dalle loro bocche vogliose e proseguiamo nel nostro giretto in attesa dell’ora di cena.

Più tardi rientriamo in camera per una doccia, rimettiamo i plug e scendiamo in sala da pranzo dove troviamo già altri soci, tutti debitamente nudi, che bevono i loro aperitivi chiacchierando e strusciandosi come si fa tra amici che si sono già conosciuti sessualmente e che ricordano i precedenti rapporti tipo: ti ricordi quella volta quando ne ho preso due in culo? E tu ricordi quella bella pisciata che ti ho fatto in bocca? E quella volta che vi siete messi in fila e vi ho fatto un pompino a testa e mi sono ingollato non so quanta sborra?. Insomma tante chiacchiere fra amici molto intimi.

Io e Pino stiamo girando fra i vari gruppi quando ci raggiunge Bob che ci prende sotto braccio e ci presenta alla moglie. Lei è una donna veramente notevole. Sarà sui quaranta, capelli neri raccolti a coda di cavallo, occhi neri dallo sguardo penetrante, spalle larghe, seni piccoli, ventre piatto e gambe lunghe e ben fatte; insomma un fisico di chi ha molta cura del proprio corpo e lo mantiene con lunghe ore di palestra. Rimango senza parola e mi rendo conto che la sto squadrando in maniera anche poco educata ma tant’è non ne posso fare a meno, sono come incantato. Lei si avvicina a Pino e lo saluta con un abbraccio e un bacio in bocca, poi Bob ci presenta - Wilma, ti presento Gio, l’amico di Pino che oggi hai visto dal terrazzo e che ti ha interessato tanto da come si è comportato in modo disinibito con gli altri soci pur essendo la prima volta che veniva da noi.

Lei mi abbraccia e mi bacia a stampo, poi sento la sua lingua sulle labbra che subito apro per consentire alle nostre lingue di duellare un po’ nella mia bocca e un po’ nella sua. Le nostre mani, intanto, sono impegnate a conoscere i nostri corpi appiccicati uno all’altro. Lei mi sta premendo sulle natiche per tenere i nostri ventri premuti uno all’altro e io le stringo le sue sentendole sode e toniche. Lei infila un dito fra le chiappe e sente il plug che ho inserito in culo - Porcellino, sapevi che questa sera ti saresti fatto scopare e ti sei preparato -. - Sì, lo faccio sempre quando mi aspetto un incontro di piacere con amici. Prima un clistere di pulizia e poi metto il plug per essere pronto e accogliente -

Wilma chiede silenzio e tutti fanno attenzione a quanto lei sta per dire - Allora avete già conosciuto Gio. E’ stato presentato da Pino ed è entrato a fare parte del nostro club. Voi tutti conoscete la procedura per il rituale di ingresso del nuovo iscritto e allora diamo inizio ai festeggiamenti. Dateci sotto signori, è tutto a vostra disposizione con le migliori intenzioni di soddisfare ogni vostro desiderio.-

Bob, come padrone di casa, è il primo. Mi abbraccia e mi bacia in bocca mentre mi palpa il sedere, poi inserisce le dita fra le mie natiche e col medio cerca il buchino, trova il plug che ho inserito prima di scendere a cena e commenta - Ma qui cosa ho trovato? Un plug? Ma che bravo il nostro Gio che si tiene il culo ben aperto e disponibile per gli amici! Chi vuole essere il primo?- e intanto mi fa chinare alla pecorina tenendomi le chiappe bene aperte con le mani.

Il primo si avvicina, mi slingua bene per insalivarmelo e poi appoggia la cappella allo sfintere, mi prende per le anche e spinge, io gli vado incontro col culo e lo sento entrare dentro di me lentamente ma senza fermarsi fino a farmi sentire i coglioni che sbattono contro i miei. Mentre sono a novanta un altro si posiziona davanti a me e avvicina il suo bel cazzone duro alle mie labbra che subito si aprono per accoglierlo in bocca. Gli prendo le palle in mano e le stringo dolcemente mentre lo spompino golosamente ma lui si ritira prima di godere infatti secondo l’uso del club tutti devono incularmi prima di godere sborrandomi in bocca.

Il mio primo inculatore lascia il posto al secondo e viene a finire di godere nella mia bocca regalandomi una copiosa sborrata che ingoio con ingordigia. Via via tutti passano a prendere il loro godimento prima nel mio culetto e poi nella mia bocca e io ne traggo orgasmi anali e grandi ingollate di crema calda e densa. Insomma vengo trattato da tutti come una troia da usare solo per godere. Tutti approfittano del mio corpo inculandomi, facendosi spompinare, palpandomi e strizzandomi i capezzoli che qualcuno prende in bocca per succhiare e mordere a suo piacere. C’è anche chi mi bacia in bocca dopo che mi è stata riempita di sborra per assaporare il succo dei coglioni dell’ultimo che ha goduto. Alla fine, dopo che l’ultimo cazzo ha lasciato il mio sedere, mi sento il buco ancora aperto e vuoto, ho ancora voglia di un bel cazzo che me lo tappi mentre lo stomaco è pieno dopo tutte le sborrate che ho ricevuto in bocca.

Finita la festa di benvenuto Pino e Wilma ci invitano in casa loro. Salutiamo gli altri e saliamo nel loro appartamento dove su un tavolo sono pronti gli aperitivi e il necessario per uno spuntino freddo. Si beve e si parla, i due proprietari del club sanno che Pino è scapolo e chiedono di me. - Gio è sposato e devo dire che sua moglie, Miky, è una gran bella fica, una porcona che non rifiuta mai qualsiasi tipo di prposta le venga fatta -. Wilma è subito interessata - Ma come fai a parlare così di una donna davanti al marito? -. - Posso farlo perché abbiamo già fatto sesso a tre e anche con altri amici. Parlo perché la conosco bene -. - Mi piacerebbe conoscerla. Cosa ne dici Gio? Pensi che una volta la potresti portare da noi? -. - Facciamo di meglio. Avete un computer per collegarci? -. - Certamente, eccolo su quel tavolino -. - Adesso mi serve un telefono per chiamarla -.

Chiamo Miky e, dopo averla salutata via telefono, le dico di accendere il computer e di collegarsi ad a69 e di accendere la webcam, lei non chiede il motivo ma dice che lo farà subito. Io, intanto, ho raggiunto il tavolino del computer e l’ho acceso, mi sono collegato e poco dopo siamo in webcam dove vedo mia moglie nuda che mi guarda un po’ stranita. - Allora, perché questo collegamento? Non vi bastava avermi lasciata qui da sola mentre voi vi divertite con nuovi amici? -. - Poi ti spiego, ma intanto dimmi cosa stai facendo adesso -. - Cosa vuoi che faccia? Sto riguardando uno dei nostri dvd registrati con gli amici e mi sgrilletto con un dildo in fica mentre ne ho un altro in culo -.

Interviene Wilma che si mette davanti alla web - Cara Miky, sono Wilma, la moglie del proprietario del club. Sono con mio marito, il tuo e Pino che ci ha raccontato di te e di quanto fate insieme. Io sono una bisex e devo dire che quanto ho inteso su di te mi ha incuriosito moltissimo. Intanto vorrei tanto vederti interamente così come sei adesso, vorresti alzarti per lasciarti ammirare? -. Miky si alza allontanandosi dal pc e mostra prima le tette che prende nelle mani poste a coppa per porgercele finendo con i capezzoli strizzati fra pollice e indice. Poi si avvicina nuovamente per inquadrare il suo bel pancino, allarga le gambe e mostra dildo che tiene infilato nella vagina. Si lascia guardare bene e poi si gira, si china e lascia vedere il suo bel culetto completamente aperto dove, dal buchino, esce la base del vibro che ha dentro il culetto.

- Vi piaccio? Avete visto cosa devo fare tutta da sola mentre mio marito si diverte fuori casa? Gio, dovresti vergognarti! Tu lì a divertirti e io qui tutta sola che mi devo arrangiare come posso -.

Wilma, dopo avere apprezzato il piccolo shaw di Miky, si mette davanti alla web, si mostra a mia moglie imitandola nelle pose molto esplicite per mettere in evidenza il suo fisico tonico e invidiabile - Tesoro, se ti va, perché il prossimo fine settimana non lo passiamo insieme qui da noi? Ho voglia di godermi il tuo bel corpo e di farti divertire con il mio. Anche io sono una bisex e se questa sera mi godrò tuo marito voglio godermi anche te. Cosa ne dici? Ti farebbe piacere una conoscenza “molto approfondita” con me? -.

- Non vedo l’ora che arrivi sabato per poterti abbracciare e baciare, questa notte ti dedicherò i miei orgasmi sognando di farti un pigiamino di saliva -.

Un ultimo saluto a Miky e poi noi quattro ci dedichiamo ai nostri divertimenti. Io e Bob ci abbracciamo e ci baciamo mentre con le mani ispezioniamo i nostri corpi , poi lui si stende supino sul tappeto e mi attira su di se per un sessantanove, ognuno di noi leva il plug dal sedere dell’altro e lo sostituisce con due dita che, trovando il posto ben dilatato e accogliente, entrano ed escono con facilità. Le nostre lingue vanno poi a leccare golosamente i nostri buchi e si infilano dentro mimando l’inculata mentre con le mani ci masturbiamo.

In un momento di sosta alzo lo sguardo e vedo che Pino si sta scopando Wilma alla pecorina, sono di profilo e vedo il suo cazzo che entra ed esce mentre lui la sculaccia prima di uscire dalla fica per entrarle nel culo dal quale ha già estratto il plug.

