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Lalla e......


di Maranonperchiunque
08.11.2021    |    31.115    |    48 9.3
"Filippo lo avevo visto solo nelle foto Pasquali e Natalizie che Lalla mi mostrava , ma mai incontrato..."
Lalla e.......
Il viaggio fu abbastanza breve, una cinquantina di chilometri, neanche un’ora di strada per raggiungere il paesino dove abitava la nonna della mia amica in una bella casetta fuori paese, in mezzo alla natura, con prati verdi ed un ruscello, dove, facendo il bagno, ci sentivamo in paradiso.
Mancava solo Adamo.
Ricordavo la nonna di Lalla come una bella signora ancora giovane, sempre indaffarata con i suoi innumerevoli animali, molto dolce con chiunque, meno con gli uomini che definiva rompiscatole, ma, dalla sua espressione, quando ne faceva cenno, intuivo che avrebbe detto volentieri chissà che cosa. Si era sposata una prima volta molto giovane e a vent’anni aveva avuto Mario, il padre di Lalla, ma dopo una quindicina di anni, causa un incidente d’auto, rimase vedova. Tre o quattro anni dopo si innamorò perdutamente del bello di questo paesino, conosciuto in discoteca e si sposarono dando poi alla luce un altro figlio, Filippo.
Peccato che dopo una decina di anni il nuovo marito perse la testa per una parigina in vacanza e l’anno dopo la raggiunse, in Francia, lasciando a nonna Ines casa e figlio.
Filippo lo avevo visto solo nelle foto Pasquali e Natalizie che Lalla mi mostrava , ma mai incontrato.
Lo ricordavo come un bel ragazzo con capelli lunghi e un sorriso luminoso, di cinque o sei anni più grande di noi.
Come dicevo, il viaggio fu breve e arrivammo a P....... verso le diciassette, giusto per prenderci un caffè delizioso fra baci e abbracci con Lalla e la sua simpatica nonna . Dopodiché mio padre se ne tornò a casa.
Ero impaziente di farmi raccontare dalla mia amica le novità che aveva da dirmi quando, all’improvviso, si udì il rombo di una moto e poco dopo ecco entrare Filippo.
Cavoli!....pensai .
Niente male lo zietto !!
“ Filippo ti lecco tutto ! “ fu il mio primo pensiero. ( che svergognata )
Biondo ricciuto, occhi azzurri e sorriso malizioso, uguale identico alla sua mamma Ines. Il fisico atletico era sicuramente ereditato dal padre, come una certa spavalderia di chi sa di piacere.
Il tempo di osservare gli stivaletti, i jeans e la sgargiante camicia a fiori che mi sentii catapultata in un abbraccio mozzafiato.
“ Benvenuta amica ! “
Profumava di maschio.
La mia vagina ebbe un fremito.....umido.
Dopo i convenevoli e molte risate Filippo andò a dar da mangiare ai vari animali da cortile e nonna Ines a preparare la cena.
Lalla mi prese per mano invitandomi ad andare a raccogliere le pesche nel frutteto, un po’ distante da casa.
Finalmente venni a conoscenza dei fatti misteriosi.
Devi sapere, mi disse Lalla, che da quando sono arrivata qui, fino a un quindici giorni fa tutto era normale.
Un sabato sera, la nonna e lo zio mi portarono alla festa del paese, la sagra del sedano con tutte le sue varianti. Mangiammo e bevemmo in abbondanza per poi buttarci nelle danze. Le ragazze lo fulminavano con gli occhi, ma lui ballava solo con me, a volte stringendomi, anche un po’ troppo.
Tornati a casa, il tempo di svestirmi e sono crollata addormentata.
Al mattino mi sono svegliata con una strana sensazione di bagnato fra le cosce.
Toccandomi ebbi il dubbio che fosse sperma e annusando ne ebbi la certezza. Chi poteva essere stato ?
Mi ero addormentata praticamente nuda e con la finestra aperta, poteva essere stato chiunque.
Dopo aver fatto la doccia e vestita scesi in cucina a far colazione.
La nonna e Filippo avevano appena finito. Facendo finta di nulla osservai a lungo mio zio, ma il suo comportamento era assolutamente normale.
Continuavo a chiedermi chi potesse essere stato, dovevo scoprirlo.
Al pomeriggio andammo alla festa in paese e replicammo la cena, ma niente balli.
Mio zio doveva alzarsi presto per andare a tagliare l’erba col trattore in un prato lontano dal paese e sarebbe tornato per cena.
Tornati a casa guardammo un film in tv e poi me ne andai a letto, lasciando la finestra aperta, coperta solo col lenzuolo di lino, facendo finta di dormire e stando molto attenta ad ogni rumore, ma non successe nulla.
La sera dopo usai lo stesso stratagemma. Dopo cena e tv accusai un gran sonno, andai in camera e aspettai.
Ci vollero due ore e poi la porta si aprì, molto lentamente. Avevo il cuore in gola, aspettavo facendo finta di dormire pesantemente.
Pian piano mi scostò il lenzuolo e salì sul letto. Le sue mani mi accarezzarono lievemente i seni, la sua bocca mi posò un leggero bacio sulle labbra e poi il suo cazzo si impossessò dello spazio fra cosce e figa.
Era un bel cazzo, credimi, bello grosso, duro e caldo da brividi. Si muoveva piano fra le mie cosce , impossessandosi dei miei pensieri lascivi.
Mentre mi raccontava questo, la mia amica sgranava i suoi meravigliosi occhi verdi, accarezzava i suoi capelli rossi, il ricordo le infiammava il viso.
“E poi ?”
Continuò.
Poi non ce la feci più a resistere. Improvvisamente lo strinsi forte a me. “ Zio, potevi dirmelo che ti piacevo “
A momenti gli veniva un colpo.
“ Zio, continua che mi piace” gli sussurrai.
“Però fa godere anche me e io ti farò un bel pompino”
Detto e fatto. Da quella sera mi lecca la figa fino allo spasimo, mi fa squirtare con le dita, ci baciamo e io lo spompino ogni volta che lui vuole e succede sovente. A volte andiamo al ruscello a fare il bagno nell’acqua fresca e ci divertiamo.
Sono esterrefatta.
“ Ma è tuo zio, il fratello di tuo padre ! “
“ Chi se ne frega, mi farei anche mio padre, se volesse!”
Ero senza parole,ma supereccitata.
Continuò.
“ Sai, noi due abbiamo sempre diviso tutto e non mi pare giusto non condividere questa esperienza. Ho notato come hai guardato Filippo, sono sicura che ti piace. Non so te , ma sono stufa di questa verginità e questa mi pare l’occasione giusta per disfarcene, non vedo l’ora di sapere cosa si prova ad avere un bel cazzo nella figa.
Cosa ne dici ? Ti andrebbe ? Ti prego, dimmi di sì.”
La guardai e lei capì.
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