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Superguenda - capitolo tre


di MissSerena
04.10.2023    |    3.478    |    3 9.8
"" disse Diana aggiungendo un altro dito al primo..."
Clark si rendeva perfettamente conto che la sua condizione stava cambiando sempre più in fretta, ma soprattutto lui si sentiva sempre meno uomo e più donna. Il seno aveva raggiunto le forme di una terza sì scarsa, ma pur sempre d'effetto, i fianchi si erano stretti anche se non in modo vistoso, mentre il suo pene manteneva il suo volto double-face, del tutto insignificante se non stimolava i capezzoli, nel qual caso diventava una mazza degna di un attore porno.
Usando lo shopping on-line si era fatto anche un bel guardaroba tutto al femminile, ma non erano mancati gli acquisti in un paio di pornoshop, dove aveva preso diversi grossi falli con i quali si masturbava tutte le sere, anche se quando usciva nella sua versione Guendalina, non era mai andato in bianco.
Quello che non riusciva però ad imparare da sola era il truccarsi, nonostante avesse visto molti tutorial su diversi canali, il risultato non era mai soddisfacente, in quanto o troppo semplice, o talmente vistoso da sconfinare nel ridicolo.
Preso dallo sconforto di non riuscire ad arrivare ad alcun risultato decedente, decise di chiamare la sua oramai ex fidanzata Diana, con la scusa di chiederle come stava.
"Bene." rispose freddamente la donna "Anche se mi hai rotto il culo e trattato come una troia."
"Scusami è che l'aver scoperto d'esser cornuto mi ha fatto perdere il controllo." cercò di giustificarsi il sempre meno uomo.
"Dimmi che vuoi, tanto lo so che mi hai chiamata per chiedermi qualcosa." disse Diana che lo conosceva fin troppo bene.
Clark spiegò il suo problema, e mentre parlava alla donna si accesero mille lampadine in testa, perché se era chiaro che si sentiva ferita, lo era altrettanto che voleva ancora godere della mazza dell'uomo.
"Facciamo così, stasera vieni da me che ti spiego come ci si trucca, ma solo se metti abiti femminili, perché se vuoi fare la travestita dev'essere in tutto e per tutto chiaro Guendalina ?"
"Va benissimo." rispose Clark felice non solo per l'aiuto, ma soprattutto che Diana l'avesse perdonato per essersi vendicato del tradimento in modo così violento.
Così col cuore colmo di felicità Clark si trasformò in Guendalina indossando un bel vestito verde smeraldo, sotto il quale mise un completino di raso bianco, per finire con scarpe e borsetta nere. Senza più alcuna paura di ciò che potevano dire i vicini, uscì di casa per dirigersi verso quella di Diana, felice dei fischi che lanciarono alcuni uomini, anche se accompagnati da frasi non certamente eleganti.
L'unico problema fu guidare con i tacchi dato che non l'aveva mai fatto, ma procedendo con calma nonostante non desiderasse altro che arrivare il prima possibile, giunse a destinazione senza dover bestemmiare più di tanto.
"Ma sei uno splendore !" esclamò Diana subito dopo aver aperto la porta e dato due bei baci sulle guance della travestita "Fra un po' avrai più tette di me, e questo non mi sembra proprio giusto." concluse con tono scherzoso.
Guendalina fu sorpresa dall'accoglienza così calorosa, ma non disse nulla neanche quando Diana, dopo averla portata in camera, dove aveva preparato tutto per insegnarle a truccarsi, le disse di spogliarsi in modo da evitare il pericolo di far sporcare il vestito.
La gioia della travestita si trasformò in stupore quando la donna si tolse l'anonimo vestito a fiori, che celava una mise da vera dominatrice. Il bustino in pelle nera le reggeva il seno lasciandolo però di fatto scoperto dai capezzoli in su, mentre il microscopico tanga anch'esso in pelle nera, sembrava quasi disegnare ancor di più le perfette chiappe della donna, che aveva le gambe fasciate da delle autoreggenti con la riga dietro.
"Allora troietta in calore che non sei altro, ti piaccio in questa versione, diciamo aggressiva ?" chiese Diana a chi la guardava ancora a bocca aperta.
"Sei meravigliosa." rispose Guendalina.
"Quindi non avrai nessun problema a ubbidirmi, anche se sono certa che hai una gran voglia di godere."
"Certo, dimmi cosa devo fare."
"Inizia a spogliarti, se non ho capito male per restare Guendalina devi avere qualcosa di femminile, ma non saranno certo reggiseno e mutandine."
La travestita si denudò per poi mettere coll'aiuto di Diana delle autoreggenti a rete larga, e quindi mettersi carponi al centro del letto.
"Riesci a tenerti il cazzo sotto controllo ?" chiese la donna che nel frattempo si era inginocchiata vicino alla sua prossima vittima.
"Sì anche se non ho ancora capito bene come, ma se nessuno me compresa mi tocca i capezzoli mi rimane piccolo."
"Bene vediamo subito se è così" disse Diana iniziando a far passare un dito dall'inizio del solco delle chiappe sino alla cappella, notando subito che Guendalina fremeva ogni volta che gli passava sopra il buchetto.
Ben presto lasciò perdere i genitali che non rispondevano ad alcuna sollecitazione per dedicarsi all'ano della travestita, quasi massaggiandolo dall'esterno prima di prendere del gel lubrificante e penetrarlo con un dito.
"Hai il culo bello stretto nonostante ti sarai sfondata di cazzi." disse Diana aggiungendo un altro dito al primo.
"Di veri solo uno." rispose Guendalina quasi vergognandosi "Però quelli finti non mi bastano mai, perché è come se dopo averli usati il culo mi si richiudesse."
"Tanto meglio vorrà dire che te lo romperò senza pensarci più di tanto."
Diana cominciò un lento ma inesorabile lavoro di dilatazione dell'ano di quello che una volta era il suo fidanzato, infilandoci dentro prima tre dita ed infine quattro, con Guendalina che oramai godeva senza più alcun ritegno.
"Mio Dio ma sei propria una troia !" esclamò la donna stupita da quanto era elastico l'ano della travestita "Ma tranquilla ho i giusti cannoni anche per una come te. Devi sapere che prima di conoscerti stavo con uno che amava più farsi scopare che usare il cazzo, così mi ero dotata di falli e strap-on belli grossi per fotterlo ogni volta che voleva. Peccato che alla fine ha scoperto che il cazzo vero è meglio di quello finto, e si sia messo con uno che lo sfonda a più non posso, e quando non lo fa lui trova sempre qualcuno disposto a prendere il suo posto."
Diana prese due grossi falli da circa trenta centimetri l'uno, ma mentre uno finì in bocca a Guendalina, l'altro se lo fissò alla vita tramite un'imbragatura, finendo col risultare una figura da film sadomaso. Rimanendo di una freddezza al limite del glaciale, tornò ad inginocchiarsi al fianco della sua vittima per riprendere l'opera di dilatazione anale che aveva interrotto, senza dire una parola lasciando che la stanza si riempisse dei gemiti e dei sospiri di Guendalina. Solo quando si rese conto che le sue quattro dita entravano nell'ano della travestita senza incontrare alcuna resistenza, unse il suo gigantesco strap-on per puntarlo finalmente a quello che più che un buchetto era diventato un cratere.
"Adesso facciamo finta che tu mi hai tradita, e io mi vendico come hai fatto tu l'altro giorno." disse Diana dopo aver fatto entrare nell'ano di Guendalina solo parte della cappella del fallo "Così vediamo se capisci cosa vuol dire esser trattata peggio di una troia."
La donna afferrò con forza i fianchi di chi le stava davanti, per poi spingere non tanto con forza, quanto con rabbia, riuscendo ben presto ad infilarle dentro il retto più di due terzi della bestia che aveva fra le gambe.
Guendalina urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni, ben sapendo che non sarebbe servito a nulla, ma del resto quella strana violenza aveva un suo fascino al quale non sapeva sottrarsi. Perché se era chiaro che volendo poteva togliersi in ogni momento da quella situazione, avendo più forza di Diana, lo era altrettanto il sapere che ben presto avrebbe goduto esattamente com'era successo con Rick, e di conseguenza si comportò come aveva fatto col ragazzo, cercando di fare un po' la vittima, per poi concedersi senza alcun pudore.
"Diana ti prego fai piano, così mi fai solo male."
"Taci puttana da culo che non sei altro. Come se non sapessi che stai li ferma solo perché ti piace prenderlo nel culo, e più grosso è, meglio è. Ma stai tranquilla che con me i cazzi veri non ti mancheranno mai, la prossima volta ti porto da uno che è chiamato bazooka e non c'è bisogno che ti spieghi il perché, e mentre io posso usare la fica, tu hai solo il tuo bel culo da farti sfondare."
"Davvero mi porteresti da uno così ?" chiese Guendalina che stava iniziando a godere.
"Certo lurida troia, voglio vederti farcita di cazzi, fosse solo per dimostrarti che sei molto peggio di me, anche se ancora non lo sai." le rispose Diana che oramai l'aveva sodomizzata completamente "Vedi hai trenta centimetri di gomma nel culo e godi da fra schifo, quindi adesso girati perché voglio guardarti in faccia mentre t'inculo."
Guendalina ubbidì mettendosi subito sdraiata sulla schiena, per poi afferrarsi entrambe le caviglie con le mani in modo da potersi offrire ancora meglio alla donna.
Diana da parte sua fu ancora più brutale di prima, affondando il suo fallo nel retto del suo ex fidanzato, usando tutto il suo peso per infilarlo tutto il prima possibile.
"Guarda come godi con un cazzo finto nel culo, tu che l'altra volta facevi l'offeso perché ti avevo tradito." disse la donna mentre fotteva la travestita coll'unico scopo di vendicare la violenza subita "Dai dimmi che ti piace tanto lo so che è così."
"Sì voglio il tuo gran cazzo anche se è finto." le rispose Guendalina oramai prossima all'orgasmo "E poi voglio quello dei tuoi amanti perché anche se ho il cazzo sono donna come te."
Diana continuò ad insultare, ma soprattutto a scopare quella che per lei era una strana creatura, sino a quando questa non venne quasi senza schizzare il proprio seme, ed a quel punto si rese conto di aver pensato solo a Guendalina, e per nulla a se stessa.
"Leccami la fica e fammi godere." disse la donna dopo essersi tolta il grosso strap-on e sistemata al centro del letto.
"Non vuoi che ti scopi ?" chiese la travestita ben conoscendo i gusti di Diana "Per me non c'è problema, soprattutto dopo quello che hai fatto."
"Ti ho detto leccami la fica frocia ! rispose fin troppo seccamente la padrona di casa "Se voglio un cazzo me lo vado a cercare senza tette, e magari che non gli piaccia prenderlo nel culo."
Nonostante quell'umiliazione così cocente, Guendalina s'inginocchiò fra le gambe della donna, e con estrema dedizione prese a leccarle la passera, cercando di dare il meglio di se. Quando però vide Diana iniziare a godere, provò una certa invidia per non poter provare lo stesso piacere, ma del resto non poteva diventare del tutto donna senza prima finire quella trasformazione della quale non aveva nessun controllo.
Così continuò ad usare la lingua portando lentamente Diana verso l'orgasmo, sino a ritrovarselo in bocca quasi come una liberazione.
"Davvero vuoi portarmi da un uomo che conosci ?" chiese Guendalina non appena vide Diana riprendersi.
"Certo che sì ! E sia chiaro non è per farti un favore, ma solo per vederti scopare da un uomo, perché se è vero che passerei ore a romperti il culo, lo è altrettanto che un cazzo vero è tutta un'altra cosa, e tu sei tanto troia che non ti basterà mai. Adesso però vattene perché sono stanca, quanto all'incontro stai tranquilla che sarà presto, e del resto ne hai più voglia tu di me."
Guendalina si rivestì un po' delusa per non aver imparato nulla di trucco, ma allo stesso tempo felice per la promessa che le aveva fatto, perché se era vero che con Rick aveva goduto, non aspettava altro che sapere cosa avrebbe provato con un uomo ben più dotato. Lasciò Diana da sola senza dire nulla per tornare al suo appartamento, e provare con un discreto successo a truccarsi usando i tutorial di Youtube.
"Almeno così sarò più bella per lui." disse a se stessa mentre si guardava allo specchio "Perché in fondo Diana ha ragione, sono una gran troia, ma soprattutto una troia senza limiti."


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