tradimenti
La gara 1
di iltiralatte
29.09.2023 |
5.802 |
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"Ogni coppia, in ordine di estrazione, verrà rinchiusa per un’ora in una camera cui nessuno potrà accedere o spiare e li dovranno realizzare un servizio..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale. Narra lui.
Viaggiavamo felici quella giornata di fine giugno Gemma ed io.
Destinazione? Ma chiaro! La tenuta di Ettore che ci aveva invitato con una decina di altre coppie ad una festa a sorpresa.
Ridevamo e scherzavamo felici tra noi, resi ilari, oltre che dall’invito esclusivo e dalla giovane età, dalla passione che ci univa.
24 anni io, 22 Gemma ci eravamo uniti in matrimonio da un paio di mesi e questa, come coppia, era la nostra prima uscita ufficiale.
Quasi non ci accorgemmo del tempo necessario a trascorrere l’autostrada: praticamente viaggiavamo sulle nuvole ed il casello d’uscita ci si parò quasi improvvisamente davanti.
Ci guardammo con occhi pieni d’amore da quegli sposini che eravamo e, guardato velocemente l’orologio e constatato il forte anticipo di cui stavamo godendo decidemmo di fermarci al primo bar che avessimo incrociato tanto per sgranchire un poco le gambe.
Narra lei
Elia era visibilmente stanco e questo non mi piaceva. Quando avessimo raggiunto la tenuta di Ettore (non per esperienza diretta ma per racconti ascoltati) la vita sarebbe divenuta frenetica.
Ero assolutamente innamorata del mio maritino e ci tenevo che, dopo i bagordi,provvedesse lui a sfamare quell’alta mia parte così lontana dalla bocca.
Gem “Elia,ho voglia di un caffè. Non vorresti fermarti un attimo così ne approfitto anche per fare pipi?”
Eli “Agli ordini! Tutto pur di accontentare la mia mogliettina!” ed allungò sornione una mano verso il mio pube,
Istantaneamente strinsi le gambe più che potevo.
Gem “Guida, ci tengo ad arrivare intera! Sai come va a finire quando ti lascio fare.”
Elia scoppiò in una risata franca ed aperta: “Stiamo andando da Ettore, si dice che alle sue feste gli scambi di coppia siano la regola. Pensavo che volessi spremermi un po’ per evitarmi tentazioni”
Eravamo giunti davanti ad un bar aperto, lo lasciai posteggiare e poi mi fiondai tra le sue braccia strusciandomi addosso a lui.
Gem “Qui saremmo al sicuro ma siamo un po’ troppo esposti (guardando una macchina cha stava posteggiando accanto a noi). Ti promette che appena sarà possibile provvederò immediatamente a svuotare le tue vescicole seminali. TU SEI MIO e nessun’altra deve godere del mio ben di Dio,”
Eli “E tu sei mia (rendendo l’abbraccio) ricordatene sempre. SONO GELOSO” e nuovamente rise con quella sua risata franca ed aperta che ti scaldava il cuore.
Entrammo al bar. Un solo avventore era presente; un bel ragazzo, elegantemente vestito che stava sorbendosi il caffè seduto al bancone. Eravamo troppo felici io e mio marito per cui, sedutici a nostra volta fu naturale sorridergli e scambiare con lui quattro chiacchiere.
Narra lui
Tenendo Gemma stretta a me entrai nel bar: un locale triste con due soli tavolini che non davano una impressione di eccessiva pulizia. Meglio disertarli e servirci al bancone davanti al quale erano visibili tre soli sgabelli. Purtroppo quello centrale era occupato dal guidatore di quella macchina che avevo visto sopraggiungere mentre coccolavo Gemma.
Con un solo sguardo mi intesi con mia moglie: lei da una parte ed io dall’altra.
Giunse il barista
Gem “A me un caffè macchiato tiepido, grazie”
Eli: “A me invece un caffè doppio, nero e bollente”
Gui “Ma siete assieme? Perché non me lo avete detto? Signore vuole scambiare il posto con me in modo di essere al fianco della signora?”
Volentieri accettai e scambiai il mio posto con lui. Era stata una piccola cosa, solo un gesto di cortesia, ma era stato sufficiente a rompere il ghiaccio.
Gui “Mi chiamo Guido (disse presentandosi) scusate ma non sono molto pratico della zona. Voi siete di queste parti?”
Eli “Neppure noi lo siamo ma ho fissato la mia destinazione sul navigatore dell’automobile. Se Lei è in difficoltà, terminato il caffè potremmo interrogarlo per aiutarla a raggiungere la sua destinazione.”
Gui “La ringrazio moltissimo. Io sto cercando la tenuta di un caro amico, Ettore, ma partendo ho scordato di prendere il mio navigatore. Fin qui sono giunto a fiuto, ma ora sono proprio in difficoltà.”
Gem “Ettore? Sta cercando la tenuta di Ettore? Questa è pure la nostra destinazione. Ci segua e la porteremo noi alla villa.”
Eli “Certamente Gemma. (poi rivolgendosi a Guido) Anche Lei è un amico di Ettore?”
Gui “Ettore e mio fratello hanno fatto il servizio civile assieme. Si sono conosciuti li e sono divenuti amiconi. Per riflesso io pure, nonostante la differenza d’età, sono divenuto suo amico. Poi, considerando che ho l’hobby della fotografia, mi ha spesso contattato per servizi che devono essergli piaciuti. E voi?”
Mentre pagavo le consumazioni risposi
Eli “Ettore è in rapporti d’affari con mio padre. Il vero invitato sarebbe lui ma in questo momento non ha disponibili 2 giorni liberi, per cui ha inviato me a rappresentarlo. (mi diressi alla macchina) Ci segua e non abbia timore di perdermi, io ho una guida molto tranquilla.”
Fu così che raggiungemmo in tre la tenuta del nostro anfitrione.
Narra lei
Ett “Benvenuti! Ecco la splendida Gemma innamorata cotta del suo Elia, e tu, Guido, come al solito a caccia di donne e quindi solo! Non preoccuparti, qui avrai una ampia gamma di scelta. Ci saranno 10 dame ed altrettanti cavalieri. Se riuscirai a risparmiare qualche energia durante la giornata sono pronto a scommettere che non passerai la notte da solo!”
Quindi ci affidò ad un servitore che ci portasse nelle nostre camere per dedicarsi agli occupanti di una nuova macchina appena sopraggiunta.
Sembrava di essere in un albergo di lusso.
La camera era ampia e spaziosa, molto luminosa con un letto morbidissimo ed una porta dava accesso ai servizi personali.
Strizzai un occhio a mio marito e mi precipitai a fare una doccia, rigeneratrice delle fatiche del viaggio.
Uscii dopo una mezzoretta avvolta in un soffice accappatoio e lasciai il posto ad Elia che mi aveva pazientemente atteso.
Mentre lo attendevo scelsi con cura il vestito: Sapevo che il pomeriggio sarebbe stato danzante per cui scelsi un vestito leggero, ma che comunque non lasciava intravedere l’intimo, con gonna sin oltre al ginocchio ed un paio di ballerine che mi consentissero di spendere completamente tutta la mia energia giovanile.
Elia uscì dalla doccia e come prima cosa si precipitò ad abbracciarmi. Io mi sottrassi debolmente.
Gem “Elia sei tutto bagnato. L’acqua non sporca, d’accordo, ma non posso mostrarmi con macchie d’acqua ai vari ospiti! Porta pazienza, vedrai che stanotte saprò farmi perdonare.”
Oramai era mezzogiorno per cui, mano nella mano con Elia, ci avviammo al salone comune.
Evidentemente ci eravamo un po’ attardati: ora esso era quasi pieno.
Narra lui
Eravamo gli ultimi giunti ma i posti ci erano stati riservati quindi non avemmo problemi, I tavolini erano tutti per due sole persone in modo da consentire agli ospiti la maggiore intimità possibile, Apprezzai questo riguardo di Ettore.
Notai pure, praticamente sopra i noi, un enorme schermo. Che Ettore volesse proiettarci un film?
Sapevo delle sue favolose feste e mi predisposi ad una curiosa attesa.
Il pranzo fu naturalmente gustoso, inutile specificarlo, ed al suo termine Ettore salì il palchetto improvvisato perché tutti potessero vederlo e sentirlo.
Ett “Ora possiamo dare inizio alle danze ma … c’è un ma. Quello del ballo non è l’unico avvenimento organizzato per farvi divertire: Abbiamo pensato di organizzare contestualmente una gara fotografica digitale.
Qui al mio fianco potete vedere due urne: in una sono racchiusi i nomi delle gentili signore che ci onorano della loro presenza, nell’altra quelli dei cavalieri. Estrarremo le coppie a caso ed ogni coppia avrà a disposizione una macchina fotografica. Ogni coppia, in ordine di estrazione, verrà rinchiusa per un’ora in una camera cui nessuno potrà accedere o spiare e li dovranno realizzare un servizio fotografico. Al termine dovranno consegnare la macchina al personale che provvederà a scaricarla. Stasera, dopo cena, esamineremo assieme tutte le fotografie e voteremo i vincitori. Ricchi premi e cotillons per tutti. La coppia vincitrice si aggiudicherà invece proprio il proiettore.
Procediamo adesso all’estrazione”
Il primo nome estratto fu il mio e fui abbinato ad una certa Alice una biondona provocante.
Gem “Non azzardarti a fare pensieri strani nella tua ora! Ricordati che ti tengo d’occhio anche attraverso la porta chiusa!”
Ridendo la tranquillizzai.
Eli “Tranquilla Gemma, sai che non vedo neppure le altre donne.”
L’estrazione proseguì.
Ett “Guido che verrà abbinato a ….” Ed estrasse dall’urna femminile “Gemma!”
Gem “Il fotografo! Allora voglio vincerla io questa gara.”
Fine ?
Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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