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Gay & Bisex

Faticoso ma alla fine il risultato è arrivato


di alfredCA
22.10.2018    |    15.839    |    8 9.0
"Osservando le macchine che passano, osservazione agevolata perché in corrispondenza della mia auto rallentano per vedere meglio chi sono, vedo passare un..."
Un pomeriggio mentre ero seduto in giardino a prendere un po’ di fresco e a farmi accarezzare dal leggero vento di maestrale, Mauro il mio vicino inizia a caricare il suo furgone di cassette vuote e a prepararsi per andare al mercato all’ingrosso ad approvvigionarsi, infatti faceva il fruttivendolo.
Vedendolo lavorare e mettere i mostra i suoi muscoli e la sua corporatura fantastica, mi veniva spontaneo osservarlo e anche desiderarlo tantissimo, infatti nel più assoluto segreto sono anche bsx e mi piacciono tantissimo i ragazzi tra i 30 e i 48 anni e Mauro vi assicuro è un ragazzo fantastico che io desidero e sogno tantissimo.
Gli dico: “We Mauro, anche oggi a rifornire?”
Lui: “Si cavolo anche oggi ma credimi non ne ho proprio voglia, ti andrebbe di venire a farmi compagnia, se non devi fare niente s’intende”
Proposta da non rifiutare così ho la possibilità di guardarlo, ammirarlo da vicino molto bene e fantasticare perché so già da diverso tempo che è etero convinto e ultra donnaiolo.
Io: “si certo volentieri, mi stavo addormentando, dammi qualche minuto e sono pronto”
Dimenticavo di presentarmi, mi chiamo Giulio e ho 54 anni, ben tenuto e palestrato. Sono separato da alcuni anni e ho 4 figli e per il tipo di lavoro svolto, ho sempre i pomeriggi liberi.
Siamo pronti per la partenza e ci avviamo a velocità di crociera al magazzino all’ingrosso dell’ortofrutta che stava a una ventina di chilometri dalle nostre abitazioni.
Durante il viaggio parliamo del più e del meno ma soprattutto lui affronta il problema dei gay che a lui danno molto fastidio, infatti si cade nell’argomento perché mi informa che nel parcheggio antistante il mercato all’ingrosso dove siamo diretti, si ritrovano i gay e le coppie per incontri.
Io ascolto con molto interesse quello che dice, infatti è una nuova informazione, non sapevo che quel parcheggio fosse luogo di incontri. Rimasi nel silenzio senza esprimere alcun parere, anche per paura di essere frainteso, infatti a me i gay non solo non mi danno alcun fastidio ma essendo io bsx e non detestando di poter avere rapporti con maschi, considero che sia giusto che possano vivere la loro vita, ovviamente questo mio pensiero non lo esterno perché conosco molto bene l’amico che ho affianco.
Mauro che ha 35 anni suonati, oltre ad essere single è come dicevo sopra, etero convinto, ha diverse amiche e ogni tanto le porta a casa sua. Credo che spesso si diverta anche a fare delle orge, infatti vedo entrare diverse ragazze e tanti suoi amici.
Dal cortile che è adiacente, ho avuto modo di sentire commenti e discussioni e quindi i dubbi sono pochi.
Arriviamo al piazzale antistante, un piazzale enorme e osservo che vi è un traffico incredibile di auto che girano, si fermano affianco ad altre auto, poi proseguono e continuano il loro giro. Mauro mi fa notare il traffico e mi dice che spesso quando deve sostare per attendere il suo turno, molti si avvicinano e gli chiedono se cerca qualcosa di particolare e lui risponde con un va fan culo.
Al che gli dico: “be puoi dirgli che non cerchi niente di ciò che cercano loro senza mandarli a qual paese ed essere irrispettoso nei loro confronti”
Lui: “Irrispettoso? Li prenderei a calci nel culo uno dopo l’altro, altro che rispetto, devono essere eliminati”
Finiamo il rifornimento e per fortuna quel pomeriggio era andata benissimo, così dice lui, normalmente occorre fare una lunga fila e aspettare parecchio.
