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Pensavo: "ho trovato il mio amore"


di alfredCA
26.08.2018    |    9.658    |    5 8.8
"A tutt’oggi mentre finisco di scrivere questa mia avventura, non lo ho più rivisto nonostante lui mi telefoni e mi scriva diverse volte al giorno..."
Ciao ragazzi, da circa cinque anni sono rimasto vedovo, mia moglie mi ha lasciato per una brutta malattia. Sono rimasto solo con i miei 4 figli e non vi dico le difficoltà a badare ad essi.
Non avevo certo tempo di pensare a soddisfare le mie esigenze sessuali, ma il desiderio che si nascondeva dentro di me per avere incontri con persone del mio stesso sesso, era sempre presente.
Miei figli sono cresciuti e il maggiore appena presa la laurea, si è trasferito in una città del Nord per lavorare in una grossa società e stando li è riuscito a trovare lavoro anche per gli altri tre ragazzi che si sono trasferiti ad abitare con lui.
Sono rimasto solo, andavo a trovarli due o tre volte all’anno e durante l’estate erano loro a venire a casa per trascorrere le ferie e godersi il mare che avevamo quasi davanti casa.
Dopo il lavoro, mi sedevo nel mio studio per leggermi alcuni giornali on line e poi navigavo su internet e spesso entravo in siti porno per gustarmi qualche bel film che mi permetteva di spararmi delle seghe e mettermi un po’ in pace.
Una sera ho scoperto un programma di incontri gay e da quel giorno, spesso trascorrevo alcune ore alla settimana per vedere se magari si riusciva a combinare qualche incontro.
Mi dimenticavo di dirvi che mi chiamo Illario e ho 56 anni, ben curato, non alto ma di buon aspetto. Mi sono sentito sempre un bsex ma gli incontri con gli uomini erano da contare sulle punte delle dita di una mano. Il motivo era dovuto al fatto che ero sposato e che poi alla morte di mia moglie dovevo badare molto più alla famiglia e a far di tutto per non far mancare niente ai miei figli.
Certo alcune occasioni non sono mancate ma essendo molto diffidente a avendo una paura matta di essere scoperto dalla famiglia, non riuscivo a concludere perché non mi fidavo delle persone e spesso queste non mi ispiravano fiducia.
Le esperienze erano quindi molto rare se non inesistenti e quelle poche si limitavano a seghe reciproche e a carezze varie, ma non avevo mai baciato un maschio in bocca e mai questa aveva visto un pene entravi e così anche per il mio culetto che era ancora vergine.
Un pomeriggio mentre navigavo in quella chatt, ricevo un messaggio da un 33 enne il quale diceva di essere versatile e di avere una particolare attrazione per i maturi.
Chattiamo tantissimo, quasi raccontandoci la nostra vita, ovviamente quello che era possibile raccontare per non svelare da subito la mia identità.
Decidiamo di fissare un appuntamento e di incontrarci. Io non avevo nessun problema, ero libero tutte le sere e non avevo nessun limite per il rientro a casa se non quello che al mattino dovevo alzarmi presto per recarmi a lavoro.
Ero da circa mezz’ora che aspettavo seduto in macchina in un parcheggio. In chatt non ci eravamo scambiati ne il numero di telefono e nessuna foto, ma solo una descrizione di come saremmo stati vestiti per l’incontro e con quale macchina ci saremmo visti.
Ero li che aspettavo e mentre pensavo che forse la descrizione data non era stata sufficiente oppure che forse vi era stato qualche imprevisto e quindi pensavo di andar via, ecco che sento bussare sul finestrino ormai con i vetri appannati, abbasso il vetro e mi appare un ragazzo con un viso stupendo, pulito senza barba, un viso allungato e con degli occhi enormi e capelli ricchi non lunghi, abbastanza chiari. Lo saluto e lo invito a salire.
Sale senza problemi, mi stringe forte la mano
Ci presentiamo, io sono Bruno e io Illario, ancora due fesserie e poi decidiamo di andare a prenderci un caffè in un bar non distante. Chiudiamo la macchina e ci avviamo a piedi. Dai nostri discorsi traspariva la contentezza di esserci conosciuti e gli apprezzamenti sui nostri fisici e sul nostro aspetto non si contavano.
Prendiamo il caffè e poi ci avviamo nuovamente in macchina per andare a fare un giro e trovare magari qualche posto dove poter stare in intimità. Durante il viaggio mi chiede
Lui: “Illario tu puoi ospitare? Io qualche volta, abito vicino ai miei genitori e spesso vengono a casa anche all’improvviso, quindi prima di portare amici, devo essere sicuro di non avere sorprese”
Io: “Anche io posso ospitare, ma non sempre perché anche da me è sempre un via e vai di parenti, Mia sorella e mio cognato che abitando a pochi passi, pensano di farmi piacere venendomi a trovare e poi mia sorella coglie l’opportunità per mettermi in ordine la casa e magari prepararmi un po’ da mangiare.”
Lui conosceva un angolo tranquillo, per cui abbiamo accostato e dopo aver spento motore e luci della macchina abbiamo iniziato ad esplorarci e in poco temo avevamo i calzoni calati e i nostri membri svettavano in attesa delle nostre mani.
Abbiamo iniziato a baciarci e a baciarci ovunque. Baciava il cazzo e la sua lingua iniziava a leccarmelo. Tastando il suo cazzo, ho notato che non era molto grosso ma abbastanza lungo, era quello che piaceva a me, mi sono chinato e come era nel mio desiderio ho iniziato a leccarlo e a succhiarlo. Ci siamo succhiati e leccati a vicenda e le nostre mani accarezzavano qualsiasi parte del corpo, quando quasi improvvisamente lui si è staccato e mi ha detto che era meglio fermarci così, non voleva che venissimo perché a suo dire non avevamo nulla per pulirci e poi era meglio non fidarsi visto che a suo dire nessun posto quando si è in macchina poteva considerarsi sicuro.
Ho concordato con lui e ci siamo dati appuntamento alla sera successiva, facendomi capire che era contentissimo di avermi conosciuto e così anche io gli ho detto che era mio obiettivo continuare la frequentazione perché mi piaceva tantissimo.
La sera successiva dopo i saluti di rito siamo andati in un ristorantino per cenare. Una cenetta fantastica a base di pesce e anche col qualche bicchiere di bianco di troppo. Dopo cena con la sua macchina siamo andati fuori città e dopo aver superato un cancello automatico siamo entrati in una casa fantastica, una villetta di qualche persona danarosa.
Mi ha detto che era la casa di campagna dei suoi genitori e che a quell’ora erano ormai a casa in città e saremmo stati al sicuro.
Ci siamo spogliati in un attimo e dal desiderio che avevamo, le nostre lingue leccavano ovunque, la mia bocca ormai leccava il suo meraviglioso cazzo, quando voltatosi verso il comodino ha preso il tubetto del gel e lo ha spalmato nel mio buchetto e sulla sua punta. Ha iniziato a penetrarmi, mentre io lo pregavo di fare molto piano perché ero vergine e il mio culo non aveva mai provato una penetrazione.
Mi ha assecondato e lentamente ha fatto entrare dentro di me tutto il suo arnese, mentre io continuavo a provare dolore, gli dicevo di stare un po’ fermo per farmi abituare ma anche così il dolore non cessava e così ha dovuto desistere. Si è girato pregandomi di penetrarlo io, cosa che ho fatto senza problemi infatti lui mi ha confessato che ne aveva presi parecchi e che quindi lo aveva già largo. Io non avevo mai penetrato nessuno, ma non solo non ho trovato difficoltà ma una sensazione e una goduria indescrivibile.
Dentro di me mi sono rimproverato per aver perso tutti quegli anni senza sapere che vi erano cose meravigliose oltre una sega reciproca o qualche piccolo bacio.
Ero un po’ triste perché volevo che godesse anche lui, ma si è dimostrato comprensivo e paziente, infatti mi ha detto che con me ci voleva pazienza ma una volta sverginato avrei goduto anche io tantissimo.
Il giorno successivo lo ho invitato a casa mia, ovvio era sul tardi in modo da essere super sicuro che non sarebbe venuto nessuno a cercarmi. Gli ho preparato una buona cenetta e dopo abbiamo iniziato a fare l’amore. Ci siamo limitati a baciarci e a dei 69 fantastici. I nostri nettari avevano inondato le nostre bocche e con i baci ci eravamo scambiati i nostri liquidi che erano buonissimi. Avevamo anche la sera bevuto qualche bicchierino di troppo per cui lo ho invitato a dormire nel mio lettone. Ci siamo addormentati tardissimo e durante la notte mi ha svegliato e ha provato a penetrarmi, cosa che gli è riuscita senza gel utilizzando la sola saliva. Ha fatto pianissimo e il dolore era decisamente meno. La mattina dopo una doccia insieme è scappato per andare a lavoro e così anche io, ci siamo dati appuntamento dopo un paio di giorni.
Ero molto contento di averlo conosciuto e così anche lui, avevamo parlato di una convivenza ma avevamo optato per vederci quasi tutte le sere alternando casa mia con la sua.
Tutti i fine settimana andavamo in giro per la regione per divertirci un po’, ci eravamo ripromessi di visitare tutte le spiaggia nudiste che avevamo trovato su internet.
Ci imbattiamo in una spiaggia dove le dune e i cespugli erano così tanti che non vi era alcun problema per fare tutto quello che si voleva. Abbiamo sistemato gli asciugamani e ci siamo messi nudi a abbiamo in tutta libertà iniziato a baciarci appassionatamente.
Mentre ci baciavamo ho sentito la sua mano che iniziava a menarmi il cazzo che in pochi secondi era diventato duro come la pietra. Pensavo fosse Bruno a toccarmi, tante erano dolci quelle carezze al cazzo, anche Bruno pensava fossi io a menargli il cazzo, nessuno dei due aveva pensato che in mezzo a noi si fosse inserita un'altra persona se non quando ho sentito afferrare il mio cazzo con una bocca e siccome stavo baciando appassionatamente Bruno, mi sono chiesto chi poteva essere a succhiare. Ci fermiamo e vediamo che un tipo non male, completamente nudo e con una cazzo in tiro, aveva il mio cazzo in bocca e una mano sul cazzo di Bruno. Lo abbiamo lasciato fare, poi Bruno non accontentandosi di una sega lo ha girato di forza infilandogli tutto il cazzo nel culo. Lui ansimava come una troia poi improvvisamente si è alzato e si è allontanato senza neppure farci sborrare.
Volevamo esplorare un po’ la zona per cui col borsello a tracolla abbiano iniziato ad ispezionare la zona, Non credevo ai miei occhi, persone che si inculavano a destra e a manca, bocchini a non finire al punto che Bruno davanti a un trio dove due si inculavano e uno faceva il bocchino all’altro mentre la prendeva nel culo, non ha saputo resistere a si è unito ai tre per metterla in culo all’unico che lo aveva libero. Li per li la cosa mi ha eccitato ma poi mi sono un po’ incazzato col mio compagno.
Cazzo non hai saputo resistere, sei andato a metterla nel culo al primo che hai incontrato e addirittura senza preservativo.
Quella escursione non finì nel migliore dei modi, ero incavolato alla grande soprattutto perché non aveva usato le dovute precauzioni, infatti mi son chiesto, è un suo modo di fare quello di incontrare chiunque senza usare il preservativo? Era necessario da quel momento che io prendessi tutte le precauzioni necessarie e non facessi più sesso con lui senza la protezione, addirittura anche quando gli facevo i bocchini pretendevo il preservativo.
La cosa non mi piaceva per niente, ma non avevo altra scelta fino a quando di comune accordo abbiamo deciso di sospendere di fare sesso insieme e di andare a farci tutte le analisi e solo dopo l’esito avremmo ripreso ad amarci.
Sono stato molto duro con lui, ho preteso le scusa e ho preteso anche che mi giurasse che una cosa simile non sarebbe mai più successa.
Una sera mentre ero a casa di Bruno e lui era ai fornelli per preparare una cenetta fantastica, era un bravo cuoco, suona il campanello e lui corre ad aprire, era un suo vecchio amico Marcello, sui 40 anni che trovandosi in città era passato a trovarlo. Ovvio mi ha chiesto privatamente se poteva invitarlo a cena e dopo il mio consenso ha trascorso l’intera serata con noi. Io aspettavo che andasse via, vista l’ora tarda, invece era li come se fosse appena arrivato.
Mi allontano per andare in bagno facendo in cenno a Bruno di seguirmi, lui capisce e mi segue e a bassissima voce mi dice che normalmente quando viene a trovarlo dorme anche a casa sua, per cui gli dico che ovviamente vado via io. Mi supplica di rimanere anzi mi chiede se mi va di fare qualcosa a tre perché è anche una sua conoscenza sessuale sicura.
Ci penso un attimo, poi accetto, mi sembrava una bravissima persona e anche molto bella, però con l’impegno di fare sesso sicuro.
Dopo circa una mezz’oretta, quando ormai eravamo abbastanza allegretti, il vino non era mai mancato, siamo andati a letto e lui ha dormito nel nostro letto matrimoniale.
Inutile dire che in tre per dormire non si stava per niente comodi ma a dire il vero abbiamo dormito ben poco. Per la prima volta ho fatto esperienza di sesso in tre.
Ho inculato Bruno e anche Marcello il quale dimostrava di avere una esperienza non male, anche loro mi hanno penetrato e mi han fatto assaggiare il loro nettare, la promessa di usare i preservativi era saltata, non si badava più a niente. Ci siamo fermati solo quando eravamo veramente esausti e la stanchezza ci ha permesso i riuscire a chiudere occhio per almeno due orette.
Avevo incontrato Bruno ed ero contentissimo di averlo conosciuto e spesso si divideva il letto matrimoniale a casa mia o a casa sua ma gli incontri che lungo la via si sono verificati, non mi hanno dato quella tranquillità che invece avrei voluto.
Non è trascorso molto tempo che i nostri rapporti si sono un po’ deteriorati, vedevo e scoprivo che pur avendo conosciuto me, non aveva interrotto le altre conoscenze per cui avevamo deciso di comune accordo di stare liberi ed eventualmente incontrarci qualche volta.
Quel qualche volta per me era diventato mai, non mi andava dividere il mio amore col mio “compagno” sapendo che magari al pomeriggio o la sera prima era stato con altri suoi amici.
A tutt’oggi mentre finisco di scrivere questa mia avventura, non lo ho più rivisto nonostante lui mi telefoni e mi scriva diverse volte al giorno. Quando capirà che lui sta sbagliando a comportarsi così e avrà avuto il coraggio di cambiare atteggiamento, allora le cose potranno riprendere la normalità anche perché io continuo a volergli bene perché mi piace da matti. Speriamo bene
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