Il trasgressivo 2

Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

-Buon giorno, lei è la persona raffigurata in questa fotografia?
L’uomo diede una veloce occhiata e si alzò in piedi offrendomi una sedia.
-Si, sono io, posso offrirle qualche cosa? Un caffè, un gelato, un liquore, non si faccia problemi.
-Un gelato andrà benissimo … ma parliamo della sua offerta, sono venuta appositamente ad ascoltarla.
Nell’attesa del cameriere lui si presentò:
-io sono Massimo, Max per gli amici. Anche non dovessimo raggiungere un accordo la pregherei di chiamarmi sempre così. Sarebbe per me un grosso vanto potermi definire anche solo “amico” di una donna giovane e bella come lei.
-Va bene: io sono Gioia e, se queste sono le condizioni, diamoci pure del tu. Non è mai il formalismo che conta, ma il rispetto della persona che ci sta di fronte.
Arrivò il gelato e mentre lo assaggiavo lui si appoggiò allo schienale per ammirarmi, poi si spinse in avanti giungendo a pochi centimetri dal mio viso.
-Così tu saresti il membro femminile di una coppia che vorrebbe tramutarsi in un trio avendo due maschi a tua disposizione?
-Lo stai dicendo in maniera un po’ cruda ma si. Certo è possibile vederla da questo punto di vista.
-Non offenderti Gioia, ma dimmi; quanti amanti hai già avuto?
-Ma nessuno naturalmente, sono sempre stata assolutamente fedele a mio marito. Vorremmo ambedue provare a trasgredire ma sembra che l’intero mondo sia composto da “codini”. Tu sei l’unico maschio che ha risposto, mia marito si è fermato addirittura a nessuna donna.
-Mi spiace dovertelo comunicare ma la vita trasgressiva non fa per voi. Il motivo per cui non riuscite a infrangere il senso comune: è evidente, non avete le minime basi.
A questo punto si rilassò completamente contro lo schienale prima di proseguire:
-Mai mi sono stupito come quando ho trovato la vostra richiesta tra le inserzioni del giornale. Tuttavia avevo una giornata libera ed ho deciso di fare il buon samaritano. Per organizzare un buon trio tu devi primariamente farti un amante che ti soddisfi. Solo quando ci sarai riuscita e lo avrai fatto accettare a tuo marito potrete pensare di fare una cosetta a 3.
-Lo stesso vale anche per tuo marito, Il fatto che non abbia avuto risposte o non sappia dove deve andare a sbattere deve confortarti, Lui ti è assolutamente fedele.
-Datemi retta tutti e due: adattatevi ad una vita da normali e non cercate più di penetrare in un mondo che non vi compete.
Max si alzò:-Devo riconoscerlo, è stato un vero piacere incontrarti, ora devo andare. A presto Gioia.
-Un momento Max, ti sei comportato da vero amico ma non vorresti darmi il tuo numero? Sei molto simpatico e vorrei poterti reincontrare, magari accompagnata da mio marito.
-Donne siete impagabili (mormorò scribacchiando un numero su un tovagliolino) a 14 anni siete protette dalla legge, a 70 dalla natura. In mezzo è caccia libera, Ecco il mio numero ma se ci fosse una prossima volta non farò il samaritano, bensì i miei interessi. Sono onesto fino all’autolesionismo come vedi. Capito?
Ciò detto se ne andò per i fatti suoi.
Elio non era molto lontano e non appena Max ebbe girato l’angolo mi raggiunse:
-Allora Gioia, come è andata?
-Essenzialmente mi ha spiegato il perché noi non riusciamo ad entrare nel mondo della trasgressività (risposi) Ti saresti mai immaginato che, per farlo, uno di noi due dovrebbe già avere in amante?
-Capisco, ma io non voglio nessuna amante. Io ti amo, Mi piacerebbe che si organizzasse un trio con due maschi essenzialmente per dare a te il piacere che ritengo tu meriti.
-Quindi l’amante dovrei farmelo io?
-Se lo desideri si! Tu sei il mio sole, la mia luna, il mio cielo. Quello che piacerà a te piacerà anche a me!
Ero dubbiosa:
-Io una piccola incertezza la avrei ancora (ribattei) ma se devo farmi un amante voglio che egli piaccia anche a te! Non avrebbe senso renderti geloso di lui e poi trascinarvi entrambi contemporaneamente nel mio letto.
-Che mi piaccia è un parolone senza senso. Se fosse troppo avvenente ci sarebbe poi il costante pericolo che voglia sottrarti a me. Al massimo troviamone uno che non mi dispiaccia, un tipo che somigli a Max, tanto per intenderci. Quell’ometto non fa certo paura a nessuno.
Gli mostrai il tovagliolino.
-Come lui dici? Perché non addirittura lui invece? Si è mostrato paterno e comprensivo. Sono certa che, con lui, non correremmo rischi.
-Vero, a vederlo sembra proprio innocuo. Ma se devi avere un amante col mio consenso è inutile nascondersi tra noi, non credi? Tu devi partire ben organizzata sapendo bene quello che devi fare. Diciamo che almeno una notte la settimana dovrai trascorrerla con lui, più eventuali altre copule estemporanee. Per me sarà un grande sacrificio cedere un po’ di te, ma se dobbiamo farlo, facciamo almeno le cose per bene per non rendere il tutto inutile.
-D’accordo amore, pensi tu per me e pensi sempre a tutto! Anche questa volta non ti sei smentito. Se sei d’accordo lo chiamo subito.
Dopo un cenno d’assenso di Elio presi il telefonino e composi il numero.
-Pronto? (rispose Max)
-Sono Gioia, Ho ancora qualche domanda da rivolgerti.
-Ora no Gioia, ho da fare. Se vuoi domani, alla stessa ora nello stesso bar, Ma hai ben presente l’ultima cosa che ti ho detto?
-Che da domani farai solo i tuoi interessi? Certo è una cosa sacrosanta ed un rischio che posso correre.
Ci salutammo quindi ed io guardai Elio. Lui guardò me e simultaneamente corremmo a casa nostra.
Facemmo l’amore come non lo avevamo mai fatto.

FINE ?


Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi