Racconti Erotici > trio > L'infermiera sexy visita a domicilio...
trio

L'infermiera sexy visita a domicilio...


di renko
16.12.2018    |    21.949    |    10 9.7
"Lo accoglie con un sorriso compiaciuto, felice di averne due contemporaneamente con cui giocare..."
Il mio amico Francesco, noto donnaiolo incallito ma anche molto abile, ha rimorchiato Daniela, cliente dell'azienda dove lavoriamo entrambi, qualche mese fa e, come al solito, se l'è portata a letto (leggi il racconto "La cliente insoddisfatta" per capire la situazione).
Ha anche convinto Daniela a farlo in tre e così sono entrato in gioco io e abbiamo trascorso una serata memorabile di sesso a tre.

Io e Francesco abbiamo superato la cinquantina, Daniela è una donna matura, con qualche anno più di noi ma in perfetta forma, fa palestra e ci tiene parecchio al proprio aspetto, alta, slanciata, folta chioma rosso fulvo, un corpo da favola con un culo bello sodo e due tette perfette che ignorano la carta d'identità, ma soprattutto è una gran porca e fa impazzire chiunque abbia la fortuna di entrare nelle sue grazie.

A quanto dice quella con noi due è stata la sua prima trasgressione messa in pratica e non solamente immaginata. Ma ci ha raccontato che le piacerebbe fare un'esperienza lesbo, un'orgia o una gang bang oppure essere dominata da qualcuno senza avere la possibilità di sottrarsi alle perverse voglie del dominatore.

Ve lo dicevo che era una gran porca...

Così capita che Francesco si prende un'influenza, solito malanno di stagione che in un paio di giorni è già passato, ma che mi fa venire in mente una possibilità di sfruttare la situazione a nostro vantaggio.

Daccordo con lui mando un messaggio a Daniela in cui le dico che Francesco è molto malato e che avrebbe bisogno di un'infermiera a domicilio per ricevere adeguate cure.
Il tono è scherzoso naturalmente e lei capisce subito che è solo un pretesto per invitarla ad un'altra serata in nostra compagnia.

La cosa comunque deve averla stuzzicata perchè accetta subito la proposta e ci manda anche la foto del completino da infermiera sexy che ha tolto dall'armadio e disteso sul letto in camera sua.

L'appuntamento è fissato per domani sera, approfittiamo ancora del laboratorio di Francesco, tra sculture in legno, alcune finite e altre appena abbozzate, disegni, progetti, trucioli per terra e scalpelli di tutte le forme e misure in ordine sparso sul banco da lavoro.
Si respira un buon odore di legno e anche il disordine che regna nella stanza contribuisce a creare un'atmosfera particolare, di trasgressione, di proibito, insomma invoglia a superare i tabù e a lasciarsi andare ai desideri che solitamente vengono repressi nel mondo reale.

Non mancano i comfort naturalmente, stufa a legna, musica, una TV, divani e il letto matrimoniale che, se potesse parlare, ne avrebbe da raccontare più di tutti i racconti che potrei scrivere io...

Siamo in inverno e tenere al fresco il prosecco dalle nostre parti non è un problema, basta mettere la bottiglia fuori dalla finestra qualche minuto e la temperatura del vino è perfetta, Daniela ama le bollicine!

Scappo prima di tutti dall'allenamento bello docciato e prufumato, suscitando qualche commento malizioso da parte dei miei compagni di squadra, dispiaciuti che non mi fermi al bar con loro ma anche invidiosi per quello che immaginano mi aspetti stasera...

Giungo a destinazione prima dell'arrivo di Daniela così posso concordare con Francesco la regia del film che tra poco ci vedrà attori protagonisti.

"Ha detto che le piacerebbe essere dominata, di essere alla mercè di qualcuno che la obbliga a soddisfare perversioni sessuali senza la possibilità di sottrarsi."
"O.K. ma non esageriamo. Pensiamo a qualcosa di soft. A nessuno di noi due piacciono le pratiche sado-maso."
"Daccordo, mettiamola sul piano del gioco sexy. Tu fai il malato grave e lei quando arriva dovrà visitarti. Giochiamo al dottore come quando eravamo piccoli. E' abbastanza soft?"
"Sì, mi pare possa essere un buon inizio. Poi vediamo come vanno le cose e improvvisiamo. Daltronde la fantasia non ci manca!"

Suggelliamo l'accordo con il primo brindisi della serata.

L'alcool è un ottimo alleato per serate trasgressive, libera i freni inibitori e ti inebria portandoti ad un livello in cui l'unica cosa che vuoi è divertirti e continuare a giocare.

Poco dopo sentiamo arrivare l'auto di Daniela e fermarsi davanti al laboratorio di Francesco, usciamo per accogliere la nostra amica impazienti di passare un'altra serata in sua compagnia.

E' stupenda, come sempre. Scende dall'auto e ci regala la vista delle sue lunghissime gambe accarezzate da calze a rete bianche, scarpe tacco 12 bianche e il costumino da infermiera che avevamo già visto in foto nascosto da un impermeabile allacciato in vita da una cintura.

La accogliamo con un bacio e la richiesta di una piccola sfilata per mostrarci la divisa da infermiera.

Daniela dopo poche deboli obiezioni ci regala qualche passo sinuoso e una giravolta, poi si slaccia la cintura e apre l'impermeabile con entrame la mani rivelando quanto sia corto il camice bianco, che ha anche uno spacco birichino sul davanti.

Indugia un attimo, giusto il tempo di farci notare lo slippino di pizzo bianco che lascia intravvedere la sua patatina completamente depilata.

La riempiamo di complimenti, tutti meritatissimi, in attesa di riempirla d'altro.

La vista di Daniela miracolosamente ha guarito Francesco che non si ricorda più che deve farsi "visitare" dall'inferimiera a domicilio.

I nostri piani crollano come un castello di carte, ma poco importa.

Daniela si unisce al nostro brindisi e chissà che le bollicine le facciano il solletico dove è più sensibile...

Le togliamo il soprabito e la ammiriamo in tutto il suo splendore.
Il camice da infermiera è molto scollato e mette in risalto le sue tette, non grandissime ma veramente ben fatte, hanno una forna perfetta che chiamano a squarciagola le nostre mani per una palpazione di controllo.

E' anche cortissimo, copre appena il culo e, se solo si piega un poco, ci regala la vista del filo del perizoma completamente "mangiato" da due chiappe belle sode.

Insomma uno spettacolo, ma come vi ho già detto il suo forte è la "porcaggine" innata, la voglia sfrenata di sesso, l'impossibilità di dire di no a qualsiasi richiesta le venga fatta.
Le nostre mani corrono lungo il suo corpo esplorandone ogni curva, ogni punto che possa provocarle dei brividi di piacere.

Le accarezziamo i fianchi fermando la mano tra le cosce per risalire fino al sesso pulsante, le baciamo il collo lasciando che la lingua tracci una linea di saliva che termina dietro l'orecchio.
Le sussuriamo frasi che farebbero arrossire una porno star, cercando sempre particolari piccanti che la sorprendano per audacità e spregiudicatezza.

Ben presto il fuoco si accende in lei, chiude gli occhi e si abandona alle nostre mani sempre più impertinenti, adesso anche lei cerca il contatto con inostri corpi.

E' bello averla tra noi due, cresce un gioco di complicità, di sguardi d'intesa con i quali concordiamo come muoverci su di lei.

Lei gode del fatto di avere più di un partner nel gioco del sesso, sorprese continue che non sono possibili con un solo amante, più prevedibile e meno sorprendente.

Si moltiplicano per due la fantasia, le mani, le lingue e anche i cazzi, ormai durissimi ma ancora costretti nei nostri jeans.

L'eccitazione sale alle stelle, c'è il rischio di far finire tutto in pochi minuti, ma è qui che l'esperienza dovuta alla nostra età (diciamo matura) entra in gioco e, almeno per una volta, si fa apprezzare.

"Ma non sarebbe meglio dare un'occhiata al malato, potrebbe peggiorare e chissà..."
Dico abbassando drasticamente il livello di testosterone nel trio ma insinuando in ognuno di noi nuove fantasie erotiche.

"Mmmmm, sì sì... vediamo come sta' questo paziente" Riesce a biascicare Daniela ricomponendosi appena un po'.

Senza spostarsi di un centimetro Francesco si lascia cadere all'indietro atterrando sul letto che aveva alle spalle fingendo un improvviso aggravamento della malattia.

Daniela con un sorriso malizioso gli si avvicina e gli chiede: "Dove ti fa male, qui?" Toccandolo all'altezza della spalla.
"No, no, un po' più giù..."
"Qui, forse?" Lo sterno...
"No, no, un po' più giù..."
"Ah, magari qui?" L'ombellico...
"Quasi, ancora più giù..."
"Ho capito! E' qui il problema!" Un ginocchio...

Io sono dietro le stupende spalle dell'infermiera e, per dare il mio contributo alla soluzione del problema, decido di intervenire.

"No, credo che il problema sia lì dove vedi quel gonfiore..." Dico aderendo completamente al lato B della porcona e indicando la patta del mio amico.

