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Gay & Bisex

Sospiri nella notte


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
10.05.2017    |    18.807    |    8 9.1
"Mi aveva colpito e piacendomi gli uomini non facevo fatica a immaginarmi in situazioni erotiche con lui..."
Cio' che sto per raccontarvi fu da me vissuto alcuni anni fa e ancora oggi fatico a credere che sia realmente accaduto.

Mi trovai a partecipare ad un torneo di un famoso gioco di ruolo, dove ognuno dei partecipanti doveva costruire e dipingere il proprio esercito di figurini.
Da appassionato modellista che ancora oggi sono, aderii subito con entusiasmo e fu ad uno dei tavoli di pittura collettiva che conobbi Alessio, un ragazzo simpatico e disponibile, gia' piu' bravino di me nel dipingere e dal quale imparai molto.
- "Non so tu ma io tutto sto casino lo sopporto poco: perche' domani non vieni a casa mia e dipingiamo insieme solo io e te? " disse prima di lasciare la sala collettiva. L'idea mi piacque ed accettai con entusiasmo:
- "Io abito fuori citta' e visto che non sei di qua potresti fermarti a dormire da me"
- "Non so, non vorrei dare disturbo" dissi pensoso
- "Ma che disturbo! Anzi mio padre ne sara' contento, da quando e' mancata mia madre non ha piu' avuto modo di frequentare molte persone: vedere un viso nuovo gli fara' bene" rispose risoluto.
Mi spiacque molto, gli dissi che non sapevo fosse morta e lui mi tranquillizzo dicendomi che ormai si era fatto una ragione.
Cosi senza piu' pensarci oltre accettai e l'indomani arrivai a casa di Alessio con la corriera che dalla citta' andava verso le campagne circostanti.
Il sig. Tullio, padre di Alessio aprii la porta ed esclamo":
- "Eccolo qua! Alessio mi ha parlato molto di te e sono contento che tu sia venuto da noi!"
La voce era gioviale e allegra: mai avrei potuto pensare che la moglie fosse morta solo 1 anno prima! Mi trovai davanti ad un gran bell'uomo, sui 58 anni alto sicuramente almeno 1metro e 90, occhi neri profondissimi e un bel pizzetto sale e pepe. Il suo sguardo magnetico mi affascino' subito ed essendo da sempre attratto da bei uomini, lui non mi fu indifferente.
- "Ragazzi se volete farvi una doccia, nel bagno troverete gli asciugamani" disse il Tullio congedandosi e lasciandoci in stanza di Alessio. Dopo anni trascorsi in varie palestre, ormai non mi faccio problemi a spogliarmi davanti ad altri uomini per cui rimasto nudo dissi:
- "Ok vado in doccia" ed Alessio annui sorridendo. L'acqua calda colpiva il mio corpo ridandomi energia; indugiavo con le mani tra le mie palle, insaponandomi il cazzo e immaginando di farlo al sig Tullio. Mi aveva colpito e piacendomi gli uomini non facevo fatica a immaginarmi in situazioni erotiche con lui. Mentre ero attraversato da questi pensieri alzai gli occhi verso lo specchio incontrando il viso di Tullio, seminascosto dal vapore che mi guardava in modo serio e severo: sorpreso e spaventato mi girai di scatto chiudendo l'acqua e allungandomi velocemente verso l'accappatoio per rivestirmi e quando mi girai, nello specchio vidi solo la mia immagine riflessa e niente piu'.
- "Devo essere stanco, meglio andare a riposare" pensai confuso raggiungendo il letto; Alessio gia' russava, cosi mi distesi e presi sonno all'istante.

Aprii gli occhi di scatto, di soprassalto: un suono strano, non famigliare ancora echeggiava nelle mie orecchie. Mi girai verso Alessio ma il suo respiro regolare mi convinse che stava dormendo ma allora che era stato? Rimasi un'eternita' con le orecchie tese a captare anche il minimo fruscio ma nulla.
Poi, mentre lasciavo che il sonno si reimpossessasse di me, sentii chiaramente un lamento e un singhiozzo provenire dal salotto; riaprii gli occhi di scatto e subito un altro singhiozzo seguito da un leggero pianto sommesso arrivarono alle mie orecchie. Alessio continuava a dormire, per cui non poteva essere lui e poi arrivavano da distante questi suoni cosi mi alzai senza fare rumore e guadagnai il corridoio quasi totalmente avvolto dall'oscurità se non per la leggera luce azzurrognola emessa evidentemente dal televisore, in salotto. Arrivai in punta di piedi e ricordai solo in quel momento di essere nudo come un verme ma non potevo tornare indietro e per la curiosità di scoprire che stava succedendo e per non fare rumori che potessero svegliare Alessio.
Nascosto dietro lo stipite della porta e protetto da un mobile alla vista rispetto alle camere da letto, attesi qualche istante prima di udire di nuovo un singhiozzo e un lamento provenire distintamente dal salotto: ormai ero certo di non sognare. Cominciai ad affacciarmi piano piano e quando i miei occhi, ormai abituati all'oscurità riuscirono a vedere nitidamente rimasi impietrito e a bocca spalancata: il sig. Tullio era sdraiato sul divano, completamente nudo, masturbando un cazzo duro come il marmoe di notevoli dimensioni, mentre guardava immagini nella televisione che io non potevo vedere in quanto girata rispetto alla mia posizione; lacrime copiose gli rigavano il volto e il suo corpo stupendo era attraversato da forti tremori ogni volta che singhiozzava. Ipnotizzato guardavo quell'uomo davvero bello, un fisico atletico e muscoloso era ricoperto di una peluria fitta e abbondante, i suoi capezzoli erano larghi e scuri anche se poteva essere effetto della penombra. Una folta riga di peli neri partiva dall'ombellico e scendeva in verticale verso il pube: mi assalì una voglia incredibile di appoggiarvi sopra le mie labbra e baciarla piano in tutta la sua lunghezza. I miei occhi scesero ancora di poco soffermandosi sul quel l'uccello davvero mozzafiato; almeno 21 centimetri di asta, percorsa da due belle vene molto gonfie terminava con una larga cappella, di quelle con i bordi molto accentuati e carnosi, dove appoggiarvi le labbra provoca un sicuro annebbiamento delle facoltà mentali. Bella tonta e modellata, ogni tanto scompariva alla mia vista per via della pelle del prepuzio che la ricopriva ad ogni movimento della mano di Tullio. Alla base di essa, facevano bella mostra di se due palle voluminose, soffici ed invitanti che l'altra mano di Tullio accarezzava voluttuosamente durante la masturbazione; cercavo di immaginarne l'odore e il calore, l'effetto che poteva produrre lo strofinarci il naso sopra e tutto questo mi fece indurire il cazzo. I miei occhi scesero ancora fino ai piedi: magnifici, curati e ornati da bei ciuffi di pelo, che strofinavano uno contro l'altro mentre Tullio si masturbava. Dita grosse ma allo stesso tempo affusolate e talloni larghissimi: li immaginai afferrare il mio cazzo maturbandolo lentamente, per portarlo ad eruttare coprendoli di crema calda o entrambi tra le mie mani, leccare e ciucciarne ad una ad una le dita, passare la mia lingua umida sui talloni e....
- "Amore mio, perchè...Perchè mi hai lasciato qui..." sussurrò Tullio singhiozzando forte, riportandomi alla realtà facendo cosi svanire i miei pensieri.
Realizzai quasi subito che si stesse riferendo alla moglie scomparsa e i brividi percorsero tutto il mio corpo: la sua sofferenza era davvero grande ma durante il giorno riusciva a mascherarla in modo incredibile. Un fruscio accanto a me mi paralizzò e con la coda dell'occhio vidi un ombra passarmi vicino che riconobbi in Alessio: si fermò un istante guardando in direzione del padre e sussurrò:
- "Ogni notte...ogni notte la stessa storia"
- "Mi aveva forse visto?" pensai spaventato ma dopo solo pochi istanti varcò la porta del salotto e raggiunse suo padre dal divano. Anche lui come me era nudo: la sera prima non mi ero accorto che si fosse infilato a letto cosi. Dopo alcuni attimi di esitazione si inginocchiò a terra e afferrato il cazzo del padre, appoggiò la sua bocca sulla cappella turgida cominciando ad ingoiarla piano.
- "Figlio mio che fai? Fermo....no....ahhhhhh" sospirò forte Tullio, lasciando il suo bastone nelle mani di Alessio che cominciò a pomparlo con maestria. La bocca del ragazzo riuscì a contenere tutto il cazzo del padre, fagocitandone una buona parte, fino a che i conati non lo scossero e dovette desistere. Non riuscii a resistere a quella vista e cominciai a masturbarmi lentamente, mentre ammiravo quel pompino favoloso. Improvvisamente Alessio si interruppe e girando il volto verso il punto in cui ero seminascosto, con la mano mi invitò ad avvicinarmi; paralizzato dall'imbarazzo non mi mossi, mi aveva visto bene quindi, mentre transitava in corridoio. Avrei voluto fuggire ma egli ripetè il gesto pacatamente e con una forza a me sconosciuta presi a muovermi e lo raggiunsi al divano, inginocchiandomi al suo fianco. Ci guardammo negli occhi i silenzio, mentre il padre mugolava e lui mi offrì quel cazzone durissimo; non mi feci pregare e afferrandolo piano vi appoggiai sopra la bocca, muovendo la mia lingua sui bordi carnosi della cappella.
- "Cosi...ahhh si cosiii" disse l'uomo languidamente, richiudendo gli occhi e lasciandosi andare. Guardai Alessio e gli porsi il cazzo, su cui contemporaneamente appoggiammo le nostre bocche e nello stesso momento l nostre lingue iniziarono a guizzare all'impazzata, avvolgendosi. Percorrevamo l'asta in tutta la sua lunghezza e mentre Alessio si dedicava alla cappella io tuffai il mio viso su quelle palle meravigliose, profumate di uomo e di sperma, calde, soffici e allo stesso tempo sode. Reggevo lo scroto con la mano dalla parte posteriore, mentre la mia lingua calda e umida percorreva tutta la pelle liscia e depilata.
Tullio ormai non singhiozzava più ma mugolava e sopirava forte, accarezzando le nostre teste, muovendosi senza sosta, il respiro sempre più affannoso e irregolare. Lasciai quindi la mia presa e riportai la bocca a contatto con quella di Alessio sulla cappella: la mano del ragazzo correva sempre più velocemente sul cazzo del padre che mugolava forte e incitava con voce roca mentre con la mia lingua colpivo velocemente il prepuzio:
- "Vengooo, cazzo vengoooooo..." gridò Tullio irrigidendosi completamente
Fiotti densi e cremosi colpirono i nostri visi e le nostre labbra intente ad avvolgere il cazzo vibrante dell'uomo. La bianca cascata sembrava non finire mai, schizzi bollenti ci imbrattavano il viso e le mani, mentre le nostre lingue leccavano il nettare cercando di berne il più possibile. Interminabili attimi di violenta goduria ci avvolsero fino a che Tullio non si rilassò, chiudendo gli occhi ed io e suo figlio, appoggiando le nostre teste sulla sua pancia, cercammo di regolarizzare il respiro. In trance, cosi come era arrivato, Alessio si alzò di scatto e riguadagnato il corridoio si diresse verso le camere. Io guardai Tullio che beatamente si era addormentato, il suoi inguine era imbrattato di sborra ed il suo corpo aveva finalmente ritrovato pace. Mi girai verso la televisione ed ebbi modo di vedere alcune delle immagini che Tullio stava guardando, prima di riguadagnare sconvolto il corridoio e successivamente il mio letto: in ciò che subito mi sembrò un film porno riconobbi Tullio intento a scopare furiosamente con una donna che immaginai fosse la moglie: l'uomo la penetrava con forti colpi e nonostante il volume molto basso potevo distintamente udire le grida di goduria della donna. Ancora sconvolto entrai nel mio letto, pensando a quale sofferenza doveva vivere quell'uomo; Alessio dormiva profondamente per cui non ebbi modo di poter fare domande e in pochi istanti mi addormentai.
Il mattino, svegliatomi vidi il letto di Alessio vuoto e sentii un vociare in cucina; mi affacciai e fui accolto da Tullio con calore:
- "Ohhh finalmente ecco l'altro ghiro! Dai siediti che tutto è pronto" disse con voce squillante, mentre Alessio sorrideva allegramente.
- "Allora avete dormito bene?"
- "Si pà! Come due pietre!!" rispose Alessio ridendo, girandosi verso di me e strizzandomi l'occhio.
Io benchè imbarazzato, sorrisi annuendo con la testa: era come se Tullio non ricordasse affatto cosa fosse successo solo poche ore prima o lo stesse abilmente nascondendo a se stesso e a noi ma la cosa non mi importava affatto: mi chiesi solo se la notte a venire avremmo avuto il bis!
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