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Mara e il vicino


di renko
19.02.2020    |    25.547    |    6 9.6
""Lasciami, sei un porco!" mi risponde ansimando, ma capisco che vuole esattamente il contrario quando inarca i fianchi offrendomi il suo lato..."
I personaggi della storia sono già stati protagonisti di alcuni miei racconti pubblicati in questo sito, qualcuno anche divertente a detta di qualche lettore, se avrete la pazienza e la bontà di volerli leggere vi ringrazio fin d'ora.
Alla fine Mara ha lasciato il marito Paolo, il dottore del paesino nel Nord-Est in cui vivo, stanca dei numerosi tradimenti dell'inguaribile puttaniere, dei quali tutta la piccola comunità spettegola quotidianamente. Ad essere sinceri Mara gli aveva reso pan per focaccia, iniziando una relazione con il sottoscritto, complice una "erotica" coda all'ufficio postale. Dall'iniziale attrazione fisica tra noi due, che ha prodotto infuocate avventure sessuali, siamo passati ad un sentimento più intimo e coinvolgente, non so nemmeno io come.
Mara ha qualche anno più di me, non li dimostra affatto in realtà, è una ragazza castana con gli occhi verdi e un faccino malizioso, un fisico tonico e sportivo, un culetto disegnato da Giotto e due tettine piccole e impertinenti che si fanno beffe della legge di gravità, svettano alte mettendo in mostra due capezzoli sempre prontissimi ad indurirsi e gonfirasi, un richiamo irresistibile per le mie labbra!
Me ne stavo stravaccato indolente su una sedia del bar di Jole, quello che si affaccia sulla piazza del paese, a sorseggiare una birretta fresca, senza nessun presentimento che quel giorno avrebbe cambiato il mio modo di vivere. Il movimento sincronizzato di tutti i vecchietti presenti al bar, che staccano l'attenzione dalle carte che tengono in mano per rivolgerla alla porta d'entrata, mi avvisano che è in arrivo Mara.
E' stupenda! Gonnellina jeans che le copre a fatica quel culetto da mordere, canotta rosa molto scollata che fa risaltare la pelle sempre abbronzata, naturalmente niente reggiseno (grazie Signore per quello che fai per noi peccatori!), due gambe sinuose che terminano in sandali infradito conferendole un aspetto sbarazzino. Avanza decisa verso il mio tavolo, dagli splendidi occhi verdi lancia fulmini e saette che mi mettono in allarme.
Scosta bruscamente una sedia e ci si siede, pianta lo sguardo su di me serrando le labbra e capisco che sono in arrivo guai. Vedendo la scena, i vecchietti tornano alle loro partite di briscola, smadonnando perché la bella Mara gli ha fatto dimenticare tutte le carte passate, i punti fatti e i carichi giocati.
"Bastardo! Ho deciso, lo lascio... è finita!"
E' tutta un fremito, capisco che deve aver scoperto l'ennesima scappatella di Paolo il dottore, il manuale dice che in questi casi bisogna essere molto cauti. Intendo il manuale su come disinnescare le mine anti uomo bendati e a mani nude. Non dico una parola, trattengo il fiato e con gli occhi comunico: "Che succede mai?".
"Si scopa la moglie del direttore dell'ufficio postale in ambulatorio! Con gli altri pazienti in sala d'attesa! Ma ti rendi conto? Quel manico di scopa strabico! Dico... ma mi vedi? Come può volere quella lì quando ha me?"
Nel pronunciare l'ultima frase si alza in piedi di scatto, strattona la canotta lasciando intravvedere un seno sodo e perfetto, poi si lascia cadere nuovamente sulla sedia rumorosamente. All'unisono gli occhi dei giocatori di carte si staccano nuovamente dal tavolo di gioco per ammirare quello spettacolo della natura. Tornano immediatamente a concentrarsi sulla partita ma ormai il danno è fatto, chi si ricorda più a chi tocca giocare?
"I don'k know how it happened, it all took place so quick..." cantava Mark Knopfler in una delle sue meravigliose canzoni...
Ormai da due anni viviamo insieme, io e Mara non Mark Knopfler, non so ancora bene come sia successo ma la mia vita è cambiata quel pomeriggio. Abbiamo affittato una casetta poco fuori dal centro del paese, un piccolo giardino da curare, qualche festa con gli amici, il lavoro abbastanza monotono, il sesso con Mara però è sempre appassionante, una piacevole routine ha sostituito la mia vita da giovane un po' scapestrato, sempre in cerca di avventure galanti.
Devo ammettere che mi sono un po' adagiato a questo ritmo di vita lento e pacifico, ho anche smesso di fare sport, il giro vita ha iniziato ad aumentare e la bilancia inizio a non sopportarla più... Mara invece si mantiene in grande forma, non ha smesso di frequentare la palestra e l'appuntamento giornaliero con la corsa è sempre puntuale. In due anni non è cambiata per niente, è sempre una gnocca da paura!
Qualche volta mi prende in giro per questo, in modo scherzoso, almeno credo... Mi stuzzica confrontandomi con il nostro vicino. Si chiama Mirco, abita nella villetta a fianco, i due giardini confinanti sono divisi da una bassa siepe che non limita la visuale sulle due proprietà. E' un patito della bici, della dieta, del fisico, capello sempre in ordine, abbigliamento sempre alla moda, insomma un vero rompi cazzo!
In principio non ci facevo caso, ho quindici anni meno di Mara, margine abbondantemente tranquillizzante per pensare di essere sostituito con un amante migliore. Da quando però i riferimenti a Mirco sono diventati più frequenti, inizio a rimuginare sulla situazione che si sta creando. A volte mentre scopiamo, per eccitarla (non che ce ne sia bisogno...) le sussurro: "Mirco non ti farebbe questo...", oppure "Glielo succhieresti così anche a Mirco?". Le sue risposte sono sempre dei mugolii e delle risatine che precedono succosi orgasmi, accompagnati da contrazioni dei muscoli vaginali che aumentano il piacere di penetrarla.
Abiamo iniziato così a inserire Mirco nelle nostre fantasie sessuali, un po' per scherzo è diventato un nostro compagno di scopate, solo virtualmente però. Forse sto pensando proprio a questo ora che, dalla finestra della camera, vedo Mara in giardino distesa sul lettino prendisole, e Mirco intento a regolare la siepe con le cesoie.
Non mi sfuggono le occhiate che lancia, tra una sforbiciata e l'altra, alla mia compagna, distante solo qualche metro. Lei ha tolto il top del costume, prende sempre il sole così, di solito la raggiungo baciandole le tettine che scottano, qualche succhiatina ai capezzoli e finiamo per scopare selvaggiamente. Oggi però me ne resto nascosto dietro la finestra a guardare come va a finire.
Possibile che non si sia accorta che il vicino la sta guardando mezza nuda? Sembra addormentata, ma secondo me finge di esserlo. Intanto Mirco giardiniere si è avvicinato al lettino di Mara, saranno due o tre metri al massimo, continua a lavorare ma lo sguardo ormai è fisso su di lei. Il rumore delle cesoie la sveglia (o finge di svegliarsi...), si scherma gli occhi dal sole con una mano e finge di accorgersi solo ora della presenza del vicino a pochi passi. La vedo alzarsi in piedi, prendere la salvietta per coprirsi il seno, la trattiene con una sola mano in modo che qualcosa resti comunque scoperto, poi si avvicina alla siepe iniziando a chiacchierare con Mirco.
Non riesco a sentire quello che si dicono, però gli sguardi che si scambiano sono eloquenti. Credo che le chieda se io sono in casa, lei gli indica il primo piano della casa da dove li sto spiando di nascosto, ma so che non può vedermi dietro le tende spesse. Immagino le stia facendo dei complimenti per il suo fisico, lei si schermisce abbassando lo sguardo e girandosi leggermente con una risatina maliziosa. Mirco allora lancia un'occhiata anche al lato B di Mara, che è veramente spettacolare, e scommetto che rincara la dose di complimenti. Un'alzata di spalle della mia porcellina conferma che ho visto giusto. Prova a guardarsi il culetto da sopra una spalla, scoprendo così una tettina che non aspettava altro. Mirco prontissimo la nota e dice qualcosa che la fa piegare in due sghignazzante. Poi inaspettatamente si raddrizza e lancia la salvietta sul lettino, restando davanti a lui a seno nudo e mani sui fianchi.
Lo stupore del tagliasiepi è pari al mio! Non se l'aspettava e nemmeno io veramente. Lo sfida apertamente a fare la prossima mossa in un gioco che inizia a farsi piccante. Se ne accorge anche il mio amichetto che, da dentro gli slip, inizia a premere contro il morbido cotone che tenta di costringerlo.
Mirco spiazzato rimane senza parole, Mara allora decide di rincarare la dose, con un gesto morbido si spazzola il seno da immaginarie briciole, nel farlo indugia un attimo di troppo sui capezzoli che subito si drizzano come due olive mature. L'effetto sul vicino palestrato è immediato. Molla le cesoie e si passa una mano sul viso ad asciugarsi il sudore, la trattiene sugli occhi ma con le dita aperte per non perdersi nemmeno un fotogramma dello spettacolo offerto da Mara.
Visto il potere che ha subito acquisito sul povero Mirco la porcellina aumenta la dose, evidentemente lo vuole stecchire completamente. Si accarezza il seno ora in modo molto sensuale, pizzica i capezzoli tra medio e anulare tirandoli leggermente per poi lasciarli andare improvvisamente. Prosegue la carezza verso il basso attraversando tutto il pancino piatto e abronzato, si ferma solo quando raggiunge il microscopico slip del costume che indossa. Le dita scivolano sotto il tessuto a cercare il frutto proibito per poi tornare subito alla luce del sole e riprendere il viaggio di ritorno verso il seno. L'altra mano la tiene appoggiata sulle labbra, con la lingua si bagna le dita, mordicchiandole a volte.
Si è avvicinata il più possibile alla siepe che li divide, ormai sono a pochi centimetri l'uno dall'altra. Mirco non resiste più, decide di giocare il tutto per tutto e allunga una mano a toccare il seno della mia porcellina. Lo stringe delicatamente, pizzica i capezzoli ormai completamente eretti, poi scende lentamente ad inseguire la mano di Mara, entrambe spariscono nel costumino e vedo chiaramente che smanettano la fichetta sicuramente bagnatissima.
Mara apprezza e lo dimostra piegando la testa sulla spalla, immagino i mugolii che sta emettendo, a me di solito lo fanno indurire come il marmo! A proposito... mi accorgo che la mia erezione inizia a farmi male dentro i jeans stretti, apro la zip e libero il mio fratellino iniziando ad accarezzarlo con la mano.
Intanto Mirco continua a sgrillettare la troietta aumentando la velocità, le dice qualcosa indicandosi con lo sguardo il basso ventre. Vedo Mara allungare una mano, infilarla nei pantaloncini del vicino e impugnare l'attrezzo che ormai deve essere sul punto di scoppiare. Mirco ora respira con la bocca aperta e trema ad ogni movimento di Mara. La soddisfazione di averlo completamente in suo potere le fa aumentare l'intensità della sega che sta facendo al fortunato giardiniere. Vedo chiaramente che i colpi si fanno più decisi e lunghi.
Mirco non ce la fa più, chiude gli occhi e, scosso da un brivido, si riempie i calzoncini di sperma bollente, Mara non ferma la mano continuando a segarlo lo fa piegare in due, difficile resistere alle carezze della mia compagna, ne so qualcosa io...
Ad interrompere bruscamente l'idilio è l'arrivo di Sandra, la moglie di Mirco, che imbocca il vialetto di casa a bordo della sua utilitaria. Panico!!! Il maritino sporcaccione schizza in direzione della porta sul retro della casa, probabilmente in cerca di vestiti puliti prima di essere beccato dalla moglie. Scappando si gira un attimo verso Mara, le manda un bacio scuotendo la testa. Lei risponde leccandosi le dita, evidentemente imbrattate dallo sperma appena munto, si lecca tutta la mano lentamente, poi la agita in alto a salutare Sandra che ricambia il saluto.
Quando rientra in casa mi trova ad aspettarla col cazzo in mano, duro come il cemento. Un sorrisino malizioso sostituisce ogni parola, a seno nudo mi si avvicina e mi bacia sulla bocca facendomi sentire il sapore del seme di Mirco. Le afferro i polsi e in modo brusco la faccio girare e la sbatto sul divano immobilizzandola. Finge resistenza ma sappiamo bene entrambi che non aspetta altro...
Le strappo il costumino di dosso, il suo culetto è meraviglioso e irresistibile, la fichetta perfettamente depilata è ancora bella bagnata e presto lo sarà ancora di più.
"Sei una troia!" le sussurro tenendola immobilizzata sul divano.
"Lasciami, sei un porco!" mi risponde ansimando, ma capisco che vuole esattamente il contrario quando inarca i fianchi offrendomi il suo lato "b" in tutto il suo splendore.
Passo la cappella sulla fichetta per inumidirla, poi la punto deciso sul buchetto, forzo appena per far entrare la punta, mi accoglie con una leggera resistenza, sembra inghiottirmelo lentamente.
"Ahi! Mi fai male, porco!"
"Spero proprio di fartene parecchio, e sarà così ogni volta che ti becco a masturbare quel coglione di Mirco!"
Detto questo affondo completamente il mio cazzo, durissimo e grossissimo grazie alla scena a cui ha assistito poco fa, poi inizio a pompare con cattiveria, la inculo profondamente godendo dei gemiti soffocati che emette la troia. Purtroppo duro poco, sono troppo eccitato. Quando sento che sto per venire lo sfilo veloce e la giro verso di me, le tiro una sberla che la sorprende, apre la bocca per protestare e io ne approfitto per riempirgliela di sperma con schizzi incredibilmente abbondanti.
Mi sfida con gli occhi che ora sono due strette fessure, alzo la mano pronto a tirarle un'altra sberla e le ordino: "Inghiotti anche questo se non ne vuoi un'altra!" Sempre fissandomi furente obbedisce all'ordine, ingoia tutto passandosi la lingua sulle labbra a raccogliere gli spruzzi che non hanno centrato la bocca. Alla fine la apre, tira fuori la lingua a dimostrazione che ha ripulito tutto.
"Va bene così, sei contento?" La voce dolce e arrapante conferma che ha accettato la punizione, o meglio l'ha gradita non poco.
La guardo completamente perso dalla sensualità di questa creatura, la attiro verso di me e ci baciamo appassionatamente. Il sapore del mio seme finalmente annulla quello di Mirco.
"Sì lo sono, con te lo sono sempre e comunque..."
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