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Lui & Lei

Amici barra nemici


di iltiralatte
30.08.2023    |    4.436    |    3 6.7
"Elio invece, forse un po’ invidioso, dovette arrangiarsi come poteva da solo..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Tutto è cominciato come un gioco al mare: ma procediamo per ordine.
Io e Mara ci siamo conosciuti ancora piccolissimi, forse all’asilo.
Di certo so che la ho sempre vista al mio fianco e, col passare del tempo ci siamo innamorati, pasticciandoci e stuzzicandoci come solo gli innamorati sanno fare.
Io ed Elio invece ci eravamo conosciuti alle superiori.
Mi trovava bene assieme a lui, avevamo gli stessi interessi, tifavamo per la stessa squadra ed a volte ci perdevamo in lunghe discussioni astratte ma attraverso le quali eravamo convinti di poter cambiare i destini del mondo.
In pratica l’unica differenza tra noi era Mara.
Io avevo la ragazza, lui no!
Quanto ai rapporti tra Mara ed Elio posso serenamente affermare che erano assolutamente simili a quelli tra un cane ed un gatto. Sempre pronti a contraddirsi ed a beccarsi. Oramai avevo compreso di essere in effetti io il motivo del loro contendere, ma ero fiducioso di potermi mantenere sia la ragazza che l’amico. Sarebbe bastato che io interponessi sempre tra loro la mia figura e nessuno dei due avrebbe certo pensato di colpire l’altro rischiando di prendere me.
Unico posto dove Elio non ci seguiva era la balera del paese. Io ci portavo spesso Mara che aveva bisogno di scaricarsi un po’ dai suoi pensieri.
Io ero oramai divenuto la favola del locale.
Ballerino abile quanto un orso restavo seduto a covare il mio cognac ammirando Mara volteggiare felice col cavaliere di turno e riaccogliendola tra le mie braccia quando, accaldata e felice, si ricordava del compagno della sua vita.
Ho già detto che ci stuzzicavamo e ci pasticciavamo, io e Mara come solo gli innamorati sanno fare?
Non plus ultra: ad un certo punto interveniva un freno, un blocco che ci impediva troppe frettolose conclusioni. Sapevamo di dover attendere ed ambedue, consapevoli della cosa, ci scambiavamo un lungo bacio appassionato facendocelo bastare … almeno fino alla prossima volta.
Venne il periodo delle vacanze per cui decidemmo di raggiungere un campeggio molto vicino ad una rinomata località balneare.
Elio aveva una sua tenda e naturalmente si unì a noi.
Trovate due piazzuole contigue sistemarci tutti e tre fu facile e veloce.
Avevamo iniziato verso le 9 di mattina, a mezzogiorno eravamo seduti al tavolo di un ristorante resi affamati come lupi sia dall’attività fisica necessaria per imbastire il nostro campo che da quella frizzante ariette marina che aveva benefici effetti sul nostro metabolismo.
Eravamo ancora seduti a tavola quando un ragazzotto ci diede un volantino.
“GRANDE GARA DI BALLO presso la discoteca *****.
La gara servirà anche per un casting della ***** (importantissima società cinematografica) che sponsorizza la manifestazione. Primo premio 10000 €.
(poi a caratteri più piccoli) obbligatoria iscrizione ed accettazione di tutte le regole.”
Appena lo ebbe letto Mara sbiancò leggermente in volto:”Mi ci porti Gino? Tanto è gratuita, non peserà sul nostro bilancio”
Risposi:” Mara ma hai presente con che stai parlando? L’orso Yoghi non può iscriversi ad una gara di ballo e qui non siamo al nostro paesello dove tutti ti conoscono e sanno che appartieni a me. Non credo che potrai cambiare partner ad ogni ballo: credo che questi stiano cercando coppie fisse il che, se ti presenti senza cavaliere, limita enormemente ogni tua possibilità.”
Mara si morse la lingua e mi guardò un po’ in grugnita.
“Credo tu abbia ragione amore, non è colpa tua se tu non senti il ritmo neppure se scandito da un tamburo” Poi mi abbracciò baciandomi: “Non cambiare mai me vai bene cos, sei l’uomo perfetto per me e per i miei figli.Elio, come sempre faceva con queste nostre improvvise dimostrazioni di affetto, si era intelligentemente isolato da noi e dal resto del mondo estraniandosi nei suoi pensieri. Ritornò immediatamente tra noi non appena ci sciogliemmo e non potè non notare i nostri volti scuriti dalla delusione.
“Cosa vi succede ragazzi? Non posso perdervi di vista un istante e litigate? Non vi vergognate? Raramente ho visto una coppia meglio assortita di voi due!” Domandò.
“Sbagli Elio,” replicai “non abbiamo litigato” e per dimostrarlo abbracciai Mara che per tutta risposta mi si avvinghiò in cerca di conforto.
“È il nostro solito problema Elio. Io non so ballare mentre Mara per il ballo vivrebbe.”
“Questo lo ignoravo Gino, ma mi sembra logico: tu non mi hai mai invitato a ballare” e rise con una bella risata calda e sincera-
“Veramente sai ballare?” interloquì Mara
“Certo e discretamente bene.”
Mara si sciolse dal mio abbraccio e si precipitò ad abbracciare lui
“Non siamo mai andati molto d’accordo, ma saresti disposto a dimenticarlo il tempo di questa vacanza? Poi potremo tornare ai nostri litigi quotidiani”
Elio, prima di rispondere mi guardò. Io vedevo finalmente la mia ragazza ed il mio migliore amico, le uniche persone di cui mi fidavo, andare daccordo. Finalmente i loro screzi parevano essere cancellati, Feci un cenno d’assenso.
A questo punto il primo passo fu naturalmente quello di recarci presso la sede indicata sul volantino per iscrivere la coppia di ballerini. Io li avrei accompagnati come spettatore pagante, non mi sarei certamente separato da nessuno dei due. Eravamo un felice rio di amici.
Fummo ricevuti in un piccolo ufficio dove, compilato il modulo rosa per Mara e quello azzurro per Elio che poi furono indissolubilmente collegati tra loro tramite una cucitrice, il mio amico e la mia ragazza dovettero firmare una caterva di altri documenti, precisazioni, avvertenze, distinguo, penalità e non mi ricordo pi+ che altro, ottenendone in premio il pass gratuito per un loro piccolo box posto proprio al limite della pista da ballo. Io, molto più sbrigativamente, ebbi in cambio di 20 € un biglietto che mi consentiva l’accesso al locale nonché allo spettacolo successivo sulla spiaggia al termine della serata.
Poco male: eravamo amici e, stringendoci un poco mi avrebbero ospitato nel loro stand che oltretutto dava direttamente sulla pista consentendo la miglior visuale possibile.
Tornammo alle nostre tende e gettammo in un angolo il contratto, perché di questo si era trattato e per un paio di giorni non ci pensammo più: eravamo venuti al mare per divertirci non per invischiarci in noiose pastoie legali.
Venne il giorno della gara.
Mara si era comprata un paio di ballerine, aveva indossato uno dei suoi bikini e sopra questo un vestito leggero.
Elio, essendo uomo, non aveva di questi problemi. Vestito leggero, questo si, un costume da bagno invece delle mutande: essendo al mare era quasi un obbligo ed un paio di scarpe da ginnastica per aver ben salda la presa al suolo, avendo una compagna non voleve correre rischi,
Ci presentammo all’ingresso e qui la prima sorpresa: fummo immediatamente separati: io ed Elio invitati a raggiungerli nostri stand, mentre Mara dovette accettare di farsi accompagnare per una visita medica.
“Questi hanno visto il tipo esile e sottile ed hanno timore che non regga lo sforzo. Non sanno che di che tempra è composta Mara” Risi con Elio.
“Lo so ben io!” rispose lui un po’ cupo, “Non preoccuparti, presto ci raggiungerà alla nostra postazione, anzi ricordiamoci di rubare una sedia, non vorrai assistere all’intera gara in piedi vero?”
Così chiamammo un inserviente che, dopo aver aggrottato un sopracciglio ci portò un seggiolino da campeggio
Ecco sopraggiungere Mara:”Che visita mi hanno fatto ragazzi! Io non avrei voluto ma mi hanno mostrato una copia del contratto che avevamo sottoscritto, paragrafo 2 comma 3 in cui mi impegnavo a consentire l’esecuzione della visita”
“Poco male!” Risposi “Erano realmente medici? Ed erano pure professionali? In questo caso non ce ne viene alcun danno. E quale è stato il loro responso? Hai il cuore sufficientemente forte per la gara?”
“il cuore? Non poteva importargliene di meno” Ribatté Mara “IO SONO STATA SOTTOPOSTA AD UNA VISITA GINECOLOGICA! E vuoi sapere il responso: sono vergine come ben sappiamo noi due che sempre abbiamo voluto astenerci dallo spingerci oltre un certo limite.”
Elio era il mio amico ed a lui non avevo mai nascosto la verità.
“Pazzesco ragazzi! Mara spesso abbiamo litigato per le cose più stupide, ma in questo caso consentimi di essere solidale con te. Il comportamento degli organizzatori è stato tremendamente offensivo nei tuoi confronti. Io proporrei di andarcene e di lasciarli marcire nella loro stupida arroganza.”
“Assolutamente no Elio” ispose Mara sempre più arrabbiata “Il primo premio è di 10000 €? Bene voglio vincerlo alla faccia loro, poi con quei soldi ci faremo una vera vacanza da signori.”
Ignoro il criteri seguito per le sfide, Comunque i ballerini entravano in pista una decina alla volta e dovevano abbandonarla quando tra membri della giuria,composta da 5 persone. Chiamavano il loro numero escludendoli con ciò dalla competizione
Mara ed Elio erano circa a metà della manifestazione e, dopo qualche incertezza iniziale (furono i primi a raggiungere le due marche), dovuta al nessun affiatamento piano piano recuperarono riuscendo a chiudere il loro girone al secondo posto.
“Il primo passo è fatto!” Fu il commento di Mara, ma ora viene il difficile e mi chiese di massaggiarle bene le gambe per mantenere ben sciolti i muscoli. Mille volte avevo accarezzato, palpato massaggiato quelle gambe che oramai per me non avevano più misteri salvo che al loro apice, appunto, quindi mi dedicai con entusiasmo a quanto richiestomi. Elio invece, forse un po’ invidioso, dovette arrangiarsi come poteva da solo.
Come Dio volle i gruppi eliminatori terminarono, non che me ne importasse poi molto, io se Mara non era in pista a danzare per me non mi divertivo per nulla.
Ora i gruppi erano rimasti in 20 e l’organizzazione ci comunicò che tutti i secondi classificati avrebbero sostenuto una eliminatoria supplementare così da raggiungere il magico numero di 12 che sarebbero state le coppie finaliste.
Ancora una volta la prima marca fu la loro, ma a questo punto smisero di sbagliare. Con una sicurezza sempre maggiore Mara ed Elio conquistarono il centro della pista surclassando in bravura tutti gli altri concorrenti … ma nuovamente chiusero il confronto al secondo posto
Restava la finale. Dopo aver loro concesso un piccolo ma meritato riposo la direzione diede il via alla ripartenza delle danze. Pian piano si videro i finalisti ridursi ad 11, 10, 9 ….3,2 e loro erano ancora in gara, intonsi mentre il loro ultimi avversari avevano già accumulato 2 marche eliminanti. Ancora un ultimo sforzo e l’ultima coppia cedette di schianto. Forse obnubilato dalla stanchezza il ballerino, facendo volteggiare la sua compagna, la spedì dritta in mezzo al pubblico, 5 marche e termine sella contesa.
Mara ed Elio avevano vinto la contesa.
Volevo essere il primo a congratularmi per cui, afferrati due asciugamani inumiditi per raffreddare il colore corporeo, corsi da loro stringendo la mano ad Elio ed abbracciando e baciando Mara.
“Che fai concorrente 56? Ti lasci fregare la dama sotto il naso?” A parlare era stato il presidente della giuria
“Veramente no signore,” Rispose candidamente Elio “Lui è il titolare legale di questa donna, io sono qui solo perché lui stesso me lo ha consentito.”
“Va bene, contenti voi” e l’uomo scosse il capo “Avete vinto il premio fisso di 10000 € Venite sul palco a ritirarlo e a scegliere il premio aggiuntivo che il nostro sponsor ha generosamente messo in palio”
Elio si avviò al palco seguito da Mara che si teneva comunque abbracciata alla mia vita.
“Ecco il vostro assegno e la coppa, ve li siete proprio meritati. Ed ora il premio aggiuntivo da maestri di ballo nella spiaggia”
Venne una valletta con le classiche 3 buste e fu Mara a sceglierne una che poi consegnò al presidente.
Quello la aprì 40000 € il premio massimo.
“Sembra che la fortuna abbia voluto arridervi ragazzi. Questo sarà il vostro compenso al termine delle lezioni che terrete sul ballo da spiaggia..”
Mentre la gente pian piano sciamava verso la spiaggia dove si sarebbe svolta l’ultima parte della serata Elio si avvicinò al presidente:”Mi scusi, ma cosa è questo ballo nella spiaggia? Come possiamo Mara ed io insegnare qualche cosa di cui fino a 5 minuti fa ignoravamo addirittura l’esistenza?”
“Ah quello?” Rispose l’uomo ridacchiando “Un nome vale l’altro, non bisogna mai formalizzarsi sui nomi! State tranquilli sarete senz’altro all’altezza, Detto in altri termini vi spoglierete l’una con l’altro e darete il via alla scopata di gruppo che vi sta attendendo sulla spiaggia”
“Non è proprio possibile!” Protestò Elio,”Lei non è la mia fidanzata ma quella di Gino.”
A quelle parole Mara si strinse a me come in cerca di aiuto.
“Mi spiace numero 56 ma il contratto lo avete firmato voi, Se non lo rispetterete scatterà la penale, nel vostro caso il doppio di quanto avreste ricavato”
Ci guardammo tutti e tre negli occhi poi ad Elio venne l’idea,
“Io non sono il fidanzato, ma lui è qui presente, Sono certo che prenderebbe più che volentieri il mio posto anche se forse avrebbe preferito infrangere quell’imene la prima notte di nozze”
“Giovanotto stiamo prendendoci in giro? Volete rinunciare? Benissimo scucite 80000 € e siete liberi di andarvene, altrimenti rispettate il contratto e fate quanto previsto dal capitolo 7, paragrafo 3, versi 1 e 2.
Vi ricordo che, sempre in base a questo capitolo, codicillo 2 la signora dovrà sottoporsi a doppia visita ginecologica per i prossimi sette giorni: la prima per appurare l’assenza di prodotti spermicidi, la seconda per testimoniare la presenza di sperma fresco nella vagina.
Ora prendete velocemente una decisione, anche camminando lentamente ci impiegheremo pochi minuti per raggiungere il vostro nuovo palcoscenico- Questo è il tempo che vi resta per decidere.”
Mara aveva le lacrime aglio occhi e neppure io ed Elio eravamo troppo lucidi. Del resto neppure unendo tutte le risorse finanziarie avremmo potuto neppure lontanamente avvicinarci alla cifra richiesta per annullare il contratto.
“Tranquillizzati Mara, io sarò con te. Non ho letto il contratto ma sono sicuro che esso non vieta la presenza di un fidanzato amorevole. Chiudi gli occhi e trai forza dalla mia mano. Insieme supereremo questo tragico momento” e baciai per l’ultima volta la mia fidanzata vergine prima che il mio miglior amico me la deflorasse.
Forse una condanna al patibolo sarebbe stata più allegra per tutti e tre.
Mara, sul palco spogliò con finta sapienza Elio, quindi si lasciò a sua volta denudare prima distendersi a gane larghe e mentre io le stringevo la mano si lasciò penetrare con le lacrime agli occhi.
“Io mi preservavo per te Gino! Ed invece chi mi ritrovo tra le gambe? Elio, il mio personale arcinemico, Ti giuro che questa è l’ultima volta che gli domando un favore”
“No Mara, non dirlo! Sono convinto che neppure a lui faccia piacere una soluzione del genere. Anche ammesso cha gli avesse fatto piacere farmi le corna con te so per certo che avrebbe scelto un modo più diretto, magari irridente nei miei confronto, Non volergliene se è stato infranto il nostro sogno: questo è un errore che abbiamo commesso in tre.“
Lei mi rispose stringendomi la mano,
Una settimana durò il nostro comune tormento: una settimana di umiliazioni per Mara ma solo alla sua fine fummo tutti liberi di abbandonare questo tormento e, anche se in possesso di una cospicua cifra assolutamente non programmata ed esentasse non era comunque sufficiente a ripagare i sogni infranti miei e di Mara.
Tornati alle nostre abitazioni Elio andò ad incassare quei maledetti assegni e tornò dalla banca consegnandoci l’intero importo.
“Teneteli voi” Ci disse “dopo quanto è successo non possiamo più essere amici”
Abbracciò fortemente Mara: “E neppure nemici tesoro. A me piaceva essere il tuo contraltare ma quella maledetta settimana ha rivoluzionato tutto, Io perdo un amico ma voi molto di più. Spero solo che in futuro vi ricordiate di ma almeno con un po’” e fece un cenno con pollice ed indice “solo un poco di nostalgia”
Nuovamente ci abbracciò entrambi e sparì per sempre dalle nostre vite, Seppi in seguito che si era trasferito e che aveva cambiato città.
Fine del racconto? Non proprio..
Una quindicina di giorni dopo il nostro ritorno Mara mi confessò che stava accusando un ritardo nel suo ciclo che era sempre stato regolarissimo.
Capii al volo: quella maledetta vacanza stava ancora mostrando i suoi strascichi. Strinsi fortemente a me la mia fidanzata, che non avevo ancora toccata e corsi a fare le pubblicazioni per dare una casa onorata a lei ed una famiglia al suo bambino, unico inconsapevole innocente di tutta questa brutta storia.

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
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