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Gay & Bisex

Il circolo tennis.....seconda parte


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
10.11.2016    |    3.554    |    1 9.7
"Sbottonai i suoi jeans accompagnandoli a terra: anche lui nn indossava l'intimo e il suo nodoso e abbondante cazzo assunse una posizione orizzontale, ..."
Dicono che la curiosita' sia femmina ma a noi maschietti non manca di certo!
Ero andato a dormire con nelle orecchie, le parole del Sig. Tommaso: "se torni domani ti riempio di sborra"; mi stuzzicava l'idea, io cosi giovane preso da un uomo maturo e nerboruto come lui. Mi alzai e dopo una corroborante doccia mi concessi un'abbondante colazione. Un bel sole tiepido scaldava, la splendida mattinata di inizio estate; la scuola era appena finita e io ero finalmente libero dal fardello di libri e compiti e pieno di voglia!! Indossai una tshirt e un paio di pantaloncini corti e attillati, che fasciavano le rotondita' del mio giovane culetto ma volontariamente non misi le mutandine: "se devo farlo impazzire, lo devo fare a regola d'arte", pensai guardando allo specchio, il mio corpicino all'epoca atletico e asciutto Presi le chiavi e balzai in sella allo scooter, dirigendomi spensierato, verso il circolo del tennis.
I Saluti e le richieste di entrare in campo a giocare cominciarono gia' al cancello di ingresso:"no ragazzi , grazie. Stamattina sono qui solo per svagarmi un po'" dissi divertito da tanto trambusto " e spero di farlo come piace a me" aggiunsi mentalmente. Entrai al bar, Mario mi aveva gia' preparato uno dei suoi deliziosi cappuccini: era davvero un tesoro, di una professionalita' rara a trovarsi in giro. "Mario, hai mica visto il sig Tommaso, per caso?" chiesi "Guarda, a dire il vero ho avuto un po' da fare, non ho vidto a chi e' passato da qui" mi rispose un po' distratto. Lo salutai dirigendomi verso gli spogliatoi, pensando che magari aveva finito una partita e si preparava a fare la doccia....mmmmm....la doccia!! Avevo ancora ben viva la sensazione del suo cazzo durissimo mentre mi strofinava le chiappe...e le sue mani sui capezzoli duri come chiodi. Aprii la porta e...nulla, purtroppp; lo spogliatoio era vuoto e non vi erano borse sulle panche, quindi nessuno sarebbe entrato, almeno a breve. Deluso mi girai verso la porta e allungai la mano allla maniglia, ma qualcuno mi precedette: la porta si spalanco' e mi trovai davanti il sig. Tommaso la cui bocca, dapprima aperta per lo stupore, si distese in un bel sorriso: "ciao bel ragazzone non speravo di trovarti qui". Mi tiro' a se e appoggiando le labbra sulle mie avvolse la mia lingua con la sua in un languido bacio. I nostri cazzi erano premuti uno sull'altro e cominciarono a muoversi, le sue mani correvano sul mi corpo e si insinuarono dentro i pantaloncini dove mi trovarono subito senza slip. Socchiuse gli occhi e con il dito medio comincio' a lavorarmi il buchino facendoni tremare e sospirare forte. " Hai da fare piccolo?" Mi chiese con un filo di voce, "Dove vuoi andare?" risposi tremando.
