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Due pittori speciali e... una musa ispiratrice!


di renko
17.05.2019    |    9.663    |    8 9.1
"Riesce ancora a non proferire parola, ma si vede che la fatica a trattenersi è molta..."
Nel sexy shop della mia amica Tiziana qualche settimana fa ho conosciuto Giuseppe e Giuliana, coppia cuckold quarantenne con la quale ho passato qualche piacevole pomeriggio di sesso appassionante.
Lui ha un fisico notevole, un cazzo di dimensioni ragguardevoli e una fantasia infinita, lei è una vera porca, bionda capello cortissimo, una quarta piena di seno e un culo da urlo, entrambi sono bisex e affiatatissimi nei loro giochi birichini.
Ho già scritto qualche racconto su di loro in questo sito, questo lo voglio raccontare perché la situazione che hanno saputo creare quella sera non l'avevo mai vissuta prima e mi è rimasta impressa nella mente tanto che a volte mi piace ricordarla per riviverla in qualche modo.
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L'estate sta rapidamente volgendo al termine, il pomeriggio però è ancora caldo e afoso mentre, sul binario polveroso e affollato, sono in attesa del treno che mi riporterà finalmente a casa.
Un'altra giornata di lavoro alle spalle, sono stanco, sudato e annoiato perché da qualche giorno non succede niente di interessante nel tran-tran quotidiano.
Al lavoro è sempre la solita storia, tante rotture di scatole e poche soddisfazioni, i colleghi sono tutti noiosi e insopportabili, mi sono trasferito qui da poco ma non ho trovato nessuno che mi interessi frequentare. Troppa poca affinità...
Mentre sono a rischio di compiangermi per la mia meschina condizione sento il cellurare vibrare insistente nella tasca dei pantaloni. Brevi vibrazioni e continue, non è una chiamata ma sembrano piuttosto diversi messaggi in arrivo.
Incuriosito infilo la mano in tasca e ne estraggo lo scocciofono. WhatsApp! Che invenzione geniale!
E' Giuseppe che mi ha mandato cinque messaggi, o meglio, quattro foto e un messaggio.
Intanto arriva il treno e metto via il cell. per salire nella calca dei pendolari impazienti di occupare la carrozza affollata e bollente, è estate e puntualmente l'aria condizionata non funziona.
Appena mi siedo visualizzo la prima foto che mi ha mandato il cornuto volontario. E' Giuliana a figura intera, intimo di pelle nera con reggiseno che lascia scoperti i capezzoli attraverso una zip e perizoma ridottissimo, tiene in mano un frustino che appoggia su una chiappa appettitosa.
Mmmmm, molto eccitante, penso.
La seconda foto mostra sempre lei in primo piano, alle prese con il cazzo di Giuseppe, lo riconosco, lo tiene stretto in una mano e appoggia la lingua sulla cappella gonfia e violacea, si vede un filo di saliva che dalla bocca le cola sulla mano.
L'espressione ne rivela tutta la porcaggine!
Continuo ormai eccitato a guardare le foto dal cellulare, c'è gente attorno a me che probabilmente ha sbirciato le immagini che compaiono sullo schermo, ma non me ne preoccupo particolarmente.
La terza foto la vede di spalle, alla pecorina, il suo perfetto mandolino è perfettamente a fuoco. Le ha infilato una melanzana nel culo, ne spunta solo il picciolo verde ma, da come è dilatato il buchino posteriore di Giuliana, si capisce che la circonferenza dell'ortaggio è notevole.
Apro velocemente anche l'ultima immagine. Non si vede il viso ma è inutile specificare di chi sia, ha la lingua imbrattata di sperma che le cola sul seno in bianchi fiotti vischiosi. La quantità di sperma fa pensare che forse non proviene tutto da un solo uccello... potrebbe benissimo essere.
Il messaggio finale del porcone dice: "Ti piace vederla così?"
