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Scambio di Coppia

Un caldo festino in giardino


di renko
15.07.2020    |    22.220    |    4 9.5
"Le sue tettine mi salutano dall'ampia scollatura e io, come sempre, non capisco più niente! Questa ragazza mi fa letteralmente uscire di testa..."
Dopo che Mara ha lasciato il marito siamo andati a convivere, ormai da un paio di anni, in una villetta presa in affitto appena fuori dal paese. Gli unici vicini sono una giovane coppia come noi, Mirco e Sandra. Nei precedenti racconti vi ho resi partecipi di come procede il menage tra me e Mara e di quando l'ho beccata a fare la porca con Mirco nel nostro giardino, che confina con il loro. Si sono masturbati a vicenda, convinti che nessuno li vedesse, ma sono certo che tra loro è successo anche dell'altro in mia assenza. Così, per vendicarmi, ho fatto in modo che Sandra, la moglie di Mirco, mi concedesse le sue grazie pareggiando la partita (se interessati leggete i miei precedenti racconti).
La situazione, dopo questi avvenimenti, si è fatta decisamente "piccante" con i nostri vicini. Capita spesso di soffermarci a scambiare qualche chiacchiera con loro quando ci incrociamo fuori casa, l'atmosfera però è molto diversa da prima, gli sguardi che ci scambiamo lasciano intuire complicità e desideri mal repressi. Specialmente tra Mirco e Mara e tra me e Sandra. Le battute spinte e i doppi sensi, un tempo molto timide, sono frequenti e provocanti ora, ci divertiamo molto a stuzzicarci a vicenda, forse siamo tutti quattro consapevoli di quanto sia accaduto tra i nostri rispettivi partners.
Oggi è una calda domenica di luglio e me ne sto in giardino a sonnecchiare stravaccato sulla sdraio sotto l'ombrellone. Il caldo e l'afa annullano qualsiasi voglia di iniziare uno dei mille lavoretti necessari per mantenere in ordine il pezzetto di terreno attorno alla casa. Già di mio non sono un tipo particolarmente attivo...
La pace pomeridiana, indispensabile per una corretta digestione e per il meritato riposo domenicale, viene improvvisamente interrotta dal motore del rasaerba del nostro vicino, che squarcia lo splendido silenzio in cui mi stavo cullando.
Mirco è decisamente troppo attivo! Jogging, palestra, bicicletta e ora anche giardinaggio, mi sento sempre in competizione con lui agli occhi di Mara. La mia compagna mi rimprovera spesso l'ozio, di cui sono un accanito sostenitore, facendomi notare come invece Mirco sia sempre in pieva attività ed esercizio. Lo odio decisamente!
Le mie imprecazioni in direzione del rumoroso giardiniere vengono interrotte dall'arrivo di Mara che appoggia sul tavolo una caraffa di mojito e quattro bicchieri appena tolti dal freezer. Indossa la consueta canotta e lo slippino nero del costume da bagno... nient'altro.
Nel chinarsi per appoggiare il vassoio sul tavolo ne ho la conferma. Le sue tettine mi salutano dall'ampia scollatura e io, come sempre, non capisco più niente! Questa ragazza mi fa letteralmente uscire di testa. Ha una carica erotica incredibile e io non ho ancora imparato a resisterle.
Mi lancia uno sguardo malizioso, lo sa bene l'effetto che ha su di me e sul mio amico che abita nei miei boxer, poi si gira senza dirmi una parola e si dirige verso la siepe che separa le due proprietà, lasciandomi a contemplare il suo magnifico culetto che ondeggia armoniosamente.
La vedo sbracciarsi in direzione di Mirco, il rumore del rasaerba impedisce qualsiasi comunicazione verbale, ma la visione della mia compagna che saltella in giardino mezza nuda ben presto distoglie il cretino dalla sua rumorosa attività.
Intuisco che lo sta invitando a bere qualcosa con noi, lo vedo guardare preoccupato verso di me e con un gesto lo tranquillizzo, mormorando però irripetibili insulti a bassa voce. Alla finestra si affaccia anche Sandra, che tutti e tre invitiamo a raggiungerci. Mentre la bella e provocante vicina percorre il vialetto che collega le due villette, suo marito si esibisce nel salto della siepe che ci divide, tipo la vecchia pubblicità dell'olio "Cuore"... che imbecille!
Ci accomodiamo tutti quattro all'ombra e Mara versa il mojito ghiacciato a cui segue il primo di numerosi brindisi. Devo dire che non mi dispiace l'idea di invitarli da noi. Vedere Mara che fissa vogliosa la tartaruga sudata del cretino, che naturalmente si è presentato a torso nudo, mi stuzzica non poco. Come pure ammiro con piacere le generose curve di Sandra sotto il prendisole bianco, inspettatamente trasparente se osservato controluce.
Insomma l'atmosfera è decisamente calda e nemmeno il drink ghiacciato riesce a raffreddarla!
Mirco non riesce proprio a non sbirciare nella scollatura di Mara, come lo capisco... La mia porcellina naturalmente se ne è accorta e si muove in modo da consentire al vicino la migliore vista possibile. Il cretino è visibilmente a disagio. Non riesce a staccarle gli occhi di dosso ma contemporaneamente è preoccupato che io o sua moglie ce ne accorgiamo.
Decido di rendergli pan per focaccia e inizio a fare altrettanto con Sandra. E' molto più timida e pudica di Mara e ad ogni mio sguardo abbassa gli occhi, forse ripensando a quanto è successo tra noi qualche settimana fa. Il gioco continua per qualche minuto, intanto le battute si fanno sempre più provocanti grazie anche all'alcool nel mojito.
"Ma come fai a metterti a tagliare il prato con questo caldo? Le energie riservale per altre attività..." Rimprovero Mirco.
"Se mi dai una mano a tenere ferma Sandra ci posso provare!" Mi risponde spiritoso provocando una risata a tutti quattro.
"Ma dai, che sei sempre in palestra o ad allenarti e di energie per fare altro non te ne restano mai! Guarda Renko, lui invece non le spreca in attività inutili!" Replica Sandra al marito.
"Non c'è pericolo davvero che sprechi energie in attività fisiche diverse dall'occupare il divano!" Mara calca la mano ancora una volta sulla mia pigrizia...
Ridiamo e la temperatura sale ancora, e non solo quella atmosferica.
"Poverino, dai non è vero che è un poltrone!" Sandra prende le mie difese inaspettatamente.
"Per dimostrarvi che Sandra ha ragione vado a prepararvi un altro drink." Fingendomi offeso mi avvio verso la cucina di casa e prendere altre bibite.
"Ti do una mano, non vorrei ti affaticassi troppo..." Mi sorprende ancora Sandra che si alza e mi segue dentro casa, strappando altre risate alla compagnia e un sorriso malizioso al sottoscritto.
Armeggio con bicchieri, patatine e le bottiglie che trovo in frigo scegliendo cosa offrire da bere agli ospiti, improvvisamente Sandra mi abbraccia da dietro, appoggiandosi sulla mia spalla mi sfiora il collo con le labbra.
"L'alcool mi fa perdere il controllo, potrei fare cose che non ti aspetti..." Mi sussurra all'orecchio la mia vicina, passandomi la lingua sul lobo destro.
"Allora prendo anche una bottiglia di whisky!" Rispondo girandomi leggermente quel tanto che basta ad incontrare le sue labbra con le mie. Ci baciamo scambiandoci le lingue vogliose. La situazione intrigante, l'alcool e il pericolo di essere sorpresi dai rispettivi partner ci ha eccitati ed è difficile trattenerci.
Mi infila una mano nei pantaloncini corti alla ricerca del giocattolo che ha già avuto modo di maneggiare. Il tocco è dolce ma deciso, in un attimo lo sento premere contro il tessuto degli slip, sempre saldamente impugnato dalla porcellina. Avverto il suo seno strusciare sulle mie spalle, i capezzoli già duri tracciano sentieri sulla mia pelle.
Prima di perdere il controllo mi affretto a buttare sul vassoio tutto il necessario per il drink promesso al gruppo e provo a calmare Sandra. "Ferma ti prego, siamo qui da troppo tempo, potrebbero pensare chissà cosa..."
"Sicuro di volermi fermare...?" Lo sguardo da gattina in calore per un attimo mi fa vacillare, avrei voglia di sbatterla sul piano della cucina e farle di tutto, ma incredibilmente riesco a reprimere l'istinto e, sorridendole, la precedo verso il giardino dove Mirco e Mara ci stanno aspettando.
"Ehi, finalmente! Che avete fatto lì dentro tutto questo tempo?" A Mara non sfugge il rigonfiamento nella zona dei miei calzoncini che lei conosce a memoria... Riesco a cogliere la sua sorpresa e un'espressione che si traduce in: "Ah sì? Adesso te la faccio pagare!"
Verso da bere per tutti, brindiamo allegri e anche un po' alticci. Mara svuota il calice di prosecco ghiacciato in un solo sorso, fingendosi maldestra se ne rovescia una buona metà sulla canotta.
"Ooops! Che sbadata! Beh, tanto avevo voglia di prendere un po' di sole..." Pronunciando queste parole si toglie l'indumento bagnato restando completamente nuda davanti a noi, a parte lo striminzito slippino del costume. Il termometro sale vertiginosamente. Vedo la sorpresa dipingersi sul volto di Mirco che non crede ai propri occhi. Mara è bellissima, ha due tettine piccole ma perfette, con due capezzoli birichini che, nonostante gli anni, puntano ancora decisamente verso il cielo. E' sempre in gran forma, tonica e abbronzata fa perdere la testa a chi ha la fortuna di poterla ammirare, io ne so qualcosa...
"Mi spalmi un po' di crema sulla schiena, per favore?" Non capisco subito che la richiesta è rivolta a Mirco, mi ha colto di sorpresa e altrettanto fa il cretino precipitandosi ad accontentare Mara che si è sdraiata sulla stuoia in sua attesa.
Dopo un attimo di smarrimento guardo Sandra, altrettanto sorpresa ricambia lo sguardo con la bocca leggermente aperta. Poi entrambi ci giriamo verso i nostri partner, Mirco è già sopra Mara e le massaggia la schiena e le spalle ben oliate, vedo che le dita scivolano pericolosamente sia sul seno della maialina che sotto il costumino. E bravo il cretino!
Sandra è molto meno disinvolta rispetto a Mara, inoltre ho capito che soffre il confronto con il fisico perfetto della mia compagna, lei che ha curve decisamente più rotonde da esibire. Per questo mi sorprendo ancora una volta quando la sento dire: "Allora ne approfitto anch'io per abbronzarmi. Renko hai un po' di crema anche per me?" Poi vedo il prendisole bianco planare sul prato e Sandra sdraiarsi accanto a Mara ammiccando verso di me.
Resto un attimo ad ammirare le due splendide ragazze che mi rivolgono i loro culetti rotondi e appetitosi. Sono uno spettacolo della natura!
"Dio esiste, e ora ne ho le prove!" Cito Ceccherini nel film "Il Ciclone" e canticchiando "The rhythm is magic" a passo di Flamenco le raggiungo sul prato, ansioso di esaudire la richiesta di Sandra. Mirco mi porge il tubetto di crema solare strizzandomi l'occhio. "Prego! Fai un bel lavoro, mi raccomando."
"Farò del mio meglio, te lo prometto!" Ricambio l'occhiolino e concedo al vicino un bonus: per le prossime cinquanta righe non lo chiamerò più "il cretino"!
Eccoci dunque uno di fianco all'altro a palpeggiare ognuno la compagna dell'altro. Chi lo avrebbe mai detto? Non è la prima volta che lo facciamo... ma non tutti quattro consenzienti. Ci diamo dentro con massaggi sempre più audaci. Ormai di crema non ne è rimasta più sulla pelle delle ragazze, ma è difficile interrompere le carezze. Propongo un brindisi celebrativo, riempio i bicchieri e ne porgo due alle porcelline che, senza nessuna vergogna si girano per brindare, mostrandoci anche il lato "A", finora rimasto nascosto.
Ridiamo e vuotiamo i bicchieri, ormai l'alcool ci ha resi euforici e privi di tabù. Io e Mirco non stacchiamo gli occhi dalle tette delle ragazze. Quelle di Mara le avrò già descritte decine di volte, Sandra ha una bella terza piena e soda. Le origini pugliesi le hanno riservato una carnagione scura, le tette però mostrano il segno più chiaro del costume, evidentemente non prende il sole integrale...
Mara e Sandra si scambiano un'occhiata maliziosa e poi scoppiano a ridere indicandoci entrambe. Ci accorgiamo allora che i nostri pantaloncini di cotone hanno una sporgenza inequivocabile, due erezioni belle grosse, che sarebbe un peccato sprecare.
"Vediamo cosa nascondono nei pantaloni..." Come immaginavo è Mara a prendere l'iniziativa. Si alza e gattona verso Mirco, infila una mano sotto gli shorts e inizia a massaggiargli il pacco. Pochi secondi e lo libera dall'indumento ormai diventato troppo stretto per contenerlo, se lo porta alla bocca e inizia uno dei suoi pompini appassionati.
Sandra si morde un labbro visibilmente eccitata, anche lei ormai non ha più freni, mi raggiunge e subito mi abbassa i calzoncini. Il mio amichetto scatta come una molla all'altezza degli occhi di Sandra che se lo struscia sul viso per qualche istante prima di dedicargli le umide attenzioni della sua lingua sinuosa.
Giustamente ricambiano il massaggio che hanno appena ricevuto con un pompino meraviglioso! Siamo in piedi uno di fianco all'altro io e Mirco, ci gustiamo le lingue delle nostre compagne di giochi estasiati. Ci sambiamo uno sguardo complice, increduli di quello che succedendo mezzo metro più in basso... Il gioco ci ha ormai coinvolti tutti quattro, ci siamo lasciati andare liberi da paure timidezze. Ci godiamo questo momento di trasgressione che nessuno si sarebbe aspettato solo qualche minuto fa.
Sento Mirco ansimare più forte e capisco che è prossimo a godere, anch'io non resisto più alle lappate di Sandra, fra poco le riempirò la bocca di sperma caldo. Naturalmente il controllo della situazione ce l'hanno le due porcelline che, accortesi dello stato in cui ci hanno ridotti, quasi contemporaneamente smettono di succhiare, si scambiano uno sguardo di intesa e si rialzano abbandonandoci alla disperazione più totale proprio nel momento più bello!
"Se volete continuare seguiteci in casa..." Annuncia Mara che, prendendo per mano Sandra, si dirige sculettando verso la porta del soggiorno. Io e Mirco, presi da una crisi di sconforto, ci guardiamo come due imbecilli sorpresi da un tornado in mare aperto. Non riusciamo a dire una parola, con un'alzata di spalle a significare: "cos'altro ci resta da fare?" seguiamo le due troiette pregustando già un caldo pomeriggio di "giochi della gioventù"!
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