Racconti Erotici > incesto > il nuovo pc risolve tanti problemi (cap 2 di 4)
incesto

il nuovo pc risolve tanti problemi (cap 2 di 4)


di alfredCA
10.07.2018    |    8.259    |    3 8.8
"Lo lascio fermo e poi inizio a muoverlo, lo sfilo e lo rimetto tutto dentro, va benissimo..."
Secondo capitolo
Io sono nel mio studio e attraverso la porta vedo Alessio seduto sul divano e dallo specchio che ha alle spalle vedo anche cosa guarda alla tv.
Alessio si abbassa le mutande e dopo aver inserito un film porno si sega in salotto, sicuro che io non posso vederlo o sicuro del contrario. lo lo vedo molto bene e la cosa mi eccita da matti, vedo che vi è il maturo che sta facendo un bocchino magnifico al ragazzo e Ale si sta segando e ogni tanto ci sputa sopra e continua a segarsi. Cerco di guardare tutti i movimenti stando attento a non farmi notare, mi tolgo i pantaloni e la maglietta e rimango con le sole mutande a petto nudo e col mio cazzo bello duro che con un po’ difficoltà riesco a tenerlo dentro. Ogni tanto lo tocco ma evito perché sborrerei in pochi secondi. Improvvisamente Ale è nel mio studio e mi trova in mutande e per giunta col cazzo in tiro. Anche lui lo ha in tiro e il glande spunta fuori dalle mutande. Con una banale scusa entra, mi fa i complimenti per aver accettato ed essere rimasto in mutande e mi fa notare come sia eccitato e in tutta risposta gli rispondo:
Io: “Anche tu non sei da meno”
Si avvicina, mi stampiglia un bacio sulla guancia si sdruscia sopra di me premendo per farmi sentire il cazzo, lo sento strisciare sulla mia schiena. E’ bellissimo ma sto zitto, poi lui si allontana, spegne la tv ed entra in camera sua. Dopo un pò mi saluta ed esce dicendomi che va dalla ragazza e dandomi nuovamente un forte bacio sulla guancia.
Alcuni giorni dopo, Alessio è in camera sua a studiare e io nel mio studio mi connetto per chatt con Illario. E’ presente nella chatt prima di me, mi vede e mi manda subito tantissime foto del suo cazzo in tantissime posizioni.
Io: “Illario, mi fai morire, ho voglia di cazzo, questa volta più che mai. L’altro giorno ho visto il cazzo di mio figlio e credimi è bellissimo, ovvio guardare e non toccare ma la voglia di avere il tuo è tantissima. Quando ci vediamo?”
Lui: “se vuoi anche domani però devi fare come ti ordino, me lo prometti”
Io: “si farò tutto quello che vuoi, dimmi.”
Lui: “Ci vediamo dentro la casa abbandonata che vi è a Lu…..a, mi fai un bocchino e poi vai subito via, così vedi il mio cazzo, lo succhi, assaggi la sborra ma poi non andiamo oltre. Una prossima volta potremmo farlo completo. Mi prometti questo?”
Io: “si certo, ma sei sicuro che non ci vede nessuno, conosci già quel posto?”
Lui: “non non ci sono mai stato ma ci passo spesso e non ho mai visto nessuno, poi per questo ti ho detto che mi succhi e scappiamo via”
Io: “Ok va bene a quell’ora sono sicuramente li, non steccarmi”
Lui: “tranquillo, ci sarò, a domani”
L’indomani mentre rientro a casa penso che scusante devo inventarmi per giustificare la mia uscita e trovata una giusta scusante, un rientro a lavoro, faccio il mio ingresso a casa. Mi viene incontro Alessio che mi da il solito bacio sulla guancia, è vestito con calzoni e maglietta e mi dice subito che sta uscendo perché devono venire i nonni di Simona e vuole esserci anche lui. Gli do un pizzicotto sulla guancia e ci salutiamo e contemporaneamente contento perché anche io devo uscire e dovevo inventarmi la scusa. Mi faccio una bellissima doccia e all’ora stabilita esco. Percorro la stradina di campagna ma davanti o nei dintorni della casa non c’è nessuno, penso che non sia ancora arrivato così mi dirigo dentro lo stabile per fare un sopralluogo e nell’entrare trovo Illario subito dentro, completamente nudo, con un passamontagna in testa. Mi fa il cenno di entrare e subito mi infila il cazzo in bocca. Lo succhio e lo lecco. Da tantissimo che non succhio un cazzo, mi piace tantissimo, mentre succhio gli accarezzo il petto, non ha un pelo è liscio, quasi vellutato., Mentre succhio con forza lui mi tocca il culetto e mi infila un dito dentro. Gioisco alla grande e pompo sempre più forte perché sono al settimo cielo. Lui mi stringe forte e capisco che sta venendo infatti mi riversa in bocca un mare di sborra. Non avevo mai vista così tanta sborra in vita mia, mi scosto e sputo il tutto, lui mi abbraccia, avvicina la sua bocca alla mia e dandomi un bacio veloce mi dice:
Lui: “vai” Io obbedisco come da patti e lo osservo ancora, è bellissimo, assomiglia moltissimo sia come altezza che come corporatura ad Alessio ma Ale ha tantissimi peli sul petto, invece lui è completamente liscio. Raggiungo la macchina e nel giro di pochi secondi sono lontano dal casolare. Rientro a casa, mi faccio una doccia, una doppia lavata dei denti e mi sistemo in salotto in attesa che rientri mia moglie dal lavoro. Nel frattempo penso alla bellissima avventura, ma penso anche al fatto che Illario mi ha ricevuto con il passamontagna e quindi non lo ho potuto osservare in viso, dentro di me mi chiedevo quale potesse essere una spiegazione plausibile.
Il giorno dopo mi connetto sulla chatt e trovo Illario e subito dopo il saluto:
Io: “è stato bellissimo, ti avrei succhiato per ore, ma mi spieghi perché non ti sei lasciato vedere in viso?”
Lui: “piano, hai molta fretta, ho ritenuto opportuno non farmi vedere ancora ma principalmente lo ho fatto in modo che se fosse entrato qualcuno non ci sarebbe stato il rischio di riconoscermi, ma l’importante è che ti sia piaciuto, anche a me è piaciuto tantissimo, tant’ è che mentre sto chattando con te mi sto segando”
Io: “Bene bene, a te non potevano riconoscerti ma a me si, bravo grazie. Comunque sei fantastico, lo rifarei ogni ora.”
Lui: “Adesso lo sai se dovesse capitare di riandare li procurati una maschera così stiamo tranquilli entrambi. Vedrai che ti farò impazzire.”
Io: “ mmmmmm si è quello che voglio, sei bellissimo.
Alcuni giorni dopo rientro a casa e trovo Alessio seduto in salotto mentre guarda un porno. E’ con le mutande abbassate e si sta segando. Come ha visto me ha cercato di ricomporsi perlomeno di rimettere il meraviglioso cazzo dentro le mutande e spegnere la tv. Noto che non è a petto nudo ma si è lasciato la maglietta. Tantissimi pensieri mi passano per la testa, ma non ho il coraggio di dirgli di togliersela, come ho sempre fatto avrei dovuto dirgli di mettersi anche i pantaloncini. Ale corre in cucina a preparare un caffè e io mi siedo in salotto e i miei occhi non si allontanano dal suo corpo, cerco di spostarmi per averlo sempre davanti, vedo e continuo a notare la somiglianza pazzesca tra Illario, come stazza e come atteggiamenti, ma poi decido di passare ad altri pensieri.
Ale: “dai papi, togliti quei pantaloncini cazzo, sembra quasi hai paura di mostrarti, cavolo ho quasi 27 anni, non sono un bambino, addirittura molti me ne danno decisamente di più e tu mi consideri ancora un bambino”
Io: “Ti accontento. Anche io te ne do di più degli anni che hai e non è assolutamente vero, ti considero adulto e ho grande stima di te, ricordatelo sempre”
In tutta risposta si alza e si avvicina a me per abbracciarmi e darmi il solito bacio, questa volta più forte, solo che mentre si è alzato, avendo il cazzo in tiro gli è uscito dalle mutande e me lo ha quasi sbattuto in faccia, cosa che ha ripetuto mentre è andato a riaccomodarsi. Sono stato zitto e ho fatto finta di niente ma il mio cazzo aveva raggiunto una forte erezione e Ale se ne è sicuramente accorto perché mi guardava e si toccava la patta. Io ero in forte imbarazzo, non sapevo se sgridarlo e di brutto dirgli di ricomporsi oppure continuare a far finta di niente. Facendo finta di niente davo la sensazione di stare al suo giuoco così ho deciso di dargli un giusto rimprovero.
Io: “Ale stai uscendo fuori dal seminato, ti ho detto e ripetuto che in mia presenza devi tenere un comportamento corretto, stai pure in mutante ma non venire a sbattermi quel tuo coso sulla mia faccia, spero solo sia una sbadataggine”.
Ale: “Si papi hai ragione non mi sono accorto altrimenti non lo avrei fatto, ma dai concedimi un po’ di libertà, certo so che sto esagerando ma vorrei che facessi finta di niente”
Io: “Si come vedi sto rimanendo zitto per tante cose perché capisco che i tuoi ormoni sono alle stelle ma comunque controllati”
La discussione termina con un suo abbraccio e un forte bacio stampato sulla fronte.
Ormai ogni pomeriggio quando rientravo a casa, avevo il pallino fisso di connettermi col pc per chattare con Illario e questa volta ancora più desideroso di un nuovo incontro.
Mi connetto ed eccolo in linea.
Io: “ciao come va? Sono ancora euforico per l’incontro dell’altro giorno e non vedo l’ora di poterti riavere tutto mio”
Lui: “Si anche io non vedo l’ora ma la prossima volta vorrei qualcosa di più da te”
Io: “Si certo e cosa?”
Lui: “vorrei il tuo buchetto, ma vorrei che lo preparassi bene perché se come mi dici tu sei anni che non lo prendi, lo avrai molto stretto e quindi occorre prepararlo”
Io: “e cosa devo fare, me lo prepari tu?”
Lui: “no cominci a prepararlo tu, prendi al mercato delle carote di diverso diametro e provi prima con quelle fini, poi via via con quelle sempre più grosse, lubrificale bene con del sapone o del gel apposito della Durex e così lo allarghi bene e quando ci metto il mio cazzo, trovi subito goduria e non dolore.”
Io: “si certo ho capito, questa sera stessa vado al super mercato e le compro e poi provo subito con il sapone, voglio essere pronto al più presto”
Lui: “ok va bene, ci vorrà un po’ di tempo, ma se vuoi ci possiamo incontrare e mi fai nuovamente un bocchino e mi lecchi ovunque”
Io: “certo quando vuoi, anche adesso, dimmi tu”
Lui: “mi organizzo e ti faccio sapere, ora ti mando alcune foto del mio cazzo in tiro per te.” Io: “sono bellissime, hai un cazzo da favola, me lo potrai infilare ovunque e potrai sborrarmi dove vuoi”
Lui: “sarà fatto tranquillo, ora ti lascio ci sentiamo domani o dopo, ciao a presto”
Io: “ciao un bacio e una leccata virtuale al cazzo”.
Finisco di spegnere il pc e sistemare due cose per poi prepararmi per andare a comprare le carote. Esco dallo studio e Alessio è in salotto mentre alla tv guarda un film porno. Strano a dirsi questa volta ha i calzoni ma comunque mentre guarda le immagini si tocca continuamente la patta. Io mi siedo sulla poltrona di lato e faccio finta di leggere il giornale ma in effetti sto vedendo che tipo di film sta guardando e sto osservando Ale nei suoi movimenti. Mi alzo, vado in cucina e preparo due bicchierini con dell’amaro e preparo il caffè. Alessio viene da dietro all’improvviso, mi abbraccia, e cavolo si sdruscia col cazzo nel mio sedere e mi riempie di baci sulle guance.
Io: “Ale ma non starai esagerando con i baci?”
Ale: “Si perché ti voglio bene e adesso più di prima perché mi stai capendo e mi stai dando la possibilità di agire in libertà e per questo sono super contento perché mi stai capendo” Io: “ok ma fai da bravo, controlla bene le azioni e mettiti dei limiti”
Rientro in salotto col vassoio degli amari e il caffè. Alessio si è tolto i calzoni e mentre continua a vedere il porno tira fuori il cazzo, splendido aggiungo io, e inizia a segarsi. Sto zitto e guardo le immagini del porno. Sempre un giovane con un maturo che ne fanno di tutti i colori. Ho talmente paura di fare dei movimenti che creino problemi e addirittura cerco di far di tutto per non eccitarmi e rimanere.
Ale: “Papi ti piacciono questo genere di porno, sincero?”
Io: “Ale mi lasciano indifferente, lo guardo per curiosità come posso vedere qualsiasi atra cosa ma mi lasciano indifferente”
Ale: “Dai papi sono super sicuro che ti piacciono ma non sei obbligato a dirmelo”
Io: “Ale adesso ti lascio e vado a comprare delle cose ma torno presto”
Ale: “devi fare un po’ di spesa al supermercato? No al ritorno non mi trovi sarò da Simona. Un abbraccio e un bacio ed esco.
Al supermercato compro le carote, prendo quelle sfuse e le prendo di diverse dimensioni come mi aveva consigliato Illario. Rientro a casa e corro in bagno per provare ad infilarmi una carota, ovvio scelgo la più fine, la lavo accuratamente e la insapono, insapono anche il mio buchetto e provo ad infilarci un dito, entra tranquillamente, provo ad infilare la carota, anche quella scivola come niente, la muovo dentro e mi da delle sensazioni fantastiche, esco dal bagno nudo, tanto a casa ero solo, vado nel mio studio e scelgo una carota decisamente più grossa, un po’ meno della grossezza del mio cazzo, la insapono per bene, mi metto del sapone anche sul buchetto e provo a spingere, faccio un po’ più di fatica, non mi fa male e dopo un paio di tentativi entra alla grande. Lo lascio fermo e poi inizio a muoverlo, lo sfilo e lo rimetto tutto dentro, va benissimo. Ho deciso che questa operazione la farò quasi tutti i giorni per abituare il mio ano a prendere il cazzo di Illario provando solo piacere così come mi ha ordinato lui. Lavo la carota, poi ne scelgo anche un'altra decisamente più grossa e le nascondo nel mio studio, le altre le butto nel bidone dell’umido nel giardino.