Rientriamo a casa e prima di salutarci mi invita a prendere una birra a casa sua. Si mette in libertà e così posso ammirare ed immaginare la bontà che porta sotto e che guardandolo senza farmi notare, è messo abbastanza in evidenza che se non lo conoscessi darebbe da pensare che fosse li pronto per i miei desideri.
Si siede offrendomi la birra fresca e coglie l’occasione per ringraziarmi e scusandosi per avermi riempito la testa delle sue idee stronze e che in effetti anche quei poveri gay hanno bisogno di fare la loro vita. Una stretta di mano e via a casa mia.
La sera e le sere successive penso al traffico che vi era in quel parcheggio e avendo una certa voglia di sfogarmi decido di farci un salto per visionare la situazione. Ovviamente dovevo andare in un giorno diverso da quello in cui andava Mauro e poi dovevo usare una macchina diversa dalla mia. La paura di essere riconosciuto da qualcuno era enorme.
Passano alcuni giorni per organizzarmi e poi essendo ormai estate, tantissimi pomeriggi con l’asciugamano e l’ombrellone vado in una spiaggia vicino casa per godermi un po’ di sole e di mare.
Un pomeriggio vi era un vento molto forte per cui il mare sarebbe stato mosso e il vento avrebbe fatto volare la sabbia, così decido di prendere la macchina di mia sorella e di andare a fare una visita al parcheggio del mercato dell’ortofrutta, al solo scopo di curiosare e capire come si svolgeva il via e vai.
Arrivato, faccio un giro lungo tutto il parcheggio, osservo le persone che incontro, molti sono radunati a gruppetti per chiacchierare, altri sono appartati dentro le macchine con i vetri oscurati oppure con degli asciugamani per impedire di vedere e altri ancora girano un po’ come sto facendo io.
Finisco di fare il giro di ricognizione e decido di fermarmi vicino ad un incrocio dove credo di poter osservare tutti quelli che arrivano o vanno via, essendo, almeno credo, un passaggio obbligato.
Dopo pochissimo, si avvicina un bel ragazzo, e mi chiede cosa cercassi di particolare, gli rispondo che ero li per caso e giro a lui la stessa domanda. Per tutta risposta mi dice di cercare un maturo che possa impossessarsi del suo culo, perché ha una voglia matta di prenderla dietro e mi chiede anche se ho i preservativi.
Diciamo che la proposta non rientra in quello che vorrei io, infatti a me piacerebbe un bel ragazzo, anche come lui, ma che sia attivo e a cui piaccia fare sesso in maniera molto dolce, con baci e coccole e facendo quello che ci viene di fare senza limitarci alla sola penetrazione come mi chiede il ragazzo, pertanto gli rispondo di scusarmi ma che la proposta non mi interessa. Lui mi ringrazia e salutandomi mette in moto e prosegue la ricerca.
Osservando le macchine che passano, osservazione agevolata perché in corrispondenza della mia auto rallentano per vedere meglio chi sono, vedo passare un ragazzo che giudico subito come a dir poco fantastico, presumo abbastanza alto considerata l’altezza della testa dal finestrino, con una barbetta nera folta ben curata, occhiali da sole e una maglietta arancione molto bella.
Non si ferma ma prosegue, metto in moto e lo seguo. A prima vista mi piace molto, l’età e l’espressione del viso è quella che cerco. Si ferma in una piazzuola e io rallento e mi fermo vicino, lui scende e girando dietro la macchina si mette ad urinare. Cavolo è come pensavo, abbastanza alto, ben fatto di corpo e con una cazzo niente male per quello che posso osservare dalla mia posizione. Si gira verso di me e me lo fa vedere, tiro fuori la lingua per dargli un cenno di consenso, lui entra in macchina, mette in moto e si accosta alla mia auto abbassando i finestrini. Mentre sta per parlare, gli squilla il telefono e chiedendomi scusa risponde. “Si ciao, …… ok va bene …… ciao” Voltandosi verso di me mi chiede scusa ma mi dice che deve scappare perché lo hanno chiamato urgentemente dal lavoro, dandomi appuntamento ad una prossima occasione.
Non facciamo neppure in tempo a presentarci che sparisce a tutta velocità. Osservo la sua macchina ed è una Punto bianca nuovo modello ma non riesco a leggere neppure un numero della sua targa.
Mi rassegno, forse lui era la persona che cercavo, mi piaceva, ma niente, metto in moto e decido di rientrare a casa pensando che magari ci poteva essere un'altra occasione per fare un altro giro e curiosare.
Trascorrono i giorni e nei miei pensieri vi è sempre quel ragazzo con quella barbetta nera ben curata, che si è accostato per propormi qualcosa, la sua foto è ben stampata nella mia mente. Con quel ragazzo avrei fatto di tutto, mi sarei donato per qualsiasi cosa anche se magari non la avevo mai fatta, mi sarei messo a sua disposizione per farmi fare di tutto. Dovevo necessariamente organizzare quanto prima un'altra visita a quel parcheggio, devo trovare il tempo e soprattutto essere fortunato per trovare lui, quindi devo far coincidere il giorno e l’ora, magari lui è disponibile solo a quegli orari. Mi chiedevo: “ma se anche lui era li per caso la prima volta come potevo essere io e ha difficoltà a riandarci come la ho io, significa che non ci vedremo mai più sicuramente”.
Ormai la stagione estiva era iniziata e anche trovando un momento libero, data la vicinanza col mare, circa quattro chilometri, il mio tempo libero lo dovevo trascorrere in spiaggia. Al parcheggio ci sarei potuto andare solo se avessi avuto un altro intero pomeriggio a disposizione e magari col mare mosso e col vento.
Una mattina mi stavo organizzando la borsa frigo per il mare quando mio figlio mi chiede se gradisco andare con lui perché è solo e gli fa piacere la compagnia. Ok, si parte e in luogo di girare alla solita spiaggia vicino a casa, supera l’incrocio per andare in una spiaggia più lontana, più difficoltosa da raggiungere perché era necessario fare un po’ di strada a piedi, ma una volta raggiunta decisamente più bella. Per le difficoltà ad arrivarci era sempre meno affollata e quindi molto più vivibile rispetto a tutte le altre.
Arrivati, sistemiamo ombrellone e asciugamani e decidiamo di fare una passeggiata sul bagna asciuga e poi le solite cose, quali caffè al bar, bagno e un po’ di sole per la tintarella.
Rientrati dal bar, mentre mi stavo sdraiando sull’asciugamano, alla mia sinistra si sdraia mio figlio e dopo di lui a circa una cinquantina di metri non di più, vedo sistemarsi quel ragazzo fantastico che tanto stavo desiderando. Apro gli occhi, mi accerto che sia effettivamente lui e ormai ne sono certo, si toglie maglietta e pantaloncino e rimane in costume. Cavolo è davvero fantastico, è ancora più bello da come lo avevo visto al parcheggio. Nel frattempo penso a come posso fare per farmi notare e o avvicinarmi senza creare sospetti a mio figlio.
Pensavo di avvicinarmi facendo finta di conoscerlo abbastanza bene, stringendoli la mano e quindi facendo finta che fosse un mio amico da lunga data, ma pensavo: e se per caso lui non mi riconoscesse e a voce alta mi chiedesse chi sono? Non potevo correre quel rischio, dovevo farmi notare in modo diverso, magari aspettando che mio figlio si allontanasse per un po’ e lui avesse lo sguardo rivolto verso di me. Tutti questi pensieri svaniscono perché qualche secondo dopo arriva una coppia di ragazzi che si sistemano proprio al suo fianco, sono suoi amici per cui le mie speranze per farmi notare o per un approccio svaniscono completamente.
Ormai si è fatto tardi e si decide di rientrare a casa, nell’andar via passo al suo fianco cercando di farmi notare ma lui ha lo sguardo da un'altra parte. Niente da fare, sarà per una prossima volta sperando in meglio.
La mattina successiva, solito tram tram, infatti mio figlio sarebbe rimasto in ferie a casa per circa 10 giorni e anche io avevo preso ferie per lo stesso periodo. Quindi solita spiaggia, solite cose col mio sguardo impegnato a vedere l’uomo del mio desiderio presentarsi. La mattina trascorre tranquilla ma di lui nessuna traccia.
Mattina successiva solite cose, sistemazione degli asciugamani, passeggiata ed ecco spuntare il “MIO”, è con un amico molto più giovane di lui, anche molto più basso, un tipo per me insignificante. Cavolo non è solo, le difficoltà aumentano, ma dedico tutto il tempo in spiaggia a pensare a come farmi notare e all’approccio da avere. Ma più passa il il tempo e più mi rendo conto che anche quella mattinata sarebbe andata buca. Mentre mio figlio si allontana per un ulteriore bagno, prendo un foglietto dal borsello e scrivo il mio numero di telefono e poi “ciao sono Giulio, ci siamo visti nel parcheggio ortofrutta, mi piaci, sono un paio di asciugamani dopo di te, chiamami o messaggiami quando puoi”. Ora devo trovare il sistema per farglielo recapitare, ma subito vedo che sia lui che il suo amico si allontanano per fare il bagno. Mi alzo velocemente e infilo il foglietto dentro una fessura aperta del suo borsello. Decido di raggiungere mio figlio in acqua e poi rientro sotto l’ombrellone cercando di non perdere di vista il “MIO” ma non guarda il borsello e continua a chiacchierare col suo amico mentre noi ormai dobbiamo togliere gli ormeggi per fare rientro.
I giorni passano e ormai sono finite anche le ferie di mio figlio a me ne rimangono solo due per cui decido di andare in spiaggia da solo. Mi porto un buon libro con asciugamano e ombrellone e aspetto l’arrivo del mio desiderio, ma cavolo niente, non si presenta o almeno non lo vedo. Rientro a casa un po’ deluso in oltre ho sempre aspettato un suo messaggio ma niente, magari il foglietto che gli ho lasciato è andato perduto per cui avevo terminato di sperare.
Decido alcuni giorni dopo di andare alcune ore a farmi un giro al mercato ortofrutta nella speranza di incontrarlo. Alla mia macchina si accostano parecchie persone, alcune accettabili e altre un po’ meno ma decido di dire no a tutti perché ho paura che arrivi il mio desiderio e magari mi becchi insieme con altri e perda definitivamente l’occasione, quindi dopo alcune ore di attesa faccio rientro a casa pensando che ormai il mio desiderio resterà per sempre un sogno e tutto svanisce.
Trascorrono i giorni e io riprendo la vita lavorativa, casa, lavoro, palestra, amici, tutto nella normalità più assoluta quando un pomeriggio mi arriva un messaggio da numero sconosciuto “ciao Giulio, come va? Che fai?” rispondo dopo un po’ “ciao, chi sei? Niente di che”
Lui: “Sono Claudio, l’amico del parcheggio ortofrutta e della spiaggia” cavolo è lui, mi viene un po’ di tremarella alle gambe e subito gli rispondo: “Ciao carissimo Claudio, sto benissimo, avevo perso le speranze ma ora sono contento che abbiamo stabilito il contatto. Quando sei libero per conoscerci?”
Lui: “Scusami ma in spiaggia non mi sono potuto far notare, ti ho riconosciuto subito ma purtroppo ero col mio compagno e non potevo far niente. Se sei libero anche domani pomeriggio alle 16 affianco alla stazione”
Io: “ok ci sarò, avrò un cappellino rosso Ferrari per farmi riconoscere”
Inutile dire che ero in ansia, a lavoro ho preso due ore di permesso per rientrare prima a casa per prepararmi, doccia, clistere, profumi, abbigliamento leggero, maglietta e pantaloncini e cappellino rosso. Arrivo con circa una decina di minuti di anticipo e per fortuna trovo anche parcheggio libero, fermo e aspetto ma non sono passati secondi che sento bussare al finestrino lato passeggero, era lui, gli faccio cenno di entrare e sedersi.
Finalmente ci presentiamo, iniziamo a parlare del più e del meno e poi il discorso cade sul compagno con cui andava in spiaggia.
Lui: “Si convivo col mio carissimo compagno con cui mi trovo bene ma non mi dispiacciono le avventure extra”.
Gli faccio notare che per me non è un problema e che a me interessa lui a prescindere dalla sua situazione. Mi indica la strada per andare in un posto che lui conosce e dove possiamo restare tranquilli. Arrivati, ci accomodiamo nel sedile posteriore e subito entrambi ci mettiamo nudi e cominciamo a palparci e a toccarci ovunque. Ci baciamo in bocca e io con una mano arrivo subito a prendere il suo cazzo che è abbastanza lungo ma per fortuna non eccessivamente grosso, per me è l’ideale.
Continuo ad accarezzarlo e inizio a leccare la cappella e tutta l’asta mentre lui bagnandosi le dita non perde tempo per ispezionare il mio buchetto, lo allarga e lo lavora un po’ poi mi chiede di sedermi sopra e di infilarmelo tutto dentro. Indossa il preservativo e si mette del gel e io inizio a infilarmi quel meraviglioso cazzo dentro il mio culo che non aspettava altro. Entra e un po’ mi fa male, ma faccio finta di niente, mi fermo un po’ per abituarmi e poi continuo a farlo entrare. Cavalco un po’, lui è fermo sono io che mi muovo, è bellissimo, una sensazione mai provata fin d’ora. Mi muovo su e giù e poi sento che si irrigidisce e presumo stia già sborrando.
Mi fa alzare, si toglie il preservativo, lo pulisce con una salvietta e poi mi chiede di leccarlo un po’, ubbidisco e lo faccio volentieri, quel cazzo meraviglioso lo vorrei sempre tra le mani e dentro il mio culetto. Lui si stacca e dopo avermi dato un profondo bacio in bocca mi chiede di riaccompagnarlo alla stazione dove ci eravamo incontrati. Lungo il tragitto mi dice: “Adoro i maturi come te e tu mi piaci in modo particolare ma io ho una paura tremenda di far sesso in macchina e non vedevo l’ora di finire ma per le prossime volte ti chiedo di venire a casa mia, staremo più tranquilli e possiamo stare tutto il tempo che vogliamo” Ovviamente gli dico subito che in tre non lo ho mai fatto e che il suo convivente non è neppure un tipo che gradisco molto ma che per lui avrei fatto qualsiasi cosa”
Mi risponde: “non preoccuparti, lui è sempre al lavoro al pomeriggio e rientra verso le 21 per cui abbiamo tutto il tempo che vogliamo ma se capita che qualche volta è in casa, gli chiedo di guardarci e di non intervenire e lui fa come gli dico io”
Ovviamente la sua risposta mi tranquillizza e non vedevo l’ora di sapere quando sarebbe stato il nostro successivo incontro.
Lui: “ciao tesoro, ora vado, ci teniamo in contatto attivando whatsapp così vediamo di incontrarci quanto prima” una stretta di mano e sparisce tra la gente.
La mattina dopo trovo il suo messaggio del buongiorno, un bacio per l’ora di pranzo e la buonanotte alla sera, messaggi a cui ho risposto immediatamente.
Non sono trascorsi tanti giorni che mi chiede di andare a casa sua per le 15,30 e mi da l’indirizzo esatto, e nel paese vicino al mio a circa 10 minuti di macchina. All’ora fissata sono da lui, mi apre il portoncino in mutande e mi stampa subito un bacio in bocca formidabile.
Entro in salotto e mi presenta il suo compagno Michele che era seduto sul divano e mi dice: “C’è anche Michele e lui non interverrà nel nostro rapporto, starà seduto dove lo vedi, poi sarai tu se vorrai ad invitarlo o a non dirgli niente”.
Mi avvicino da Michele per stringergli la mano e lui fa il cenno di baciarmi e mi da un bacio sulle labbra che contraccambio.
Stando li in salotto Claudio mi spoglia e io faccio altrettanto con lui. Le nostre bocche non si staccano e continuiamo a baciarci mentre buttiamo per terra i nostri vestiti. Le nostre mani vanno ovunque, frugano tutto il corpo, soprattutto Claudio è fisso ad accarezzarmi il culetto e questo mi piace tantissimo. Scendo giù con la bocca e inizio a succhiare quel cazzo che tanto ho desiderato e che desidero tantissimo, mentre succhio vedo Michele che si è liberato dei suoi vestiti e comincia a segarsi. Cavolo per la sua statura ha un cazzo rispettabilissimo, quasi come quello di Claudio. Io continuo a succhiare ma dentro di me penso che a Claudio voglio farlo godere come non mai per cui faccio un cenno a Michele di unirsi a noi. Lui non se lo lascia ripetere due volte e mentre io continuo a succhiare il cazzo di Claudio, lui inizia a succhiare il mio.