Il maiale sa benissimo che mi piace eccome, ma decido di stuzzicarlo un po', così per divertirmi, gli rispondo:
"A me piace molto, ma credo piaccia molto anche al tizio che è seduto di fianco a me in treno e che non smette di guardare il mio cellulare anche se finge indifferenza."
Resta qualche secondo senza rispondere. Colpito! L'ho sorpreso con questa situazione inaspettata. Dopo un po' scrive:
"Dici sul serio? Ha visto le foto?"
"Certo che la ha viste. Siamo accalcati nel vagone, fianco a fianco e porta gli occhiali da sole così non posso vedere dove guarda, ma l'ho sgamato lo stesso. Credo che Giuliana gli piaccia molto!"
Posso immaginare il mio amico eccitarsi a queste informazioni, allora continuo.
"Gli si sta gonfiando nei pantaloni, vedo chiaramente l'erezione, ho lasciato l'ultima foto sullo schermo qualche secondo in più di proposito."
"Ce l'ho duro anch'io adesso! Fagli vedere le foto e chiedigli se vorrebbe scoparsela, hai il coraggio di farlo?"
Bingo! Lo tengo per le palle adesso. Ora mi diverto... attendo qualche secondo e poi:
"Ha detto che gli piace un sacco e che le farebbe di tutto, vorrebbe essere al posto della melanzana!"
Non è assolutamente vero che il tizio ha visto le foto e che gli ho parlato, ma ho deciso di divertirmi a far eccitare Giuseppe. Me lo immagino col cazzo in mano che si smanetta sempre più veloce.
"Nooooooo! Ma dici davvero? No, non credo che tu glielo abbia chiesto."
"Allora non mi conosci. Dovresti sapere che non mi vergogno di niente in fatto di sesso."
Ci pensa un po' e credo giunga alla conclusione che è possibile che quello che gli scrivo sia tutto vero.
Giuseppe: "Sei pazzo! Ma mi hai eccitato da morire con questa storia."
Io: "Dice anche che ne vuole una in cui si veda la patatina di Giuliana, scommette che è completamente depilata."
Un minuto e arriva la foto richiesta, la fichetta della bionda è grondante e in primissimo piano. La mano di Giuliana la accarezza, due dita affondano tra le labbra scomparendo completamente nella fessura.
Io: "Dice che aveva indovinato e che ha una fica veramente bella. Gli piacerebbe leccarla tutta e poi sfondargliela!"
Per una decina di minuti non arriva nessuna risposta. Poi un messaggio: "Siamo venuti tutti due! Sei un maiale per davvero. Stasera ti aspettiamo a casa nostra verso le dieci, vieni?"
E così una giornata che pareva ordinaria e insulsa si è trasformata in un'emozionante e intrigante avventura. Magie del sesso! In fondo basta così poco per essere felici.
"Vengo volentieri, cosa mi preparate?"
Mi sembra di vederli confabulare per qualche secondo prima di rispondere.
"Vieni e non te ne pentirai, promesso!"
Il viaggio di ritorno è volato, sono già arrivato a destinazione e non mi sono neppure accorto del tempo che è passato. Ora devo trovare una scusa per uscire... per fortuna un'altra geniale invenzione è il calcetto...
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Alle 22.30 suono al citofono, nessuna risposta se non il click della porta che si apre. Salgo la prima rampa di scale e vedo Giuliana che mi aspetta sul pianerottolo, splendida nell'intimo della foto di oggi, ha in mano il frustino e lo picchia sul palmo dell'altra mano con un ritmo lento e studiato. Completa la stupenda visione un paio di stivali di pelle nera che le arrivano sopra il ginocchio.
Non si cura del fatto che il vicino di casa, se aprisse la porta dell'appartamento di fronte al suo, potrebbe vederla in questo abbigliamento.
Non mi parla ma mi indica la porta aperta con il frustino, solo quando siamo entrati e l'ha richiusa mi dice: "Giuseppe è in camera da letto, l'ho legato all'armadio e bendato, è lì da mezz'ora."
Nonostante mi aspettassi qualcosa di particolare resto ugualmente sorpreso da quello che mi dice. La seguo ipnotizzato dal suo culo che ondeggia davanti ai miei occhi mentre mi precede in camera. Appena entrati si fa da parte e posso così vedere Giuseppe bendato e con i polsi legati alle maniglie dell'armadio, indossa solo gli slip dai quali si intuisce che la situazione comincia già a piacergli.
Resto letteralmente a bocca aperta, sposto lo sgardo dall'uno all'altra incredulo.
"Ha l'ordine di non parlare, qualsiasi cosa accada, altrimenti lo colpisco col frustino!" mi dice Giuliana indicando il compagno che resta assolutamente muto.
Poi si avvicina al letto e vi si adagia lentamente, allarga le gambe offrendomi un panorama mozzafiato, con un semplice movimento dell'indice mi invita a raggiungerla, lo sguardo carico di promesse.
Mi spoglio davanti a lei senza smettere di ammirarla in tutto il suo sensuale splendore. Mi inginocchio e le sfilo il perizoma scoprendo un paradiso nel quale hanno appena rasato il prato. E' profumata, dolce e morbidissima, impossibile non assaggiarla!
Mugola ai miei colpi di lingua che percorrono la sua fichetta per tutta la lunghezza tracciando un sentiero umido. Ogni tanto mi soffermo per infilarle la punta della lingua in profondità, muovendola dentro di lei. Cerco il clitoride che succhio delicatamente per poi mordicchiarlo piano.
Mi spinge con una mano sulla nuca, quasi avesse paura che io possa abbandonare questa posizione inebriante. Affondo di più i baci in profondità, aumentando il ritmo delle lappate. Anche lei aumenta il volume dei mugolii strozzati in gola, si bagna rapidamente di umori che io lecco avidamente.
Interrompo solo un istante per sbirciare il cornuto legato all'armadio. Non ha mai emesso un suono. E' bendato e quindi non sa esattamente cosa stiamo facendo noi due. Può solo immaginarselo e la cosa lo eccita in modo evidente. Gli slip lasciano intravvedere la forma del suo cazzo ormai quasi completamente eretto.
Giuliana mi richiama all'opera tornando a premere la sua mano sulla mia nuca, non ne ha ancora avuto abbastanza. Riprendo il lavoretto che avevo interrorro momentaneamente con maggiore vigore. Mi aiuto con le dita, due le infilo anche nel buchetto posteriore, ormai lubrificato dagli umori colati dalla patatina della porcona.
Ansima ora più forte, inarca il bacino affinché io possa raggiungere ogni punto del suo sesso e finalmente esplode in un orgasmo liberatorio. Questo credo che lo abbia percepito anche Giuseppe, lo vedo passarsi la lingua sulle labbra e poi mordicchiarsele.
Giuliana si riprende e con movenze feline scambia la posizione con la mia. Sono seduto sul letto e lei inginocchiata tra le mie gambe adesso. Si tuffa sul bastone che mi è cresciuto in grembo e me lo inumidisce a colpi di lingua, poi lo inghiotte completamente fino alle palle con un unico movimento.
Lo sento toccare il fondo della sua gola, poi lo sfila succhiandolo leggermente e a me pare di toccare il cielo con un dito... o qualcos'altro! Aiutandosi con una mano mi fa un pompino irresistibile, le piace farlo sparire completamente e leccarmi le palle con la gola invasa dal mio attrezzo.
Ora sono io che sbuffo o ansimo a seconda dei movimenti della bionda, Giuseppe è sempre cieco e può solo giocare di fantasia aiutato dai rumoori che percepisce. La cappella in qualche modo è riuscita ad emergere dallo slip di cotone e sporge per metà, gonfia e dura. Non può nemmeno toccarsi perché le corde con cui è legato sono cortissime e non gli consentono alcun movimento.
