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Gay & Bisex

Buona fortuna numero 15 (2° atto)


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
21.12.2016    |    5.146    |    5 9.3
"La notte e' il mio elemento, nessun rumore, nessuna presenza, mi aiuta a pensare meglio: so che sei ancora qui, lo sento! Entro nell'ufficio di..."
- "Esco, non so quando rientro: qualsiasi chiamata passatela all'Ispettore De Paoli"
- "Comandi"
Non posso vivere senza di te! Un'altra notte e' passata insonne, unica compagnia la bottiglia di whisky ma non e' cosi che voglio vivere.
Giro ormai da una settimana come un'anima folle, protetto dal buio.Ti cerco in ogni ufficio di questa maledetta provincia girando nella notte a bordo del mio scooter. La notte e' il mio elemento, nessun rumore, nessuna presenza, mi aiuta a pensare meglio: so che sei ancora qui, lo sento! Entro nell'ufficio di collegamento Italia-Francia e trovo solo Sylvie, la collega della Gendarmerie. Non mi serve molto per farla parlare, so cosa vuole.
La camicia della divisa sbottonata, succhio con forza i suoi capezzoli; il mio cazzo le allarga ben bene la passera. Nuda dalla cinta in giu', sdraiata sul tavolo dell' ufficio geme come una vacca mentre la scopo con forza, quasi con cattiveria e si lascia sfuggire che il tuo gruppo e' stato respinto al confine. Aumento il ritmo e quando la sento gridare le riempio la fica di crema calda. Estraggo il cazzo e i nostri umori colano sulla scrivania; mi rivesto senza nemmeno pulirmi, devo muovermi e poterti ritrovare prima che sia troppo tardi. Le mando un bacio con la mano ma sono gia' distante, volo verso il centro di accoglienza.
Don Giulio e' sulla porta, mi fa un cenno con la mano, mi dice di entrare. E' un brav'uomo, ci mette tutta l'anima per aiutare queste masse di disperati senza chiedere nulla in cambio o quasi.
A volte non resiste e scambia se stesso con del sesso senza amore. Lo so da tempo ma non riesco a denunciarlo alla Curia: e' una persona molto sola.
- "No Ispettore il suo gruppo non e' qui, da noi non sono passati ma forse potrei sapere dove potrebbero essere"
- "Parla cazzo! Cosa vuoi per farti sciogliere la lingua?".
La sua, di lingua avvolge bene la mia cappella durissima e pulisce tutto il mio cazzo ancora sporco dal precedente rapporto: questo il pegno per darmi le informazioni che cerco.
Inginocchiato davanto a me succhia con foga, attaccato al mio uccello; ha una bocca favolosa, caldissima e avvolge tutto divinamente. Le sue labbra fanno ventosa sulla mia cappella mentre con le mani accarezza piano i miei coglioni: lo ingoia a fondo, e quando entro nel suo esofago impazzisco!
- "Cazzo Don, non resisto piu' vengo...vengooooo" un randolo e scarico nella sua bocca mezzo litro di panna calda che prontamente beve con avidita.
- "Il gruppo e' stato rimandato al centro di smistamento, dietro la stazione ferroviaria: corra Ispettore, prima che li carichino sui treni' dice mentre con il dorso della mano si asciuga un rivolo della mia sborra calda, dal lato della bocca.
Non me lo faccio ripetere due volte e corro a velocita' folle alla stazione ferroviaria.
Non vedo anima viva, la sala d'aspetto e gli altri uffici sono chiusi e l'atrio e' vuoto; c'e' un gruppetto di tre negri sul binario e uno lo conosco: uno spacciatore, un vero pezzo di merda.
- "Ciao porcellino bianco, cerchi qualcosa? Vuoi della polvere magica?" chiede beffardo mentre allontana gli altri due. Gli chiedo dei profughi mentre lui si rolla una canna:
- "Tutto si paga porcellino, tu cosa mi dai in cambio?"
Stringo i denti mentre il bastardo mi sta sfondando il culo; appoggiato al muro del sottopasso deserto affonda il suo grosso palo color ebano dentro di me fino alle palle che sbattono contro le mie chiappe, grugnendo forte. Mi auguro solo che non passi nessuno dei miei uomini: lui non mi ha riconosciuto ma potrebbe tagliarmi la gola senza pensarci se sapesse chi sono. Aumenta il ritmo, mi piace anche se mi fa un male boia ma resisterei a molto peggio pur di avere informazioni su di te. Grida e mi arpiona i fianchi con le sue mani grandi riempiendomi l'intestino di fiotti bollenti di crema.
- "Sono tutti davanti all' ufficio della Frontiera" dice mentre estrae il pistolone dal mio culo.
Non posso crederci se solo avessi aspettato, se non avessi avuto fretta! Ti avevo a pochi metri da me.
Arrivo come un pazzo sul piazzale dove sono parcheggiati gli autobus e lascio cadere a terra lo scooter senza nemmeno metterlo sul cavalletto.
E' un attimo, ti vedo! Dietro i vetri dell'autobus che si sta gia' muovendo sei li, tra gli altri, tutti con lo sguardo basso ma tu no.
Grido e mi butto in mezzo alla strada per fermarlo. Incontro i tuoi occhi spalancati dalla sorpresa la tua bocca tremante. Sei incontenibile, tre colleghi cercano di fermarti ma riesci a divincolarti e voli verso di me; ti ho tra le mie braccia, di nuovo, finalmente.
- "Malik....Malik" gridi battendoti sul petto. E' il tuo nome, ho capito. Sommensamente cominci a singhiozzare e non riesco a fermare il tuo pianto mentre appoggio la tua testa sul mio petto.....ma e' finita piccolo mio, sono qua io, ora a prendermi cura di te, a darti una prospettiva di vita migliore.
Nessuno potra' mai piu' farti del male! Non sarai mai piu' un numero!
Non sarai mai piu' un profugo!
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