E’ così tanto la goduria che mi sta dando il bocchino di Michele che accelero il mio succhiare a Claudio e senza avvertirmi mi scarica in bocca una quantità di sborra incredibile che vuole scambiare con le nostre bocche compresa quella di Michele.
Siamo tutti pieni della sua sborra e visto che è già venuto penso che il nostro fare sesso sia nella fase finale, invece mi sono sbagliato, dopo tantissime altre carezze e un buon lavoro di carezze, coccole e di succhiare, e il suo compagno collabora attivamente, il suo cazzo è nuovamente pronto e mi chiede di penetrarmi.
Non aspetto che si metta il preservativo, lui mi fa attendere e se lo infila e in pochi secondi sono seduto sopra di lui e lo cavalco. Mi piace muovermi e anche a lui piace tantissimo, nel frattempo Michele continua a succhiarmi e dopo poco scarico la mia sborra nella sua bocca, il quale ingoia tutto.
Claudio mi chiede di spostarmi per far sedere sopra di lui Michele, il quale in un attimo ha infilata tutta quella verga nel suo culo mentre io bacio entrambi in bocca aumentando la loro goduria.
Ci alternavamo con Michele per farci penetrare e la resistenza di Claudio era incredibile, non so quanto tempo ma sicuramente tanto, che il cazzo di Claudio entrava e usciva dal mio e dal culo di Michele e dopo diverso tempo ci ha fatto mettere alla pecorina e tolto il preservativo, ha scaricato tutta la sua sborra un po’ nel mio culo e un po’ nel culo di Michele.
Eravamo entrambi veramente soddisfatti.
Al termine siamo andati a farci una doccia ma poi siamo rimasti nudi ad accarezzarci e a baciarci all’infinito. Non volevamo staccare, era così eccitante e bellissima la situazione che si era creata che staccarci sarebbe stato un vero peccato. Abbiamo trascorso così tanto tempo che poi Michele si è allontanato ed è andato in cucina a preparare qualcosa per la cena. Ovviamente fui costretto a mangiare con loro e questo mi aveva fatto tanto piacere. Durante la cena abbiamo parlato di tante cose, ma la cosa che più mi ha fatto piacere è che nonostante ci conoscessimo solo da alcune ore, ormai mi consideravano uno di loro e quindi dandomi l’autorizzazione ad andare senza preavviso a casa loro, addirittura dandomi così tanta fiducia da consegnarmi una coppia di chiavi dell’appartamento.
Dopo cena abbiamo continuato ad accarezzarci e a baciarci e questa volta ho avuto l’onore di leccare il buchetto di Claudio, il quale gradiva tantissimo al punto che mi aveva raccomandato che quello sarebbe stato un lavoretto che avrei dovuto fare ogni volta che si stava insieme.
Inutile dire che quella sera rientrai a casa tardissimo ma contento di aver trovato nuovi amici.
Da quel giorno ci incontriamo diverse volte la settimana, qualche volta anche dopo cena, mi presento da loro dopo averli mandato un semplice messaggio per avvertirli del mio arrivo. Non sempre facciamo sesso, spesso ci limitiamo a stare insieme e a vedere un po’ di tv, ma non trascorrono tre giorni di digiuno che siamo nuovamente ammucchiati ad amarci e credetemi è una situazione che auguro a tutti, alcune volte sborriamo anche più di una volta.
Meglio dire che dopo alcuni giorni di frequentazione, di comune accordo abbiamo deciso di fare tutti e tre gli esami del sangue per verificare che non ci fossero ostacoli al nostro rapporto senza preservativi. Ovvio i risultati sono stati negativi per cui non avevamo più nessun ostacolo.
Ci amiamo tantissimo ogni volta che lo desideriamo e io finalmente mi sono messo l’animo in pace perché avevo finalmente trovato il Mio tanto desiderato uomo (uomini considerando il compagno).
Grazie, spero vi sia piaciuto. Non fate caso ad errori sia grammaticali, di sintassi e ortografici. Se volete lasciare un commento mi fa piacere - ciao
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