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Buona fortuna numero 15


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
06.12.2016    |    7.703    |    3 9.2
"Squadro una ad una le loro maglie fino a individuare il numero chiamato, attaccato a una tshirt di colore arancione..."
Un caldo torrido, insopportabile.
Il ventilatore a soffitto gira agonizzante e il suo lamento scandisce i minuti di questa notte interminabile. Apro la finestra e mi accendo un sigaretta: guardo la notte, il suo buio, ascolto il suo silenzio....mille pensieri affollano la mia mente.
- " Ispettore, Ispettoreee"
- " Cosaaa", rispondo tra lo stizzito e l'annoiato; mai che si possa avere un minuto per se stessi.
- " Ne arrivano altri dalla frontiera, un gruppo di 20 persone"
Ci risiamo. Altri 20 disperati, esseri umani sbattuti come pacchi da una parte all'altra di questo insulso pianeta, 20 sguardi persi nella paura, nell'incognita del domani, vite stravolte...disperazione...rabbia da gestire senza l'aiuto di nessuno. Che lavoro di merda...
- Ok preparate l'attrezzatura, velocemente"
- "Signor si si Signore!!"
"Il Signore sta in Paradiso, Matteis", qualcuno spieghi a questo coglione che non e' qui per giocare a Full Metal Jacket penso tra me e me prima che mi venga voglia di spiegarglielo io a calci nel culo.
Tutto e' pronto, la macchina fotografica e quella per le impronte digitali sono accese, il computer emette il suo ronzio rassicurante. Mi rigiro una matita tra le dita, nervosamente e attendo.
Improvvisamente rumori e voci al piano terra; sono arrivati, si comincia.
Scendo le scale stancamente e una volta arrivato nell'atrio mi ritrovo davanti a un gruppetto di ragazzi vestiti malamente, scalzi e spauriti: "Meno male, questa volta nn ci sono donne" penso. E' sempre un casino con le donne.
I miei ragazzi hanno gia' assegnato i numeri e cominciato le identificazioni: prendo distrattamente un fascicolo dal mucchio: "Numero 15!", dico a voce alta ma nessuno si muove. "Number fifteen!!!", stesso immobile silenzio. Squadro una ad una le loro maglie fino a individuare il numero chiamato, attaccato a una tshirt di colore arancione. Mi avvicino e solo in quel momento alzo lo sguardo sul suo volto. Due occhi come carboni roventi incastonati im un viso color ebano mi fissano timorosi, due labbra carnose socchiuse respirano un poì affannate; cazzo, sei davvero bello!
Sento il viso avvampare e il cazzo fare un guizzo ma non posso perdere il controllo ora.
-"Seguimi" dico a voce alta ma il ragazzo non si muove. Con il dito mimo di seguimi, lui guarda gli altri mentre il resto del gruppo evita il suo sguardo e cosi rassegnato si muove lentamente. Mi faccio precedere nel salire la scala che porta al mio ufficio, cosi posso vederlo integralmente. Ha un corpo favoloso, coperto male dalla tshirt di una taglia piu' piccola rispetto a lui. Mentre si muove intravedo le linea della schiena e dei glutei, fasciati in strettissimi pantaloncini jeans, due piedi ambrati stupendi. Li immagino tra le mie mani, accarezzandoli e baciandoli piano, dito per dito il loro odore acre che mi pervade le narici. Mi sento avvampare violentemente mentre il cazzo comincia davvero a indurirsi e dopo due tentativi andati a vuoto, per uno tremore alle mani riesco finalmente ad aprire l'uffico, enrtriamo e chiudo la porta con un giro di chiave, gesto che lo innervosisce leggermente.
- "Spogliati" gli ordino ma nulla.
- "Pull off your clothes" mi guarda smarrito.
Mi avvicino e prendo il bordo della maglia mimando il gesto di toglierla scoprendo cosi il suo petto e addome.: addominali scolpiti, pettorali modellati, piccoli riccioli di pelo in una meravigliosa riga che scende verso l'inguine. Mi passo la lingua sulle labbra. " Dio mio, sei una favola" penso tra me e me mentre la mia mano comincia ad accarezzare la sua pelle liscia. Mi rendo conto di quello che sto facendo e mi assale il panico: "Se comincia a gridare"? Penso con un misto di terrore ma lui invece non trema piu', una strana luce si e' accesa nei suoi occhi! Si sfila la maglia e avvicinatosi a me comincia a sbottonarmi la camicia.
- "Ma che fai"? Mormoro sbigottito ma lui mi appoggia un dito sulle labbra come a dire di tacere. La sua mano scosta la mia camicia e mi accarezza gli abbondanti peli fino ad arrivare al mio capezzolo durissimo che prende fra le labbra cominciando a mordicchiarlo e a titillarlo con la lingua.