"Ho la macchina qui fuori, andiamo in campagna da me, staremo tranquilli; lo seguii al parcheggio e sgommando prese la direzione delle colline. Mentre l'auto si inerpicava sui verdi colli, guardavo il mare diventare sempre piu' grande e blu e la citta' diventare piu' piccola. Dopo poco piu' di un quarto d'ora di viaggio ci fermammo davanti a un grosso cancello attorniato da alberi che si mosse lentamente, telecomandato da Tommaso, aprendosi quasi completamente. Ingrano' la marcia e velocemente raggiungemmo una piccola ma graziosissima villetta che nn si poteva vedere dalla strada; gia' mentre aprii' la porta si incollo' a me con le sue labbra mentre forsennatamente si agrappava a me. Una volta richiusa la porta, tenendomi per mano mi porto' in un'elegante camera da letto, dove un letto bianco tondo troneggiava magnificamente; su un bellissimo comò di legno scuro faceva bella mostra di se un grosso televisore collegato a un video registratore, che Tommaso accese e subito l'immaggine di un gruppo di uomini nudi intenti a fare un orgia, occupò l'intero schermo. Poso le chiavi sul como' e comincio' a sbottonare con una mano il mio camiciotto mentre tenendomi il volto succhiava avidamente le mie labbra. Sbottonai i suoi jeans accompagnandoli a terra: anche lui nn indossava l'intimo e il suo nodoso e abbondante cazzo assunse una posizione orizzontale, semirigido. Mi fece sdraiare delicatamente sul lettto e sdraiatosi anche lui cominciammo a succhiarci con voglia i cazzi in un coinvolgente 69. Avvoti uno all'altro ingoiavamo i nostri membri diventati durissimi, gemiti soffocati riempivano la stanza e i nostri corpi ormai erano un tutt'uno. Improvvisamente Tommaso si staccò da me e si alzo in piedi davanti alla sponda del letto e prendendomi per i polpacci mi tirò verso di se; mi trovai di fronte al suo cazzo inalberato e d'istinto lo afferrai con i piedi cominciando a masturbarlo dolcemente, Complice l'abbondante precum, i miei piedi frizionavano la cappella e l'asta con facilità provocando un'estrema goduria a Tommaso che godeva forte senza ritegno e improvvisamente spruzzò due getti di sborra abbondante sui dorsi e sulle dita dei miei piedini! Leggendo un leggero disappunto sul mio volto, Tommaso si chinò su di me e mi disse: "Non preoccuparti piccolo mio, ne ho ancora tanta per te". Ci trasferimmo in doccia per lavarci via i nostri umori, e fu un deja vù! Le nostre bocche mai sazie l'una dell'altra, le nostre mani che esploravano ogni centimetro dei nostri corpi, il vapore attorno a noi, il rumore dell'acqua...tutto era eccitante e amplificato. Mi asciugò con cura, delicatamente, indugiando sulle parti intime; aprì piano l'accappatoio e posò le lebbra sul mio cazzo che guizzò verso l'alto e che ingoiò in un attimo. Con le mani accarezzava e soppesava le mie palle, già grosse nonostante la giovane età. Leccava delicatamente la mia cappella, avvolgendola e strofinandola sulla sua barba molto rasa procurandomi un solletico davvero libidinoso. Alzandosi da terra mi prese per mano e mi riportò sul letto, mi fece sdraiare su un fianco e si sdraiò dietro di me, dove dopo aver preso un flacone di lubtificante, se ne mise una dose abbondante sulle dita e comincò a massaggiarmi delicatamente il buchino, frizionando e allargandolo piano. Ansimavo forte e mi contorcevo dal piacere fino a che lo implorai di prendermi: " Non resisto, rimepimi di cazzo, ti prego" lo supplicai e senza farsi desiderare oltre mi afferrò una coscia alzandola, puntò il suo palo nerboruto sul buco e cominciò ad affondare lentamente. Non sentivo male e nonostante avessi preso solo un cazzo fino ad allora e fossi davvero stretto, entrava con una facilità strabiliante; una volta arrivato a fondo si fermò qualche secondo per farmi abituare e poi cominciò a scoparmi, deciso forte ma dolce allo stesso tempo. Senza alcun ritegno gridavo tutto il mio godimento assecondando i suoi colpi muovendo il bacino, gli chiedevo di entrare di più, di più....sempre di più e lui faceva tutto. " Amore mio, sei mio, ti riepio di me" mi sussurrava oscenamente all'orecchio mentre non mi risparmiava nemmeno un centimetro dei ventuno che formavano il suo membro. A tratti esasperatamente lento a tratti come un montone infuriato, mi trivellava di colpi decisi e possenti, andando a sollecitare con la cappella la prostata e facendomi gridare forte. "Grida piccolo mio, grida che tanto nessno ci sente" mi diceva mentre il suo ritmo aumentava sempre di più e a ogni colpo era come se mi sfondasse. "Tommaso Tommaso mio nn resisto più, sto per sborrareee" dissi tra le grida: " Insieme amore, veniamo insiemeeee" e come se avesse azionato il telecomando, cominciai a spruzzare potenti getti di sborra calda che imbrattarono le lenzuola. Contemporaneamente sentii gridare: " siiii siiiii amore mio, vengooooooo vieniiiiiiii" e scaricò nel mio buchetto un litro di panna caldissima, bruciante, che sentivo colpire le pareti del mio ano, per poi uscire dal buco e colare sulle coscie. Ansimanti e tremanti rimanemmo cosi, abbraciati, fino a cadere in un sonno profondo; quando riaprii gli occhi era passato molto tempo e fuori ormai era l'imbrunire. sentivo nel mio orecchio il respiro regolare di Tommaso e mi accoccolai vicino a lui decidendo che avrei passato la notte li con lui. Chiusi gli occhi felice di aver trovato un amico con cui poter passare momenti cosi belli e pieni di goduria non immaginando nemmeno lontanamente che pochi mesi più tardi un incidente stradale lo avrebbe portato via per sempre.
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