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Lui & Lei

Inferno e Paradiso


di iltiralatte
30.10.2023    |    1.251    |    0 7.1
"L’Angelo mi tolse la benda ed io realizzai di essere in un’ampia anticamera oltre cui si notava una immensa camera ricolma di letti matrimoniali a due piazze..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia. Vi tranquillizzo, non sono impazzito.

Sono sempre stato un ragazzino vivace.
A 10 anni giocavo con la palla, ma sarebbe stata una delle ultime volte.
A 14 anni già giocavo con le palle.
Mi piaceva sentirle sbattere sotto di me, Piacere che si ampliò quando, abbandonata Federica, passai alle femmine vere.
A 20 anni ero un vero puttaniere, solo che io non andavo a puttane. Da vero tombeur de femmes riuscivo a portare nel mio letto tutte quelle che mi capitavano a tiro, verginelle, fidanzate o sposate che fossero.
Credo due o tre di averle pure ingravidate prima di renderle al legittimo consorte che ora cresce, certo ignaro ma con tanto amore, i bastardi che la “fedele” mogliettina gli ha dato.
Con la religione ho sempre avuto un rapporto di mutua sopportazione: lasciavo ai preti le loro litanie e le loro superstizioni e loro lasciavano a me inseminare le loro fedeli in pace.
Sono sempre stato fortunato, questo lo ammetto. Nessun marito mi ha mai sospettato o, se lo ha fatto, mai me lo ha fatto capire.
Come ho detto prima ho sempre lasciato i preti nel loro brodo, quindi non avevo nessuno con cui parlare dei miei dubbi.
“Cosa sarà di me dopo la mia morte?”
“Mi dissolverò nel nulla o dovrò essere assegnato ad uno dei tre regni? (Inferno, Purgatorio, Paradiso?)"
Man mano che invecchiavo queste domande si facevano sempre più impellenti: stavo forse ritrovando lentamente la fede.
In cuor mio pregavo “Oh Signore, credo di non essere particolarmente cattivo. In tutta la mia vita ho solo amato! Donne d’accordo, ma sempre di Amore si tratta anche se dispensato tramite scopate. Ti prego: dammi un segno. Fammi capire la differenze tra Inferno e Paradiso perché io possa eventualmente modificare i miei comportamenti.”
Non voglio essere preso per pazzo, ma Dio mi rispose.
Un notte in cui, conscio dei miei 80 anni. Avevo deciso per una volta di non andare a troie accomodandomi su una sedia posta sul mio terrazzo, vidi una stella nel cielo sgombro di nubi, improvvisamente, brillare più intensamente.
“Una supernova?” Mi domandai. “Che fortuna averne vista una nella mia vita!”
Incantato rimasi a guardarla.
Ad ogni istante le luce pareva aumentare e la stella ingrandirsi.
Cominciavo ad inquietarmi quando mi parve di notare, in tutto quel fulgore, una forma umana.
Pur continuando a non capire cosa stesse accadendo, mi tranquillizzai leggermente.
Il bagliore aumentava ogni istante di più ma al suo interno ora la figura umana si distingueva nettamente.
“Che diavoleria è mai questa?” Mi domandai “Un uomo luminoso che vola. Chissà dove starà andando?”
Ebbi presto la risposta: lui atterrò proprio davanti a me.
Io “Ch chi sei?” Domandai tremando un po’.
Ang “Un Angelo mi rispose.”
Io “Co cosa vuoi? Se sei venuto a portarmi via?”
Ang “Si!” Mi rispose “Ma stai tranquillo, io non sono l’Angelo della Morte,”
Io “E allora che vuoi da me?”
Ang “Una volta ogni mille anni Dio ha disposto che un mortale veda esaudito il suo desiderio. È toccato a te!”
Io “A me? Ma io non ho mai espresso desideri, vivo modestamente del mio e non voglio di più. Il mio unico hobby sono le donne ma, nonostante l’età riesco ancora a soddisfarlo anche se ho dovuto rinunciare alla bella carne fresca di 20 anni.”
Ang “Osi forse affermare che Dio sbaglia?”
Io “Oh no, certo è la mia memoria che è fallace.”
Ang “Non volevi forse sapere cosa accade dopo la morte e quale differenza ci sia tra Inferno e Paradiso?”
Io “Si, quello si. E tu sei qui per parlarmene?”
Ang “Posso e debbo fare di meglio. Ti mostrerò Inferno e Paradiso. Ti basta?”
Io alzandomi: “Sono pronto. Dove andiamo?”
L’Angelo mi porse una benda e mi coprii gli occhi
Ang “Devo prepararti per il viaggio e coprirti gli occhi altrimenti la luce del mio viaggio ti accecherebbe,”
Verificato che non potevo vedere partimmo.
Mi sembrava di fluttuare, non avvertivo nulla attorno a me. Il mondo fisico era sparito.
Improvvisamente posai i piedi al suolo. I sensi erano tornati da me.
L’Angelo mi tolse la benda ed io realizzai di essere in un’ampia anticamera oltre cui si notava una immensa camera ricolma di letti matrimoniali a due piazze.
Un grande tendone celava l’ingresso di una seconda camera, probabilmente grande quanto quella che vedevo, dietro di lei.
Ang “Ecco, questo è l’Inferno.”
Lo guardai con aria interrogativa: non vedevo ne fuoco ne fiamme, Cosa diavolo ci avevano raccontato per anni i preti?
Qualche uomo apparve in anticamera: dapprima due o tre sporadici, poi centinaia, infine migliaia. La camera era colma di dannati tanto che io faticavo a muovermi.
Apparve un diavolo sogghignante:
Diavolo “Anime dannate qui siete all’Inferno. Non crediate che qui tutto sia male. Ora abbasserò la tenda e, oltre essa. Troverete un mare di dannate di numero pari a voi. Sceglietene una e portatevela nell’altra sala. Scegliete un letto e datevi da fare tranquillamente. Se vorrete scopare nessun demone vi ostacolerà. Siete e sarete sempre completamente liberi di chiavare come volete. Le donne saranno sempre a vostra disposizione con l’obbligo di soddisfare ogni vostro desiderio ”
Il Diavolo tirò la tenda ed apparve un enorme stuolo di donne bellissime
Io già mi fregavo le mani: “Questo è certo il posto che sceglierò dopo la morte.” Pensavo sfregandomi le mani.
I primi fortunati già stavano scopando: una sveltina tanto per gradire.
“Ma quella è mia moglie.” Si udì ad alta voce.
Altri terminata la sveltina, aggredirono i loro vicini, pretendendo di ciulare le loro donne.
La rissa scoppiò generale; tutti aggredivano e picchiavano tutti.
Mentalmente feci marcia indietro: nessuno aveva veramente goduto la sua scopata.
In compenso tutti avevano rimediato ferite gravi da curare in ospedale.
Infine due statue si animarono e cominciarono a picchiare tutti senza distinzioni di sorta imponendo la calma con la forza ed ulteriori ossa rotte.
Ang “Ecco l’Inferno. Ora gli infermi saranno curati ma, appena guariti dovranno tornare qui in eterno.”
Io “Portami via per favore, ho capito che questo posto non fa per me."
L’angelo mi mostra la benda e me la applica.
Nuovamente perdo contatto coi miei sensi e nuovamente avverto di nuovo il pavimento sotto i miei piedi.
Ang “Ecco, questo è il Paradiso.” E mi toglie la benda
Io mi guardo attorno e non capisco
La stanza di attesa è la stessa ed identiche sono le persone già in attesa
Si apre la tenda: identiche le donne
I beati effettuano la loro scelte tranquillamente ma, prima si recarsi nella seconda camera, attendono una coppia loro successiva. Ci stringono amicizia e probabilmente con loro prendono accordi.
Si recano quindi nella sala –copule, scelgono due letti vicini e mentre una coppia chiava, l'altra fa loro la guardia si che nessuno li disturbi, venendo poi ricambiati quando la prima coppia, facendo così riposare gli organi sessuali, prende il loro posto alla guardia
Ogni tanto un dannato vagabondo che non può scopare tenta di avvicinarsi a quel letto ma viene prontamente respinto dalla coppia custode, per cui se ne torna all’Inferno.
Le statue di guardia sono piene di muffa. Non sono realmente necessarie.
Ora l’Angelo mi benda nuovamente ed un istante dopo sono sulla mia terrazza.
L’Angelo mi ha fatto vedere la differenza tra Inferno e Paradiso. Ora la ho compresa..
Ma mentre saluto l’Angelo che si allontana ho un’ulteriore sorpresa.
Mi giro nel letto e scopro che è stato tutto un sogno.
Sono rimasto con le mie domande senza risposta, ma forse ho imparato qualche cosa,
E VOI?

Fine

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà.

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