Socchiudo gli occhi emettendo un sospiro marcato e sento le sue labbra appoggiarsi alle mie. Lo tiro verso di me...Dio mio se sei caldo, bollente, le nostre lingue si toccano prima timidamente poi sempre di piu' sempre di piu' fino ad avvolgersi completamente. Gli tengo la nuca mentre sfogo la mia passione su quella bocca. Voglio tutto il suo nettare, ormai privo di ogni remora gli slaccio i pantaloncini indovinando con le mani un cazzo di tutto rispetto.
Libero dallo slip mi inginocchio per guardarmelo bene: un paletto nero bello, duro, fiero..la cappella lucida color cioccolato, vene marcate percorrono l'asta, sotto la quale trovano posto un paio di soffici e voluminose palle. Lo afferro con entrambe le mani scappellandolo dolcemente; non e' circonciso, strano.
Appoggio le mie labbra sulla cappella pulsante e gli faccio emettere un languido lamento. Piccoli colpetti con la punta della mia lingua e diventa duro come il marmo: ha un sapore speziato, forte ma inebriante, ingoio la sua cappella e i sospiri si fanno piu' intensi e veloci. Mi inginocchio e lo faccio sdraiare con la schiena sulla mia scrivania, comincio a pompare quel membro ormai svettante, facendo ventosa con le mie labbra mentre le mie mani accarezzano le sue palle morbidissime per poi correre sul suo corpo liscio. Arrivo ai suoi capezzoli che sono due bottoni in rilievo durissimi. Li strizzo piano, li lavoro con le dita li titillo con i pollici mentre ingoio il suo cazzo sempre piu' a fondo fino ad arrivare la radice. La sua cappella mi pulsa in gola, i suoi mugolii sono sempre piu' forti, troppo forti!
-"Shhh...fai piano" gli sussurro estraendo il suo cazzo dalla mia bocca. Annuisce, ha capito. Ricomincio a pomparlo mentre guardo il suo corpo nudo, meraviglioso...voglio possederlo, devo possederlo! Mi slaccio i pantaloni e lui si avventa sul mio cazzo mai stato cosi duro. Le sue labbra ingoiano la mia cappella e le sue mani frugano tra le mie palle; ha una bocca umida e caldissima ma non e' quella che voglio. Lo faccio sdraiare di nuovo a pancia in su sulla scrivania, un motto di saliva sulle dita e inizio a umettarlo. Punto il mio cazzo sul suo buchino e lentamente spingo. Chiude gli occhi e il respiro si fa affannoso, spingo...entro e i suoi ansimi mi fanno perdere la ragione, spingo e arrivo al fondo! E' come aver messo l'uccello in una morsa, comincio a muovermi aumentando il ritmo gradatamente: gli afferro le gambe alzandole i verticale e trovando i suoi piedi a 1 centimetro dal mio volto. E' un attimo, senza pensarci comincio e leccarli e succhiarli; Dio mio sono anche meglio di come li avevo immaginati, so gia' che non scordero' mai il loro profumo, il loro sapore.
Non resistero' a lungo, lo so...lo sento. Aumento il ritmo e lui si aggrappa ai miei avambracci mentre geme; sono al limite cazzo, non posso resistere, non posso tenermi piu' non.....
Sono un fiume, incontenibile, lo innondo lo riempio di me, del mio seme, rovente...rabbioso e lui mi regala potenti e stupendi getti della sua crema calda che mi colpiscono l'addome, lavando la mia pelliccia. Mi piego fino ad appoggiare le mie labbra sulle sue unendole in una nuova danza, sensuale, interminabile, dolcissima mentre il mio cazzo continua a pulsare in lui e non accenna ad ammosciarsi. Ci guardiamo negli occhi illuminati da una bellissima luce per entrambi. Sento qualcosa dentro, qualcosa mai provato prima.
-"Driiin driiiin"
-"Che c'e'? Che cazzo volete?" Rispondo furioso nella cornetta
-"Ehm...Ispettore, mi chiedono se l'ultimo e' pronto, devono ripartire"
-"E che aspettino cazzo, non sto mica ai loro ordini. Ho avuto un contrattempo con il pc, 20 minuti e ho finito"
-"Ha bisogno? Vengo a darle una mano?"
-"NO! Ho solo bisogno che smettiate di rompermi i coglioni" grido sbattendo la cornetta. Alzo lo sguardo; si e' ripulito e rivestito e mi mostra le mani, sorridendo pronto per cominciare la procedura di identificazione. Venti minuti e come promesso il convoglio riparte.
Sono di nuovo alla finestra e guardo la notte, il suo buio, ascolto il suo silenzio. Seguo i fari del furgone fino a dove la strada svolta e lo perdero' di vista; avrei voluto fare qualcosa, di piu' per te ragazzo. Avrei voluto tenerti con me, far finire il tuo incubo, avrei voluto darti una possibilita' di vita migliore ma...come un gran codardo non l'ho fatto. Avro' il resto della vita davanti per pentirmene.
Guardo la notte, il furgone ha girato l'angolo e non lo vedo piu'; sento le lacrime rigarmi il volto, brucianti, amare. Non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami.
Buona fortuna numero 15!
Buona fortuna ovunque ti portera' il destino.
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