Racconti Erotici > tradimenti > Lo diceva anche la mamma che la verdura fa bene...
tradimenti

Lo diceva anche la mamma che la verdura fa bene...


di renko
10.08.2019    |    22.347    |    3 9.2
"Possiamo comunque ammirare, o meglio immaginare, nella oscurità della sera, il corpo abbronzato e tonico di Giuliana, i lati del vestito lasciano..."
Questo, come promesso, è il seguito del mio racconto "Film porno sul sedile del furgone", per chi è troppo pigro per andare a leggerselo riassumo brevemente la situazione, però sappia che si perde un bel racconto...
Io e il il mio compagno di merende goderecce Francesco abbiamo incontrato Giuseppe e Giuliana, coppia con lui cuckold e lei sempre affamata di cazzi, in un caldo pomeriggio conclusosi con acrobatiche porcate sul sedile del furgone del mio amico.
Con la coppia di maialini avevo già avuto occasione di passare qualche ora di sano e sfrenato sesso in trio e anche quartetto, con Francesco godevo in quel periodo delle grazie di Daniela, cliente insoddisfatta dei servizi offerti dalla nostra azienda ma non di quelli offerti privatamente da noi due!
Il mio progetto era di riunire in un'unica compagnia i due gruppi di amici che frequentavo. L'incontro organizzato per farli conoscere è andato ben oltre le mie aspettative. Tra Giuliana e Francesco è scattata subito un'attrazione fatale, una pericolosa reazione chimica che ha provocato copiose sborrate nella bocca della bionda pompinara e un appuntamento per la sera successiva nel laboratorio di scultura di Francesco.
L'appuntamento con Giuseppe e Giuliana è per le 22 in una piazzola tranquilla, lontana dal traffico. Poi mi seguiranno a casa di Francesco che non è facile da raggiungere se non si è pratici della zona.
Li aspetto da qualche minuto con i finestrini abbassati per godermi il fresco della sera dopo una giornata caldissima e gli AC/DC che mi fanno compagnia dallo stereo. Sono rimasto fedele alla musica degli anni ottanta e non ho nessuna intenzione di aggiornarmi!
Un'auto entra nello spiazzo sfanalando nella mia direzione, con una manovra mi affianca e abbassa il finestrino del passeggero. La visione di Giuliana che mi sorride mostrandomi la lingua, lunga, rosa e progettata nella galleria del vento per leccare cazzi, mi strappa da una scatenata "Shoot to thrill".
"E' tanto che aspetti? Scusa, siamo un po' in ritardo..." Cinguetta sporgendosi dal finestrino per mostrarmi che non porta il reggiseno sotto il vestitino esgeratamente scollato.
"Un po', ma ne valeva la pena!" Rispondo senza staccarle gli occhi dalle generose e morbide tette esibite sfacciatamente.
"Ci fai strada?" Interviene Giuseppe, evidentemente impaziente di iniziare a giocare, sicuramente già eccitato dall'evoluzione che tutti speriamo prenderà la serata.
"Seguimi, ci vogliono solo pochi minuti." Gli rispondo lanciando un bacio alla sua bella compagna e partendo verso casa di Francesco.
Il tragitto è un po' tortuoso ma in cinque minuti siamo a destinazione. Francesco abita in una casa isolata, circondata da un boschetto su tre lati mentre il quarto è affacciato su una vallata da cui si gode un panorama notevole. Inoltre quella è una posizione molto ventilata, d'inverno si patisce un po' il freddo ma d'estate, specialmente verso sera, la brezza fresca che ti soffia sul collo è inebriante.
Ci sta aspettando sotto il portico, da un secchio pieno di ghiaccio vedo spuntare alcune bottiglie di birra, non sarà molto raffinato ma una birra ghiacciata in estate è assolutamente irresistibile.
Ci salutiamo con abbracci e baci, Giuliana zompetta subito da Francesco, il vestitino aderente la obbliga a fare dei passettini corti corti, la trovo un po' buffa ma molto, molto sexy. Gli butta le braccia al collo e lo bacia subito in bocca, strusciandosi contro il mio amico. Per come la conosco sono sicuro che è già parecchio eccitata.
