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Gay & Bisex

AUTOSTOP PER L'ESTERO


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
18.04.2022    |    1.050    |    0 9.6
"Girò intorno alla cabina, e fissandomi iniziava a sbottonarsi la patta, anche volendo non potei non guardare i suoi movimenti, si fermò all’angolo della..."
Restammo quasi un anno mio padre ed io a Catania , dopo quell’imbarco feci lavoretti saltuari sempre per amici di mio padre, cercavo di risparmiare il possibile per rendermi autonomo, ormai avevo già 23 anni e cercavo la mia strada per non finire in strada , devo dire però che mio padre non mi faceva mancar nulla , oltre alla sua carta di credito nel caso avessi bisogno.
Ma volevo essere indipendente da lui , cosi quando per l’ennesima volta ci trasferimmo addirittura a Trieste, città bellissima sul mare con anche alle spalle il Carso una catena collinare al confine con la ex Jugoslavia, cosi dopo essermi ambientato alla nuova situazione, decisi che era giunto il momento per andarmene.
A Trieste c’era una strada collinare chiamata LA CAMIONALE, noi ci passavamo spesso per scendere in città, abitavamo in un Paesino chiamato Opicina.
Quando scendevamo in macchina soprattutto i dalla primavera all’estate , si vedevano ragazzi e ragazze che facevano autostop, scrivevano su un cartello la destinazione e mettendosi al lato della strada aspettavano che qualcuno li tirasse su.
Su quella strada passavano soprattutto camion provenienti dall’est , diretti verso il nord Europa, a quei tempi era usuale per i giovani fare autostop, non c’erano i pericoli di adesso , e si viaggiava gratis.
Cosi decisi di avventurarmi in un viaggio all’estero anche per cercare lavoro e magari potermi stabilire in qualche bella città del nord Europa.
Era primavera inoltrata, dissi a mio padre che sarei partito per la Germania in cerca di lavoro, ne fu contento tanto da darmi anche soldi e la certezza che avrei sempre potuto chiederne ancora in caso di bisogno con una semplice telefonata.
Presi il giusto necessario, misi tutto in uno zaino , e qualche giorno dopo mentre scendevamo in città mi feci lasciare sulla CAMIONALE.
Avevo preparato 2 cartelli uno con su scritto MUNCHEN , e l’altro HAMBURG, cosi avevo ampio spazio di kilometri da percorrere nel caso che.
Notai che davanti a me c’erano già 2 ragazzi che stavano aspettando un passaggio , cosi li superai di un centinaio di metri e mi fermai ad aspettare.
Chiaramente mi ero vestito col giusto necessario , pantaloncini aderenti e corti fino all’inguine, una canotta ed una felpa legata in vita per il cambio di temperatura, i capelli mi erano ormai ricresciuti lunghi abbastanza e li legai facendo una coda di cavallo con un elastico rosa, tutto bello rasato e liscio anche le gambe e tutto il corpo.
Intanto i 2 ragazzi erano saliti su una Mercedes con targa Austriaca , ero rimasto solo in quel punto ormai da circa 1 ora, passavano auto, furgoni, camion ma nessuno si fermava, iniziai a camminare ed arrivai ad una piazzola di sosta, non era una piazzola regolare ma solo una rientranza sulla strada che permetteva di fermarsi, lunga e larga abbastanza anche per un camion.
Decisi di fermarmi li col cartello anche perché era ombreggiata , mi sedetti su un masso di pietra che era all’angolo ed aspettai.
Sfrecciavano tutti come pazzi che manco si accorgevano di me, ma all’improvviso il rumore di freni di un camion mi destò da un certo assopimento di noia, il camion frenava per fermarsi nella piazzola e cosi fece.
Se fosse venuto ancora 2 metri avanti mi avrebbe travolto, ma un colpo secco di freni lo fermò, riuscivo a vedere al posto di guida un faccione grassoccio di un tipo moro e con la barba incolta il quale sporgendosi sul volante mi guardò incuriosito vedendomi seduto li.
Lo sentii aprire la portiera , e vidi 2 polpacci enormi che anticipavano 2 gambe grosse sotto in pantaloncino che gli arrivava a metà gamba, da dietro la portiera spuntò prima un pancione grosso, e poi il suo torace coperto da una canottiera bianca, 2 braccia anch’esse garassocce , che finivano con 2 mani enormi .
