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Non credevo ai miei occhi, cavolo mia mamma (cap 2)


di alfredCA
04.05.2018    |    49.963    |    12 9.0
"Mamma “Per Arturo poi ci penso io, datemi il tempo necessario e poi ne riparleremo, ma mi raccomando sarò io a decidere” Sia io che Francesco eravamo..."
E’ necessario leggere il capito uno diversamente risulta incomprensibile.
Un pomeriggio mentre eravamo soli, mia madre si avvicina e: “Mauro ti voglio chiedere scusa per averti coinvolto, per essermi dimostrata una donna facile al sesso. Desideravo tanto farti partecipare e non sapevo come dirtelo, spero che quanto sta accadendo non ti faccia cambiare atteggiamento e giudizio nei miei confronti. Francesco mi vuole molto bene e per lui ogni occasione è buona per dimostrarmi quanto mi ama e poi avrai notato è un patito del sesso. E’ veramente sfrenato” Io “ma no mamma, non preoccuparti, se non avessi accettato quella situazione, sarei scappato invece mi ha fatto piacere che mi avete coinvolto, ancora oggi non riesco a crederci mamma che sono riuscito ad averti” La discussione è terminata con un forte bacio. Mamma in casa era diventata una reginetta, Francesco voleva che venisse una ragazza per pulire e fare tutte le attività domestiche. La domenica erano quasi sempre a pranzo e a cena fuori in ristorante e se io non ero dalla mia ragazza ero invitato con loro. Francesco voleva molto bene a mia madre e mia madre lo ricambiava. Francesco dimostrava di voler bene anche a me, non come patrigno ma proprio come amico e che amico! Una cosa era molto importante, in casa regnava la gioia e felicità.
Passarono alcuni mesi e mancavano pochi giorni al rientro di Arturo dall’inghilterra. Un giorno a pranzo mia madre aveva posto il problema del suo rientro e rivolgendosi a me mi chiese: “Mauro cosa hai raccontato ad Arturo di noi, delle cose che facciamo, di come si svolge la vita in casa?” Io “mamma assolutamente niente, gli ho solo detto che sei molto felice con Francesco e sei trasformata e che quando rientrerà non ti riconoscerà più, lui mi ha chiesto il perché ma io gli ho detto che lo avrebbe verificato di persona senza bisogno di dirgli niente” Mamma si tranquillizzò, era molto preoccupata di come avrebbe potuto reagire Arturo per il nostro modo di operare in casa e rivolgendosi a Francesco gli disse che col rientro di Arturo avrebbero dovuto fare sesso in modo riservato e lui si sarebbe dovuto dare una frenata. Io per un po’ di tempo dovevo stare fuori dal discorso e che poi si sarebbe visto come fare. Lei era molto preoccupata di come avrebbe potuto reagire Arturo per cui si raccomandava a prestare molta attenzione in tutto. Francesco ovviamente le aveva garantito che avrebbe evitato qualsiasi azione o gesto che avrebbe potuto far pensare a chissà quali cose. Mamma “Per Arturo poi ci penso io, datemi il tempo necessario e poi ne riparleremo, ma mi raccomando sarò io a decidere” Sia io che Francesco eravamo perfettamente in sintonia con lei. Ad essere sincero, io non credevo molto alla promessa di Francesco conoscendo il suo modo di abbordare mamma, e quindi sono stato per qualche attimo a riflettere e pensare poi “Ho una proposta, so che non è una cosa semplice ma credo sia meglio che tu Francesco per i primi giorni col rientro di Arturo, eviti di venire a casa, vi incontrate come facevate prima e come qualche volta fate anche adesso, sarà poi mamma a pensare al momento più opportuno per farti rientrare e comunque credo che al tuo rientro, dovrà essere mamma a dirti come dovrai fare e comportarti” Mamma “ma no, la stiamo facendo tragica, deve solo modificare il modo di comportarsi con me in presenza di Arturo, poi al resto ci penso io” Francesco “Conoscendomi credo abbia ragione Mauro, io per fortuna a questo punto, la prossima settimana dovrò andare fuori per un convegno. Al mio rientro sarai tu Teresa a dirmi come stanno le cose e cosa devo fare. Tu Teresa avrai pazienza e verrai da me tutte le sere, ti desidero tutte le sere, poi come dicevi tu, mi dirai come e quando le cose possono rientrare nella normalità” Francesco aveva approvato la mia proposta e già dal venerdì mattina sarebbe partito per il convegno mentre Arturo sarebbe rientrato sabato mattina.
