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Corna studiate 4


di iltiralatte
21.11.2023    |    1.340    |    2 7.8
"Quella sera la passai alla televisione ed appresi tutto l’imparabile sulla vita sessuale dei babbuini..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Lella
Tre giorni resistetti senza collegarmi e senza vederlo, poi al quarto cedetti,
Entrai in chat
Io “Lupo, il tuo portagioie è rimasto nel mio negozio. Non vorresti tornare a riprenderlo?”
Non appena ebbi la certezza che lui avesse letto il messaggio salutai tutti e staccai.
Quella sera la passai alla televisione ed appresi tutto l’imparabile sulla vita sessuale dei babbuini.
Il giorno successivo Ivan tornò da me. L’emozione era passata, il rimorso non ancora del tutto ma riuscii a soprassedere. Non ci impiegammo molto a distenderci sullo stesso letto primo testimone del “fattaccio”.

Oramai eravamo amanti da un paio di mesi. Avevamo oramai collaudato tutto i letti. Cominciavo a provare anche qui un piccolo rimorso: avrei venduto per nuovi del letti usati.

Dario
Mi ero impegnato a fondo!
Per mesi avevo studiato, letto, collimato , tradotto.
Ora mi sentivo pronto.
Pensai dolcemente a Lella.
Povera care l’avevo assolutamente trascurata tutto preso dai miei studi, ma ora potevo prendermi una pausa.
Domani avrei avuto il primo esame.
Ero sicuro di me: non poteva andare male, sarei risultato il primo del concorso e poi volevo proprio vedere se osavano non assumermi.
Sono talmente sicuro cha esco di casa per la prima volta da mesi e vado in un vicino negozio di cineserie a vedere se posso trovare qualche amenicolo che nessun alto possiede. Lella sa che questa è la mia natura e sospetto che anche per questo mi voglia bene.
Sono al negozio: eccolo, un ragno arancione collegabile alla presa della luce di casa. Lo si collega lo si pone su un agrume e si preme un bottone,
I ragno aggrappa l’agrume colle lunghe zampe, infilza lo stesso con una cannuccia metallica e succhia tutto il liquido estromettendolo dal posteriore come se fosse una gustosa ragnatela.
Al termine l’agrume è vuoto ma la buccia intatta.
Io impazzisco per questi oggettini. Ne acquisto uno e ne faccio una confezione regalo.
Domani Lella avrà due sorprese.
Quando torno Lella è già in casa: mi bacia distrattamente.
Povera piccola, per me è stata dura me per lei ancora di più.
Faccio finta di non accorgermi di nulla e di tornare ai miei libri.
Domani la sorpresa dovrà essere totale.

Ecco. è il giorno, vado a sostenere il mio esame.
Se tifate per me auguratemi di essere in culo alla balena!

L’esame è terminato.
Come previsto sono risultato il primo.
Mi avvio verso il negozio di Lella sperando di essere in tempo per arrivare prima che lei se ne vada.

Lella
È l’ora di chiusura. Do un bacio ad Ivan mentre premo i pulsanti che comandano le saracinesche.
Lui sembra debole ma non lo è così tanto.
Baciandomi mi solleva e mi adagia sul letto più vicino.
Io sono già pronta per lui. Lascio che mi sbottoni la camicetta quando avverto il rumore di una chiave nella toppa della porta.
Una sola altra persona è in possesso di quella chiave: scatto velocemente in piedi.
Io “Mio marito, ricomponiti.”
Per fortuna un armadio è interposto tra me e la porta. Faccio in tempo a rassettarmi completamente.
Fingo che Ivan sia un rappresentante normale.
Io “Ecco, vede, questa è la mia ultima camera. Può facilmente constatare che …”
Io “Dario!! Come mai qui?”
Sorridente corro ad abbracciare mio marito.
Dario mi bacia infischiandosene della presenza di Ivan. Da molto tempo non mi baciava così.
Mi stacco:
Io “Posso presentarti Ivan? È un rappresentante di camere da letto ed è stato tanto gentile da attendere la chiusura prima di accompagnarmi per un giro nell’esposizione,”
Dar “Giro?, quale giro? Le camere da letto sono tutte raggruppate qui, non serve una guida per vederle tutte!”
Io “Tu lo sai amore ma lui è la prima volta che viene in negozio. Non può sapere cosa esponiamo ne lo spazio che abbiamo a disposizione. Ora si è convinto ed è rassegnato a lasciarci il suo catalogo. Però i suoi mobili sono buoni, puri Cantù. Appena avrò l’occasione lo chiamerò e senz’altro qualcosa di suo esporremo alla vendita. Cambiando argomento: Ma tu come mai sei qui? Da secoli non ti vedo in negozio.”
Il sorriso gli illumina completamente il volto.
Dar “Ho due sorprese per te amore. Questa è la prima!”
Mi porge un pacchetto infiocchettato.
Lo apro e lo spremi agrumi mi si presenta.
Conosco Dario come nessun altro. Per lui quella cianfrusaglia deve essere un vero tesoro, Sorrido fingendo di apprezzare.
Dar “Bello vero? Ma la seconda sorpresa è ancora migliore. Ho fatto il concorso e lo ho vinto. Sono risultato primo! Primo capisci?”
Iva “Allora dobbiamo festeggiare: lo champagne si impone.”
Dar “No caro signore. I vigneron sono tutti chiacchiere e distintivo. Si fanno una grande pubblicità ma non valgono nulla. Loro il sole italiano possono vederlo solamente in sogno o in cartolina.“
Dario apre la borsa termica che ha portato con se
Dar “Eccovi del pregiatissimo spumante italiano.”
E riempie i tre calici che, nel frattempo io ho portato.
Brindiamo allegramente tutto e tre assieme.
Noto che Ivan, furbescamente, fa un mucchio di domande a Dario e lo scopo mi è chiaro: non vuole che si rovescino le parti: lui di mobili non sa proprio nulla.
Ad una certa ora Ivan saluta l’allegra compagnia e se ne va.
Io tiro un respiro di sollievo: sono stata tutto il tempo sulle spine ma Ivan è stato bravissimo a non farsi scoprire.
Sono certa che Dario non sospetta nulla.
Il mio matrimonio non è in pericolo.
Mi butto tra le braccia di Dario divorandolo con passione
Lui si schernisce.
Dar “Non qui amore, corriamo a casa che ho un mucchio di arretrati da incassare”
Felicemente sorpresa gli faccio un cenno positivo colla testa.
Corriamo a casa.
Mentre Dario mi adagia sul nostro letto ringrazio il cielo per i pericoli che mi aveva fatto evitare.
Al solo pensiero rabbrividisco.
Cosa sarebbe successo se avessi consentito ad Ivan non dico di penetrarmi, ma anche solo di denudarmi completamente come era solito fare?
In questo caso non avrei certo fatto in tempo a rivestirmi.

Dario
Ho fatto finta di nulla ma Lella non me la ha raccontata giusta.
So che i rappresentanti non hanno orari e che hanno la pessima abitudine di presentarsi all’ora di chiusura per evitare i clienti che hanno sempre e comunque la precedenza su di loro,
Ma questo se ne è andato fischiettando e con le mani in tasca (si fa per dire).
Possibile che non avesse con se una cartella in cui tenere un catalogo?
Appunto: il catalogo. Se Lella era costretta ad un catalogo per fare le sue ordinazioni, come mai non gliene aveva lasciato una copia? Ho visto la scrivania di mia moglie entrando, Era acconciata come tutte le sere quando chiudevamo assieme il locale. Un catalogo di mobili è un libro piuttosto voluminoso: Dove diavolo era finito?
Tutti problemi che mi sono posto e che certo risolverò ma non stasera. Stasera mi attende la più favolosa scopata degli ultimi 6 mesi.
Sono deciso a consumare il mio pene all’interno di quella accogliente vulva,

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi.
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