Girò intorno alla cabina, e fissandomi iniziava a sbottonarsi la patta, anche volendo non potei non guardare i suoi movimenti, si fermò all’angolo della cabina sul lato opposto e tirandosi fuori il cazzo iniziò una lunga pisciata che sembrava una fontana.
Tirando fuori il cazzo non potei che notare che da moscio era una vera proboscide, faceva fatica a tenerlo in mano perché il suo pancione ostacolava la lunghezza delle braccia , quindi si slaccio la cintura e calandosi le braghe lo lasciò libero dalle mani , e continuò a pisciare.
Ogni tanto si voltava verso di me, ed io riportavo lo sguardo altrove da non farmi beccare a fissare il suo cazzone moscio.
Finita l’operazione di svuotamento se lo scrollò 3 volte e lo rimise dentro tirandosi su i pantaloncini, tornando indietro verso il posto di guida , con un inglese masticato mi chiese dove andavo, gli mostrai i i cartelli e lui mi fece cenno di salire senza dire una parola.
Non ero felice di quel passaggio, ma pensai che era meglio di niente ed avrei fatto almeno un tratto di strada, la sua targa portava la lettera SR se ricordo bene , ma scoprii dopo che era Serbo, col suo inglese molto elementare mi spiegò che andava in Olanda e che sarebbe passato per MUNCHEN ma solo sulla strada che poi lo portava in Olanda .
Bhe almeno avrei fatto un bel tratto tutto dritto fino a MUNCHEN , buttai dietro in cuccetta lo zaino e mi misi comodo, mi offrì una sigaretta, l’ambiente era già che puzzava di fumo nonostante avessimo i finestrini aperti, l’odore era forte ma non so perché mi piaceva , c’era odore di maschio ovunque, niente profumi e arbre magique ehehehe .
Riacceso il motore , ci muovemmo e notai che lungo la strada il sobbalzare sulle cunette ed i fossi mal asfaltati, il suo pancione sobbalzava schiacciando la parte bassa e questo movimento a lui faceva a volte ridere ed a volte mugugnare come se stesse facendosi una sega.
Il mio sguardo cadeva sempre li, non potevo fare a meno di pensare a quel cazzo moscio e grosso che avevo visto prima, si era accorto che lo guardavo , e prendendosi il pacco con una mano lo agitò ridendomi in faccia come per dire < visto come balla?> io esplosi in una risata che lo coinvolse fino a farlo ridere a squarciagola.
Allungando la sua mano , prese la mia e se la portò sul pacco, non mi trattenni ero eccitato da questo suo modo simpatico di coinvolgermi in qualcosa che non avrei mai pensato di fare. Era troppo grosso per i miei gusti, era anche maturo abbastanza, di sicuro sopra i 50 anni , ma la cosa iniziava ad intrigarmi, e provare con un maturo sarebbe stata la mia prima esperienza .
Con la mano sinistra mi era scomodo fare quel gioco, cosi mi misi su un fianco e mentre lui guidava , io con la destra gli tenevo il pacco in mano e lo sballottavo al sobbalzare del camion. Sballottando, sballottando il suo cazzo iniziò a farsi duro, lo sentivo spingere di fianco a voler sfondare i pantaloni , al che gli sbottonai la cintura e poi gli aprii la patta , lui si stese leggermente in avanti ed io iniziai a segarlo.
Era davvero un cazzo grosso ora che lo avevo nella mano potevo vedere anche tutta la sua lunghezza e spessore che facevano invidia a molti cazzi che avevo già provato. Avrei voluto anche prendermelo tutto in bocca , ma la posizione non lo permetteva,. Decisi di mettermi a pancia in giù tenendo le gambe piegate con i piedi che uscivano un poco dal finestrino , e con la testa riuscii ad arrivare al suo cazzo.
L’odore non era molto gradevole , oltre al sudore anche l’odore di piscio dopo la sua pisciata era nauseante.
Senza scomporsi capi il mio disagio, ed allungando una mano dietro la cuccetta , mi passo dei tovaglioli profumati che usava per il viaggio, erano anche umidi ed io ne fui sorpreso, non ne avevo mai visti prima la confezione era francese ed emanavano un buon profumo.
Il suo cazzo sempre duro mi facilitò la sua pulizia e cominciai a succhiarglielo assaporandomi il suo cazzone intriso di profumo, il gusto era strano ma poi con la mia saliva che lo avvolgeva cominciai a gustarmi il suo vero sapore.
Lui guidava molto più piano del solito e i camion dietro di noi strombazzavano per segnalare che ci sorpassavano , alcuni autisti allungavano il collo per capire come mai fossimo cosi lenti , non sapendolo io alzavo la testa , e lui me la spingeva giù.
Era starano succhiarglielo perché il suo pancione mi schiacciava la testa ai sobbalzi, ma me lo stavo godendo davvero, era grosso ma riuscivo a ficcarmelo fino in gola , andavamo avanti cosi per un bel po’ quando sentii che stava girando a destra , alzai la testa e vidi che entrava in una stazione di servizi, mi fece alzare da quella posizione , ed una volta parcheggiato il camion dietro ad altri già li fermi chiuse le tende dei finestrini e del lunotto .
Era già buio, accese una luce per poi spogliarsi tutto , mi fece spogliare e stendere a pancia in giù nella cuccetta , mi salto su e il suo peso mi schiacciava che non riuscivo a muovermi, la sua pancia sulla mia schiena mi pressava, sentivo il suo cazzo duro infilarsi fra le mie chiappe alla ricerca del mio buco.
Si alzò leggermente per permettere di lubrificarsi il cazzo con la saliva , avvertii un suo dito intrufolarsi nel mio culo, allargai per quel che potevo le gambe spingendo un po’ il culo in su.
La sua cappella trovò subito la strada del suo paradiso ed io spingendo il culo indietro lo accolsi tutto dentro , mi spinse giù con la pancia e tenendomi le mani con le sue contro la parete della cuccetta , iniziò a stantuffarmi dentro con piccoli movimenti dovuti all’ incapacità dello spazio ridotto.
Riusciva a muovere il bacino meravigliosamente , senza alcun sforzo mi scopava pressando le sue ginocchia sul mio interno cosce e si muoveva sinuosamente e dolcemente da farmelo sentire bene in tutta la sua lunghezza .
Riuscivo a sollevare leggermente il bacino per agevolare il suo movimento e aiutandolo col mio il suo cazzo entrava ed usciva a meraviglia , godevo a sentirmelo dentro e fuori senza fretta con la dovuta calma , pensare che un omone cosi grosso mi fotteva dolcemente era da mostrarlo in un video porno .
Mi scopava cosi bene che il mio cazzo ormai già duro da un poco, sfregando fra la mia pancia e il materassino cominciava a dar segni di godimento, non potevo masturbarmi , era impossibile in quella posizione , avrei voluto sborrare insieme a lui , stavo per godere mi trattenevo e lui non dava cenno di sborrare, iniziai a grugnire di piacere e a dirgli di contino si si si cosi si dai si sisiiiiii ed ecco che mentre sotto di me sentivo il mio nettare esplodere e bagnarmi tutto il ventre , anche lui accortosi del mio godimento con un lungo grugnito mi impalò con l’ultimo movimento di affondo ed esplodendo dentro di me copiosamente , per poi continuare a fottermi fin che l’ultima goccia del suo seme fu dentro di me .
Con le sue mani enormi mi carezzò la testa, e mi morse un orecchio, poi scivolando di lato andò a sedersi per accendersi una sigaretta, me ne passò una e fumammo insieme.
Restai steso in cuccetta per un poco, mentre lui mi carezzava ed ammirava . Davanti a me un omone panciuto da cui non mi sarei mai aspettato nulla del genere , mi fece pensare che l’aspetto fisico di una persona non sempre è apprezzato, ma da quel giorno anche uomini panciuti e grossi hanno suscitato in me una attrazione sessuale che ho scoperto sempre di più con gli anni.
Il giorno dopo mi lasciò in una stazione di servizio sull’autostrada per MUNCHEN , mi salutava dal finestrino facendo quel gesto comico con la mano sul pacco e ridendo a squarciagola……



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