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in coda all'ufficio postale


di renko
25.06.2019    |    37.366    |    16 9.6
"A proposito di Poste, si dice che una delle "clienti" più affezionate di Paolo il dottore sia proprio la moglie del direttore dell'Ufficio Postale..."
Nell'alto Veneto ci sono molti paesini con pochi abitanti, spopolati da anni di emigrazioni verso località che offrono più opportunità di lavoro, sia in Italia che all'estero.
La vita generalmente vi scorre tranquilla, un po' monotona, ci si conosce tutti e si sa tutto di tutti, vizi, virtù, abitudini e soprattutto ... scappatelle.
Ci sono anche dei rischi però nella vita in questi luoghi, non certo legati alla delinquenza o allo stress, piuttosto alla mancanza di servizi essenziali.
Alcuni anni fa nel mio paese abbiamo corso il rischio di perdere l'Ufficio Postale! Proprio così, vista la densità di popolazione e la concomitante presenza di uno sportello della locale Cassa Rurale, le Poste minacciavano di chiudere l'ufficio che da sempre si affaccia sulla piazza principale del paese.
C'è stata allora una mezza sommossa popolare per scongiurare il pericolo, alla fine tutti i paesani hanno deciso di trasferire il conto dalla banca alla Posta, con il risultato di mantenere aperto il presidio postale ma di creare file chilometriche allo sportello in cui lavora un unico impiegato, mentre il direttore se ne sta in ufficio a leggere il giornale e ricevere clienti di prestigio.
Ah, dimenticavo... l'agenzia della Cassa Rurale ha chiuso quasi subito dopo essere stata acquistata da un'importante Banca!
Comunque quello che ci interessa per il racconto sono solo le file interminabili allo sportello, a volte la fila inizia addirittura fuori dall'ufficio postale!
Purtroppo alcune utenze si possono pagare solo con bollettino postale, smadonnando per il tempo che perderò in coda decido di andare in posta verso le undici e trenta di un sabato mattina di metà luglio, sperando che a quell'ora le signore siano alle prese coi fornelli e i loro mariti al bar per l'aperitivo. Un "obbligo" per i veneti!
Macché! Una bella fila anche stavolta!
Sono l'ultimo cliente e sbuffando mi accodo paziente. Davanti a me, penultima della fila, trovo Mara, la moglie del medico del nostro paese. Una bella donna sui 45, castana, fisico tonico frutto di molte ore di palestra, un culo da far invidia a ragazze con metà dei suoi anni e due tettine impertinenti che sfdano la legge di gravità nonostante le primavere trascorse.
Devo dire che non ha avuto figli, e forse questo la aiuta a mantenere il fisico che ha.
Il marito, Paolo il dottore, come lo chiamano tutti, è un tipo sportivo, piacente, simpatico e... gran puttaniere!
Sicuramente il più abile scopatore di mogli altrui del paese, aiutato anche dalla professione che fa, ha la possibilità di spogliare tutte le ragazze che si recano da lui anche solo per un mal di gola e la cura è quasi sempre la stessa...
La povera Mara, come si dice da noi, ha più corna di un cesto di lumache, ma daltronde lo sapeva che tipo era "Paolo il dottore" quando l'ha sposato.
Dicono che lei fosse una vera bellezza da ragazza, che abbia fatto perdere la testa a mezzo paese e infine anche allo scapolo d'oro, che ha una decina di anni più di lei, fino a farlo capitolare grazie alle sue doti amatorie.
Ben presto però il maritino ha ripreso a svolazzare di fiore in fiore, evidentemente la passione travolgente per la bella e brava Mara si è affievolita e l'antico richiamo della foresta è tornato a farsi sentire prepotente.
A proposito di Poste, si dice che una delle "clienti" più affezionate di Paolo il dottore sia proprio la moglie del direttore dell'Ufficio Postale. Una bella biondina che, non dovendo lavorare, si annoia molto a casa da sola e ha trovato la soluzione ai suoi problemi nei pantaloni del medico contribuendo generosamente alla crescita delle corna in testa a Mara.
Mentre penso alla sua storia le guardo il culo, dato che ce l'ho davanti e che devo far passare il tempo, decido che è la cosa migliore da fare.
E' veramente bello! Due chiappe perfette, sode e alte, fasciate da un jeans scolorito e strappato che ne fa intravvedere anche una bellissima abbronzatura. Il cavallo dei jeans si insinua fin dove è possibile arrivare, evidentemente indossa un perizoma perchè non si vede segno di slip. Faccio fatica a trattenermi dallo strizzare quelle due meraviglie della natura con le mie mani.
Terminata la mappatura del culo salgo con lo sguardo alla schiena della bella paesana. Porta una canotta rosa, le spalle scoperte mettono in evidenza muscoli tonici e scolpiti. La postura ben eretta le dà un aspetto fiero ed elegante.
Tiene le braccia abbandonate lungo il corpo, nella mano destra ha lo stesso bollettino che ho io. Anche lei sembra insofferente per la coda che le tocca fare.
Il caldo è fastidioso, la presenza di così tante persone in uno spazio ristretto poi aumenta il senso di calore che si percepisce. Ad un certo punto con le mani raccoglie i capelli sciolti sulle spalle in una coda che ferma con un nodo improvvisato. Un movimento naturale e irrilevante ma nel farlo provoca due cataclismi inaspettati che mi colpiscono come uno schiaffo improvviso.
Numero uno scopre la nuca, bella, abbronzata e nuda, sono poche le cose che trovo più irresistibili di una nuca scoperta in una donna! Veramente eccitante.
Numero due mi svela che la canotta è di quelle sbracciatissime che lasciano completamente scoperti i fianchi.
Finchè teneva la braccia aderenti al corpo non si notava, ma appena le ha alzate per raccogliersi i capelli ha svelato l'intrigante sorpresa.
Sotto è completamente nuda! Posso ammirare il suo corpo asciutto e abbronzato e soprattutto due tette a coppa di champagne con capezzoli impertinenti che puntano al cielo reclamando attenzione e ammirazione.
Fatico qualche secondo a riprendermi dalla sorpresa. Sono il solo per il momento a potersi godere lo spettacolo. Gli altri clienti della Posta se ne stanno insofferenti in fila davanti a noi. Hanno attenzioni solo per chi li precede, contando silenziosamente i minuti che impiegano per svolgere le loro operazioni.
A me invece a questo punto non interessa minimamente quanto tempo starò in coda.
Anzi spero che quelli davanti a noi ci mettano il più possibile a fare quello per cui sono venuti in Posta oggi.
Mara rimane con le mani tra i capelli ad aggiustarseli per qualche istante più del normale. Ho come l'impressione che lo faccia di proposito. Io mi godo l'inaspettato strip tease con tutta calma.
Ad un certo punto Mara inizia dei movimenti col busto ruotandolo da un lato all'altro in un esercizio fisico per allentare la tensione dei muscoli della schiena. Apparentemente tutto normale, siamo in fila da qualche minuto e la stanchezza inizia a farsi sentire. Però il risultato che ottiene è quello di offrirmi una panoramica completa della sua nudità.
Ad ogni rotazione vedo i muscoli di Mara tendersi, soprattutto vedo le sue splendide tette che si alternano davanti ai miei occhi in un balletto coordinato e sensualissimo. Sono in ammirazione di questo ben di Dio quando noto che da sopra la spalla mi lancia velocissime occhiate al termine di ogni rotazione verso destra.
Credo di avere la bocca spalancata e l'espressione ebete di uno che non crede ai propri occhi e la cosa deve divertirla parecchio perchè riesco a notare anche un sorrisino malizioso sul suo bel faccino.
E' evidente che mi ha colto in castagna, o forse era tutto premeditato... vallo a sapere!
Però non fa assolutamente nulla per nascondere le sue grazie alla mia vista. Smette di roteare il busto ma tiene le braccia staccate dal corpo e le mani sui fianchi lasciandomi intatta la vista della sua pelle ambrata.
Non resisto più! Forse rischio uno schiaffo vero stavolta, ma decido di allungare discretamente una mano e di infilarla nella canotta di Mara. Le mie dita sfiorano delicatamente il suo fianco, una carezza leggerissima per vedere la sua reazione.
Nulla... Bene!
Oppongo il pollice alle altre dita e pizzico piano la pelle morbidissima dei fianchi.
Ancora nulla... Ottimo!
Salgo allora fino al seno, lo percorro tutto con le dita prendendo il capezzolo tra il medio e l'anulare e trattenendolo con una lieve pressione. Lo sento gonfiarsi ed indurirsi all'istante tra le mie dita. A questo punto oso ancora di più. Strizzo la tettina soda di Mara che mi sta completamente nella mano, alla fine pizzico con più decisione il capezzolo tra indice e pollice.
Mara inarca leggermente la schiena buttando la testa all'indietro, segnale evidente che gradisce le mie attenzioni. Nel farlo con il suo bel culetto sodo cerca il contatto con il mio pacco trovando conferma che il fratellino è in piena fase di crescita.
Continuo allora ma con grande attenzione e discrezione, dopotutto siamo in mezzo ad altra gente e non voglio dare scandalo. Inoltre, ogni volta che un cliente termina l'operazione ed esce dall'ufficio, ci passa di fianco e io devo interrompere il piacevole passatempo.
Tutte le cose belle finiscono purtroppo. E' il turno di Mara adesso, in un paio di minuti termina il pagamento del bollettino, nel frattempo io ho ripreso ad ammirarle il culo fantasticando sulle meraviglie che potrebbe riservare al fortunato amante.
Ritira la ricevuta che le porge "Matita", lo chiamano tutti così in paese, risponde al sorriso ammirato dell'impiegato e se ne va senza degnarmi neanche di uno sguardo.
Pazienza, penso, è stato bello e stuzzicante il giochino trasgressivo, ma le donne si sa, sono fatte così, hanno sempre loro il controllo dei giochi.
In un attimo pago anch'io il mio bollettino, a me Matita non sorride con ammirazione, piuttosto con sollievo perchè sono l'ultimo cliente di questo torrido sabato e finalmente può iniziare a chiudere la baracca.
Fuori dall'Ufficio Postale mi colpisce come una mazzata il caldo asfissiante del mezzogiorno estivo, però c'è anche una piacevole sorpresa...
"Ehi, non mi offri neanche un aperitivo dopo che ti sei divertito?"
"Con molto piacere, ma credo che il divertimento sia stato reciproco..."
Mi guarda con un'espressione maliziosa, sensuale e irresistibile. Alcune donne hanno nello sguardo qualcosa di magnetico che non ti lascia scampo. Quando te lo scaricano addosso cadi in loro potere, e fai la fine di Ulisse con la maga Circe...
Ci dirigiamo verso il bar che sta dall'altra parte della piazza.
Il mio paese ha una piazza quadrata, da un lato c'è il Municipio, di fronte ha la Chiesa, i due edifici si fronteggiano fieri, sembra stiano misurando quale dei due poteri abbia maggiore presa sui sudditi. Gli altri due lati della piazza vedono fronteggiarsi l'Ufficio Postale con accanto la farmacia e dall'altro lato il bar e l'ambulatorio del dottore.
Tutti i capisaldi della comunità racchiusi in pochi metri, tipico di questi paesini.
Arrivati a pochi metri dal bar Mara mi sussurra:
"Ho un'idea migliore dell'aperitivo, vieni con me!"
Migliore dell'aperitivo? penso... dev'essere qualcosa di veramente importante!
Si dirige verso l'ambulatorio di suo marito e io inizio a preoccuparmi. Vuoi vedere che è mezza matta e gli va a raccontare quello che è appena successo...
Entra decisa nel portone ma anzichè prendere la porta dell'ambulatorio sale le scale che portano al suo appatamento, sta proprio sopra lo studio di Paolo il dottore.
Un po' titubante la seguo, il suo culo che ondeggia davanti ai miei occhi mi ha letteralmente ipnotizzato. E poi quando ha evitato la porta dell'ambulatorio mi sono tranquillizzato un pochino.
Mi apre la porta e mi fa entrare a casa sua restando sull'uscio, la porta è stretta e i nostri corpi strusciano uno contro l'altro per un istante. La canotta si scosta leggermente e una tettina abronzata fa capolino curiosa.
E' troppo! L'afferro con una mano stringendola e mi chino a baciarle il collo mentre con l'altra mano le stringo la nuca che tanto mi ha attizzato poco fa. Risponde alle carezze cercando la mia bocca, intrecciando la sua lingua con la mia, mi prende una mano e mi lecca il palmo, poi si infila due dita in bocca e le succhia avidamente per poi riportarle sul suo piccolo seno.
Lì sulla porta le sbottono i jeans che cadono ad abbracciarle le caviglie. Un perizoma nero, non più grande di un francobollo, conferma quanto avevo immaginato mentre le ammiravo il culo.
Insinuo una mano ad esplorare il suo sesso, è completamente rasata, liscia e bagnatissima. Le allargo le labbra e gioco un po' con la sua splendida patatina. Poi le porgo le dita che sanno di lei e Mara le succhia come poco fa. Torno ad occuparmi della sua rosa profumata con carezze sempre più profonde.
Ansima, sembra in affanno, trattiene un gemito e dalla bocca le esce un rantolo soffocato che testimonia il suo primo orgasmo. Si riprende subito e cerca il mio cazzo infilando una mano nei miei pantaloni. Lo trova in piena forma e la cosa sembra renderla felice. Mi sorride languida e senza dire una parola si inginocchia davanti a me. Non ho mai visto una zip aprirsi così velocemente!
Appena mi abbassa gli slip il mio amichetto, come una molla, salta fuori prepotentemente sbattendo sul suo bel viso.
"Ehilà, quanta forza!" mi dice sorpresa.
Faccio spallucce: "Mi stai facendo impazzire, sei fantastica!" riesco a bisbigliare.
Siamo sempre sulla porta di casa con questa spalancata. Mi piacciono le situazioni intriganti, la possibilità di essere visti aumenta la libido. Però è pur sempre la moglie di Paolo il dottore! Se mi beccano con lei in cinque minuti ne parlerà tutto il paese...
Mara pare non preoccuparsene minimamente, ha iniziato un meraviglioso pompino che mi sta facendo letteralmente ammattire. Accompagna con una mano il mio cazzo nella sua bocca calda e umida, con un movimento rotatorio me lo massaggia da grande esperta. Lo pompa con cinque sei movimenti della testa per poi estrarlo dalla bocca e passarci la lingua su tutta la cappella che ormai è gonfissima e viola.
Si accorge che il livello della resistenza è al massimo e allora se lo sfila dalla bocca restituendomelo più grosso di come glielo avevo consegnato. Si alza e mi da le spalle scostando il sottile filo del perizoma, mi offre finalmente la vista del suo fiore in piena fioritura.
E' meravigliosa! Un frutto maturo e succoso, pronto per essere colto. Si appoggia con le braccia allo stipite della porta, che rimane sempre spalancata, si piega a novanta gradi e a quel punto la visione diventa un'attrazione assoluta.
Ora credo di avere la stessa espressione di Bian Johnson nel video You shook me all night long quando vede la bionda ossigenata che cavalca il toro meccanico!
Le afferro i fianchi e appoggio la cappella a quella meraviglia della natura, non serve nemmeno spingere, viene risucchiata nel vortice del piacere portandosi dietro il resto dell'arnese. E' strano a dirsi ma mi sembra di sentire in bocca un sapore dolce nello scopare Mara.
E' veramente bellissima, la fama di grande scopatrice è assolutamente meritata. Difficilmente le voci di paese mentono, del resto.
Affondo i colpi sempre più violentemente. Mara dapprima geme, poi urla di piacere, mi incita a sfondarla, a sbatterla come una troia, a riempirla col mio cazzo.
"Siiiiiiiiiiii, dai scopami! Fammelo sentire tutto dentrooooo! Ah.... ah.....ah..... sìììììììì, sono una troia, dimmelo!"
Confermo quello che vuole sentirsi dire, ma penso che anche al piano di sotto si senta sia la sua richiesta che la mia risposta. Cazzo, Paolo il dottore è in ambulatorio a quest'ora! Non so se sta visitando qualche vecchietta o se sta curando i pruriti di qualche giovane compaesana, ma sicuramente le urla di Mara gli arrivano nitide alle orecchie.
Che posso fare? La bella Mara non accenna a diminuire i decibel con cui conferma il suo piacere. A questo punto non ho più niente da perdere e allora... mi gioco il jolly!
"Hai un culo che mi fa impazzire! Mi dispiace ma non posso proprio risparmiartelo." le confesso senza distogliere lo sguardo dal quella rotondità meravigliosa.
"E allora inculami! Cosa aspetti? Dai mettimelo nel culo!"
E' completamente partita di testa la porcona! Mi incita ad incularla a squarciagola, credo che ormai tutto il palazzo abbia capito cosa sta succedendo a casa di Paolo il dottore, e forse più di un condomino sta sghignazzando sotto i baffi!
Lo sfilo da quel meraviglioso fodero che ho volentieri sconquassato e lo punto con decisione sul buchetto posteriore di Mara. E' già lubrificato dagli umori che le escono dalla fichetta e non oppone nessuna resistenza alla penetrazione. Non occorre neanche che forzi un po' alla volta il culetto attendendo che si dilati lentamente.
Anche il culo risucchia il mio fratellino in modo famelico. E' un piacere sfondare una tale perfezione della natura. Aumento i colpi ma ottengo l'effetto di aumentare anche le urla di Mara.
"Sìììììììì inculami così! Sfondami il culooooo!"
La sborrata che le scarico nel culo ha dell'incredibile ma è un pezzo che mi trattengo e non ne posso veramente più. Rallento il movimento ma non mi fermo completamente. Mara si rilassa dopo numerosi orgasmi urlati a tutto il condominio. Lentamente vedo colare fluidi dal suo culo che le scendono lungo le gambe muscolose e snelle.
Mara è una creatura meravigliosa, da perderci la testa, è divina! Questa è la migliore scopata della mia vita... credo... forse la seconda... beh insomma, potendo ricomincerei immediatamente!
Si rialza lentamente, si gira e mi bacia sulla bocca languidamente. La sua lingua è calda e soffice, questa ragazza è semplicemente fantastica. Socchiude gli occhi e, se possibile, appare ancora più perfetta.
"Grazie! Mi è piaciuto molto." mi confida con un ultimo bacio di commiato, labbra su labbra.
"Non so dirti quanto è piaciuto a me..." farfuglio, non sapendo che altro aggiungere.
"Il mese prossimo ci vediamo in posta per la prossima scadenza...." mi promette accarezzandomi il viso mentre mi sto già allontanando in direzione delle scale. Scendo le due rampe e mi trovo davanti allo studio di Paolo il dottore. Guardo su e Mara è lì che mi lancia sguardi allusivi e un ultimo bacio accompagnato dal palmo della mano.
"Abbottonati i pantaloni!" mi intima.
Eh sì, da quaggiù si sente proprio bene cosa succede al primo piano... penso un po' preoccupato. Ma in fondo giustizia è fatta. Un bel paio di corna se le merita Paolo il dottore! Come si fa a trascurare una meraviglia come Mara?
Appena fuori dal palazzo mi ricordo di un'altra cosa!
Attraverso la piazza correndo verso l'ufficio postale. E' già chiuso al pubblico ma dalla vetrata si vede l'interno, basta schermarsi con le mani sul vetro. Guardo in alto e ho la conferma di quanto pensavo.
La telecamera interna è puntata proprio alle spalle della fila davanti allo sportello!
Sposto lo sguardo e vedo Matita e il direttore che mi guardano. Sorridono complici e mi fanno un cenno di saluto... o forse di approvazione...
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