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Col figlio è veramente un'altra cosa


di alfredCA
10.12.2018    |    53.303    |    23 8.5
"Ovvio mio figlio Carlo capitava spessissimo in trasferta per cui le occasioni per trascorrere intere giornate insieme non mancavano..."
Ciao a tutti, sono Fabio e ho quasi 60 anni e nonostante l’età mi difendo molto bene. Sono abbastanza atletico e muscoloso di media statura.
Ho tre figli, due maschi e una femmina e tranne Carlo che vive ancora con me, gli altri vivono a Londra dove ormai hanno tirato su famiglia.
Carlo ha quasi 40 anni ed è considerato da me l’eterno fidanzato. Non dura molto con la stessa ragazza ma ne ha cambiate tantissime e poi è pieno di amiche e di amici. Gli piace vivere ancora a casa perché così non ha pagamenti a cui pensare e i soldi degli stipendi li impegna quasi esclusivamente per divertirsi. Beato lui che lo può fare e comunque sono contento per lui perché è sempre molto educato e amoroso con me. Ogni tanto mi fa delle sorprese fantastiche e lo fa esclusivamente per ringraziarmi perché in casa non gli faccio mai mancare niente oltre all’affetto di padre.
Da diversi anni sono vedovo, purtroppo mia moglie è mancata per una grave malattia.
Anche durante il matrimonio, frequentavo amici e davo sfogo al mio essere bsex. Mi piacciono tanto i maschi e anche le donne. Certo da sposato era complicatissimo ma avevo conosciuto due amici che mi ospitavano e quindi spesso al pomeriggio ci divertivamo.
Alla scomparsa di mia moglie ho quasi interrotto i miei incontri per un forte senso di colpa.
Carlo che era rimasto in casa per consolarmi. Aveva preso l’abitudine di girare per casa in mutande e qualche volta nudo perché diceva che poteva permetterselo tanto eravamo tra maschi. Inizialmente la cosa non la accettavo ma pur di tenermelo buono poteva fare qualsiasi cosa, non volevo rimanere solo.
Il suo girare nudo, mi faceva spesso sbavare, infatti aveva un cazzo magnifico che desideravo nel silenzio senza mai fargli notare quanto mi piacesse.
In chat avevo conosciuto un ragazzo sui 35 anni con cui avevamo subito stabilito un filling. Era versatile più attivo infatti qualche volta cercava di mettermelo in culo però io opponevo resistenza, non lo avevo mai preso e avevo paura.
Non avevo problemi per incontrarmi con lui, infatti lo facevo venire a casa quando Carlo era a lavoro, spesso si fermava anche a pranzo e quando mio figlio usciva in trasferta dormivamo insieme.
Era uno che ci sapeva fare, oltre a succhiarci a vicenda e a baciarci magnificamente, era riuscito a convincermi a prenderlo dietro e quindi ormai ogni volta che ci incontravamo me lo infilava almeno due o tre volte. Sentivo il mio culo abbastanza largo e sverginato e devo confessare che mi piaceva tanto.
Anche io lo penetravo, quindi il nostro rapporto era veramente completo. Lui voleva convivere con me ma purtroppo non era possibile perché ogni volta che me lo proponeva dovevo spiegargli che vivevo con un figlio che mai e poi mai avrei mandato a vivere da solo, per cui se accettava le cose stavano in quel modo e doveva farsene una ragione. Ovvio mio figlio Carlo capitava spessissimo in trasferta per cui le occasioni per trascorrere intere giornate insieme non mancavano.
Eravamo molto affiatati al punto che Gio, questo il nome del mio compagno, voleva allargare la conoscenza e portare in casa un suo amico che voleva coinvolgere nelle nostre passioni. L’idea di farlo in tre non mi dispiaceva ma gli avevo sempre detto di no.
Un pomeriggio Gio era a casa e doveva trattenersi anche a dormire perché Carlo era in trasferta e sarebbe dovuto rientrare il giorno dopo.
Eravamo nudi in casa e Gio mi stava inculando in tutte le posizioni e io stavo godendo come un matto. Improvvisamente mentre non mi risparmiavo con le parole del tipo: “si sfondami, dai fai più forte che mi piace tantissimo e sto godendo”, giro lo sguardo e vedo Carlo davanti a noi che mi guarda.
Non lo avevo sentito entrare. Il sangue si era improvvisamente freddato e poco ci mancava che svenissi. Non ho avuto il coraggio di dire una parola mentre Gio che non si era accorto della situazione, continuava a pomparmi sempre più forte. Riflettevo su cosa dire e come districarmi in quella situazione ma vedo Carlo girarsi di scatto e uscire da casa chiudendo la porta alle sue spalle. Ho bloccato Gio per spiegargli cosa era appena successo, ci siamo ricomposti e lo ho invitato ad andare via e lasciarmi solo a risolvere l’incresciosa situazione che si era creata. Per fortuna ha capito ed è andato via con la promessa che avrebbe aspettato un mio messaggio per rivederci e incontrarci.
La sera ho aspettato fino a tarda sera il rientro di Carlo ma inutilmente. Il giorno dopo la stessa cosa. Ho tentato di telefonargli ma aveva il telefono spento o non raggiungibile. Stavo cominciando a preoccuparmi e non avevo la minima idea di come risolvere il casino in cui mi ero cacciato.
Ormai erano trascorsi quasi tre giorni e avevo perso ogni speranza pensando che Carlo non mi volesse più vedere e sentire. Ovviamente ero triste e spesso da solo mi mettevo a piangere maledicendo il mio essere bsex, mio figlio veniva prima di ogni cosa.
La terza sera,dopo cena ero seduto in salotto mezzo addormentato per non dire che ero addormentato e mi ritrovo al mio fianco Carlo, nudo come suo solito che aveva qualcosa tra le mani senza riuscire a capire cosa, ero ancora nel dormi-veglia.
Carlo si avvicina verso di me e inizia ad accarezzarmi i capelli dicendomi: “sai papi l’altra sera ti ho visto come godevi col cazzo nel culo di quel ragazzo, non sapevo ti piacesse, volevo intervenire ma non ho trovato il coraggio così sono ripartito per la trasferta, ma ora eccomi qua”
Io mi sistemo meglio su divano e vedo che il suo cazzo era duro, non sapevo cosa fare ma qualcosa dovevo dire: “Carlo scusami, perdonami, lo so che sono uno stronzo ma ti prego dimentica e ripartiamo da zero” e mentre gli dicevo queste cose il pianto aveva preso il sopravvento e non riuscivo più a fermarmi.
Lui aveva continuato ad accarezzarmi la testa e con la mano mi asciugava le lacrime avvicinandosi sempre più a me al punto che il suo cazzo era a pochissimi millimetri dalla mia faccia.
Lui: “Non preoccuparti papi, per me non è successo niente” e con un piccolo spostamento il suo cazzo era davanti alle mie labbra e lui: “papi succhialo pure, piace anche a me farmi succhiare e inculare e anziché cercare in giro ci sei tu qui in casa”
Ho iniziato a succhiarglielo, diciamo che si stava avverando il mio sogno. Lo vedevo girare nudo in casa e mi mordevo la lingua perché non potevo averlo a mia disposizione ma questa volta era diverso, lo avevo in bocca e le mie mani gli accarezzavano le natiche e le cosce con molto dolcezza. Con delicatezza mi ha fatto spogliare e in pochissimo tempo aiutandosi con della saliva, mi aveva infilato il suo cazzo nel culo. Si muoveva dolcemente a differenza di Gio, stavo godendo tantissimo e non ha impiegato tanto a inondarmi il culo del suo nettare.
Lo ha sfilato, si è dato una ripulita con dei fazzolettini e poi inchinandosi verso di me, me lo ha preso in bocca iniziando un bellissimo bocchino. Lo ho avvertito che stavo esplodendo e si è spostato per farmi sborrare sul pavimento. Aveva nuovamente il cazzo in tiro bello duro, mi ha invitato a sedermi sopra e io ho obbedito contento di assecondarlo. Prima di sborrarmi mi ha sollevato, mi ha ordinato di aprire la bocca e di bere il suo sperma senza perderne una goccia.
Al termine ha iniziato a baciarmi in bocca e così siamo rimasti diverso tempo con le nostre lingue che si intrecciavano e le nostre mani che accarezzavano tutte le arti del corpo. Era la prima volta che ci baciavamo e sarà per il desiderio o per l’amore che provavo verso di lui che quei baci erano fantastici, la fine del mondo.
Vista l’ora siamo andati a letto e lui è venuto nel lettone, durante la notte ha voluto diverse volte il mio culo e sistematicamente lo riempieva di sborra.
Il giorno dopo è stato lui a chiedermi di violare il suo buco e io con gioia e piacere glielo ho infilato dentro e mi muovevo con un ritmo che a lui piaceva tantissimo. Mi aveva avvertito di non sborrargli dentro infatti quando ormai non riuscivo più a trattenere la sborra mi sono spostato e gli ho riempito il petto del mio nettare, poi ci siamo abbracciati e baciati per diverso tempo. Era stupendo
La mattina successiva mentre facevamo colazione mi ha detto che voleva avermi suo ogni volta che ne aveva voglia ricevendo il mia adesione, ero suo.
Una convivenza bellissima, meravigliosa. Lui era formidabile, niente in confronto a tutte le frequentazioni che avevo avuto. Ovviamente vi era ormai solo e solamente lui. Anche quando non facevamo sesso le carezze non mancavano e le effusioni d’amore non si contavano.
Spero vi sia piaciuto, grazie. Scrivetemi pure commenti.
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