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La vendetta contro mamma


di alfredCA
10.10.2017    |    81.362    |    9 8.1
"Vedevo che ci sapeva fare molto bene a succhiare..."
Sono alfredo, fratello gemello di Riccardo, abbiamo 25 anni e una mamma di 40. Si siamo venuti al mondo quando mia madre aveva solo 15 anni e a 18 anni si è sposata con il nostro papà. Ma veniamo al racconto.
Io e mio fratello siamo sempre andati molto d'accordo, abbiamo frequentato tutte la scuole insieme nella stessa classe. La mia famiglia, è sempre stata una famiglia molto distinta, mia madre insegnante di matematica in un liceo e mio padre responsabile commerciale di una grossa ditta di prodotti per l'industria. Per via del suo lavoro mio padre era spesso lontano da casa, lo si vedeva solo la domenica al mattino per qualche ora perchè poi al pomeriggio andava sempre allo stadio per seguire la sua squadra del cuore. Era sufficiente vederlo per poche ore per avere con mio padre un rapporto splendido e così anche per mio fratello. In casa vi era tanta armonia, si scherzava e si dialogava tantissimo. Sia mio padre che mia madre erano molto attenti alle nostre necessità e non ci facevano mancare mai nulla.
Durante il terso anno delle superiori è venuto a mancare il nonno e così la mamma e il papà han chiesto a me e mio fratello se eravamo d'accordo ad andare a dormire dalla nonna per farle compagnia. La proposta è stata accettata immediatamente perchè la nonna ci accontentava in tutto e ci lasciava certe libertà notturne che in casa non potevamo avere.
Sia io che mio fratello avevamo la ragazza e quindi la sera sul tardi, quando la nonna dormiva, potevamo portare le nostre ragazze in casa e fare sesso comodamente nel nostro letto. Io e mio fratello si dormiva nella stessa camera e non ci creavamo problemi a fare sesso con le nostre rispettive ragazze contemporaneamente ognuno nel suo letto, qualche volta è successo che abbiamo fatto sesso tutti e quattro insieme, ma la mia ragazza non era molto d'accordo per cui eravamo rientrati subito nella normalità. Sicuramente la nonna si era accorta del movimento strano che spesso facevamo, ma a parte qualche battuta, non ci ha mai rimproverato o vietato nulla.
Dopo circa un anno che si dormiva dalla nonna, ci siamo accorti che i rapporti tra i nostri genitori non erano cambiati, dialogavano molto poco e spesso di ignoravano. Riccardo, mio fratello aveva avuto modo di chiedere spiegazioni alla mamma per questo cambiamento improvviso e la risposta fu che mia madre si era accorta che nostro padre la tradiva e che qualche volta con la scusante della trasferta era invece a casa dell'amante nascosta. La mamma sopportava questa situazione perchè ancora attendeva delle prove certe prima di prendere una decisione.
La decisione non tardò e mio padre andò a vivere per conto suo e mia madre rimase sola, così a turno io e mio fratello si dormiva nuovamente a casa nostra. La cosa ci dispiaceva, infatti quando a ciascuno spettava il turno per dormire dalla mamma, si stava in astinenza fino a quando la mamma non ci permise di poter fare le ore piccole e quindi ottenere la stessa libertà che avevamo quando si dormiva dalla nonna. Spesso era la mamma stesso che ci invitava ad uscire e a trascorrere qualche ora in più con le nostre ragazze anche perchè desiderava anche lei essere un po più libera di frequentare le sue amicizie.
Nel frattempo una sorella della mamma di separa dal marito e quindi fa rientro a casa della nonna e così cessa la necessità di fare i turni per fare compagnia alla nonna, così si è ripreso a dormire a casa nostra con la nostra mamma.
Ormai noi la sera si rientrava a casa molto tardi e al rientro la mamma era solitamente a letto, quindi facevamo molto lentamente, spesso senza accendere le luci per non svegliarla.
Solitamente l'ora del rientro era quasi uguale con mio fratello e comunque ci aspettavamo prima di metterci a dormire perchè ci piaceva parlare e raccontarci un po le nostre cose.
Una notte essendo la ragazza impegnata con degli esami, sono entrato molto prima del previsto e nonostante fosse molto presto, feci come se non dovessi farmi accorgere o svegliare mia madre, quindi entrai in casa senza accendere le luci e senza far rumore. Mi dirigo nella mia stanza e mi sdraio sul letto in attesa del rientro di mio fratello per la solita conversazione notturna.
Nel silenzio, sento dei rumori provenire dalla camera di mia madre, così a piedi nudi mi avvicino senza far alcun rumore verso la sua camera e scopro una cosa che non avrei mai voluto scoprire. Mia madre stava facendo un pompino al marito della sorella (quella separata).
L'uomo era un tipo molto alto e robusto e aveva un cazzo di tutto rispetto, abbastanza lungo e anche grosso.
La mamma lo succhiava con molto gusto e lui ogni tanto le metteva le mani sulla testa per darle il ritmo. Io a quella vista mi sono nascosto e ho voluto seguire tutta la scena. Non vi nascondo che avevo il cazzo duro come la pietra e per non farmi male dentro le mutande lo avevo tirato fuori e ogni tanto me lo menavo.
L'uomo tolse il cazzo dalla bocca di mia madre e la fece girare facendole mettere il culo bene in vista. Inizio a leccarli il culo e sentivo la mamma che lo pregava di non incularla ma di fotterla nella figa. lo supplicava ma lui dopo averla leccata la inculo in sol colpo e mia madre emise un urlo da spavento. Lui la fotteva con veemenza e alla fine sentivo mia madre che lo pregava di fotterla di romperli il culo, Godeva tantissimo, alla fine lui svuotò le sue palle dentro il culo della mamma. Io ormai non ero più padrone di me stesso infatti tolti fuori del fazzolettini, ho svuotato tutto il mio liquido seminale, saranno state sette o otto schizzi e ho imbrattato anche il montante della porta.
Dopo che l'uomo aveva sborrato nel culo della mamma la ha fatta girare e ha iniziato a chiavarla nella figa. Lui godeva tantissimo e le mordeva i capezzoli chiamandola troia e puttana e mia madre era compiaciuta infatti gridava "si sono la tua troia fottimi, inondami".
Quando mi sono accordo che stavano per smettere, senza far alcun rumore sono rientrato in camera e mi sono sdraiato nel letto pensando alla scena che mai avrei voluto vedere anche se mi era piaciuta tantissimo.
Non la avrei voluta vedere perchè era con il cognato e non aveva avuto rispetto per la sorella e poi mai mi sarei immaginato che mia madre fosse una vera troia.
L'uomo andò via e in casa scese il silenzio che fu rotto solo più tardi dal rientro di mio fratello che cercando di non accendere le luci entrò in camera e chiuse alle sue spalle la porta.
La sera non so come sono riuscito ma non dissi niente a mio fratello di quello che era successo ance se lui continuamente mi chiedeva cosa avessi perchè mi vedeva strano.
La sera seguente, telefonai alla mia ragazza per dirgli che non sarei potuto andare perchè avevo mal di gola e preferivo non prender freddo, così feci finta di uscire, sbattendo il portoncino e mi ritirai in camera nel più assoluto silenzio.
Dal buco della serratura riuscivo a vedere mia madre seduta sul divano, completamente nuda e la visita dell'uomo non tardò. Al suo arrivo senza neppure baciarla ma solo dandole una leggera carezza ai capelli, si tolse il cinto e tirò fuori il cazzo e lo mise subito in bocca alla mamma. Vedevo che ci sapeva fare molto bene a succhiare. Mentre lo succhiava con una mano cercava di sbottonargli la camicia e far scendere i calzoni. In un batter d'occhio anche lui fu nudo e si sedette nel divano con mia madre inginocchiata per terra che gli succhiava il cazzo e gli leccava le palle e tutta la pancia. Ben presto lui venne scaricandoli sopra tanta di quella sborra che gli sporco tutti i capelli e il viso. Io ovviamente avevo già sborrato abbondantemente per terra senza preoccuparmi di nulla ma quella visione mi eccitava tantissimo.
Loro poi si spostarono in camera da letto e io avendo chiuso la porta della mia camera non me la sentii ad aprirla per andare a spiarli, avevo paura di fare rumore, ma tanto sapevo cosa avrebbero fatto, sentivo lui che continuava a trattarla da puttana e lei che che continuava a ripeterli "sono la tua troia".
La sera al rientro di mio fratello, decisi di raccontargli tutto nei minimi dettagli. Mio fratello si incazzo come una belva e ci mettemmo d'accordo per dare una buona lezione alla mamma al mattino seguente.
Al mattino seguente, ci alzammo presto e ci sistemammo nudi in cucina in attesa che la mamma venisse pre preparare la colazione. Entrando in cucina ci vide nudi e senza scomporsi più di tanto chiese spiegazioni e ci riproverò ordinandoci di andare a metterci le mutante. Così io mi alzai e andai incontro a mia madre prendedola per il braccio e spingendola verso il muro, mio fratello venne in aiuto e la mantenne all'altro braccio, così io le imposi di farmi un bocchino come sapeva fare lei con Ignazio il cognato. Lei arrossi e cercava di svincolarci ma la nostra presa era più forte. Con grande sorpresa vidi che non faceva più alcuna resistenza e senza farselo ripetere prese il mio cazzo in bocca ancora moscio lo porto all'erezione succhiandolo avidamente. Mio fratello nel frattempo le strappava le mutandine e il reggiseno e la leccava e succhiava ovunque. La mamma inizio a succhiare anche il cazzo di Riccardo e così dandogli della troia e puttana la portammo in camera da letto e la inondammo di sborra ovunque. Io inizia a leccarli la figa e mio fratello il culo e le tette e in breve tempo lei aveva i nostri cazzi in culo e in figa. Iniziammo anche a baciarci in bocca con passione e la mamma godeva veramente tanto ma anche noi. Per buona parte della mattinata facemmo sesso in tre e riuscimmo a darle un severa punizione. La cosa per la mamma, non semrò una punizione ma un forte desiderio dei suoi due figli di possederla, così ci chiese se ce la sentivamo di fare sesso con lei sempre ogni volta che ce ne avevamo voglia (sempre) e noi ormai accecati dalla maestria della mamma accettammo ma in cambio avrebbe dovuto interrompere il rapporto col cognato. Così da quel giorno o solo o con mio fratello facevamo normalmente sesso con la mamma e ci divertivamo tantissimo. Ovvio le nostre rispettive ragazze non dubitarono mai di nulla, anzi spesso le portavamo a casa per fare sesso nel nostro lettino e a nostra madre le chiedevamo di assentarsi e andare a fare commissioni per lasciarci tranquilli. La sera dopo il rientro dormivamo nel lettone con nostra madre e a turno facevamo l'amore con lei e in casa era tornata l'armonia.
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