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L’amico di mio figlio e poi lui (cap 2)


di alfredCA
19.11.2019    |    7.338    |    2 9.4
"Minchia mi ero dimenticato di togliere il dildo così gli corro dietro cercando di nasconderlo in qualche modo, penso di essere riuscito ma ovviamente il..."
Dopo aver parlato un po’ prende con forza il mio viso spingendolo verso il suo cazzo che aveva fatto uscire fuori dalle mutande.
Non mi pongo problemi, non aspettavo altro così inizio a leccare e a succhiare. Lo avevo tutto in bocca, lo riempio di saliva completamente e faccio dei risucchi fantastici. Lui mi tiene la testa continuando a ripetere “Sii sei fortissimo, mamma mia che fantastico, dai non fermarti, fai più piano altrimenti vengo subito”
Giro lo sguardo e vedo che ha la testa rivolta all’indietro e tiene gli occhi chiusi mentre con la mano non smette di accarezzarmi la schiena e i capelli.
Lui: “Michele sto venendo, non resisto, sei bravissimo” Mi toglie la testa appena in tempo per sborrare copiosamente sulla sua pancia.
Lui: “sei stato meraviglioso, solitamente duro parecchio prima di venire ma con te non è stato possibile, sei molto meglio di una donna. Ti avrei voluto sborrare in bocca ma non sapevo se volevi ma la prossima volta devo venirti in bocca, me lo devi concedere”
Io: “Si certo ben volentieri, puoi inondarmi dove vuoi, sono tuo”
Si avvia verso il bagno per lavarsi mentre io menandomi il cazzo continuo a vedere quel poco che è ancora rimasto del porno. Rientra, si accomoda al mio fianco e prendendo il mio cazzo in mano inizia a farmi una sega. Due colpi e sto sborrando, ero eccitatissimo. La sua mano era piena della mia sborra. Con un dito se la avvicina alla bocca per assaggiarla. “Michele è molto buona complimenti e poi ne fai una mare, bello”
Andiamo nuovamente a lavarci poi stando in piedi in salotto mi chiede un bicchiere d’acqua e mi saluta dandomi appuntamento a presto. “Ci vediamo quanto prima, abbiamo rotto il ghiaccio, mi piaci. Ti faccio sapere quando posso”
Io: “ok va bene, mi piaci tantissimo, vieni quando vuoi ma mi raccomando, il massimo segreto ci conto”
Erano state le ultime parole famose. La sera Luca era rientrato prima del previsto, io ero ancora intento a vedere la tv. Si accomoda al mio fianco e mi dice: “papi, visto che non è tardi voglio dirti qualcosa ma vorrei non ti offendessi, sono solo osservazioni e non rimproveri”
Io: “dimmi tranquillamente, certo che non mi offendo, è giusto che anche tu mi faccia le tue osservazioni, ne faccio tesoro”
Luca: “vedi papi, ho notato gli sguardi che rivolgi verso Claudio e ho visto come c’è intesa fra voi. Sono contento che hai trovato un amico, ma siccome conosco Claudio penso anche quali possano essere gli interessi comuni”
Io: “ma nessun interesse, lui è venuto per vedere la tv e nient’altro. Lo ospito perché so che è tuo amico”
Luca: “dai papi sii sincero con me. L’altro giorno mentre guardavamo il porno, tu ci fissavi e per una o due volte ti sei passato la lingue sulle labbra, dai non sono scemo. Poi il porno che stavamo guardando è un cd tuo che ho trovato nel tuo studio. Avrei potuto scegliere uno dei cd porno che hai nascosti in garage, ma non volevo scoprirmi”
Dopo queste parole di Luca, non sapevo più cosa rispondere, se avessi trovato un fosso mi sarei sotterrato.
Io: “si qualche volta mi capita di guardarne qualcuno ma più per curiosità e passatempo, niente di più”
Luca: “guarda che non c’è niente di male infatti come hai notato ne stavamo guardando uno anche noi. Quelli che hai nascosti in garage sono quasi tutti del genere gay e poi ho visto anche che hai un dildo, oh se ne possono fare diversi usi, a me non interessa ma se lo usavi con mamma perché tenerlo nascosto in garage? Papi non ti sto giudicando, vorrei solo che fossi sincero con me”
Io: “mi vergogno di tutto, certo non ti sto dando una buona immagine”
Luca: “ma no papi, tranquillo, anche a me piacciono queste cose. Per essere sincero con te, con Claudio spesso facciamo sesso insieme e lo facciamo anche con le nostre ragazze, ci piace per cui capisci che non ti sto giudicando” Io: “va bè”
Luca: “ti ho notato tantissime volte osservarmi intensamente, una volta ti ho scoperto che guardavi dal buco della serratura e avrai notato che mi sono messo in mostra, ma non ti ho mai detto niente, sei mio padre e per un rapporto incestuoso non sono ancora pronto ma sappi che lo farei perché anche tu mi piaci. A me e a Claudio piacciono i maturi. Non preoccuparti di quanto ti sto dicendo, mantieni il segreto sulla nostra confidenza, non dire niente neppure a Claudio poi con lui fai quello che vuoi, mi trovi d’accordo e non ti giudico e poi è veramente un bel ragazzo”
Mi da una carezza sui capelli e dandomi la buonanotte si ritira nella sua camera.
Diversi giorni dopo Luca mi dice: “papi c’è una partita su sky verso le 16, Claudio mi chiedeva se poteva venire a vederla se non è di disturbo, gli ho detto che avrei chiesto anche perché io dopo che esco da lavoro vado da lei”
Io: “Si ok non ci sono problemi, digli pure che può venire tranquillamente”
La scusa per venire a casa che aveva trovata mi era piaciuta tantissimo. L’idea di incontrarlo adesso che avevamo rotto il ghiaccio mi entusiasmava e poi mi sentivo più libero perché Luca ormai immaginava e sapeva ma con Claudio dovevo far finta di niente. Nell’attesa non nascondo che erano aumentati i battiti cardiaci. Non sapevo se attenderlo in libertà oppure vestito normalmente, ma avevo scelto di rimanere vestito col televisore spento. Il dubbio che magari, come già successo, potesse arrivare con Luca era una eventualità da non scartare e farmi trovare in mutande da Luca non mi andava. Così nell’attesa mi passavano per la mente mille pensieri ma volevo fidarmi di Claudio, mi piaceva tantissimo e ancora ero incredulo che tra noi due fosse nato qualcosa di importante, ci piacevamo entrambi.
Puntuale all’ora indicata, arriva Claudio. Lo accolgo con la tremarella, lo faccio accomodare e subito mi dice: “cavolo sei ancora vestita troia, spogliati e metti il porno, uno qualsiasi”
L’espressione che aveva usato mi aveva sorpreso, dalla dolcezza è passato a chiamarmi troia. La cosa un po’ mi aveva turbato, mi sta mancando di rispetto ed è anche maleducato ma dentro di me essere trattato male mi piaceva. Obbedisco senza batter ciglio, Inserisco il porno e mi metto in mutande ma Claudio è già nudo col cazzo in tiro.
“dai Michele, cosa aspetti, succhiamelo, lo so che sei una troia e ti piace tanto, dati da fare è tutto tuo”
Mi inginocchio e inizio a succhiare e sono eccitato al massimo. Mi incita a succhiarlo e a farlo entrare tutto dentro. Lui mi accarezza e comincia a far ruotare le dita sull’orifizio anale. Mi diceva che voleva prepararmi il buchetto perché stava desiderando tanto il mio culo.
Ormai sono ai suoi comandi e sono eccitatissimo, ogni tanto mi meno il cazzo ma non ho tempo di pensare che è Claudio a dirmi cosa devo fare. Mi solleva e mi fa mettere a novanta grandi, inizia a leccarmi il culo e ad infilarci le dita, non so quante se due oppure tre ma sono completamente in tilt, non capisco più niente, desidero tutto da lui, desidero essere inculato, ha un cazzo fantastico e lo voglio tutto.
Avvicina la cappella al buchetto e in un sol colpo fa entrare tutta quella verga dentro di me. Urlo per il dolore, lui si ferma e appena sente che non mi lamento più inizia a pomparmi fortissimo.
“troia, ti piace il mio cazzo, è entrato subito, lo avevi già rotto, quanti ne hai preso. Non sembri ma sei veramente una troia puttana. Lo dobbiamo dire a Luca perché alla fine ti lacera tutto anche lui. Sei una merda troia, dai godi”
Tutte quelle parole anziché indignarmi mi eccitavano ancora di più. Ormai il culo era rovente, mi aveva fatto girare a pancia in su senza sfilarmi il cazzo e continuava a pompare. Un po’ avevo iniziato a lamentarmi perché sentivo dolore ma per tutta risposta mi sento dire che più sento dolore e più lui gode. “sei la mia puttana e devi soffrire” Poi mi inonda il culo di sborra e sfilandolo mi obbliga a pulirlo con la lingua e a succhiarlo. Ho fatto tutto quello che mi aveva ordinato e Claudio era contentissimo. “Bravo Michele, sei stato veramente bravo, hai una bravura impressionante, neppure le ragazze mi fanno godere come mi hai fatto godere tu”
Claudio era entrato in bagno per lavarsi e così ho fatto anche io. Si stava avviando verso la porta d’ingresso quando si gira improvvisamente e mi dice: “Ma tu Michele non sei venuto, giusto? Abbassati le mutante”
Claudio mi lecca l’asta e poi inizia un bocchino fantastico. Stavo godendo come un matto, gli accarezzavo i capelli e spingevo immaginando la sua bocca come una figa fantastica. Resisto pochissimo, avviso che stavo per venire, così lui solleva la maglietta e mi dice di sborrargli sul petto. Lo faccio, mi piace riempirlo della mia sborra ma subito dopo mi ordina di leccare tutto e pulirlo. Non lo avevo mai fatto e la cosa mi faceva un po’ schifo, ma sto zitto ed eseguo gli ordini.
Claudio si ricompone e tenendomi la testa per darmi uno splendido bacio in bocca mi dice: “ora sei mio, ogni volta che avrò voglia tu sarai a mia disposizione, ti faccio sapere, ciao”
Dopo che era andato via, nel silenzio ho riflettuto su quanto era successo, un po’ mi vergognavo ma riflettevo su quanto aveva detto riferito a Luca. Ero ormai convinto che prima o poi avremo fatto tutto alla luce del sole anche con Luca.
Avevo il culo indolenzito, mi faceva male e questo non mi permetteva di dimenticarmi la cavolata che avevo fatto. Mi sono lasciato andare senza alcun pudore, con Claudio avevo perso la dignità, ma ogni tanto pensavo che avevo anche goduto tantissimo e che una occasione simile non capitava tutti i giorni.
La frase che in pieno godimento mi aveva detto, mi ritornava alla mente e cioè “se lo sa Luca ti lacera tutto anche lui”. Perché aveva detto se lo sa Luca. Se non era lui a svelare tutto, Luca poteva immaginare ma non sapere. Poi perché mi lacera tutto. Pensavo che con Luca ne avessero già parlato ecco perché Luca era sicuro di quello che mi diceva. Sicuramente aveva manifestato a Claudio il desiderio di partecipare, ma doveva trovare il momento giusto. A mente fredda tantissimi sono i pensieri. Avevo necessità di parlarci e chiarire, volevo sapere di più.
Passarono diversi giorni e di Claudio nessuna notizia, non lo avevo più sentito e visto. Luca mio figlio era sempre impegnato per cui a casa non ci vedevamo.
Un pomeriggio vedo arrivare Luca mio figlio insieme con Claudio ma salgono direttamente al piano superiore senza fermarsi nel mio appartamento. Io ero nel mio studio e dopo poco sento dei passi, era Claudio che stava entrando nel mio studio: “Dai troia fai veloce, succhiamelo un po’, sono pieno” tira fuori il cazzo e me lo infila in bocca, lo succhio e stava diventando durissimo, poi mi allontana e si ricompone dicendomi: “cavolo non ho tempo ora, dobbiamo avere pazienza, alla prossima” e dandomi un bacio sulle labbra si allontana e va da mio figlio. Avevo tante domande da fargli ma non mi da tempo ma al tempo stesso mi aveva fatto piacere che era venuto a salutarmi e anche se poco me lo aveva fatto succhiare.
Alcuni giorni dopo lo vedo arrivare a casa insieme con Luca, salgono al piano superiore mentre mio figlio mi chiede se posso preparare un buon caffè.
Mentre stavo in cucina ad armeggiare con la macchinetta espresso arriva Claudio e all’orecchio mi sussurra che ci saremo visti tra due giorni e mi mette nelle mani un foglietto scappando via. Lo guardo ed era il suo numero di telefono, bellissimo, bravo così riusciremo ad organizzare meglio. Pochi secondi e stavamo sorseggiando il caffè e poi subito dopo scappano di corsa.
Non perdo tempo e registro il suo numero e vedo anche che ha la connessione whatsApp per cui decido di inviali immediatamente un messaggio in modo da registrare il mio numero.
Come promesso dopo due giorni mi arriva il messaggio che potrebbe venire al pomeriggio, gli do subito la conferma e al pomeriggio puntuale suona il campanello.
Vado ad aprire e subito come arriva, mi abbraccia e mi da un bacio in bocca fantastico. Inizia a sfilarmi la maglietta e a farmi scendere i calzoni. Con la bocca all’orecchio mi sussurra: “sei mia ormai, sei una gran troia e devi sempre obbedire a tutto quello che ti ordino, dai fai lavorare la lingua”
Lo bacio e gli lecco le orecchie, mi prende la testa facendomi capire che devo iniziare a scendere verso il basso. Inizio a succhiare le mammelle, il petto, le ascelle mentre lui sa dire solo “siiiiiiii continua”, scendo ancora più giù e inizio a leccare il cazzo che è già durissimo. Lo lecco su tutti i lati, non vi è centimetro dove la mia lingua non sia passata, mi soffermo a infilare la lingua nel buchetto del glande perché ormai so che gli piace tantissimo poi inizio a succhiare molto lentamente. E’ una delizia succhiare, lui apre completamente le gambe per facilitarmi l’attività, avvicina la sua faccia alla mia testa dicendomi: “Miche vai a prendere il dildo, voglio allargare il tuo buchetto, vai aspetto.
Mollo la presa e vado in garage per recuperarlo, rientro e vedo che seduto sul divano ha le gambe allargate e si sta accarezzando le palle. Prende il dildo e dopo averlo succhiato con la sua bocca per insalivarlo, me lo infila nel culo, lo accende e lo sento vibrare dentro di me. Chiudo gli occhi, mi piace tantissimo, lui mi infila il cazzo in bocca e con la mano muove il dildo per farmi godere sempre più, poi me lo sfila, mi ordina di andare a prendere il gel, lo spalma sul dildo poi mi dice che glielo devo infilare nel suo culo. “Miche infilamelo dentro piano, fammelo provare, accendilo e muovilo lentamente. Eseguo i suoi ordini e vedo che sta godendo tantissimo, poi mi ordina di lasciarglielo dentro e di riprendere a succhiarlo. Vuole che succhi velocemente e ogni tanto devo sfilarlo per leccarlo ovunque. Si sta scaricando la batteria del dildo per cui mi invita a spegnerlo, se lo sfila e mi fa girare per infilarmi il suo cazzo nel culo.
Sono alla pecorina con Claudio che si sta muovendo abbastanza velocemente dentro di me infatti dopo pochi secondi mi riempie con la sua sborra. Ho il culo pieno di sborra e mi infila il dildo, così scivola molto meglio. Sono sicuro che ti piace di più. Infatti aveva ragione mi piaceva tantissimo poi mi sfila il dildo pieno della sua sborra e mi ordina di infilarglielo dentro “Dai Miche infilamelo, così è lubrificato alla grande, muovilo lentamente, dai fallo ruotare, fammi godere sto impazzendo”
Ero eccitato al massimo sentire che anche Claudio stava godendo col culo. Mi ordina di sfilarlo e di pulirlo con la mia bocca, non mi piaceva molto ma dovevo obbedire glielo avevo promesso. Nel frattempo mi stava facendo una sega fantastica, dico: “piano Claudio altrimenti vengo subito”
Lui: “si dai quando stai per venire fermami e appoggia il cazzo nel mio buchetto mentre vieni, ma attento non infilarlo, non è ancora giunto il momento ma sborrami sopra”
Eseguo e scarico la mia sborra davanti al suo buchetto, poi mi ordina di spalmarla nelle natiche e con un dito infilarla dentro il buco muovendo le dita. Eseguo, ero riuscito ad infilargli due dita, scivolavano benissimo con la sborra, era un lubrificante fantastico. Poi mi ferma dicendomi di andare a lavarci. Davanti al bidet ci stavamo lavando poi quanto è arrivato il mio turno e lui si stava asciugando mi dice che il suo desiderio era quello di dormire una intera notte insieme. “Voglio fare l’amore con te tutta una notte così abbiamo il tempo di riposarci un attimo tra una sborrata e l’altra e poi riprendiamo a godere. Vedi come possiamo fare, pensaci. Ricordati di mettere il dildo in carica così la prossima volta ci divertiamo meglio, dai adesso vado. Sei la mia troia, mi piaci sempre di più”
Mi prende la testa dandomi un bacio in bocca bellissimo e poi mi morsica leggermente l’orecchio, si stacca e va via.
La prima cosa che faccio è quella di mettere il dildo sotto carica in modo da poterlo staccare e nascondere prima che arrivi Luca e mia moglie e nel frattempo mi metto a fare altro.
Il tempo vola e sento mi a moglie arrivare e quasi contemporaneamente Luca.
Non era mai successo e Luca senza dirmi niente va nel mio studio per cercare un testo che gli interessava. Minchia mi ero dimenticato di togliere il dildo così gli corro dietro cercando di nasconderlo in qualche modo, penso di essere riuscito ma ovviamente il dubbio mi rimane ma ormai se per caso lo ha visto non posso certo rimediare per cui aspetto che esca dalla camera, ma prima di uscire mi chiama “papi lo avete usato questa sera, devi essere una bella troietta nel sesso. Quando hai l’occasione usa cazzi veri è meglio, più bello” poi va via senza darmi il tempo di dire qualcosa.
Con Claudio i rapporti si stavano facendo sempre più stretti, mi scriveva su whatSapp durante il giorno dicendo “ti amo troia”, mi mandava il messaggio del buongiorno e della buonanotte ricordandomi sempre che non aspettava altro per stare con me anche la sera e la notte.
continua, lasciate pure i commenti e leggete il capitolo 3 – non badate ai tanti errori GRAZIE
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