Racconti Erotici > bdsm > Mi dicesti:” Ti spacco il culo”.
bdsm

Mi dicesti:” Ti spacco il culo”.


di Maranonperchiunque
19.04.2021    |    5.855    |    63 9.7
"Afferro l’oggetto del mio piacere, ci guardiamo mentre scivola nella mia bocca, le labbra si serrano caparbie, la lingua gli gioca intorno e poi mi muovo, ..."
Sento le tue mani sul mio corpo nudo.
Stavo lavando i piatti e tu ti sei avvicinato a me e silenziosamente hai cominciato a togliermi le scarpe, poi la gonna, poi mi hai sfilato la maglia , prima una manica , poi l’altra e infine l’hai fatta passare dalla testa. Mi hai slacciato il reggiseno e lo hai fatto volare via . Tu vuoi le mie tette libere, pronte da succhiare o da guardare allorché i capezzoli si inturgidiscono quando fa freddo o per una improvvisa eccitazione quando mi guardi con la voglia negli occhi e nei pantaloni.
- [ ] Io continuavo nel mio lavoro, come se non mi fossi accorta di nulla , ma assaporavo tutto.
Non avevo messo le mutandine . A volte adoro quando me le strappi dalla fretta di farmi tua con la tua foga selvaggia e a volte mi diverto farti la sorpresa di essere subito disponibile.
Ecco le tue mani, sono calde.
Immagino il tuo sangue che ribolle nelle vene. Sto finendo il mio lavoro, ma rallento i tempi, aspetto: cosa farai che io non conosca ?
Sollevi i miei capelli castani dal collo e appoggi le labbra, mi baci, mi lecchi, mi mordi mentre mi strizzi i seni e i capezzoli.
Voglio essere indifferente, ma sono tutta un brivido.
Il tuo corpo è contro il mio, sei nudo. Il tuo membro duro si appoggia al mio sedere.
Mentre continui a mordermi il collo, la tua mano sinistra mi accarezza il seno, ma la destra scende, mi massaggia lo stomaco, accarezza la pancia, mentre le mie gambe cominciano ad indebolirsi. Vorrei allargarle e farmi prendere subito, scopare come solo tu sai fare.
La mano scende, le tue dita sfiorano il clitoride che ha una impennata come un piccolo cazzo. Il tuo contro le mie natiche è durissimo. Chissà se anche tu stai soffrendo come me ?
Mi stringi forte a te, stai gemendo mentre le tue dita mi fanno squirtare come una troia. Il tuo respiro è bollente.
Non parliamo, ma ci stiamo dicendo tutto: del nostro amore, la nostra passione, i nostri desideri, la nostra vita insieme, la felicità di vederci e guardarci negli occhi ogni giorno.
Le gambe sono deboli, i miei gemiti superano i tuoi, c’è un lago ai miei piedi, sto godendo come una puttana e il tuo cazzo duro, che sto bramando, sta spingendo.
Non resisto.
“Scopami, ti prego !
E tu mi sussurri ansimante all’orecchio: “ Appoggiati al tavolo che ti spacco il culo, te lo infilo dritto dritto fino in fondo, voglio sentirti guaire come una cagna, voglio sentirti dire basta , ma io non mi fermerò, dovrai pregarmi perché io smetta. Poi quando ti avrò sborrato dentro chiamerò i miei amici e guarderò come ti sapranno scopare. Lo so che lo vorrebbero, lo vedo da come ti guardano mentre ti muovi. Da ora in avanti quando verranno a trovarci gonna corta e niente mutandine. Voglio masturbarti davanti a loro...intesi ?”
La mia eccitazione è al massimo.
Mi giro, ti stringo a me, le mie labbra cercano le tue, le lingue si intrecciano in un lungo appassionato bacio.
Ti abbassi percorrendo il mio corpo con la lingua, poi mi sollevi e mi fai sedere sul tavolo, io allargo le gambe, tu sei in ginocchio, la tua testa è fra le mie cosce, le mie mani accarezzano i tuoi capelli. Mi dai mille baci alla figa spalancata, la lecchi mugulando dal piacere, la succhi, bevi tutto il mio nettare.
Mi sento una regina con il suo re.
Poi mi masturbi, con un dito, con due, con tre. Vorresti entrarmi con tutta la mano, anch’io vorrei, ma non si riesce. Ti vorrei tutto e goderti, ma puoi entrare solo col tuo cazzo.
Ed ora me lo porgi, maestoso in tutta la sua gloria.
Afferro l’oggetto del mio piacere, ci guardiamo mentre scivola nella mia bocca, le labbra si serrano caparbie, la lingua gli gioca intorno e poi mi muovo, te lo scopo con la mia bocca calda, su e giù.
Il tuo sguardo, i tuoi gemiti mi dicono che stai vivendo un’ estasi ed io sono felice. Ci stiamo amando.
Però ora ti voglio. Mi allungo sul tavolo e ti offro la mia figa e tu me lo affondi dentro, caldo, sublime, duro come una roccia e mi scopi, prima dolcemente e poi selvaggiamente.
Mi gridi che sono una troia, una puttana, mi sbatti come un forsennato e mentre godo continuamente mi sento una troia, una puttana, una vacca da montare.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mi dicesti:” Ti spacco il culo”.:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni