Lui & Lei

papà


di iltiralatte
19.08.2022    |    6.522    |    6 3.3
"La moglie è mia , vuole che non ci sia quando concepirà? Ho preso apposta quindici giorni di ferie..."
Sono Mario, il marito di Wilma e finalmente il sig. Luca torna dalla vacanza Con Marco e Marisa.
Prima di partire il sig. Luca mi ha fatto una promessa: quella di mettermi incinta Wilma ed io non sto più nella pelle: finalmente sarò papà
I tre saranno tornati da neppure mess’ora che vedo la macchina del sig. Luca avvicinarsi a casa e posteggiare
Poi lui scende e mi porge la mano: “Ehi Mario, come va=”
“Molto bene sig. Luca” replico stringendola “Si è ricordato della sua promessa: vedo”
“Ogni promessa è debito amico mio” mi risponde “ Non ti secca se ti chiamo amico?”
“Certamente no: mi appelli pure come preferisce tranne che con cornuto. Dopo la nostra cerimonia lei è impossibilitato a tradirmi perché ha accettato il ruolo di sostituto”
Luca sorride e si avvicinano alla porta. Wilma li ricevette in vestaglia. Un rapido bacio sulla guancia poi il sig. Luca fece un passo indietro e sollevò la vestaglia di mia moglie: sotto era nuda.
“Bene, vedo che hai imparato a non portare le mutandine: è perché sai che non mi piacciono?”
La mia Wilmetta annuì e ci fece strada all’interno dell’abitazione
“Un caffè?” proposi
“Volentieri” disse il sig. Luca”Poi, dopo averlo bevuto parleremo un po’”
Wilma fece per dirigersi verso la cucina ma il sig. Luca la stoppò prendendola per un braccio e facendosela sedere in braccio “Mario ti dispiace prepararlo tu? Io sono praticamente in crisi d0astinenza del bel corpo di tua moglie ed intanto che tu prepari il caffè vorrei almeno palpeggiala un po’”
“Ma si figuri “Risposi “ Lei è il mio sostituto ufficiale. Sarà un vero piacere preparale personalmente il caffè”
Andai in cucina e quando tornai colla bevanda il sig Luco stava toccando con una mano la figa, di Wilma mentre con l’altra le accarezzava una tetta e con la bocca succhiava avidamente il capezzolo rimasto libero-
“Caffè pronto” annuncia
Lui prontamente liberò i seni di Wilma per prendere la tazzina e portarsela alla bocca, mentre la mano sul pube non si fermò neppure per un secondo
Mi sedetti di fronte a loro a sorseggiare a mia volta la mia bevanda
“Dunque” domandò “Wilma tu sai cosa debbo farti. Sei contenta?”
Rispose la segretaria “Certo che si sig. Luca, un bambino è da sempre nei sogni miei e di mio marito”
“E tu Mario ti sei comportato come ti ho chiesto?”
“Sono almeno 10 giorni che non la tocc, mi faccia pensare: 2 giorni di astinenza, poi il suo ciclo di 5 giorni e poi 4 giorni di attesa. Totale 11. Bastano?” risposi
“Direi che siamo vicini alla perfezione” constatò il sig. Luca. “E tu, Mario, vuoi essere partecipe o devo fare tutto io?”
“Certo che voglio partecipare, ci mancherebbe altro. La moglie è mia , vuole che non ci sia quando concepirà? Ho preso apposta quindici giorni di ferie.” risposi “Voglio proprio godermi tutto il momento della concezione che mi renderà padre”
“Bene, allora preparate una valigia” propose il capoufficio di mia moglie “Tu sei in ferie, Wilma sarò presente in ufficio con compiti speciali “ e mi strizzò un occhio “ Ma io devo lavorare se non voglio fallire. Però, dietro il mio ufficio, ci sono due camere da letto perfettamente attrezzate. Toilette privata, aria condizionata, televisore letto naturalmente e cuscini a volontà . Ci sono i portavivande e volendo si potrebbe viverci senza problemi.
Ne scegliamo una e la adibiamo ai nostri scopi, siete d’accordo?”
I due coniugi si guardarono negli occhi un breve istante rendendo palese la loro complicità, poi risposer quasi all’unisono “Va bene sig. Luca siamo certi che lei sa muoversi per il meglio”
Il sig. Luca ritirò la mano sul pube di mia moglie per lasciarla libera di preparare una veloce valigia e di prepararsi per uscire.
Ne approfittai per domandare “Scusi sig. Luca . ma vuole spiegarmi bene la faccenda della castità? Lei me lo ha chiesto ed io ho seguito il suo consiglio, ma, onestamente, non ho capito il perché: è da quando la ho sposata che scopo mia moglie e non l’ho mai rotta”
Si mise a ridere “Non l’hai rotta? Ci mancherebbe altro. Forse sono stato un po’ eccessivo coi 10 giorni che ti avevo chiesto, ma in questi casi è sempre meglio essere prudenti.
Uno spermatozoo vive, all’interno di un corpo femminile, mediamente cinque giorni Mediamente, ma questo è il discorso della torta: io la mangio tutta ma MEDIAMENTE ne abbiamo mangiato metà per uno anche se tu sei rimasto a bocca asciutta” ascoltavo attento “Quindi mediamente cinque giorni per uno spermatozoo significa che ce ne può essere uno che vive quattro, mentre un altro sei. Ma quando insemini una donna non lo fai con due spermatozoi ma con circa cinquecentomila” Mi toccai con rispetto il pacco nei pantaloni “ Capisci che con questi numeri la media fa in fretta a sballare? Io sono convinto che dieci giorni sia il periodo minimo per liberare il corpo femminile da tutti quegli occupanti. E veniamo ora alla tua astinenza. Tu stesso mi hai chiesto di metterti incinta Wilma : ricordi?” è vero risposi, ricordo bene
”Perché lo hai fatto? Il tuo seme vale il mio vero?”
“Non proprio” risposi un po’ mogio “Lei è autorizzato ad inseminare Wilma dichiarando che il suo seme è mio ma, conoscendola, mi sono convinto che esso sia di una qualità superiore” dovetti ammettere
“Allora ti sei risposto da solo” concluse “Vuoi che insemini tua moglie per poi rovinare tutto mescolando il mio seme con uno di qualità inferiore? Allora tanto varrebbe che tu facessi tutto da solo”
Aveva dannatamente ragione. Ancora una volta ringraziai il cielo che quel supercazzo fosse dalla nostra parte e mi sentivo orgoglioso che volesse trasmettere i suoi eccezionali geni a mio figlio
Ci raggiunse Wilma con una valigia in mano e vestita di tutto punto. Il sig. Luca la guardò interrogativamente e lei rispose sollevando la gonna per mostrare che non aveva mutandine
Raggiungemmo la ditta e ci fermammo in guardiola dove il sig. Luca fece preparare un pass a mio nome.
“Non sarai prigioniero” mi disse “quando vorrai potrai uscire per i tuoi affari, se lo vorrai. Il pass ti servirà per rientrare. Lo stesso vale per Wilma che, però, è già in possesso del suo pass”
Ora potemmo raggiungere l’ufficio del sig. Luca e. tramite questo raggiungere una delle due camere collegate.
La stanza era molto bella. Al centro un letto matrimoniale che, sedendo mici, giudicai comodissimo ed al fianco un letto ad una piazza, leggermente meno soffice
Ad un lato della stanza un tavolo sovrastato da un saliscendi che avrebbe portato il cibo.
Il televisore era scintillante, extra piatto e leggermente incurvato a fondo nero: subito sotto una piccola libreria colma di videocassette e,quasi al lato opposto della stanza una seconda porta che supposi portasse alla toilette.
“Molto bello sig. Luca, sembra la camera di un grand hotel” esclamai stupito
“Questo sarà il vostro regno per i prossimi sette giorni”rispose” Io vi consiglierei di uscirne il meno possibile, specialmente a te Wilma che avrai il compito più duro”
Indicò un piccolo armadio che era sfuggito all’indagine iniziale ma che poi si rivelò enorme al suo interno “Mettete li le vostre cose e tu, Wilma spogliati. Per la prossima settimana non avrai bisogno di vestiti”
Ridacchiando Wilma obbedì e tutti i suoi vestiti finirono nell’armadio
“Mettiti in posizione ginecologica; in assenza degli appoggi usa pure qualche cuscino”
Sotto gli occhi attenti di Mario il ig. Luca prese dapprima ad annusare quel sesso graziosamente aperto, poi lo carezzò con una mano ed infine una passatina di lingua, leggera come se volesse sentirne il sapore
“Molto molto bene” sentenziò il sig. Luca “Mancano odori e sapori estranei: un leggero sapore di sangue con sottofondo di urina questa donna è pronta alla perfezione”
“Mi scusi sig. Luca” domandò Mario”si vede bene che lei è un maestro, ma la disturbo se le chiedo cosa ha fatto?”
Il sig. Luca lo guardò e si mise a ridere “vuoi imparare vero?” e ad un cenno affermativo del marito proseguì “L’uomo si è molto allontanato dalla natura ma, per fortuna non abbastanza. Sai come fanno gli animali a stabilire il momento dell’estro? Tramite la pipi. L’uomo crede di essersi allontanato da tale pratica, ma molti maschi umani hanno ancora la capacità di distinguere. Non lo sai che tramite la pipi, che rappresenta l’intero organismo di Wilma, è possibile seguire l’intera gravidanza di tua moglie?”
“Veramente?” si stupì Mario “Sig. Luca, posso farlo anch’io? Vorrei proprio seguire passo passo la gravidanza del mio fiore”
“Si può provare “ disse il capoufficio “Ma devo avvertirti di due cose:
la prima è che non è sicuro che tu possegga i ricettori sensoriali adatti.
La seconda è che la cosa da assuefazione. Può capitare che tu non ottenga nulla senza riuscire a smettere.
Cero che se tu fossi fortunato coi tuoi sensi sapresti proprio tutto della tua donna: quando è libera, come ora, quando concepisce e come procede la gravidanza, infine quando allatta. Per non parlare poi delle sue condizioni di salute, sapori troppo forti o aspri apparsi improvvisamente significherebbero che lei non sta bene e che sarebbe consigliabile un intervento medico”
“Voglio provare” ribatté il marito “Mi insegni per favore”
“Va bene come preferisci. Possiamo fare più tardi l’inizio del nostro processo. Al momento hai una moglie perfettamente libera. Puoi iniziare a sentire e memorizzare il suo sapore. Mettiti tra le sue gambe con la bocca che copra il più possibile la sua fessura ed invitala a fare un goccio di pipi! Non troppa o affogheresti”
Wilma aveva sentito e, non appena il marito le si applicò a ventosa, mollò un goccio
“Ora devi usare ciò che hai in bocca come uno sciacquo cercando di sentire bene il sapore e l’aroma e di memorizzarlo”
Mario impegnatissimo obbedì e sballottò in bocca l liquido per un buon minuto prima di essere costretta ad inghiottire
“Di nuovo” consigliò l’insegnante “La prima volta è bene svuotare l’intera vescica un goccio alla volta, in modo di poter bene assorbire gli aromi ed i sapori. Quando sarà incinta solo la tua mente potrà indicarti le differenze nel liquido che assorbirai”
Poi si volse lasciando i due coniugi al loro studio “Io vado nel mio ufficio a lavorare. Quando hai finito vieni a chiamarmi”
Passò quasi mezz’ora prima che Mario comparisse nello studio ed il capo lo interrogò
“Hai bevuto tutto?” Mario fece un cenno affermativo “Hai fissato bene i parametri nella tua memoria?” altro cenno affermativo
“Bene andiamo allora, per Wilma, che non è infibulata, questo modo di vuotarsi deve essere stato un tormento. Le prossime volte sarà più veloce; basterà che tu prenda una quantità pari a mezzo bicchiere per gli sciacqui. Il resto potrà farlo in toilette”
Aprì la porta “Bene Wilma stavolta cominciamo sul serio “ e rise
“Mario il tuo compito adesso è di metterti di fianco e di fronte a tua moglie e di limonarla il meglio che sai
Toccale il clitoride, i capezzoli, carezzale la schiena, sai tu ma devi prepararmela alla penetrazione. Poi, mentre la scoperò dovrai accarezzarla ed informarti se le piace e se è molto meglio di come fai tu di solito, infine io ti farò un segno. È molto importante che, mentre te la riempio di sborra tu la baci come se fosse l’ultima volta che lo puoi fare. Devi mettere tutto te stesso in quei baci, Hai capito?”
Il marito fece un cenno affermativo e cominciò a svolgere i compiti che gli erano stati assegnati, Fece il cenno e con due dita aprì la figa per facilitare la penetrazione e cominciò parlare fitto con la moglie palpeggiandola acora un po’ per poi gettarsi sulla sua bocca mentre il sig. Luca emetteva la sue abbondanti sborrate.
“Bene per ora è fatto.”Disse il capo”Wilma ti riempirò sei volte al giorno: al mattino al risveglio, ai pasti, il primo pomeriggio, la sera e la notte prima di dormire. Sdraiati con due cuscini sotto il sedere in modo da ostacolare la fuoriuscita del liquido,
Tu Mario invece avrai il compito di tenerla controllata. Ogni tanto dovrai aprire il buco con le dita per assicurarti bene che lo sperma sia ben presente. Tienila pulita, nulla da più fastidio ad una donna di una candela che fuoriesca impiastrando le pareti della vagina. Se dovesse fare pipi, che tu la succhi per allenarti ancora o meno, quando avrà finito vieni ad avvisarmi: le farò un rabbocco e la rimetterò nelle condizioni attuali”
“Certo capo” chiocciò felice il marito “agli ordini e GRAZIE”
Per tutta la settimane questo fu il tran tran col sig. Luca che riempiva, tappava col suo cazzo mentre Wilma mangiava e, all’occorrenza, rabboccava con quel suo fantastico cazzo. Mario continuava a scrutare l’intimità di Wilma per essere certo che i livelli di seme fossero quelli indicati a succhiare la pipi della moglie anche quattro volte al giorno per essere sicuro. Poi, al quinto giorno, avvertì una leggera variazione ne sapore e corse a comunicarlo al supermontone
“Bene” confermo il sig. Luca “Mi sa che hai avvertito il sapore del concepimento. Sei uno dei fortunati che possono gustarsi la gravidanza delle loro donne. Per sicurezza la teniamo chiavata a dovere per altri due giorni, poi potrete tornare a casa, Sei contento papà?” … e dovette velocemente correre all’ufficio contiguo per sottrarsi alle effusioni riconoscenti di Mario

Non ditemi che la storia è surreale, lo so benissimo ma mi sembrava valesse la pena di essere raccontata
Come sempre sono gradite critiche costruttive e consigli
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