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L'amore è eterno... finché dura


di renko
24.01.2022    |    8.380    |    5 9.4
"Ultimamente ho l'impressione che Mara sia un po' troppo presa dal vicino, quello che era iniziato come un gioco sta diventando qualcosa di più complicato..."
La convivenza con Mara, dopo che ha lasciato il marito Paolo, il dottore del mio paesino nel remoto Nord-Est, dura ormai da alcuni anni.
All'inizio era tutto fantastico! Finalmente la nostra relazione clandestina poteva continuare alla luce del sole. Le chiacchiere nei piccoli borghi sono inevitabili, inoltre siamo a metà degli anni ottanta, quando ancora tutti sanno tutto di tutti e ne spettegolano volentieri. Ma a noi non interessa quello che pensano gli altri. Ci godiamo la vita, la gioventù e del bellissimo sesso. Almeno fino ad ora.
Comincio a sentire i primi scricchiolii nel nostro rapporto. Siamo sempre stati una coppia aperta in fatto di sesso. Forse proprio perché la storia era iniziata a causa delle corna che Paolo metteva a Mara senza risparmiarsi. All'inizio credo di essere stato per lei un modo di ripagare il maritino puttaniere con la stessa moneta. Poi è diventato qualcosa di più, e infine eccoci qui.
E' una bellissima domenica di primavera e ho in programma di oziare tutto il giorno dopo una dura settimana di lavoro. Ma Mara non la pensa come me! E' da stamattina che mi tormenta con l'elenco dei lavori da fare in giardino e in casa. Solo una minima parte dei quali mi occuperebbe l'intera giornata. Continua a rinfacciarmi la mia pigrizia, sia in fatto di lavori domestici che di cura della mia forma fisica.
Alla fine cedo per sfinimento e mi metto a imbiancare il caminetto che ho sistemato dietro la nostra casetta, ho l'ordine di ripassare anche la siepe che delimita il giardino dalla proprietà dei nostri vicini Mirco e Sandra, con i quali abbiamo iniziato a "giocare" in quattro ormai da un annetto. E' successo quando ho beccato Mara a fare la troietta con Mirco e le ho reso le corna con Sandra poco dopo. Ultimamente ho l'impressione che Mara sia un po' troppo presa dal vicino, quello che era iniziato come un gioco sta diventando qualcosa di più complicato... mah.
Ho iniziato da poco i lavori forzati quando vedo che Mara, in tenuta da jogging, esce dal cancelletto per una corsetta, è maniaca della forma fisica e i risultati sono apprezzabili. Il problema è che Mirco, altro patito del fitness, la raggiunge zompettando per scaldare i muscoli, i due mi salutano agitando la mano.
"Facciamo un giretto prima che sia troppo caldo!" Mi urla la stronza avviandosi verso il boschetto fianco a fianco con Mirco, aumentando la mia sensazione che qualcosa non vada come dovrebbe...
Rimugino sulla questione mentre eseguo i lavoretti domestici. In fondo abbiamo già scopato tutti quattro assieme, non lo consideriamo un tradimento bensì un gioco erotico che piace ad entrambi. Ma quello che mi irrita, come la carta vetrata nelle mutande, è proprio che il gioco dovrebbe essere condiviso, dovremmo essere partecipi di ciò che fa l'altro in fatto di sesso. Ecco, quello che mi rode è il sospetto che mi nasconda qualcosa, in quel caso sì che lo considererei un tradimento.
Non resisto più a questo tormento che mi impedisce di rilassarmi e godermi il giorno di festa. Mollo tutto e, sbattendo il cancelletto con stizza, mi avvio per il sentiero che conduce al percorso nel bosco che viene utilizzato dagli amanti della corsa. Risalgo la collinetta e mi inoltro nella macchia godendomi l'aria fresca all'ombra del boschetto. Stranamente non incontro nessuno e inizio a cercare Mara e Mirco. E' un percorso ad anello che di solito percorrono più volte variando la velocità ad ogni giro. Dovrei incrociarli prima o poi, anche se mi fermo ad aspettarli in un posto qualsiasi, invece niente.
Attira la mia attenzione un cespuglio di nocciolo poco fuori dal percorso. Le fronde si muovono in modo strano, non certo mosse dal vento, mi dico. Mi avvicino cautamente, girando attorno alla pianta, deciso a scoprire se qualcosa si nasconde tra il fogliame. Il sospetto che iniziava ad insinuarsi nella mia mente ben presto si conferma esatto, purtroppo.
Li vedo... Mara piegata a 90 gradi appoggia entrambe le mani al tronco mentre Mirco la scopa selvaggiamente da dietro con colpi ritmati e profondi. Hanno pantaloncini e slip calati fino alle caviglie, non si sono dati nemmeno il tempo di spogliarsi, tanta era la foga di scopare.
Rimango impietrito ad osservare la scena per qualche minuto, non mi eccita minimamente come forse vi sareste aspettati, trattandosi di un racconto erotico. Sono bloccato, incapace sia di andarmene che di avvicinarmi e chiedere spiegazioni ai due amanti. Mi sento tradito, sì ne ho ora la conferma: lo vivo come un tradimento da parte di Mara.
Assisto come spettatore non pagante al film porno che stanno interpretando tra le frasche. Mirco interrompe le stantuffate e si china a lappare tra le chiappe di Mara, ne raccoglie gli umori e contemporaneamente li trasferisce al buchetto posteriore per lubrificarlo e prepararlo alla penetrazione. E' una cosa che Mara apprezza molto. Le piace farsi inculare e sbattere con forza.
Appena ritiene di aver completato l'opera si rialza e lo vedo piantare la cappella in quel culetto succulento. Spinge prepotente per violare quello sfintere che tante gioie ha dato anche a me. Mara geme appena quando le entra tutto nel culo. Lo istiga a darci dentro e scoparla più forte. Leggo dai fremiti che la pervadono l'ennesimo orgasmo che la travolge in piena frenesia erotica. Anche Mirco è allo stremo, lo vedo sfilarsi e stringere il cazzo con una mano mentre fa capire a Mara che è ora di concedergli la bocca per una degna conclusione dell'amplesso.
Inginocchiata gli porge la bocca spalancata, vedo la lingua allungarsi per raccogliere ogni goccia dello sperma che Mirco le spruzza sul viso, senza mai mollare la presa dal cazzo ancora gonfio e duro.
Mi basta così, senza fare rumore giro loro le spalle, probabilmente per l'ultima volta, e me ne torno a casa. Mentre rientro in giardino vedo Sandra che mi osserva, mi saluta con la mano facendomi segno di aspettarla. Con una corsetta mi raggiunge e con un'espressione preoccupata mi chiede in un sussurro:
"Li hai visti?"
Povera Sandra, come me aveva già capito che qualcosa non quadrava nel rapporto tra quei due. Ora pare più preoccupata di quanto ci sia rimasto male io che non della sua situazione. Le sorrido, annuisco abbassando la testa e rientro in casa, non ho parole che possano confortarla o spiegarle cosa si debba fare ora.
In mezz'ora ho raccolto in un borsone l'essenziale, il resto lo verrò a recuperare più avanti, forse... Lascio un biglietto sopra il tavolo all'ingresso, c'é scritto:
"Ciao Mara, è stato bello finché è durato, certo avrei preferito finisse diversamente..."
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