La magnifica pompa che mi sta facendo Giuliana rischia ora di farmi venire troppo presto. La fermo deciso facendola alzare e mettere alla pecorina con le ginocchia sul letto. Lancio uno sguardo al mio amico immobilizzato, sono un bastardo e scopargli la compagna mentre lui è inerme mi da ancora più soddisfazione.
Appena appoggio la punta del mio amico calvo sulla fichetta bagnata di Giuliana lei spinge il culo verso di me impalandosi da sola. Poi continua a muoversi avanti e indietro, la sto chiavando restando assolutamente fermo, è lei a dettare il ritmo della scopata, a tratti si muove lentamente e lo prende fino in fondo, a tratti i movimenti sono più brevi e veloci.
E' molto piacevole ma dopo un po' voglio cambiare il gioco. La prendo per i fianchi e la sbatto con violenza, i colpi del mio bacino contro le sue chiappe sono inconfondibili, voglio che Giuseppe capisca inequivocabilmente cosa sto facendo alla sua donna. Riesce ancora a non proferire parola, ma si vede che la fatica a trattenersi è molta.
Non mi fermo e continuo a sbatterla violentemente, appena la sento urlare di piacere e la vedo percorsa da un brivido che annuncia un altro orgasmo aumento l'intensità dei movimenti e sfilo il cazzo da lei appena in tempo per vedere un fiotto di sperma che le schizza la schiena arrivando a lambire il reggiseno che non si è tolta.
Si volta verso di me lasciando colare il liquido lungo la schiena, velocemente me lo prende in bocca segandolo per recuperare gli ultimi getti di sperma, che ora non schizzano più con molta pressione. Quando ritiene di averlo ripulito completamente si dirige verso Giuseppe e io la seguo curioso.
Con una mano percorre tutto il corpo del cornuto, dalla gamba sale all'inguine, vedo pulsare l'uccello sotto il cotone leggero ma lei non si sofferma, continua a salire dalla pancia al petto, fino ad accarezzargli il viso, non gli toglie la benda però.
Poi gli si accosta, lui può sentirne il respiro ora, le bocche sono vicinissime, e lo bacia cercando la lingua con la sua ancora impregnata del mio sapore. Li guardo estasiato, si scambiano le lingue in un intreccio sensuale ed appassionato per lunghi istanti.
Decido di intervenire, la prendo per i capelli cortissimi e la costringo, con poche difficoltà devo dire, ad inginocchiarsi davanti a lui. Le spingo il viso contro lo slip ormai tesissimo. Si struscia contro il suo cazzo sempre guidata dalla mia mano che la tiene saldamente per i capelli.
Con entrambe le mani gli sfila l'indumento e il suo sesso balza fuori finalmente liberato. Ripete l'operazione che ha fatto a me poco fa e in cui è veramente maestra. Sembra stia scoppiando da quanto è grossa questa mazza! Giuliana lo imbocca con parecchia difficoltà, i versi che fa lo confermano, conati di vomito la scuotono quando se lo infila completamente in gola. Fiotti di saliva appiccicosa le escono dalla bocca e lei li riprende con la mano per lubrificare il cazzo di Giuseppe mentre lo sega con decisione.
Lo schizzo che le colpisce il viso supera di gran lunga quello uscito dal mio cazzo poco fa. Tre, quattro fiotti violenti le riempiono occhi e naso di sperma caldo. Ha la faccia completamente inzaccherata ed è uno spettacolo imperdibile quello che ho davanti.
Ci rilassiamo tutti tre, tolgo finalmente la benda dagli occhi di Giuseppe e ci scambiamo un sorriso complice, poi insieme ammiriamo lo spettacolo della maialina seduta sul pavimento in un lago di sperma. Tenta anche lei di guardarci ma lo sperma negli occhi glielo impedisce, ci dice che le brucia anche un po'.
La preghiamo di non lavarsi ancora per qualche istante, ci piace godere dell'opera d'arte che è uscita dalle punte dei nostri pennelli...
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