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La vendetta 6


di iltiralatte
29.10.2023    |    2.286    |    11 7.7
"” Bra “Ben, mi saria (io sarei) el talenr scout de tele 69..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Leo
Ero tornato a casa da pochi minuti quando udii una chiave girare nella toppa
Pochi istanti a Naomi apparve
Nao ”Perdonami amore ma proprio non ho potuto venire, Ero in ufficio pronta a raggiungerti quando è suonato il telefon …”
La interruppi immediatamente.
Leo “Basta! Ti ho vista passare velocemente accelerando invece di fermarti davanti a me. Perché mi menti? Dove sei stata? O meglio con chi sei stata? Ti sei fatta un amante, vero?”
Tentò un cenno di diniego, poi guardandomi negli occhi capì che sapevo tutto o quasi
Scoppiò improvvisamente in lacrime:
“Perdonami Leo. Io ti amo veramente. Non so cosa mi sia successo.”
La fissai senza proferir parola.
Noe “Un mese circa dopo il nostro matrimonio Simone mi ha dedicato un canto. Era una canzone dolcissima tenerissima e tristissima. Senza sapere come mi sono trovata nuda a letto con lui che mi stava scopando.
Non una sola volta ho cercato di sottrarmi ma deve avermi fatto un incantesimo- Ogni volta che mi voleva dovevo giacere con lui ed io subivo pur sapendo nel mio intimo di amare te.”
Trascorremmo alcune ore a chiarirci quella notte
Lei piangeva , giurava e spergiurava, ricordava tutti i nostri momenti felici e le difficoltà che avevamo superato assieme ma io mi rendevo conto che non potevo più aver fiducia in lei.
Il suo non era stato un errore casuale: la debolezza di un momento. Me lo avesse confessato subito avrei potuto perdonarla, aiutarla, pur con la morte nel cuore a superare la crisi.
Il suo era stato un tradimento prolungato. Mesi e mesi di sotterfugi e di bugie e di tradimenti. Una sola poteva essere la mia conclusione:
Leo “Ora sarai stanca, immagino. Non ti caccio per la strada. Ti concedo di dormire su quella poltrona, Domattina mi renderei la chiave di casa e tornerai dal tuo amante. Io chiederò il divorzio e tu me lo concederai senza batter ciglio. Non voglio vederti mai più.”
Con le lacrime agli occhi lei si sfilò l’anello che tanto avevo penato a comperare quando le avevo chiesto di sposarmi.
Leo “No, tienilo tu, Non voglio avere più nulla che ti ricordi. Inoltre quello è un anello maledetto. Se non lo avessi acquistato forse ora potremmo essere ancora una coppia.
Mi ritirai col groppo in gola e chiusi a chiave la porta della camera. Al mattino Naomi era scomparsa dalla mia vita per sempre.
Ora però dovevo pensare alla vendetta.
Chi mi aveva separato dalla mia donna doveva pagarla. Volevo fare in modo che nessun altro venisse più separato dalla moglie per causa sua.
Avevo un amico …. Con un ghigno malefico sollevai la cornetta del telefono. …

Naomi
Una voce in lontananza:
“Un minut per piasé. Te voret un cantant Sun dre a parlà cun la nostra nuova stela. Ciapa una cadrega, sculta e impara”(aspetta un minuto per piacere. Vuoi un cantante? Sto parlando con la nostra nuova stella. Prenditi una sedia. Ascolta e impara)
Simone ascoltava perplesso la cornetta del telefono che gli avevo passato.
Nao “È un certo dott Brambilla che ti sta cercando da Milano: gli ho detto di essere la tua rappresentante ma ha insistito: vuole parlare solo con te.”
Bra “C’al senta, lu l’è el cantante che l’ha cantaa l’alter ier al piano bar *****?”
Sim “Si signore, sono proprio io.”
Bra “Ben, mi saria (io sarei) el talenr scout de tele 69.
Lu l’ha sentida numinà una quai volta?” (lei la ha sentita nominare qualche volta).
Sim “Si figuri se non conosco tele 69. È una televisione giovane ma in grande ascesa.“
Bra “Ben, nun cercum un cantant de lancià ch’el sarà la nostra bandera (noi cerchiamo un cantante da lanciare che sarà anche la nostra bandiera.) La roba la ga interessa?(la cosa le interessa)”
Sim “E questi sarei io?”
Bra “Si luu al gh’a una bela vus (lei ha una bella voce) calda e pastusa cum’è che ghe pias a nun (calda e pastosa come piace a noi)”
Naturalmente mi interessa e quando devo presentarmi?”
Bra “Mi pensi che lunedi che vegn el vaga ben (penso che lunedì prossimo vada bene). Lu vegn chi in uffizi , firmum el cuntrat e peu podumm cumincià (lei viene qui in ufficio, firmiamo il contratto e possiamo cominciare). Ch’el porta anca quela dona che la ghe pirla inturna quand el canta (porti anche quella signora che le gira attorno quando canta) Ma l’ha de ves liber per almen 6 mes (ma deve essere libero per almeno 6 mesi) Cumincium subit (cominceremo subito).”
Seguì l’indirizzo dove recarsi ed il nome del dott Volpi, il produttore esecutivo.
Io avevo naturalmente ascoltato tutto in viva voce e per la prima volta dimenticai Leo ed il mio tradimento.
Sim “Mi vuole e vuole anche te! Finalmente potrò sfondare e tu sarai al mio fianco.”
Nao “Non si è parlato di cifre però.“
Sim “Certo, questi sono contratti che non si possono discutere al telefono lunedi ci presentiamo e definiremo tutti i particolari.”
Nao “Però c’è un problema. La stagione è appena iniziata ed io ho prenotazioni per 5 mesi!”
Sim “Cosa importa? Disdici tutto! Se vorranno ascoltarmi gli basterà accendere il televisore.”
Seguirono giorni frenetici. Cancellammo tutte le esibizioni di Simone e dovemmo pure pagare alcune penali, cosa che ridusse i nostri conti quasi sull’orlo dello zero, poi finalmente potemmo prendere il treno per Udine, la città che ci era stata indicata.
Restammo ammirati dalla grandiosità del palazzo nostra destinazione. Era evidente, qui i soldi giravano e ne giravano molti.
Ci presentammo all’ingresso.
Sim “Sono Simone e siamo attesi dal dott Volpi.”
Il portiere controllò il registro:
Portiere “Mi spiace signore il suo nome non figura in elenco”
Sim “Possibile? Controlli meglio per favore, L’appuntamento mi è stato fissato dal dott Brambilla.
Portiere “Brambilla? Il nostro talent scout? Al momento è in ufficio. Lo avverto subito.”
Un istante dopo apparve un ometto che ci si rivolse con un forte accento veneto:
Bra “Me spiase siori, io non ho mai fatto la telefonata di cui parlate ed al momento proprio non abbiamo bisogno di cantanti.”
Avevo capito tutto eravamo rimasti vittima di uno scherzo atroce.
Noe “Ma non potrebbe concedergli almeno una audizione? Le giuro che è molto bravo.
Bra “Cara siora, se dovessi ascoltare tutti quelli che si ritengono bravi non avrei più tempo per svolgere il mio lavoro.”
A quelle parole Simone, infuriato, cercò di farsi largo con la forza.
Sim “Mi avete promesso un contratto ed ora lo esigo. Spostò con una spinta il portiere, scartò il dott Brambilla e, a passo deciso si diresse all’interno dell’edificio.
Non fece più di tre passi: dall’ombra emersero gli agenti della sicurezza che lo ributtarono in strada senza tanti complimenti.
Io uscii scusandomi con le mie gambe ma il dott Brambilla mi bloccò un momento.
Bra “Siora, riferisca pure al suo amico che mi adopererò personalmente perché tutto il mondo della musica gli sia precluso.”
Quella chiassata aveva però avuto un effetto positivo. Ora il mio basso ventre non reclamava più quello di Simone. Anch’io ero rimasta schifata dal suo comportamento.
Appena tornata a casa feci la valigia e lo abbandonai..

Leo
Mar “Suonano alla porta. Aspetti qualcuno?”
Leo “Proprio no amore vuoi vedere tu chi è?”
Mar “Una certa Noemi che dice di essere tua moglie. Traditore mi avevi detto di essere divorziato!”
Noe “Si è proprio così signora; io ero sua moglie.”
Mi precipitai alla porta;
Leo “Cosa fai qui? Ti avevo chiaramente detto di non farti più vedere.”
Noe (cogli occhi bassi) “Hai ragione Leo, ti ho offeso a lungo e gratuitamente, ma ora sono disperata, Non so più dove andare.”
Leo (burbero) “Ma il tuo amante non ha più una casa?”
Noe “Si la ha, ma per poco. Lui ancora non lo sa ma tra le penali pagate ed il blocco delle chiamate che subirà è completamente rovinato. Lo ho lasciato. Finalmente sono riuscita a liberarmi della sua influenza ma ora sono senza un tetto. Ti prego, in nome di tutta la nostra storia e del nostro passato amore dammi un posto per dormire, Domani poi tornerò a trovare Federica, mi cospargerò il capo di cenere e la scongiurerò di riassumermi.”
Intervenne Marianna “Conosco la tua storia. Io ne ho avuta una simile con la tua stessa persona, ma sono stata fortunata. Non ho abboccato all’amo come te.”
Poi mi si rivolse “Amore vendicarsi è umano ma perdonare è divino. Ti conosco bene se so che la aiuterai? Potremmo sistemarla nella camera di bambini? Tanto non ne abbiamo ancora.”
Ci pensai un momento: dopotutto Simone era rovinato ed io la mia vendetta la avevo avuta, vendetta che con Noemi presso di me sarebbe stata ancora più completa, e poi … potevo rispondere di no alla mia donna? Ora Noemi sarebbe stata ospite nella casa di cui era stata padrona.

Fine

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-

Fine
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