Daniela allora si china per liberare l'uccello di Francesco dai pantaloni, nel farlo spinge il culo verso di me, verificando così che anche il mio ha urgente bisogno del suo intervento.
impugna il bastone del malato e inizia a massaggiarlo con movimenti estremamente lenti e sensuali. Fa scorrere la mano lungo tutta l'asta ruotando il polso e accarezzando la cappella con un dito quando arriva in fondo.

Vederla maneggiare con tanta grazia un cazzo è molto eccitante, libero il mio e inizio a strusciarlo in mezzo alle chiappe di Daniela che mi sta davanti a novanta gradi.

Siamo entrambi eccitatissimi e lei si muove con una lentezza studiata per aumentare ancora di più la nostra eccitazione.

Inizia a leccare il cazzo di Francesco con lunghe lappate partendo dallo scroto per fermarsi solo in cima alla cappella, insinuando la punta della lingua nella piccola fessura e facendola vibrare per qualche veloce istante.

Voglio provare anch'io questa tortura, mi stacco dal suo culo con un po' di dispiacere e porto anche il mio uccello all'altezza della sua bocca.

Lo accoglie con un sorriso compiaciuto, felice di averne due contemporaneamente con cui giocare.

Ora li accarezza entrambi, uno in ogni mano, avvicinandoli per poterli leccare insieme mentre ci sega lentamente ma con un po' più di decisione.

"Ti piacciono, vero?" Le chiedo senza poter distogliere lo sguardo dallo spettacolo che ci sta offrendo.

"Mmmmmmm....!" Risponde solo con un mugolio, senza smettere di leccare, che significa: "Non immagini nemmeno quanto".

"Sapresti riconoscere chi stai spompinando se ti bendiamo?" Le chiedo per stuzzicarla.

"Credo proprio di sì!" Mi risponde mollando per un attimo i due attrezzi, evidentemente incusiosita dalla domanda e dalle implicazioni che potrebbe comportare.

"Allora proviamo, ma se sbagli c'è una penitenza da scontare." Propone Francesco maliziosamente.

"Va bene, ci sto! Ma qual'è la penitenza?"

Non ho mai sentito Daniela rifiutare un nuovo gioco, una posizione o altre proposte mentre scopa.

"Tu sarai bendata, la penitenza la decidiamo io e Francesco senza che tu possa obiettare o sottrarti. Ci stai?"

"Mmmmmm... sì dai, facciamo questo gioco!"

Visto? Cosa vi avevo detto? Che meravigliosa porca!

La bendiamo con un panno scuro in modo che non possa vedere nulla, già che ci siamo le leghiamo anche le mani dietro la schiena.

"Ehi, questo non era previsto, però!" Obietta debolmente lasciandosi però legare le mani con una delle calze che le abbiamo sfilato.

"Potresti toccarci e indovinare chi hai davanti al tatto anzichè con la lingua." Spiego alla porcona, ben sapendo che l'essere immobilizzata e bendata la eccita enormemente.

"Giusto, hai ragione, non ci avevo pensato" Interviene Francesco a darmi manforte.

Mentre la facciamo inginocchiare la ammiriamo compiaciuti: il camice da infermiera è sbottonato fino all'ombelico mostrando così due tette da favola strizzate in un reggiseno a balconcino dal quale spuntano due capezzoli turgidi, il perizoma di pizzo bianco ha raccolto i suoi umori, naturalmente è bagnatissima per l'eccitazione.

Uno spettacolo!

Bendata e con le mani legate dietro la schiena è in ginocchio e si sporge in avanti porgendoci la bocca per il gioco intrigante.

Ci scambiamo uno sguardo d'intesa io e il mio amico, poi lui si fa avanti appoggiando la cappella sulle labbra di Daniela e forzando leggermente l'apertura della bocca.

Dapprima lo lecca solamente, ruota la lingua tutta attorno al glande, quasi a misurare la circonferenza. Poi lo prende in bocca continuando a passare la lingua sul punto più sensibile del cazzo. Lo gusta, lo assaggia, sembra un sommelier alle prese con un vino di cui deve decantare le qualità.

In meno di un minuto capisce chi sta succhiando e dichiara orgogliosa: "Fancesco, è il tuo!"

"Spiacente mia cara, sono io, invece!"

Lo so, lo so che sto barando, ma volete perdervi la penitenza di Daniela?

"Ti sei sbagliata, quindi ti tocca pagare pegno." Conferma Francesco reggendo il gioco.

Prende una molletta da bucato da una confezione nuova e, senza spiegare alla Dea bendata cosa ha intenzione di fare, la pinza ad un capezzolo che aumenta subito di dimensioni e consistenza al tocco inaspettato.