Ci stappiamo subito quattro birrette e brindiamo alla nuova amicizia. Siamo in penombra, la lampada posta all'esterno della porta di casa emette una luce fioca, il buio della sera ci avvolge lasciandoci intravvedere solo contorni sfocati dei nostri corpi. Intuiamo più che vederci e la cosa è molto piacevole.
Tre uomini con una birra in mano inevitabilmente finiscono per fare branco, iniziamo a scambiarci battute e aneddoti, ridiamo complici delle stupidaggini che diciamo, ci prendiamo in giro per le nostre comiche debolezze, noto però che Giuliana non è a suo agio in questa situazione. Forse non si sente coinvolta nelle nostre chiacchiere, non è la protagonista del momento, non è insomma al centro dell'attenzione dei maschi presenti, e questo non è certo il disegno che si era fatta per la serata.
Decido che è il momento di iniziare a giocare per davvero. In fondo è quello che vogliamo tutti, solo che i maschietti a volte sono un po' "farfalloni" (leggi coglioni).
"Sai che hai proprio un bel vestitino stasera, ti sta divinamente!" Affermo convinto approfittando di un momento di silenzio.
"Grazie! Mi fa piacere che te ne sia accorto." Risponde la biondina facendo un giro su sé stessa per mostrarci tutti i lati del suo... carattere.
"La cosa che mi piace di più è la cerniera sulla schiena... peccato che sia chiusa!"
Sorrisini di tutti i presenti, le danze sono finalmente aperte, l'attenzione dei tre maschietti ora è tutta per la bella Giuliana, che gongola soddisfatta di aver ripreso il centro della scena.
La mano di Giuseppe parte veloce e precisa in direzione della sua compagna, è calato improvvisamente il silenzio nella notte stellata, si sente indistintamente solo lo ziiiiiiiiiiip della cerniera che scorre senza ostacoli verso fine corsa.
Giuliana incrocia le braccia e con le mani si aggrappa alle spalle, il vestito è libero di cadere a terra e svelarci le meraviglie che ci ha finora tenuto nascoste, se non fosse trattenuto dal movimento della bella maialina.
Possiamo comunque ammirare, o meglio immaginare, nella oscurità della sera, il corpo abbronzato e tonico di Giuliana, i lati del vestito lasciano intravvedere la forma del seno, abbondante e sodo fa capolino chiamandoci ad esplorarlo con mani e lingue. La schiena splendidamente abbronzata mette in risalto la muscolatura di un corpo allenato e desideroso di essere accarezzato.
"Decisamente meglio così!" Conviene Francesco, strappando un sorrisino compiaciuto a Giuliana che apprezza in modo particolare i complimenti se provengono dal mio amico. Abbassa lo sguardo e mormora un ringraziamento che tradotto significa: "E allora cosa aspetti a venire ad assaggiarmi?"
Per darci il colpo di grazia e prendersi definitivamente la scena Giuliana ci gira le spalle e inizia una languida danza in cui il suo corpo sinuoso ondeggia nel buio in un movimento che cattura l'intera attenzione dell'unico neurone che notoriamente noi maschi abbiamo attivo. Veramente sono due ma l'altro è molto pigro e si interessa solo di sport!
Si muove ondeggiando il bacino e piegandosi sulle ginocchia per poi risalire, a poco a poco allenta la presa delle braccia e il vestito inizia a scendere dalle spalle ai fianchi, dai fianchi alle caviglie, con un calcio lo lancia verso Giuseppe che lo raccoglie al volo portandoselo al viso per annusarne il profumo. Ora indossa solo un perizoma nero poco più grande di un francobollo e le scarpe rosse tacco 12. Sembra una serata al night ma tutto è più reale, più presente, più eccitante.
Si gira verso di noi tenendo il seno ancora nascosto nelle mani, ci guarda languida, finalmente soddisfatta di averci tutti tre in suo potere. Continua a danzare mentre si avvicina a noi lentamente, senza mai scoprire quelle meravigliose tette. Raggiunge Francesco e gli si struscia addosso, si gira di spalle e gli si siede in grembo, il bacino danza sfiorando il rigonfiamento ormai evidente, uguale a quello che ho io e anche Giuseppe. La malattia è decisamente contagiosa!