Il sabato a mezza mattinata vado in aeroporto per prendere mio fratello e se non vi erano ritardi per l’ora di pranzo sarei stato di rientro a casa. Arturo era un po’ cambiato, aveva una piccola barba, ben curata che gli donava tantissimo, certo gli dava qualche anno in più ma lo rendeva sicuramente più figo. Durante il viaggio era un fiume in piena a raccontarmi che purtroppo Gabriella era ed è molto impegnata con gli studi e quindi non si sono visti, poi mi raccontava le tante avventure inglesi anche se le domande su nostra madre non mancavano e io puntualmente cambiavo discorso, doveva essere lui a verificare. Arrivati a casa, mamma ci accolse in vestaglia, elegantissima e molto sexi. Arturo “wow mamma sei bellissima, Arturo mi ha detto che sei un'altra donna, ma sei veramente più bella di come potessi immaginare” l’abbraccio durò tantissimo e i due finirono col piangere dalla gioia. Pranzo stupendo e dopo pranzo mamma mentre sistemava la cucina non mancava di farsi notare e di mettersi in mostra per farsi notare soprattutto quando si inchinava oppure quando sistemava qualcosa nei pensili. Io e Arturo ci siamo trasferiti in salotto per lasciare campo libero in cucina e mentre eravamo soli “Mauro, cavolo mamma è veramente stupenda, guarda guarda che fondo schiena meraviglioso, cavolo mi verrebbe voglia di metterci le mani da quanto mi piace, ma se continua così, farò finta di sbagliare ma una mannata gliela darò sicuro”. Io “eh lo so, sai quanti pensieri ci sto facendo, se riuscissi a non pensare che è nostra madre, le salterei sopra ogni momento” Mamma sapeva che con quegli atteggiamenti ci avrebbe provocato e sicuramente stava già iniziando ad attuare il suo piano. Finito si sistemare in cucina, la domestica il sabato e la domenica era di riposo, è venuta in salotto col caffè sedendosi vicino a noi accavallando le gambe. Le cosce erano in bella mostra e Arturo mi faceva il cenno per farmi notare che si vedevano anche le mutandine rosse che indossava. Approfittando della assenza di Francesco, mamma si è preparata per andare a trovare nostra nonna e così io e mio fratello siamo rimasti soli in casa. Lui “Mauro, mamma è un pezzo di figa stupendo, hai visto che si vedevano le mutandine, che culo sodo e che tette” Mentre la descriveva ha tolto il cazzo fuori e ha iniziato a masturbarsi. “Mauro, vieni aiutami a segarmi sto scoppiando, dai poi te la faccio anche io dopo, fammi sborrare” Io “ma sei fuori di testa? Che cazzo dici” Arturo aveva un cazzo bellissimo, era da parecchio che non lo vedevo più, ma era veramente bello, ovvio gliela avrei fatta volentieri e sarei andato anche oltre ma non dovevo sputtanarmi, i miei segreti non li conosceva. Vedendo che non ho aderito alla sua proposta ha continuato da solo farneticando “mmmm che bello sto godendo, immagina mamma qui al mio fianco” Dopo poco corse in bagno per sborrare e rientrato in salotto mi disse “se mamma continua con quegli atteggiamenti, giuro gli salto addosso, invento qualcosa per toccarla, mi prenderò qualche schiaffo ma non me ne frega e tu non rompere e non metterti in mezzo, se vuoi partecipi anche tu ma non devi rompere” La sera a cena, mamma si era messa in vestaglia da camera tenuta solo da una cintura e come si muoveva si apriva lasciando vedere sia le mutandine che il bellissimo reggiseno. Arturo stava impazzendo, ogni tanto si toccava il pacco e mi faceva l’occhiolino. Credo che mamma si fosse accorta di questo atteggiamento e ogni tanto azzardava qualche mossa in più per farlo sbavare e provocarlo. Io ormai avevo capito il piano che mamma stava mettendo in atto, ma ovviamente dovevo fare il finto tonto e il sorpreso come lo era lui. Mentre mamma era girata davanti ai fornelli, Arturo si alza di scatto e avvicinandosi a lei le mette una mano nel culo “ops scusa, stavo scivolando” Mamma “ma Arturo ti piaccio così tanto che stai togliendo ogni freno? Ricorda il detto, guardare e non toccare è sempre una cosa da imparare” Lui “mamma hai ragione scusami, ma mi piaci troppo e sto soffrendo” e mentre diceva così aveva iniziato a palparla con più calma senza che mamma lo rimproverasse. La sera la mamma si sedette in salotto iniziando a leggere un libro. Quando si metteva a leggere non voleva essere disturbata. Non riuscii a vedere la copertina, di che genere si trattasse perché era nascosta dalle sue mani. Andammo a letto presto rispetto al solito e mamma rimase sola in salotto a leggere.
Stavo quasi prendendo sonno che mi sentii toccare da Arturo e a voce bassa “Mauro, che fai dormi?” Io “no ancora no ma ci stavo riuscendo” Lui “cavolo se fossi stato chiaro nel descrivermi il cambiamento di mamma, non ti avrei mai creduto, ma veramente un'altra donna da quella che avevo lasciato sei mesi fa” Mi giro e vedo Arturo nudo sedersi sul mio letto. Io “Arturo cavolo, sei nuovamente in tiro?” Lui “si sono eccitatissimo, non faccio sesso da quasi cinque mesi, ma vedere mamma così mi eccita, a te no? Io “ma certo sono eccitato anche io tantissimo” Lui “mmmm fammi vedere” tolto il lenzuolo e abbassato le mutande gli ho fatto vedere che ero eccitato ma non era in tiro. Lui senza pensarci tanto, ha iniziato a toccarmi il cazzo e a menarlo. “Arturo che fai? Ma ti piacciono i cazzi ora, sei diventato recchione” Lui “no ho solo tanta voglia di godere” prende la mia mano e se la mette sopra il suo meraviglioso cazzo, lo ho lasciato fare ma mi piaceva tantissimo, si gira e mi infila il cazzo in bocca mantenendomi la testa. Io “cazzo vuoi che ti faccia un pompino” e così dicendo ho iniziato a succhiare quel cazzo fantastico, poi ho mollato la presa perché non volevo che capisse che invece a me i cazzi piacevano veramente. La sera finì con una sborrata fantastica da parte di entrambi. Arturo prima di rientrare nel suo letto, all’orecchio per non farsi sentire “Mauro se anche domani mamma si comporta come oggi, giuro che gli salto addosso e gli ficco il cazzo da qualche parte, dai buonanotte fratellino”.
L’indomani era rientrata la domestica e quindi non eravamo soli, poi Arturo uscì per incontrare i suoi amici e io andai in facoltà, fummo soli tutte e tre insieme solo la sera dopo le 20 quando mamma fece rientro da casa della sorella che in quel periodo non stava molto bene . Ordinammo le pizze e mamma dopo una doccia era andata in camera sua per cambiarsi. La vediamo uscire con una vestaglia bellissima, in contro luce era trasparente, indossava un paio di tanga molto ristretti bianchi e un reggiseno bianco, una quarta credo, che metteva in mostra due tette meravigliose sode al punto giusto. Arturo le andò incontro e gli diede un bacio sulla guancia e uno sul collo accarezzando lievemente con una mano una mammella, mamma si girò e gli diede un bacio sulla guancia accarezzandoli dolcemente i capelli. Io vedevo mio fratello eccitato al massimo, indossava un paio di bermuda rossi molti aderenti e l’impronta del cazzo in erezione era ben visibile. Anche io mi sono eccitato, eccitazione che si è calmata all’arrivo delle pizze e durante la cena. Al temine della cena, sparecchiato e sistemato tutto con la differenziata, mamma venne a sedersi tra me e Arturo nel divano mentre facevamo zapping col telecomando. Non so se di proposito o per caso, la vestaglia era rimasta un po’ aperta, quindi potevamo vedere chiaramente le mutandine, ma lei non curò quel particolare ma allargando le braccia aveva iniziato ad accarezzarci il collo. Arturo non aveva perso tempo e aveva iniziato ad accarezzare con una mano la coscia di mamma avvicinandosi con le dita all’inguine e baciandole il collo. La mamma non si era scomposta e lasciava accarezzarsi, ovviamente io dall’altra parte accarezzavo mamma e guardavo la scena che mi stava eccitando da matti. Arturo si fece più ardito e con le dita iniziava ad accarezzarli la figa aspettando una reazione di mamma che invece aveva aperto di più le gambe quasi a dire, vai avanti ti è consentito. A quel punto non ci ho visto più, la stavo desiderando da un paio di giorni così sono stato più ardito di Arturo e ho iniziato a palpargli le tette con una mano e con l’altra infilavo due dita dentro la mutandine. Mamma si era distesa di più sul divano allungando le gambe ed allargandole, a quel punto le nostre mani erano su tutto il suo corpo e la toccavamo ovunque. Ho iniziato a sfilargli la vestaglia e ho visto che lei collaborava, in pochissimi secondi era nuda davanti a noi col solo reggiseno. Arturo aveva messo il suo cazzo in libertà e mamma glielo stava accarezzando e scappellando con dolcezza, io mi sono buttato a leccargli la figa e li mamma ha iniziato ad ansimare e a godere “dai figli miei, sono tutta per voi, vi voglio amare, siete stupendi e chinandosi ha inziato a succhiare il cazzo di Arturo. Mentre leccavo i suoi umori che già cominciavano a sentirsi, mi sono tolto le mutande e sdraiatomi sopra mamma le ho infilato il cazzo nella figa. Stupendo mamma faceva un bocchino ad Arturo e io la stavo chiavando. Arturo non impiegò molto a sborrarle tutto il nettare in bocca a mamma la quale si è girata e mi ha dato un bellissimo bacio in bocca e svuotando la sborra di Arturo sulla mia bocca. Che mi importava, stavo godendo e ogni cosa andava bene. Io ero sopra mamma che la fottevo mentre tenevo le sue gambe sollevate. Mamma godeva e si contorceva invitandomi a non fermarmi e a continuare. Arturo venuto dietro di me ha iniziato a leccarmi il culo e poi mi ha infilato il cazzo tutto dentro. Arturo non lo sapeva ancora ma a me il cazzo in culo piaceva tantissimo e stavo godendo perché sentivo il mio cazzo dentro la figa calda di mamma e perché il mio fratello mi stava stantuffando il culo. Lui “Mauro cazzo ti sto inculando, ho visto che ti è entrato molto facilmente, cazzo hai il culo largo, ora ti sborro dentro” Stava muovendosi avanti e indietro, lo sfilava e lo rinfilava con forza e mi sbatteva, sembrava un toro da monta. Io assecondavo i suoi movimenti quando sentivo che stavo per raggiungere l’orgasmo e svuotare tutto il mio nettere dentro la figa di mamma. Io “mamma sto per venire, posso sborrarti dentro, vado sicuro?” lei “si figlio mio riempimi tutta, ho preso la pillola, non c’è problema” nel giro di pochi secondi le ho scaricato un mare di sborra dentro la figa che una parte colava leggermente all’esterno, avrei voluto leccargliela ma ero immobilizzato perché Arturo continuava a sbattermi con forza. Ho cercato di farlo smettere per alzarmi e andare a darmi una lavata, al rientro vedo Arturo che sta chiavando mamma e lei a gambe sollevate lo incitava di fotterla più forte “dai figlio mio, non avere pietà, fai più forte, sono la vostra troia, dai tesoro sfondami, non avere pietà, fai forte amore ti prego.” Lui “amore di mamma, ti sfondo tutto, sto venendo, ti sborro dentro, mamma godi dai, dai sto venendo godo, godo tantissimo” Il panno che copriva il divano era ampiamente sporco, ma non ci interessava, finalmente Arturo aveva posseduto mamma e io avevo potuto riprendere a fare sesso con lei. Ci demmo una sistemata e tutti e tre abbracciati abbiamo proseguito ad accarezzarci mentre Arturo aveva iniziato a raccontare a mamma le sue avventure inglesi. Una volta in camera lui sedutosi sul mio letto mi disse “Mauro, mamma oggi ci ha fatto un regalo molto grande, è molto bella e brava sia come mamma ma anche come donna, sa veramente quello che vuole” Io “si hai ragione, è fantastica, non riesco a godere così tanto neppure con Marcella. Vorrei poter fare sesso con lei sempre” Lui “a chi lo dici, anche io vorrei poterla avere sempre. Ma cazzo ti ho inculato e ho notato che lo hai molto largo, è entrato senza lubrificarlo più di tanto, lo hai preso in culo tante altre volte immagino” Io, si è capitato ma non tanto come pensi, ma mi è piaciuto ma non dimenticare che amo tantissimo Marcella” Lui “mi sei piaciuto tantissimo, ma ora voglio un bocchino da te, lo desidero” Subito senza aspettare la mia risposta mi ha infilato il suo cazzo bellissimo in bocca e io con maestria ho iniziato a succhiare, leccare e a pompare alla grande. “Arturo voglio incularti anche io, te lo voglio riempire” Lui “quando vuoi, è tutto tuo” Non aveva più voglia di sborrare per cui andò a coricarsi nel suo letto dandomi un bacio fantastico sulla bocca. Il giorno seguente sia io che mio fratello rientrammo tardissimo perché eravamo dalle nostre rispettive ragazze e in più la mamma decise di stare a dormire dalla sorella perché si era aggravata. Nonostante l’ora tarda rimanemmo un po’ a chiacchierare. Lui mi raccontò che era ancora incredulo su quello che stava succedendo con mamma e li non sono più riuscito a tenere il segreto e gli ho raccontato alcune cose dalla comparsa di Francesco. Pensavo mi rimproverasse o mi desse del coglione, invece ha ritenuto ovvio il comportamento di mamma, dicendomi che la mamma doveva fare sempre affidamento su di noi perché solo noi eravamo i suoi pilastri. Due giorni vidi Arturo felicissimo e ovvio gli chiesi cosa fosse successo, perché questa euforia ma lui mi rispose che avrebbe raccontato tutto quando era presente anche la mamma. La sera eravamo nuovamente tutti e tre insieme a cena. Ovvio la mamma tardava per cui fui io a cucinare e a preparare il necessario. La mamma arrivò decisamente più serena perché la sorella si stava riprendendo e visto che tutto era pronto corse in camera a cambiarsi d’abito e a mettersi in libertà. Si presentò ai nostri sguardi in tanga e senza reggiseno e con una vestaglia semi trasparente. Dopo cena si sedette in mezzo a noi e visto che eravamo tutti zitti inizio a spiegarci come aveva conosciuto Francesco poi “vedette ragazzi, con vostro padre ci limitavamo a fare sesso quasi come se questo fosse qualcosa di necessario per tenere in piedi il nostro rapporto e si limitava alle cose indispensabili, Francesco invece mi ha fatto scoprire quanto fossero necessari e belli i preamboli, le carezze. Col suo modo di fare mi faceva venire il desiderio di fare sesso e non mi interessava come, l’importante era godere io e lui, poi tra l’altro ho scoperto che non era mai sazio del sesso e che il desiderio di possedermi non veniva meno anche dopo diversi rapporti continuativi. Lui poi mi ha parlato di quanto fosse bello coinvolgere nel sesso altri e quindi farlo in gruppo, era entusiasta di questo mentre io ero decisamente dubbiosa, ma volevo accontentarlo perchè lo meritava per cui ho preferito coinvolgere Mauro anziché altre persone e lui ha accettato. Non sapevo come avresti reagito tu Arturo per cui ho pensato che se mi fossi donata a te e poi ti avessi fatto questo discorso che vi sto facendo ora, non sareste riusciti a capire” Ovvio la nostra risposta fu affermativa ed entrambi abbracciammo mamma per ringraziarla e poi perché era stata sincera con noi. Io “mamma sei fantastica e puoi starne certa che, sia io che anche Arturo, faremmo sempre quello che desideri tu, puoi contare su di noi, vero Arturo, che dici?” Lui “si, si certo, mamma ti amo tanto” Quella sera la mamma si limitò a farsi accarezzare e palpare ovunque a farci dei pompini stupendi, poi ci disse che tra due giorni sarebbe rientrato Francesco e gli avrebbe detto di venire direttamente a casa. Sia io che Arturo eravamo veramente contenti, io aspettavo che Arturo ci informasse della sua allegria dato che mi aveva detto che lo avrebbe svelato solo in presenza di mamma, così sollecitai Arturo a raccontare. Lui “Mamma sono contento di quanto ci hai detto e condivido perfettamente la tua scelta. Mi pare di capire che dopo parecchi anni hai riscoperto quanto sia bello fare del sesso e amarsi in tutto e trovo giusto e corretto coinvolgere anche noi visto che la tendenza era quella di coinvolgere qualquno. Sono contentissimo di fare sesso con te e credimi lo vorrei fare tutti i giorni anche in presenza di Francesco, non mi interessa, per me l’importante sei tu. Poi purtroppo a Francesco, almeno per adesso, non riuscirò a conoscerlo, infatti dopo domani riparto per l’Inghilterra, questa mattina mi è arrivato il messaggio che la ditta dove stavo facendo lo stage mi assume e quindi devo ripartire. Sto cercando di coinvolgere Gabriella a raggiungermi appena termina gli studi così ci sistemiamo definitivamente. Ovvio che verrò molto spesso a casa, verrò soprattutto per te mamma. Sei la donna più fantastica che abbia mai conosciuto” Lei “Sono contentissima per te, dimmi come possiamo aiutarti anche economicamente che faremo qualsiasi cosa, poi ovvio mi dispiace che per ora non possa conoscere Francesco ma avrai modo se dici che verrai spesso a trovarci” Io egoisticamente ero un po’ triste sapevo che Arturo si sarebbe allontanato da noi e così andammo nella nostra cameretta per metterci a letto. In camera sia io che Arturo avevamo voglia di sborrare cosa che non avevamo fatto con mamma, per cui ho chiesto ad Arturo di mettersi a pancia in giù, gli ho leccato il culo per un bel po’ mentre lui ansimava dal piacere e lo ho riempito di saliva e poi piano per non causarli dolore, glielo ho infilato nel culo. Ho pompato con un po’ di energia e dopo pochissimi colpi sono venuto dentro di lui. Era un mio desiderio visto che anche lui lo aveva fatto. In risposta ha voluto che gli facessi un pompino con ingoio e così ho fatto. La sera successiva non ci siamo incontrati perché eravamo dalle nostre rispettive ragazze, poi accompagnai Arturo all’aeroporto e sia a me che a mamma scesero le lacrime forse per la gioia che finalmente trovava sistemazione per la sua vita. Il giorno dopo rientrò Francesco e la vita in casa riprese il ciclo consueto. Mamma e Francesco facevano sesso spessissimo e qualche volta invitavano anche me per la mia felicità. Era bellissimo vedere Francesco che anche in mia presenza denudava mamma e la accarezzava ovunque, ma si limitavano solo a questo, il rapporto sessuale ormai lo facevano nella loro camera.
Fine del racconto, spero sia stato di vostro gradimenti, lasciatemi pure i commenti, sono graditi
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