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La mia mamma sempre più bella


di alfredCA
24.09.2018    |    48.464    |    5 8.7
"Lei: “bravo figlio mio, vedo che mi fai sempre tanti complimenti e mi fa tanto piacere, vorrei me li facesse tuo padre, ma purtroppo non c’è mai..."
Da oltre una settimana ero stato lontano da casa perché dovevo sostenere un esame per un concorso a Roma e poi visto che eravamo nella città eterna, abbiamo pensato con i miei amici, di trascorrervi altri giorni per girare e divertirci un po’.
Questa scelta aveva prodotto una grossa frattura fra me e la mia ragazza la quale mi aveva lasciato mentre le ragazze dei miei amici, avevano capito e non era successo niente. Che la mia ragazza prendesse quella decisione non era stata una sorpresa, infatti eravamo da circa un mese che si litigava in continuazione.
Io le volevo un gran bene, riuscivo ad amarla in tutti i sensi, ma non vi era nessuna possibilità di farle cambiare idea, così ognuno per la sua strada.
A casa cominciavo a sentire la mancanza di una donna nella mia vita, erano aumentate le seghe e poi anche la sera per uscire non era facile. Tutti i miei amici uscivano con le loro ragazze ed io ero solo, infatti stavo anche per prendere la decisione di cambiare gruppo di amici, almeno per uscire la sera e divertirci.
A casa vivevo con mia madre e mio padre. Mia madre una donna di 44 anni, bellissima donna che curava moltissimo il suo fisico e poi era nata bella, mi piaceva moltissimo ed era ammirata da tutti. Mio padre di anni ne aveva 48, anche lui un bellissimo uomo, molto alto e senza un filo di grasso, tutto muscoli. Unico difetto, almeno per mia madre e per me, non era mai in casa, sempre fuori per lavoro, infatti lavorava nelle piattaforme petrolifere e rientrava ogni quattro mesi per una ventina di giorni.
Ovviamente non ci mancava niente, si viveva nell’abbondanza e io mi potevo permettere una utilitaria e anche una bellissima moto. In casa vi era la macchina di mio padre che normalmente usava la mamma per fare compere o per andare in giro con le amiche, ma quasi sempre in città, a suo dire, non si sentiva sicura di guidare fuori città.
Ho detto che non ci mancava niente, non è assolutamente vero, ci mancava la presenza di un padre e per mia madre l’affetto del suo uomo che a sentire lei, amava tanto.
Dimenticavo di dirvi che io ormai ho compiuto 24 anni e mi chiamo Claudio e per ovvi motivi ero l’uomo di casa. Lavoravo in un grosso magazzino di ricambi e due volte la settimana avevo il pomeriggio e la sera libera oltre ovviamente al sabato pomeriggio.
Un pomeriggio ero a casa a girarmi i pollici, tutti i miei amici impegnati, un caldo assurdo per cui acceso il condizionamento a 20 gradi, mi sono messo in mutande a navigare su internet per ingannare il tempo.
Il computer era già acceso, sicuramente la mamma si era dimenticata di spegnerlo, infatti alcune sere comunicavamo con mio padre tramite skype. Ma la sera precedente ricordavo di averlo spento dopo la conversazione, quindi ne deduco che è la mamma ad averlo dimenticato acceso.
Per puro caso entro nella cronologia e vedo che era entrata a navigare su siti con filmati porno e su chat di incontri, per cui ho pensato che la mamma si era dimenticata di cancellare la cronologia, ma anche io entro su questi siti ma la cronologia la cancello, addirittura non sono mai entrato su chat di incontri, ne deduco che era sicuramente la mamma.
Vista la chat che frequentava, comincio a pensare alla mamma in modo in po’ diverso, deduco che la mancanza di mio padre sta diventando un problema e considerato che è una donna affascinante, pensarla in quei siti, mi urta moltissimo e addirittura ancora non voglio crederci.
Scorro i siti porno visitati e vedo alcuni filmini dove delle donne si concedevano completamente a degli uomini offrendoli soprattutto il culo.
Ma qualche volta anche io sono entrato in quei siti e ho visto qualcuno di quei filmati. Rimango nel dubbio e cancellata la cronologia, spengo il pc, accomodandomi in salotto, aspettando che arrivasse la sera per uscire un po’. Nel frattempo rientra la mamma che era andata con delle amiche a fare spesa.
La guardo dall’alto in basso, aveva i capelli sciolti, in casa solitamente li ha ritirati, una camicetta molto aderente bianca con del pizzo con gli ultimi bottoni sbottonati, potevo osservare una parte delle mammelle stupende e poi indossava un paio di pantaloni neri attillati che le davano slancio e le mettevano in risalto le gambe bellissime. Sono eccitato, il mio cazzo non vuole saperne di calmarsi. Cerco di togliere lo sguardo da lei, sto facendo pensieri troppo pericolosi e poi ho davanti la mia adorata mamma.
Mi alzo e corro in dispensa ad aiutarla a sistemare la spesa e passando striscio il mio cazzo sopra il suo sedere, è stato involontario, aspetto una reazione, continuo ad aiutare e ogni tanto con le braccia sfioro le sue mammelle che sento fresche nonostante il caldo. Le do un bacio sulla guancia e sul collo dicendole che era bellissima la mia cara mammina e poi mi riaccomodo in salotto.
Lei finisce e viene ad accomodarsi vicino a me, si siede allargando sia le braccia che le gambe esclamando: “sono stanchissima, troppo caldo, che fatica, sono fracida di sudore” ed io: “anche io mamma sto soffrendo molto il caldo e infatti avrai notato l’abbigliamento, spero non ti dia fastidio” Lei: “no no figlio mio, se va bene a te, per me puoi anche metterti nudo, sei mio figlio, corro a mettermi in libertà anche io”
Pensavo venisse in salotto in mutande anche lei, invece dopo la doccia ha indossato una gonnellina a fiori niente male, abbastanza corta e una maglietta a bretelle che mettevano in evidenza i bellissimi seni.
Io: “mamma vieni vicino, sei splendida, vieni che ti riempio di baci” avvicinandomi a lei ho iniziato ad accarezzarle le spalle e a dargli tantissimi bacetti sulle guance e sul collo.
Lei: “bravo figlio mio, vedo che mi fai sempre tanti complimenti e mi fa tanto piacere, vorrei me li facesse tuo padre, ma purtroppo non c’è mai. Sei adorabile”. Squilla il telefono e lei inizia una conversazione con un amica e data l’ora mi preparo ed esco con gli amici.
Il giorno dopo al rientro dal lavoro, mia madre non è in casa, accendo subito il computer e vado a vedere la cronologia, mi accorgo che è entrata e che ha visitato gli stessi siti del giorno prima, chat compresa. Siccome ero certo di aver cancellato la cronologia la sera prima, ho la certezza che è lei che entra in quei siti. Pensavo a lei sempre di più, la stavo vedendo sempre più come donna e mi stavo ormai dimenticando che era mia madre.
Arriva un messaggio dove lei mi chiede se la sera sono a casa per cena, perché lei era in ritardo e sarebbe rientrata non prima di un ora. Gli rispondo di non preoccuparsi che sono già a casa e dato il caldo uscirò solo dopo cena se ne avrò voglia.
Decido di mettermi in libertà, vado in camera per cercare una maglietta e un paio di mutande e corro in doccia per una rinfrescata. Nel tragitto, passando davanti alla sua camera con la porta completamente spalancata, vedo che affianco del comodino c’è un sacchetto poggiato sul pavimento. Vado a vedere per curiosità e vedo che nel pacchetto, lo scotch porta la scritta di un sexy shop. Avrei voluto scartarlo, la curiosità era tantissima ma non potevo per ovvii motivo per cui continuo per la doccia.
Il pensiero che la mia cara e bellissima mamma, entrasse per vedere filmini porno e in aggiunta il pacchetto del sexy shop non mi davano pace, volevo scoprire e poi tutte queste situazioni, mi tenevano abbastanza eccitato.