Proprio quando Francesco allunga le mani per abbracciarla, Giuliana si rialza lesta e scappa in direzione di Giuseppe, lasciando il mio amico ancora più eccitato per non averla potuta toccare. Si china sul suo compagno baciandolo sulla bocca, tiene sempre le mani a protezione del seno e la cosa ci eccita da morire. Appoggia un ginocchio sull'inguine di Giuseppe a tastarne la consistenza, poi si gira e viene verso di me...
A questo punto vedo cose che voi umani non potete neanche immaginare: lingue balenare nel buio e lambire labbra caldissime, corpi in fiamme sfiorarsi nella notte torrida, mani insinuarsi fameliche a impadronirsi di carne fremente...
E tutti questi momenti resteranno scolpiti indelebilmente nella mia memoria... è tempo di scopare...
A suggellare questi miei pensieri, dedicati ad un attore che ci ha lasciati recentemente, ci pensa Giuseppe che, abbandonata la bibita ormai caldissima, si alza e si carica in spalla Giuliana ormai nuda e eccitata al massimo, guarda verso Francesco e chiede:
"Dove andiamo adesso?"
Il mio amico si alza e fa strada in direzione del suo laboratoio, scannatoio di diverse avventure sessuali sue e... alcune anche mie.
Resto ancora imbambolato sulla mia sedia, ho ancora qualche visione che mi impedisce di muovermi. "Tu non vieni, Renko?" Mi chiede ironicamente Giuseppe schiaffeggiando una chiappa marmorea della sua compagna che emette un lamento languido.
"Spero proprio di sì!" Rispondo scosso improvvisamente dal mio torpore, e mi alzo per seguire la invitante processione verso il laboratorio.
Tra sculture in legno, alcune finite altre in gestazione, ceppi ancora da sbozzare, attrezzi e truccioli caduti a terra come riccioli biondi appena tagliati da chiome rigogliose, Giuseppe libera Giuliana dalla presa e la bella maialina, riacquistata la libertà, si mostra in tutto il suo splendore allargando finalmente le braccia per permetterci di ammirarla alla luce soffusa del laboratorio.
Una Dea!
Subito la circondiamo e iniziamo a toccare quel corpo allenato ed eccitante. Carezze scorrono lungo tutto quel capolavoro della natura, è una scultura ma viva e pulsante di desiderio. Sotto le dita che lo esplorano il suo corpo è bollente, la sua pelle scotta di voglia e passione.
Non rimane a lungo passiva a godersi le nostre attenzioni. Le sue mani sanno perfettamente come muoversi e dove andare. In un lampo i nostri cazzi sono stati liberati dai leggeri indumenti e svettano gonfi e pulsanti in direzione della sua bocca.
Non si fa pregare la troietta! A turno ne controlla due con le mani mentre a uno impartisce una lezione di lingua che non prevede assenze, neanche giustificate! Ci sega con maestria, l'ho già vista alle prese con più cazzi contemporaneamente ma stasera mi pare ci metta ancora più passione. Si è inginocchiata in mezzo a noi e vederla dall'alto leccare cappelle e menare cazzi con tanta foga ci eccita da morire.
A volte qualcuno di noi la prende alla nuca per spingerle l'uccello ancora più in profondità nella gola, ma lei subito si divincola cambiando soggetto, vuole avere il controllo, non subirlo.
Ma stasera, almeno per una volta, per noi maschietti l'unione fa la forza. Decidiamo tacitamente di usarla come se fosse un oggetto per il nostro piacere, di piegarla alle nostre voglie.
Quasi ci fossimo messi daccordo prima, capìta la sua intenzione di dirigere i giochi, tutti tre insieme ci stacchiamo dalla sua presa e la portiamo verso un tavolino, la facciamo distendere a 90 gradi. Appoggiando il seno sul freddo piano del tavolo la bella biondina emette un gridolino a cui rispondiamo tenendola premuta contro il tavolo e allargandole le gambe. In questa posizione, immobilizzata e alla nostra mercé, possiamo scatenare tutte le nostre perverse fantasie.
Mi metto davanti al suo bel viso, mi guarda con gli occhi verdi imploranti, non credo che implorino libertà ma piuttosto sesso, sesso, sesso! Le punto la cappella davanti alla bocca e lei obbediente inizia a succhiarmela, Francesco di fronte a me l'ha gia penetrata nella fichetta bagnatissima di umori e la sta sbattendo con forza. Giuseppe se lo fa menare continuando a tenerla immobilizzata con le mani sulla schiena.
Il gioco va avanti con scambio di posizioni continuo, Giuliana immobilizzata e noi a ruotarle attorno per godere a turno della sua bocca, delle sue mani e della sua fica grondante. Perdo presto il conto degli orgasmi della porcona, ansima ad ogni venuta ma, soffocata dal cazzo che a turno le stantuffa la bocca, è difficile interpretare quello che prova.
Siamo eccitatissimi, difficile dire quanto potremo ancora durare, Giuseppe si rivolge a Francesco: " Mettiglielo nel culo, le piace un sacco!"
Le proteste di Giuliana, se ci sono state, si confondono con i rantoli di piacere, non sono sufficienti a fermare il mio amico che punta deciso la cappella sullo stretto buchino della bella porcona.
Uno spasmo, si irrigidisce per un attimo, la stretta della mano sul mio cazzo per un momento si fa più decisa, poi le pompate di Francesco nel culo di Giuliana aumentano di impeto e lei pare proprio gradire.
La sofferenza visibile sul suo viso, l'eccitazione della situazione, la bravura nel succhiare e menare cazzi ci porta ben presto a desiderare di riversare tutto il contenuto dei nostri coglioni sulla bella maialina. Francesco le viene nel culo con le ultime due, tre spinte ancora più decise. Giuseppe le toglie dalle mani l'attrezzo e con pochi ultimi movimenti dirige copiosi schizzi di sperma sul viso della compagna. Io completo il trio venendole in bocca e ammirando la bravura nell'ingoiare tutto senza perdersi nemmeno una goccia di succo, mentre lo sperma di Giuseppe le cola lungo il viso cadendo sul tavolo.
Ci scambiamo sguardi complici, siamo sfiniti ma soddisfatti, la serata è andata proprio nel migliore delle nostre aspettative. Giuliana, con la bocca finalmente libera da ospiti, ci guarda spavalda: "Tutto qui quello che sapete fare?"
Cooooosaaaa?
Questa puttanella è stata sbattuta da tre cazzi per almeno un ora e ancora non ne ha abbastanza?
Francesco è il primo a reagire.
"Ah sì? Tenetela ferma per favore, che la sistemo io!"
Ci ordina deciso. Torna dopo pochi secondi con un cetriolo in mano. Non un cetriolo normale, sarà lungo almeno trenta centimetri ma soprattutto è grossissimo. Una lattina di birra, avete presente?
Io e Giuseppe ci guardiamo e subito uniamo le forze, poche..., che ci sono rimaste per immobilizzare Giuliana che, con Francesco alle spalle, non ha ancora capito cosa l'aspetta.
Se ne rende conto molto presto però, non appena sente l'ortaggio freddo e ruvido violarle la fichetta ancora sbrodolante. "Noooooo!!! Cos'è? E' freddo... è troppo grosso..."
A bucatina... m'hai provocato e 'mo me te magno!
Senza pietà Francesco spinge il cetriolo nella fica della spaccona, all'inizio con qualche resistenza da parte delle strette pareti, poi con pista libera e ben lubrificata.
Dopo il primo momento di paura, o presunta tale, anche Giuliana apprezza il dildo campagnolo e, per la prima volta in vita mia, vedo una fica squirtare!
Il pavimento si bagna abbondantemente e vedo schizzi uscire dai lati del cetriolo ben piantato nel sesso della maiala.
In pochi minuti viene con un urlo liberatorio, finalmente lo può fare senza l'ingombro di cazzi in bocca.
Francesco molla l'ortaggio che, con un'ultima contrazione della fica di Giuliana, viene sparato lontano finendo la corsa sul pavimento del labortorio.
"Siete dei maiali!" Ci sputa addosso la troia, visibilmente soddisfatta del fatto di avere ragione.
Siamo sudati, spompati, sfiniti, ma decisamente soddisfatti per le ore di sesso e trasgressione trascorse insieme in questa calda serata che speriamo di ripetere al più presto!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Lo diceva anche la mamma che la verdura fa bene...:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni