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Gay & Bisex

Il camerino di prova


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
16.02.2018    |    20.174    |    19 9.7
"Il mio lamento aumento' un poco di intensita' e lui lasciò cadere a terra il costume, afferrando piano il mio cazzo pulsante con la sua mano paffuta e calda..."
Tenevo il foglio con il risultato dell'analisi fatta qualche giorno prima tra le mie mani tremanti, senza riuscire a levare lo sguardo dal responso: positivo all'helastan!
Avevo fatto un esame perche' da circa un mesetto un fastidioso quanto persistente prurito, nella zona scrotale non mi stava dando piu' pace! Nello stesso periodo avevo iniziato nuoto e subito reputai colpevole il cloro disciolto nell'acqua ma dopo poco tempo e docce frequentissime intuii che il problema era piu' serio. Ora davanti al dottore che tutto accigliato leggeva il referto, aspettavo il tremendo responso: cosa mi ero preso? Visto che anche in piscina non avevo disdegnato di assaggiare un po' di pisello?! E si che faccio sempre attenzione.
Una volta letto tutto , il dottore poso' il foglio sulla scrivania e scrutandomi serio in volto mi disse:
- "Lei e' allergico agli elastici!!" seguito da una leggera risata.
- "Come scusi?" balbettai senza aver compreso bene
- "Allergico al materiale con cui sono fatti gli elastici, ad esempio dei costumi da bagno e delle mutande" ribadi' il medico congedandomi con la ricetta per una cremina lenitiva e pregandomi di gettare tutti gli indumenti intimi e costumi che contenessero elastane, sostituendoli con altri di cotone, nonche' di essere meno apprensivo in futuro!
Incredulo che esistesse una simile allergia ma decisamente sollevato dal fatto che fosse una cosa cosi sciocca a farmi penare, raggiunsi casa e dando ascolto al dottore gettai tutto ricordando improvvisamente di avere nuoto alla sera....e quindi? Che fare?
Decisi cosi di recarmi al centro commerciale dove in un grande negozio di articoli sportivi avrei trovato sicuramente qualcosa adatto a me.

Giravo tra gli scaffali controllando scrupolosamente le etichette di ogni indumento che toccavo, concentratissimo, quando improvvisamente un bel vocione profondo alle mie spalle disse:
- "Posso aiutarla, signore?"
Sobbalzando mi girai di scatto trovandomi davanti ad un ragazzone con la faccia paffuta dove vi erano incastonati due bellissimi occhi color nocciola, incorniciati da un paio di occhialini tondi dalla montatura leggera, resa simpatica dal sorriso disegnato sulle sue labbra carnose; cazzo però se era belloccio. Abbassai lo sguardo fino ad incontrare il rigonfiamento disegnato dentro la batta dei pantaloni che risultò molto interessante e mentre passavo la lingua sul mio labbro inferiore cercavo di immaginare la meraviglia celata la dentro.
- "Grazie si! Sto cercando dei costumi da bagno ma che non contengano elastane" risposi sorridendo a mia volta, incontrando i suoi occhi furbetti, accesisi in una strana luce come se avesse capito al volo quali idee mi frullavano nella testa. Possibile?! Pensai tra me e me...
- "Allergico, eh?" Mi incalzo' invece il ragazzone facendomi sentire un ebete: possibile che avessi frainteso cosi il suo sguardo infuocato? Non potevo giurarlo ma ero quasi certo che mentre ci guardavamo in modo cosi intenso avesse accarezzato il suo pacco in modo lieve.
Mentre ero alle prese con i miei pensieri, prese tre o quattri costumi dall'espositore e mi fece segno di seguirlo. Notai che invece di dirigersi ai camerini posti li a fianco, attraverso' tutto il negozio raggiungendo due camerini molto defilati posti uno di fronte all'altro; una volta li davati appese un cartello con scritto "fuori servizio" sulla tenda del primo e aprii la tenda del secondo invitandomi a entrare, dicendo:
- "Cosi potra' provare in tutta tranquillita'" e di nuovo sorridendo gli si accese quella luce rovente negli occhi.
Mi incuriosì molto la scelta dei camerini cosi distanti, essendocene di più comodi e vicino alle casse cosi decisi di fare un po' la troietta e vedere quale che fosse la sua reazione, ovviamente con cautela. Indossato il primo costume, aprii un lembo di tenda per fare entrare un po' di luce e per fare in modo che mi vedese bene, sperando fosse rimasto nei paraggi. Mi girai di tre quarti verso la tenda leggermente aperta e comincominciai a toccarmi le palle e risistemando più volte il cazzo, facendolo fuoriuscire dal costume volutamente. Ovviamente tutto questo me lo fece diventare barzotto e ogni volta che lo risistemavo nel costume, il bozzo diventava sempre più gonfio.
- "Allora come le sta?" chiese con voce da tenore, apparendo con il faccione oltre il bordo della tenda.
- "Beh ecco...io non saprei, lei che ne pensa?" boffonchiai distrattamente
-" Super" sussurro' il commesso con lo sguardo fisso sul mio pacco fasciato nella tela azzurra. Senza dire altro si inginocchio' davanti a me e scruto' con scrupolosita' come vestiva l'indumento: il suo sguardo si fece di fuoco e perforò i miei occhi. Mi sentivo leggermente in imbarazzo ora, anche se non aveva senso visto che io avevo voluto si screasse quella situazione ed ora incredibilmente avrei voluto tirarmi indietro. Sentivo il suo respiro caldo sul mio cazzo che non tardo' a dare segni di risveglio andando ben oltre l'imbarzottimento.
- "Forse e' meglio provare quello giallo" disse piano e senza darmi il tempo di replicare infilo' le sue dita tirando il bordo dell'elastico verso di se iniziando ad abbassa il costume delicatamente. A bocca ed occhi spalancati per lo stupore non riuscii a fermarlo e Il mio cazzo usci' prorompente a davvero pochi centimetri dal suo viso; scappellato per due terzi pulsava quasi sfiorando il suo naso. Chiusi gli occhi per via dell'eccitazione e sentii un piccolo soffio di aria tiepida colpire e avvolgere la mia cappella che ebbe un tremito. Mi sentii afferrare per una caviglia e aprendo gli occhi vidi il ragazzo che mi aiutava a infilare il piede nell'apertura:
- "Dai, l'altro piede ora" sussurro' piano dandomi improvvisamente del tu e una volta ubbidito comincio' a far salire il costume seguendo il disegno delle mie gambe.
Ero completamente in balia delle sue attenzioni, incredulo che si stesse verificando davvero; arrivato a meta' coscia ebbe un attimo di esitazione, avvicinando il volto alle palle e chiudendo gli occhi inspiro' una nasata di aria e di profumo del mio cazzo al termine della quale accenno' ad un bel sorriso. Completo' quindi la vestizione facendo aderire prefettamente il costume, passando piano le sue grosse mani calde sulle mie palle per lisciare via qualsiasi grinza della stoffa. Al contatto ebbi un lungo tremito e chiudendi gli occhi emisi un leggero sibilo:
- "Ora proviamo il rosso! Questo non ti dona!" e ripetendo il gesto di prima sfilo' il costume con delicatezza ma questa volta ormai il mio cazzo era duro come un pilone di cemento e una volta liberato dal costume colpi' il ragazzo sul volto e rimbalzando si fermo' con la cappella sul labbro inferiore della sua bocca.
Due occhi nocciola maliziosi fissarono i miei dilatati dallo stupore mentre affannosamente cercavo aria da respirare; il contatto del mio prepuzio sul suo labbro caldo e umido mi stava facendo impazzire. Mi guardo' accennando ad un sorrisetto malandrino e sentii la punta della sua lingua guizzare con decisione sotto la mia cappella che raggiunse un grado di durezza mai provato prima.
Il mio lamento aumento' un poco di intensita' e lui lasciò cadere a terra il costume, afferrando piano il mio cazzo pulsante con la sua mano paffuta e calda avvicinando la mia cappella alla sua bocca che vi si posò piano sopra aderendo perfettamente. due piccoli colpetti di lingua mi fecero sussultare e risucchiare un po' d'aria rumorosamente, poi la bocca del ragazzone si schiuse ingoiando la mia cappella totalmente e massaggiandola per pochi secondi, facendomi guaire di goduria.
Guardando dallo spiraglio della tenda si assicurò che nessuno lo cercasse e venisse nella nostra direzione: per fortuna il negozio era praticamente vuoto tolte le due persone che confabulavano con il cassiere.
- "Quello alla cassa è il mio compagno" esclamò guardandomi divertito mentre a me si gelò il sangue: non più di 20 metri ci separavano dalle case e se fosse venuto a cercarlo?
- "Il sapore del tuo cazzo mi sta facendo impazzire" disse slacciandosi la patta e facendo uscire un bel paletto duro e palpitante. Aiutandolo ad alzarisi cominciammo a baciarci con voglia, facendo aderire perfettamente le nostre labbra le une alle altre ma durò poco perchè volevo anch'io assaggiare il suo cazzo. Una volta inginocchiato davanti a lui ingoiai quello splendido cilindro di carne profumato prendendo aa accarezzargli le palle soffici e calde:
- "Ahh cazzo, che mi fai?" chiese con tono supplichevole
- "Perche' non ti piace?" dissi calmo, cominciando dei favolosi affondi di bocca sul suo cazzo che ingoiai per oltre meta. Inarcando la testa all'indietro, il ragazzone prese a rantolare piano e in pochi istanti scaricò nella mia bocca un fiume di panna calda e dolce che senza riflettere mi ritrovai a bere fino all'ultima stilla. Ripreso fiato mi guardò con dolcezza e appoggiò le sue labbra alle mie gustandosi le ultime tracce del suo sperma ancora presente e poi si inginocchiò, ingoiando quasi per intero il mio cazzo pompamdolo con decisione e maestria.
Non essendo pronto e per il piacere incredibile che stavo provando cominciai a mugolare, forse un pochino troppo forte:
- "Zitto ma sei matto? Vuoi richiamare l'attenzione di tutti?" esclamo' il ragazzo preoccupato ma senza smettere di lapparmelo a fondo.
Dal lembo aperto della tenda scrutai preoccupato, se qualcuno si fosse accorto di noi ma nel vedere la situazione totalmente tranquilla, ropresi a godermi totalmente il momento. Ero eccitato da morire all'idea che mi stesse facendo questo favoloso pompino mentre i pochissimi clienti presenti ne fossero ignari, continuando a fare il loro giro di acquisti. Ormai la prova costumi era passata totalmente in secondo piano; la sua bocca ingoiava quasi totalmente la mia cappella durissima umettandola e leccandola con maestria. Si sistemo' inginocchiandosi in modo da essere stabile a terra e mi afferro' saldamente per le coscie facendo scivolare tutto il mio cazzo nel suo esofago fino ad arrivare con il naso sulle mie palle. Il mio cervello annebbiato non reagiva piu' a nessu'altro stimolo che non fossero la sua bocca e la sua lingua; me le gustavo completamente in estasi, cercando di tenere bassi i mugolii. Con la mano intanto accarezzava le mie palle reggendole con dolcezza, massaggiandole delicatemente.
- "Cazzo fermati, sto per venire" piagnucolai con un filo di voce ma lui guardandomi fisso negli occhi accelero' la pompata con la bocca; le mie gambe cominciarono a tremare e afferrandolo percle orecchie lo implorai di nuovo:
- "Vieni cazzo...dai vienimi in bocca" ebbe il tempo di dire prima che un fiotto denso e cremoso lo colpisse alla base del naso per poi terminare dentro la sua bocca aperta. Gli altri 3, bollenti non ebbe problemi a riceverli interamente in gola tenendo la mia cappella appoggiata al suo labbro inferiore. Una volta finito di sborrare mi guardo' accennando ad un sorriso, chiuse la bocca e deglutì tutto senza battere ciglio mentre io ancora affannato guardai estasiato il suo viso distendersi in un piacere immenso.
Dopo aver dato una rapida occhiata alla situazione fuori dal camerino, prese i tre costumi e mi disse:
- "Aspetta qui, non muoverti" e con la rapidita' di un gatto usci, sparendo tra gli scaffali. Rimasi con la schiena appoggiato alla parete, cercando di calmare il respiro e guardando il cazzo che sebbene ancora gocciolante cominciava a sgonfiarsi. Presi le mie mutande e cercai di pulirmi come potevo quando improvvisamente la tenda del mio camerino si apri' e il ragazzone si sporse all'interno con tre nuovi costumi e strizzandomi l'occhio maliziosamente disse:
- "Secondi me con uno di questi ci stai bene....li proviamo?

La storia si è verificata esattamente come ve l'ho scritta!!!
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