Due giorni dopo sono a casa solo con Alessio che è nel suo studio intento a preparare un esame, così mi ha detto prima di entrare, avvertendomi che fra un oretta avrebbe fatto una pausa e ci saremmo presi un buon caffè.
Entro nella chatt e trovo Illario e subito gli dico:
Io: “ciao , come va? Tutto bene oggi? Sai che ho preso le carote e ho anche già provato ad infilarmele, è entrata un po’ a fatica ma alla fine sono riuscito a metterla tutta dentro”
Lui: “Devi provare sempre fino a quando entra senza dover spingere, poi ne prendi una decisamente più grossa e fai lo stesso lavoro.”
La discussione fra me e Illario continua per un po’ poi decidiamo di staccare perché entrambi dovevamo fare altre cose. Un saluto e pc spento.
Non sarà passato molto tempo che sento Alessio che circola in salotto, apro la porta e gli chiedo se è già in pausa, mi risponde di si che sta già preparando il caffè di uscire subito. Esco dallo studio e lo intravedo in cucina con addosso solo un maglietta, ma senza mutande e col cazzo barzotto ma non in tiro. Viene col vassoio, lo osservo bene, in mezzo alle gambe ha un arnese fantastico ma faccio finta di niente.
Ale: “Papi, ma hai comprato carote l’altro ieri sera quando sei uscito?”
Io: “no perché?”
Ale: “Perché ho incontrato Franco questa mattina e mi ha detto di averti incontrato mentre le battevi alla cassa, poi ho visto che nel cestino dell’umido ce ne sono diverse buttate.”
Non potevo più nascondere e ovvio gli ho risposto di si, le avevo comprate ma poi anche buttate perché tagliandole erano marce internamente.
Ale: “Papi non è uno scandalo comprare carote, è normale, se non ti avesse visto Franco stavi negando.” Si avvicina nel divano dove ero seduto, si siede vicino, con una mano mi accarezza le cosce e con l’altra mi sposta il viso per darmi un bacio sulla guancia. Poi si alza per riprendere a studiare.
Ale: “papi due cose, venerdi devono venere degli amici di facoltà a ripassare con me, posso? O ti da fastidio e li faccio venire un altro giorno? Poi mi ha telefonato Matteo dicendomi che si è lasciato con Carla e che a inizio mese viene a casa per trascorrere una ventina di giorni di ferie con noi”
Io: “Sono contento di rivedere Matteo, questa sera dopo cena lo chiamo, poi per venerdi o quando vuoi puoi sempre farli venire i tuoi colleghi di studio, non mi danno alcun fastidio, tieni solo conto che giovedì o venerdì mamma al pomeriggio starà riposando quindi dovrete fare piano”
Ogni giorno provavo sempre le carote e aveva ragione Illario, entravano senza difficoltà e la cosa mi stava piacendo sempre più.
Il giorno dopo di primissimo pomeriggio ero seduto in salotto e anche Alessio era vicino a me. A un certo punto, si gira verso di me, mi mette una mano nella coscia e va su e mi tocca il cazzo dicendomi
Ale: “papi lo hai piccolino il pisello, vero? Sento che non c’è”
Inizialmente me lo lascio toccare contento di quello che stava facendo ma due secondi dopo
Io: “Cazzo Ale, smetti ti toccarmi ti prego e poi si hai ragione, non so a chi hai assomigliato ma io lo ho più piccolo del tuo”
cosi dicendo Ale ha continuato a toccarmelo nonostante le mie resistenze, riuscendo in pochi secondi a farlo diventare quasi duro.
Io: “Ale dai ti prego smettila, se continui a frugare mi viene duro e la cosa lo sai benissimo che non mi va”
Ale: “Cavolo vuoi fare il puritano, sento che ormai lo hai duro. Tranquillo era solo una prova, volevo sentire la consistenza. Non rimproverarmi per ogni cosa che faccio, lo sai benissimo che tvb. Dai vado a studiare anche se ormai è solo un ripasso, dovrei essere pronto. Poi ho chiesto a mamma e venerdì lei è a lavoro quindi siamo più tranquilli” Vai al capitolo terzo – grazie
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per il nuovo pc risolve tanti problemi (cap 2 di 4):

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni