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Gay & Bisex

QUELLA VOLTA IN FRIULI 3


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
27.08.2022    |    257    |    0 6.0
"Allargai bene le gambe e con la saliva con cui avevo riempito il cazzo del biondino, mi lubrificai il buco del culo, Fabio con poderosi sputi si lubrificò il..."
Erano già passati 4 giorni che eravamo ospiti a casa di Guido, l’indomani avrei compiuto 17 anni, e già avvertivo le manovre di mio padre aiutato dai genitori di Guido nell’organizzare la solita festicciola con spegnimento di candeline e cori vari.
Fabio da quel primo giorno nel fienile era completamente sparito, chiesi sue notizie a Guido ma fu evasivo alle mie domande, sospettai che in qualche modo Guido era la causa della sua sparizione. La notte quando Guido ed io ci ritiravamo in stanza, finivamo sempre a scopare, o meglio a farmi scopare da lui che al massimo mi faceva una sega. Così quel pomeriggio approfittando che Guido era in paese con sua madre, andai a casa di Fabio per cercare di parlargli.
In cortile trovai sua madre intenta a stendere panni freschi di bucato, mi vide e salutandomi agitando la mano, mi fece cenno che Fabio era al fienile. Mancava poco al tramonto, ma li in mezzo ai boschi e con le montagne che sovrastavano il paese, il sole spariva molto prima facendo calare il buio già alle 17.00.
Entrai nel fienile chiudendomi la porta alle spalle, vidi la luce della lampadina provenire dal fondo dietro alle balle di fieno dove scopai il primo giorno con Fabio. Sentii delle voci, e mi avvicinai di soppiatto, stetti nascosto dietro il muro di balle di fieno perché riconoscevo solo la voce di Fabio, chiacchieravano di cose futili, nulla che potesse suscitare la mia attenzione, così uscii dal nascondiglio saltando e facendo BUUUU.
L’effetto fu sorprendente, Fabio e gli altri saltarono su dalle sedie spaventati a morte, “hey, tranquilli sono io, che fate? Mica sono un fantasma?” Fabio crollò sulla sedia con l’espressione di chi pensava di essere stato scoperto a fare chissà cosa, anche gli atri due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo, però notai che si coprivano il pacco con entrambe le mani.
Era chiaro che stavano ravanandosi il cazzo, ma ancora non lo avevano tirato fuori e la mia improvvisata li aveva messi in allarme. Che carini, pensai osservando meglio gli amici di Fabio, due bei ragazzoni muscolosi come Fabio, con delle gambe belle grosse e muscolose che sostenevano i culi tondi e duri nei pantaloncini con spacchi laterali. I pantaloncini che indossavano erano quelli che si usavano una volta per fare atletica, mi sono sempre piaciuti, e li usavo anche io per la loro comodità, ma soprattutto per la praticità nel toglierli senza difficoltà.
Il gonfiore dei loro pacchi era notevole e non potei fare a meno di fissarli, Fabio un po' imbarazzato mi mostrò una rivista che aveva buttato a terra cercando di nasconderla, “stavamo guardando questa, e volevamo segarci come facciamo sempre, nulla di che”. La rivista era di quelle che a quei tempi erano considerate porno. Ragazze in bichini con grosse tette e culoni enormi. Ah! Esclamai, “Tranquilli continuate, a me piace guardare, Fabio lo sa”, “solo guardare?” Rispose quello coi capelli ricci, “Fabio ci ha parlato di te” aggiunse il biondino.
Guardai Fabio con sguardo di rimprovero,” parli di me coi tuoi amici e non mi hai mai invitato ai vostri festini? Se non fossi venuto io qui chissà quando ti saresti degnato di passare a salutarmi”. Fabio mi venne incontro con l’espressione afflitta di chi si sente in colpa,” Guido mi ha detto che non dovevo più vederti, perché quella sera che eri qui ci aveva visti, e lui è geloso di me, ed anche perché con lui nessuno di noi voleva più segarsi”, disse con voce rotta dall’emozione.
Quel suo faccino triste e sconsolato mi fece tenerezza, allungai le braccia verso di lui ad abbracciarlo, mi saltò al collo felice e sorridente ed io ne approfittai subito per accarezzargli il pacco. Quel mio tocco magico lo fece ingalluzzire, dal collo le sue mani scesero ad afferrarmi il culo, l’eccitazione di tutti e quattro diventò subito palese, ed anche gli altri due si avvicinarono a noi ravanandosi i cazzi nei pantaloncini.
Arretrai poggiandomi al muro di fieno, tutti e tre mi stavano intorno aspettando che io prendessi l’ iniziativa, palpavo e carezzavo tutti e tre i loro cazzi gonfi e duri nei pantaloncini, Fabio mi poggiò le mani sulle spalle e mi spinse giù ad inginocchiarmi, avevo i loro cazzi davanti alla mia bocca pronti ad essere sukkiati, infilai le mani fra le loro cosce nell’incavo dei pantaloncini e li tirai fuori da sotto , lo spacco facilitò l’uscita facendone uscire anche le palle piene di nettare godurioso.
WUAUUUU che visione stupenda, tre bei cazzoni già scappellati e duri si segavano aspettando che la mia calda bocca li accogliesse voracemente. Il primo a farsi avanti fu il ragazzo riccio, il suo cazzo bello grosso affondò nella mia bocca senza indugio, ma appena lo tirò fuori, il biondino ne approfittò per farmi assaggiare il suo. Bello circonciso e lungo lo ingoiai tutto fino a sentire la sua peluria solleticarmi il naso. Fabio si menò il cazzo guardandomi pompare in modo alterno i suoi amici. Lo cercavo con la mano ma si ritraeva sempre, decisi di dedicarmi ai suoi amici aspettando che fosse lui a cercarmi.
Si tolsero i pantaloncini e le magliette restando nudi e belli coi loro corpi c lucidi di sudore, li feci poggiare al tavolo uno accanto all’altro, mi spogliai anch’io mostrando loro il mio cazzo duro che svettava verso di loro. Mi avvicinai lentamente, il riccio tese la mano ad afferrarmi il cazzo, lasciai che mi segasse mentre io segavo Fabio e il biondino. Poi Fabio lentamente si spostò dietro di me, iniziò ad accarezzarmi il culo e a puntarmi il cazzo fra le chiappe alla ricerca del mio buchetto, ficcava le dita insalivate nel mio sfintere preparandolo ad allargarsi, e la cosa mi piaceva da morire, anche se preferivo che lo facessi con la lingua
Mi chinai in avanti a succhiare il biondino, il riccio si spostò lateralmente continuando a segarmi, e con l’altra mano mi stizzava il culo incitando Fabio a incularmi, “ dai Fabio, rompigli il culo, fammi vedere come lo hai scopato la prima volta”. Allargai bene le gambe e con la saliva con cui avevo riempito il cazzo del biondino, mi lubrificai il buco del culo, Fabio con poderosi sputi si lubrificò il cazzo e lo spinse lentamente fino ad entrare in me senza pausa alcuna.
Il riccio esultò a quella visione,” wuauuu, ma è larghissimo non ti fa male?” Girai la testa verso di lui e sorridendo gli dissi,” vuoi provare a prenderlo anche tu? Mi sa che ne hai una gran voglia, sei l’unico che mi ha toccato il cazzo fino ad ora, se vuoi ti scopo io”, Fabio ed il biondino scoppiarono a ridere, il riccio di botto mollò il mio cazzo e con rabbia fece spostare Fabio che mi stava inculando a meraviglia e prese il suo posto.
Il suo cazzone più largo del cazzo di Fabio mi penetrò con un sol colpo, con foga piena di rabbia mi fotteva alla grande, io lo incitavo “ si, si, così dai fottimi, fottimi, non ti fermare”, con le mani sui miei fianchi mi fotteva alla grande mentre gli altri davanti a me si facevano pompare. Fabio fu il primo a skizzarmi in gola, subito dopo fu il riccio preso dalla visione del nettare di Fabio che mi colava dalla bocca, sborrò con un tremito di gambe e mi inondò del suo seme, Il biondino colse l’occasione e spostò il riccio con una spinta, entrò dentro di me facendomi sentire la sua lunghezza fino in fondo, con tre colpi decisi anch’egli sborrò tutta la sua voglia dentro di me. Guardando i loro cazzoni che si afflosciavano mi poggiai al tavolo segandomi, la visione di loro tre in piedi coi cazzi gocciolanti mi mandò in estasi, skizzai verso di loro riuscendo a colpire il riccio su una gamba, esausto ed appagato crollai su una sedia continuando ad ammirarli della loro nudità.
Uscendo dal fienile dissi loro che l’indomani compivo gli anni e che se non fossero venuti mi sarei arrabbiato tanto da sputtanarli con Guido. Fecero una grassa risata e mi seguirono all’uscita gridando GUIDO;GUIDO; ARIVIAMOOOO

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