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Sono diventati amici parte prima


di alfredCA
16.10.2022    |    13.898    |    19 9.3
"A fatica salgo in macchina e vado via con difficoltà dalla tremarella che avevo..."
Ciao a tutti, finalmente mi sono deciso di pubblicare questa storia che avevo da diverso tempo nel cassetto.
Mi presento sono Carlo, da circa 8 anni sono singol, impegnato a lavorare e a far crescere un figlio, Piero che al momento ha quasi 32 anni.
Piero è da anni fidanzato con Claudia la quale sopperisce alla mancanza di mia moglie per aiutarmi nelle faccende domestiche. Da alcuni anni vive nell’appartamento sopra il mio, messo a disposizione per dargli un pò di indipendenza. Piero è un grande donnaiolo infatti ogni qual volta gli si presenta l'occasione non perde tempo a trascorrere ore con amiche di passaggio.
Da quando sono solo non ho più sfiorato una donna e mi sento attratto da maschi più piccoli di me ma belli alti, muscolosi e di ottima presenza. Questo mio desiderio ovvio è represso perché ho una paura tremenda di essere scoperto e perché con mio figlio a casa non posso commettere errori, vado avanti con l’aiuto del porno e con un piccolo vibratore che mi aiuta.
Mio figlio ha diversi amici ma due di questi sono fantastici, ogni volta che li vedo mi fanno sbavare da quanto sono belli e desiderabili. Spesso li porta a casa e li ospita nel mio appartamento perché ha vergogna di portarli nel suo, infatti tiene la casa con un disordine infernale.
Fra di loro gli ho sentiti parlare di donne e di maschi e da tutti quei discorsi ho capito che mio figlio detesta l’omosessualità su cui non è assolutamente d’accordo mentre Francesco e Luca non hanno niente in contrario anzi sono aperti a tutte le esperienze. Ovvio che sapere che i suoi amici che normalmente porta a casa, sono aperti a tutte le esperienze, mi intriga moltissimo e aumenta in me il desiderio ma come si dice, guardare e non toccare, non posso permettermi di dar seguito ai miei desideri. Devo stare anche molto attento a ciò che dico perché non devo far capire quali sono i miei desideri.
Da alcuni mesi ho scoperto che a una ventina di chilometri da casa mia vi è una zona dove sono soliti gli incontri tra maschi. La zona è piena di stradine sterrate e di grossi cespugli dove è possibile nascondersi.
Un pomeriggio decido di andare a curiosare e così mi avvio con l’intento di esplorare il luogo e conoscerlo un po’ nel dettaglio.
Già la prima volta mi sono imbattuto in un ragazzo il quale fermatosi davanti al mio passaggio col cazzo in erezione perfetta mi ha invitato a toccalo. Non mi sono tirato indietro, così oltre che segarlo alla grande lo ho preso in bocca e avevo il desiderio di farmelo infilare dietro ma purtroppo eravamo senza preservativi e abbiamo dovuto desistere. Veramente una bellissima serata e per essere stata la prima volta che toccavo un cazzo dal vivo frutto dei miei sogni, era fantastico. Rientrato a casa sono rimasto diversi giorni a pensare a quell’incontro e al bellissimo pomeriggio trascorso.
Quel luogo mi intrigava moltissimo e mi piaceva da matti. Nonostante io sia un maturo, anche se non male, riuscivo a trovare divertimento.
Decido dopo un po’ di andarci nuovamente e parcheggiata la macchina mi sono messo in cammino nei diversi sentieri. Diverse persone mi hanno avvicinato ma non erano di mio gradimento per cui ho continuato a girare. Mentre attraversavo una piazzuola, vedo passare una macchina identica a quella di mio figlio, ma non ci ho fatto molto caso, di quel tipo di macchine ce ne sono tantissime in giro per cui nessun problema ma ovvio in me l’apprensione e l’allerta era massima. Questa macchina poco più avanti fa inversione e passa nuovamente quasi davanti a me. Cavolo vengo avvolto da paura e sconcerto perché osservando meglio il retro della macchina deduco che è quella di mio figlio perché nel portellone posteriore aveva una striscia blu che nessun altra aveva. Avrei voluto vedere i passeggeri , ma sono riuscito solo a vedere che vi erano due persone senza distinguerle. Pieno di paura decido di riprendere la macchina e far rientro immediatamente a casa ma all’arrivo la macchina di mio figlio era parcheggiata nel solito posto e mio figlio con Luca erano a casa mia che guardavano un film.
Il dubbio che mi avessero visto e che stessero facendo finta di niente era enorme ma ho cercato di comportarmi normalmente senza dare sospetti.
Per un paio di giorni aspettavo che mio figlio mi dicesse qualcosa, addirittura sono rimasto solo con Luca e anche li pensavo ad un accenno, invece niente, tutto come se non fosse successo niente quindi ne deduco che probabilmente non mi avessero visto o che la macchina non fosse quella di mio figlio ma una simile. La paura era un po’ venuta meno, per cui decido di andarci nuovamente.
Vado e tutto fila liscio, ovvio ero fornito di preservativi e gel che sistematicamente usavo perché trovavo sempre qualcuno che desiderava il mio culo e io volentieri glielo concedevo.
Alcune volte successive appena arrivato, parcheggio la macchina e come mi giro verso la strada principale rivedo la macchina di mio figlio insieme a Luca e Francesco. Rimango impietrito, senza potermi muovere per non essere visto ma dalla mia posizione vedo chiaramente che la macchina si ferma e scende Francesco che va dietro un cespuglio dove lo attendeva un compagno. La macchina si era fermata davanti al cespuglio e mio figlio e Luca rimasti in macchina parlottavano e ridevano.
Io non potevo muovermi perché sarei stato visto e quindi immobile ho aspettato che finissero e decidessero di andar via, unico problema la mia macchina che era un po’ visibile ma che non potevo spostare.
Francesco finisce con l’amico e mettendosi in ordine i calzoni risale in macchina e ripartono a tutta velocità passando davanti alla mia macchina. Questa volta ero stato scoperto, non avevano visto me perché ero ben nascosto ma avevano individuato alla grande la mia macchina. Rientro a casa passando dal retro dell’edificio ma in casa non c’era nessuno cosi decido di andare nel mio ufficio a bighellonare in attesa del rientro di mio figlio. Pensavo e ripensavo a come avrei dovuto giustificarmi ed eventualmente andare all’attacco per difendermi dicendo anche io quel che avevo visto di Francesco. Il cuore batteva a mille ma dopo diverse ore niente, nessun rientro. Il giorno successivo essendo di sabato, mio figlio era a casa e solitamente scendeva da me per il pranzo. Scende, il solito saluto, si parla del più e del meno ma nessun accenno alla sera prima. Passano i giorni e niente, tutto tace. La paura comincia a scemare e mi tranquillizzo sicuro però che mio figlio ormai mi aveva scoperto e per discrezione non voleva parlare.
Trascorrono diversi giorni e ormai avevo preso la decisione di non rischiare più e di dimenticare quel luogo, ma succede che un improvviso guasto alla macchina mi consente di averne una di cortesia. Decido cosi di approfittare e andarci ma con uno stato d’animo tranquillo perché la macchina non l’avrebbe riconosciuta nessuno.
Arrivo, parcheggio e mi avvio a piedi in alcuni sentieri ancora inesplorati. Ad una curva vedo parcheggiata la macchina di Luca, mi avvicino cercando di aggirare la zona e intravedo in mezzo al fogliame, Luca che si sta facendo fare un bocchino da un anziano. Mi fermo, mi metto in posizione sicura, faccio il guardone mentre inizio a segarmi e dopo che Luca gli era venuto in bocca, scappa di corsa, raggiunge la sua auto e si allontana velocemente.
Essendo abbastanza tranquillo, mi trattengo ancora un po’ per divertirmi per poi rientrare.
Il pomeriggio successivo decido di riandarci, tanto ormai ero sicuro con la macchina di cortesia. Arrivo nel boschetto e trovo subito due bei fustoni che mi invitano a divertirmi. Il luogo è molto appartato quasi sicuro per cui decidiamo tutti e tre di metterci nudi per essere più spensierati. Avevo il problema della scelta, quale cazzo succhiare per primo, mi inginocchio e inizio a leccare ovunque e a succhiare entrambi mentre uno di loro ispeziona il mio buchetto cercando di allargarlo con del gel. In breve tempo avevo il suo cazzo dentro che iniziava a muoversi mentre io succhiavo avidamente l’altro cazzo. Ero così preso a fare la troia, godendo tantissimo che succhiavo con gli occhi chiusi per godermi quel fantastico momento.
Riapro gli occhi e vedo tra il cespuglio dall’altra parte, Luca e Francesco che mi osservavano. Si girano improvvisamente e corrono via. Mi manca l’aria, mi sento mancare e svenire. Il ragazzo a cui stavo succhiando il cazzo, si accorge e mi molla e mi da una mano a distendermi per terra, tenermi sollevate le gambe cercando di farmi riprendere. Si rivestono, mi rivesto e andiamo via. Io tremavo, le palpitazioni al cuore erano tantissime. A fatica salgo in macchina e vado via con difficoltà dalla tremarella che avevo. Raggiungo una piazzuola e decido di fermarmi fino a ritrovare calma e nel frattempo mi bevo diverse bottigliette di acqua per far salire nuovamente la pressione a livelli normali.
Credo di essere rimasto fermo per almeno due ore, così decido di far rientro a casa.
Entro nel garage facendo il mio ingresso a casa passando per la porta di servizio. Faccio molto lentamente per non far rumore e non farmi accorgere del mio arrivo. Entro nell’appartamento ma fortunatamente non c’è nessuno, entro in doccia e poi cerco di stendermi. La serata trascorre normalmente, arriva mio figlio con la ragazza, ceniamo e poi dopo averla riaccompagnata si accomoda in poltrona vicino a me per vedere un film alla tv. Tutto normale fino a quel momento anche se io non riuscivo a bloccare la tremarella che avevo. Alcuni giorni dopo arriva mio figlio con Luca e Francesco e si accomodano in salotto, dovevano compilare delle schede. Io cercavo di nascondere l’agitazione facendo finta di leggere un libro che tenevo appoggiato alle gambe per paura che si vedesse il mio tremolio. Finiscono e ci mettiamo a parlare tutti del più e del meno ma soprattutto a commentare un grosso incidente che era avvenuto la mattina. Preparo un po’ di cena e invito Luca e Francesco a mangiare con noi. Mio figlio si allontana a prendere la ragazza e così rimango solo con i suoi amici. Era in qualche modo il momento che aspettavo per chiacchierare un po’ e chiarire. Gli avrei detto che i maschi mi piacevano da morire e così anche loro ma li avrei pregati di mantenere il segreto più assoluto con Piero. Mai e poi mai doveva sapere. Tanti pensieri e supposizioni ma niente di tutto ciò, pur essendo rimasti soli nessun accenno, la discussione è proseguita normalmente come se niente fosse avvenuto e soprattutto come se niente avessero visto. Mi tranquillizzo al massimo, anzi stavo per iniziare io a prendere l’argomento per fargli sapere in un modo o nell’altro che mi piacevano ma non ho trovato il coraggio.
I giorni successivi trascorrono nella più assoluta normalità, ormai avevo ritirato la mia macchina e consegnato quella di cortesia per cui per riandare in quel luogo avrei dovuto nuovamente rischiare e o studiare precauzioni particolari.
Mentre ero in piazza in un paese vicino per comprare il giornale, si avvicina un mio vecchio amico invitandomi a prendere un caffè al bar. Mentre lo si sorseggiava mi disse:
lui – ti ho invitato per dirti che ti ho visto al “cortile” mentre facevi la troia e succhiavi avidamente un cazzo.
Cazzo mi avevano visto in tanti, non posso più nascondermi
Io – Si vero è una cosa che mi piace tantissimo, fare la troia ogni tanto ma ti prego mantieni il segreto.
Lui - tranquillo ero anche io li per la stessa cosa per cui il segreto e la discrezione sono d’obbligo. Ti volevo chiedere se ti va di divertirci in tre, ho un amico che mi chiede sempre se gli trovo un terzo, lui è passivo ma con me attivo e te versatile credo si possa fare.
Io – si certo possiamo organizzare stando attenti ovvio, ma si può fare.
Ci scambiamo così i numeri di telefono dandoci appuntamento il prima possibile.
Prosegue con la seconda parte, spero vi sia piaciuta, lasciate commenti e carca temi soprattutto i sardi per magari poterci incontrare.
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