Sotto di me Beppe allarga le gambe e le alza al petto scoprendo il buchino scuro e grinzoso - Adesso chiavami! Fammelo sentire fino allo stomaco! Non sborrare ancora che prima dobbiamo fare qualche numero a quattro -. Punto la cappella al suo buco e spingo. Entro con facilità fino a sentire i coglioni contro il suo fondo schiena. Me lo scopo per un po’ e poi cambiamo: mi metto alla pecorina e lui, tenendomi per le anche, mi infila il suo cazzone duro nel retto. Lo sento farsi strada in me con colpi profondi e lenti, dopo avermi infilato per bene inizia l’inculata estraendolo fino alla cappella per poi sprofondare nel mio intestino mentre io ho passato una mano fra le cosce e massaggio le nostre palle insieme e lui mi torce i capezzoli strizzandole fra pollice e indice.

Prima che Bob mi goda nel culo ci stacchiamo e invertiamo i ruoli, adesso lui è supino sul tappeto con le gambe al petto e io lo chiavo con colpi profondi fino a sbattere le palle sulle sue mentre ci baciamo profondamente in bocca. Lui mi ha preso per le natiche e mi stringe a se per farsi penetrare più in profondità e io cerco di accontentarlo aumentando la mia spinta dentro di lui.

Adesso cambiamo posizione e di dedichiamo a un 69 da manuale con le cappelle in gola fino ad avere le labbra sul pube del partner mentre con due dita ci ravaniamo nei buchi del culo. Non duriamo a lungo e finalmente diamo via libera ai nostri godimenti con abbondantissime emissioni di sborra che inghiottiamo dopo averla fatta girare in bocca. Finalmente soddisfatti ci giriamo mettendoci di fronte e ci baciamo scambiando i rimasugli di sborra con abbondante saliva.

Poco dopo ci stacchiamo e ci uniamo agli altri due che ormai hanno finito la loro scopata. Cambiamo i partner e mi ritrovo fra le braccia di Wilma non ancora soddisfatta nonostante l’orgasmo goduto con Pino. Ci baciamo e lei mi schiaccia le tette sul petto, sento i suoi capezzoli duri che si strusciano sui miei e questo mi eccita. Il cazzo sta ridivantando barzotto e lo premo al suo scoscio. Lei mi guarda negli occhi sorridendo - Porcellino, hai ancora voglia?-.
- Certo, credo che con te vicino la voglia non cessi mai -. Lei allarga le cosce e il mio cazzo ormai duro si infila dentro, lei si abbassa per allargare meglio le gambe e il mio cazzo, ormai duro a ferro, sale fino a fermarsi sotto la sua fica bagnata e bollente. Si stacca e si mette inginocchiata a terra - Vieni. Montami come una cagna in calore, lo voglio in fica fino in fondo e poi voglio goderti anche in culo -. Mi posiziono dietro a lei, l’afferro per le anche, appoggio la cappella alla sua fica e spingo leggermente. Entro come una lama calda nel burro e mi ritrovo dentro di lei scivolando in un pozzo bagnato e bollente.

Passo le mani avanti e le afferro le tettine che stringo, poi con due dita prendo i capezzoli ormai diventati grandi e duri e li strizzo torcendoli quasi con cattiveria. Lei geme di piacere e io aumento il ritmo della scopata. - Non godere ancora, guarda che ti voglio anche nel culo e poi dovrai sborrarmi in bocca. - Per fortuna la goduta con Bob mi ha dato la possibilità di durare a lungo e non devo rallentare i miei colpi per aumentare la mia resistenza. Continuo a scavare in profondità e i suoi gemiti di piacere aumentano fino ad un grido liberatorio mentre lei ha un orgasmo che la squassa tutta.

Ancora poche cappellate e mi fermo. Sono immobile dentro di lei e le do baci e leccatine sul collo e sulla schiena mentre le mie mani non le strizzano più i capezzoli ma le massaggiano dolcemente le tette. Lei riprende fiato e - Grazie tesoro, mi hai fatto veramente godere. Adesso però ti voglio nel culo e spingi forte che voglio sentirti fino allo stomaco. Poi ti darò la bocca da usare come sborratoio.


Noi tre uomini stiamo osservando Wilma che si sta allacciando in vita uno strap-on doppio di cui una parte è già stata introdotta in vagina mentre l’altra punta verso di noi promettendo goduriose introduzioni nei nostri culetti affamati.

Ormai abbiamo quattro cazzi a disposizione e questo ci permette di riempirci i buchi del culo a vicenda facendo anche dei bei trenini dove ognuno riceve un bel cazzo nel culo mentre riempie il buco di chi gli sta davanti. Naturalmente ci alterniamo nelle posizioni in modo che tutti possiamo godere sia come passivo che come attivo. Ma non vogliamo godere così. I nostri succhi li vogliamo in bocca per assaporarli meglio e quindi Wilma si toglie lo strap-on e ci stendiamo sul tappeto per goderci con la lingua. Siamo impegnati a succhiare i nostri cazzi e il grilletto di Wilma che è veramente notevole, lecchiamo i buchi del culo, ci succhiamo e mordiamo i capezzoli e ci baciamo in bocca scambiandoci le salive lasciate dagli altri.
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La serata si protrae fino al mattino quando, dopo avere goduto dei nostri corpi in tutte le maniere, distrutti ma pienamente soddisfatti, ci addormentiamo in un groviglio di corpi con ancora le tracce dello sperma seccato sulla nostra pelle.


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