La sento rientrare e mi accomodo sul divano, la guardo ed è sempre più bella. Ormai la desidero come donna, non vorrei finisse in braccia diverse da papa o al limite doveva finire nelle mie braccia, decisamente meglio che un estraneo, almeno io ero il figlio.
Mi alzo, sta per entrare nella sua camera, cingo le mie braccia sui suoi fianchi e comincio a baciargli il collo e le orecchie dicendogli quanto fosse bella “sei la donna più bella che abbia mai visto mamma” continuavo a baciarla e facevo qualche tentativo per baciarla in bocca ma lei girava il viso. Mentre la abbracciavo e la riempivo di bacetti anche sul collo, spingevo il mio cazzo durissimo sul suo culo per fargli sentire la consistenza e quanto mi piaceva. Vi erano dei secondi dove mi dava l’impressione che si lasciasse andare alle mie carezze, altri invece dove vedevo che si irrigidiva e cercava di svincolarsi.
Dopo cena ho rinunciato ad uscire, nella mia testa vi era lei, la mia stupenda mamma che volevo a tutti i costi, ma non volevo esagerare forzando la situazione. Mentre lei era intenta a preparare la cena, senza farmi accorgere, sono entrato in camera sua per vedere il pacchettino dove lo aveva messo e soprattutto il suo contenuto.
Dopo cena: “mamma questi giorni sta facendo un caldo boia, ma volevo dirti una cosa, sai che comincio a soffrire tantissimo della assenza di Laura dalla mia vita nonostante sia una stronza. Mi manca dal punto di vista del rapporto umano e di coppia e dal punto di vista sessuale. Sono un paio di giorni che non riesco a contenere la mia eccitazione, lo ho sempre duro e comincia a farmi male e poi mi sento un po’ giù di morale”
Lei: “figlio mio vedo che lo hai sempre duro, ti capisco, dovresti al più presto trovare un'altra ragazza brava con cui andare d’accordo e iniziare un buon rapporto, è importante non rimanere soli. Vedi la vita che sto conducendo, non mi manca niente apparentemente, invece mi manca da morire tuo padre, mi sento sola, per fortuna ci sono le amiche che mi distraggono ma la famiglia è importante”
Mi butto sopra di lei, dicendole che la capivo perfettamente per la mancanza di papa e che lei oltre essere moglie era anche una donna con le sue normali necessità e aggiungo: “e che donna magnifica e poi mamma non sei sola, ci sono anche io”.
Ci abbracciamo forte e io ne approfitto per riempirla sempre di bacetti e cercare la sua bocca. Sono riuscito ad arrivare con le mie labbra sopra le sue ma sono rimaste chiuse anche se non si è scostata ma le sue labbra sono rimaste sigillate.
Mentre la baciavo la accarezzavo ovunque, la schiena e anche le chiappe belle sode, mi aspettavo una reazione, invece ho potuto continuare ad accarezzare senza sentirmi rimproverare. Mi sono fatto più ardito e le carezze si sono trasformate in veri palpeggiamenti pieni di desiderio e lei era abbandonata alle mie voglie e baci.
Avevo le mie labbra fisse sulle sue e con la lingua la invitavo ad aprirle, ma niente, si è un poi liberata di me andando a sedersi sul divano.
La sera è proseguita con le carezze e i palpeggiamenti, soprattutto con i complimenti che lei accettava sempre molto volentieri. Prima di andare a letto le ho chiesto se potevo farle compagnia durante la notte che mi avrebbe fatto piacere dormire nel suo lettone come quando ero piccolo ma lei adducendo al forte caldo mi ha detto che era meglio stare soli, ci sarebbe stato più fresco.
A questo punto avevo fatto tutti i tentativi possibili ma lei in maniera elegante si è sempre svincolata.
Vado a letto sconsolato pensavo a cos’altro potevo fare, sapendo che la notte porta consiglio.
Il giorno successivo, inventandomi dei problemi sono riuscito a prendere alcune ore di permesso e così sono rientrato a casa cercando di non far rumore e credo di esserci riuscito, mia madre era al computer e non si è accorta del mio rientro anche perché vi era la radio accesa. Io mi avvicino e le do un bacio sulla guancia e lei sorpresa mi ha chiesto come mai ero già a casa. Ho inventato una scusa plausibile, così lei si è staccata dal pc lasciandolo non solo acceso ma anche connesso. Sono andato in cucina per prepararmi un caffè mentre lei in camera sua a prepararsi per andare a comprare il pane e la frutta. Lei esce dicendomi che sarebbe rientrata subito e io di corsa davanti al pc a curiosare. Leggo tutta la conversazione della chat e mi accorgo che ha preso appuntamento con un tipo che diceva di chiamassi Umberto, il giorno dopo alle 17 nel parcheggio del supermercato nella fila 48, una fila molto distante e sempre vuota e addirittura abbastanza nascosta dagli alberi molto fitti. Le conversazioni erano molto spinte, lui le chiedeva se le piacesse succhiarlo e se lo prendeva anche nel culetto e lei le diceva che non vi erano problemi, le piaceva tutto. La mia eccitazione era massima. Lascio il pc come lo ho trovato e mi siedo in salotto in attesa del pranzo e subito dopo sarei rientrato a lavoro.
Il giorno successivo mezz’ora prima dell’appuntamento, mi faccio prestare la macchina da un collega e parcheggio una fila prima della 48, mi posiziono in modo tale da avere una ottima visuale. Circa una decina di minuti, vedo arrivare una macchina e fermarsi nella fila 48, scende un tipo abbastanza distinto e alto, almeno quanto mia madre, ben curato nell’abbigliamento con una barbetta altrettanto curata. Va ad appoggiarsi ad un albero mentre si accende una sigaretta. Si vede che aspetta qualcuno, non passa troppo tempo ed ecco arrivare mia madre, parcheggia quasi vicino alla mia macchina, infatti devo inchinarmi per non farmi vedere e poi a piedi raggiunge il tipo “Umberto”. Si stringono la mano e si scambiano subito un bacio, lui mentre la bacia le tocca il culo e con l’altra mano le palpa le tette alla grande. Le mette una mano in figa e mia madre gli accarezza la patta e credo si sia inchinata per baciarlo e succhiarlo, dalla mia postazione non vedo molto bene. Prendo la macchina fotografica che mi ero fatto prestare dal mio amico e con il teleobiettivo faccio diverse foto. Scendo dalla macchina e sicuro si non essere visto perché erano tanto impegnati a fare altro, riesco a fare delle foto dove si vede abbastanza chiaro cosa sta facendo mia madre e chi era lui.
Rientro di corsa a lavoro, scarico le foto su una pennina e restituisco chiavi e macchina fotografica.
La sera rientro a casa, lei non era ancora rientrata, non ho ancora deciso cosa fare con le foto, se usarle per ricattarla oppure bo! L’idea che era sempre mia madre ovviamente non mi permetteva di fare lo stronzo come avrei voluto.
Dopo cena decido di diventare più ardito, mentre sistemava la cucina, mi sono avvicinato a lei e ho iniziato ad accarezzarla ovunque e a baciarla. Con una mano ho iniziato a toccarle il culo spostando le mutandine, mi ha lasciato fare, anzi mi ha dato alcuni bacetti sulla guancia. Con un dito sono arrivato ad accarezzare il suo buchetto, mi sono abbassato le mutande e ho liberato il mio cazzo durissimo, le ho preso una mano e la ho messa sopra il mio cazzo, lei lo ha preso e lentamente mi stava facendo una sega. Ero contento, pensavo fossi riuscito nel mio intento, all’orecchio le ho chiesto se me lo succhiava un poco. Con la mia bocca sono arrivato alle sue labbra e con la lingua ho spinto con forza fino a quando ha aperto quella bocca e le nostre lingue si sono finalmente incrociate. Continuava a segarlo e io improvvisamente le ho preso la testa con forza per avvicinare il suo viso per farmelo succhiare. Cavolo ho rovinato tutto, lei si stacca all’improvviso e dandomi uno schiaffo abbastanza forte è corsa in camera sua chiudendosi a chiave.
Ti prego mamma, scusami mi sono fatto trascinare dalla stupidaggine, ma non sentivo più nessun rumore. La mattina seguente solitamente trovavo la colazione pronta, invece quella mattina non si era ancora alzata. Ho bussato alla sua camera ma niente. Vado a lavoro e la sera non era in casa, aspetto ma niente, arriva tardissimo e va a rinchiudersi in camera sua senza neppure salutarmi.
Questa situazione si è ripetuta per diversi giorni, non trovavo più la cena e la colazione pronta e non sono più riuscito a parlare con lei. Mi sfuggiva nonostante ogni sera le chiedessi perdono e la supplicassi a discuterne.
Una sera preso dalla disperazione di aver perso l’amore della mia carissima mamma perché sono solo uno stronzo e non finirò mai di ripetermelo, mi sono messo a piangere davanti alla sua porta, ma niente, solo silenzio. Alla domenica, mi alzo e lei non era in casa, solo tutto il giorno, la sera rientra senza far rumore e va direttamente nella sua camera.
Mio padre sarebbe rientrato il fine settimana successivo e quindi li ho capito che sicuramente la situazione non sarebbe mutata fino al suo arrivo e poi avrebbe detto tutto a mio padre cacciandomi di casa ovviamente.
Decido di farla finita, accendo il computer e metto come sfondo una sua foto mentre succhia a Umberto, e vado a lavoro. La sera decido di non rientrare e di dormire a casa di un mio amico dicendo che mia madre era fuori e io mi ero dimenticato le chiavi. Dalla mattina e durante l’intera giornata ricevo continuamente sue telefonate a cui ovviamente non rispondo, mi manda messaggi in continuazione. La sera non vedendomi arrivare, continua a chiamarmi e a inviarmi messaggi, quando alla fine mi scrive: “Claudio, ti prego rispondimi, ti perdono e tu perdona me ma rientra a casa e chiariamo tutto ti prego”
Io: “No mamma, ho pianto tanto anche davanti alla tua porta per farmi aprire e perdonare e tu non mi hai perdonato, sei diversi giorni che non mi lasci niente da mangiare e ora mi supplichi? Rientrerò quando rientrerà papà e li chiariremo”
Lei: “ti prego, vieni subito a casa o non mi troverai più, compirò la pazzia che mi merito. Sono una sgualdrina e non merito ne a te e ne a tuo padre, devo sparire” A questo messaggio, non potevo non far caso, saluto e ringrazio il mio amico e corro a casa.
Entro e lei mi viene incontro piangendo, mi stringe forte, anche io non riesco a trattenere le lacrime e la stringo forte. Dopo cena rimaniamo in salotto senza dire una parola, ci stringevamo forte e io la baciavo ovunque e lei faceva lo stesso. Le nostre bocche erano incollate, non una parola ma solo pianto, tanto pianto. Ormai era tardissimo, mi sono alzato, ho preso mia madre per mano e la ho portata nella sua camera da letto. Lei: “amore della mamma, perdonami sono una puttana, ti prometto che non lo incontrerò più, ma tu perdonami, la mamma ti ha sempre voluto bene” L’ho stretta nuovamente a me, era distrutta, l’ho aiutata a svestirsi per andare a letto. Io sono rimasto vestito, sdraiato al suo fianco. E’ stata lei lentamente a spogliarmi mentre mi baciava ovunque. Quella notte abbiamo fatto sesso senza stancarci. Abbiamo fatto di tutto, cose che mai avrei immaginato di fare con la mamma, sopratutto possedere il suo culo che era ed è fantastico. Lei ha goduto tantissimo e anche io, Il mio cazzo, alla prima nuova carezza era nuovamente pronto, in tiro per lei. Prima del rientro di mio padre ci siamo amati tantissimo tutte le sere e ogni volta che vi era l’occasione. Una pausa durante la presenza di mio padre, per circa 20 giorni e poi nuovamente ad amarci, eravamo due piccioncini. Mia madre mi amava veramente e mi ringraziava sempre per quello che avevo fatto, altrimenti mi diceva che la sua debolezza la avrebbe buttata nelle mani di Umberto. Le ho chiesto di non parlare più del passato e di andare avanti con tranquillità perché lei è la mamma più bella, sempre più bella.
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