"Ahhhh, mmmmm sì.... mi piace!" Si fa scappare Daniela mordendosi le labbra per il piacere.

"Seconda prova..." Dichiaro e dopo un paio di secondi le appoggio il mio uccello sulla faccia, dandole piccoli colpetti su guance e naso.

Lo cerca con la bocca e finalmente lo inghiotte quasi completamente, inizia una pompa evidentemente eccitata dal primo fallimento.

"Stavolta sei tu, Renko! Sono sicura!"

"Sbagliato ancora!" Sentenzia Francesco, continuando ad ingannare la nostra amica che invece avrebbe indovinato entrambe le volte.

Altra molletta che si attacca all'altro capezzolo e altri mugolii di piacere accompagnati da un movimento inequivocabile del bacino di Daniela.

"Sbagli sempre ma il gioco ti piace mi pare." Provoco con la mia faccia di bronzo.

"Dai però, concentrati e cerca di indovinare almeno la prossima." Aggiunge Francesco, portandosi davanti al viso della prigioniera.

Qualche colpo di lingua, poche succhiate e: "Francesco, sono sicura che sei tu!"

"Proprio non ne becchi uno! Pensavo fossi più brava." Scosto il pizzo del perizoma e una molletta stavolta va a mordere le grandi labbra di una fica grondante di voglia.

Non se l'aspettava questa nuova penitenza, ha un fremito e credo sia accompagnato da un orgasmo, è bellissima!

Ancora qualche imbroglio, intervallato da qualche concessione a risposte esatte, e si ritrova con una dozzina di mollette sparse tra tette e labbra della patatina.

E' eccitatissima! Decidiamo quindi di aumentare il grado delle penitenze. All'ennesimo sbaglio dichiarato da noi giudici inappellabili la facciamo mettere a pecorina e Francesco le appoggia la cappella nel buchetto di dietro.

Freme attendendo impaziente la punizione che arriva con una leggera spinta, è lubrificata dai suoi stessi umori che le sono colati anche sul culo e il cazzo entra senza nessuna resistenza.

I colpi sono dapprima lenti e si fermano non appena la cappella sparisce nel culo. Poi, una volta aperta la strada, diventano più violenti e profondi. Ora la sta inculando per bene e lei gode da vera maiala ad essere presa senza avere la possibilità di opporsi alla nostra volontà.

Prendo il posto del mio amico non appena dichiariamo l'errore successivo e anch'io mi godo il culo di Daniela, è una sensazione bellissima e intensa. Si muove inarcando la schiena per prendere tutto il cazzo dentro di lei. E' una dea del sesso.

Decidiamo che ha trascorso abbastanza tempo legata e la liberiamo dalla calza che la legava. La benda però la lasciamo al suo posto, non deve sapere con chi sta giocando, è eccitata anche da questa piccola perversione che le abbiamo proposto.

La liberiamo anche dalle numerose mollette, una alla volta lentamente, tirando un po' prima di aprire la morsa del piccolo strumento di tortura aumentiamo ancora il piacere di Daniela.

Poi la prendiamo entrambi contemporaneamente, io le metto in bocca il mio spingendoglielo fino in gola, Francesco finalmente la penetra nella fica scatenando una serie di orgasmi che ormai attendevano da troppo tempo di esplodere.

Ci scambiamo più volte di posizione finchè stiamo per esplodere anche noi due.
Con un cenno Francesco mi ricorda che a Daniela piace gustarsi lo sperma caldo in bocca o sulle tette.

Quando non ce la faccio proprio più a resistere mi sfilo dalla sua fica e mi scarico completamente nella sua bocca, i fiotti escono abbondanti e violenti schizzandole la faccia sebbene abbia appoggiato la cappella sulla sua lingua per non farle perdere nemmeno una goccia del succo.

Mi lecca e me lo succhia mentre sto ancora spruzzando, accompagnando con una sega la raccolta dello sperma che ingoia avidamente cercando con la lingua le gocce che tentano di sfuggire alla sua bocca.

Francesco viene proprio in questo momento, trovando la bocca già impegnata le spruzza una quantità di liquido vischioso sulle tette e sul viso.

Daniela naturalmente raccoglie anche queste con le dita e se le porta in bocca per leccarle con movimenti veramente sensuali.

Siamo sfiniti tutti tre, abbiamo passato un'altra serata indimenticabile di sesso assolutamente appagante ma ora crolliamo sul divano per il meritato riposo.

La nostra particolare amicizia sta diventando qualcosa di intrigante, una trasfressione che ci piace sempre di più.

Chissà cosa ci riserverà il futuro?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'infermiera sexy visita a domicilio...:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni