tradimenti

Il treno


di Maranonperchiunque
28.03.2018    |    30.933    |    103 9.4
"Dormiva o faceva finta ? Passo' il controllore, dopodiché il signore di fronte si alzò per andare alla toilette..."
In treno.

Non so perché ,ma i treni sono sempre in ritardo.
Ero impaziente, la mia paura di perdere la coincidenza era tanta . Avevo un viaggio piuttosto lungo da compiere, ma mi avrebbe fatto raggiungere la persona che amavo.
Era parecchio tempo che non ci vedevamo ed io non vedevo l'ora di riabbracciarlo, sentire tutto il suo amore che mi avvolgeva e mi inebriava, gustarmi i suoi baci che mi scioglievano i sensi, le sue mani sui miei seni, sui miei fianchi.
Una frenata brusca mi distolse da questi pensieri . Una rapida occhiata all'orologio . Si, se mi fossi sbrigata avrei fatto in tempo a prendere il Frecciarossa.
Presto ,presto, la valigia e via di corsa. Per fortuna il binario era relativamente vicino. Salii sul vagone dove avevo prenotato il posto e dopo poco il treno partì.
La carrozza non era molto affollata, anzi eravamo una decina ,non di più, tutti immersi nei propri pensieri. Il signore di fronte era stato molto gentile a posizionare la mia valigia, mentre il ragazzo seduto accanto a me sembrava ignorarmi.
Mi abbandonai ,finalmente tranquilla, contro lo schienale ammirando la corsa delle immagini attraverso il finestrino. Ero accaldata, nonostante la camicetta bianca, molto sottile e leggera. La gonna bianca elasticizzata aderiva alla mia pelle e probabilmente non era molto traspirante.
Non avevo indossato mutandine di alcun tipo, non mi piace che si vedano i segni attraverso la gonna. Avevo anche provveduto a rasarmi la patatina , onde evitare si vedesse l'ombra dei peli.
Per fortuna il reggiseno era di un bel pizzo molto leggero e fresco.
Il giorno prima avevo visto in un negozio un bel paio di sandali con tacco niente male. Sembravano fatti apposta per i miei piedi e il colore era identico allo smalto delle unghie...rosso.
Socchiusi gli occhi per pensare e riposarmi abbandonandomi al dondolio del treno e del leggero chiacchierio dei passeggeri.
Avvertivo lo sguardo del signore di fronte a me e se aprivo gli occhi vedevo che mi scrutava con interesse.
Non che fosse bello come un attore , anzi , direi che era abbastanza una persona normale, una camicia azzurrina su jeans, cravatta ..la giacca blu appesa al gancio.
Poteva essere sulla cinquantina , capelli sale pepe che si stavano diradando, ma aveva un non so che di attraente , come un magnetismo che mi obbligava ogni tanto a incrociare il suo sguardo, senza parlarci.
Il ragazzo accanto a me intanto si era assopito e sentivo la sua gamba contro la mia.
Attraverso i suoi leggeri pantaloni estivi avvertivo il movimento dei muscoli e questo mi stava eccitando. Non so se fosse casuale o no questo contatto,ma io non allontanavo la gamba, anzi.
Era da troppo tempo che non avevo un contatto fisico diretto.
Si ,ogni tanto io e il mio fidanzato facevamo l'amore ( si fa per dire ) su Skype . Ci guardavamo, parlavamo , poi eccitatissimi ci masturbavamo mandandoci baci. Immaginavo di leccarglielo e che lui mi leccasse fino allo spasimo, ma il sentire una coscia contro la tua fa effetto, un gran bel l'effetto.
La mia patatina si stava inumidendo. Cercai di pensare ad altro, non potevo macchiare la gonna .
Diedi un'occhiata al ragazzo. Molto carino e molto giovane , almeno vent'anni meno di me .
Dormiva o faceva finta ?
Passo' il controllore, dopodiché il signore di fronte si alzò per andare alla toilette.
" Ti piace la mia coscia contro la tua ,vero ? "
Stupita lo guardai. Caspita , l'aveva capito.
Imbarazzata gli chiesi da cosa lo avesse dedotto.
" Beh, non l'allontanavi anche se io ti sfregavo. Sai che mi è venuto l'uccello duro ? "
Non so perché ,ma invece di fare l'offesa ,mi ritrovai a ridere di gusto e rispondergli che mi sarebbe piaciuto vederlo.
" Senti, io abito a ....... Ti do il mio numero. Mi sei piaciuta da subito, quando vuoi chiamami e te lo farò non solo vedere. Ora mi spiace ,ma devo scendere" Mi allungò un biglietto da visita .
Che impertinente !
Mentre mettevo il biglietto nella borsetta rossa, lui si alzò e chinandosi mi posò un bacio sulle labbra .
" A presto ,bella signora !"
E se ne andò .
Si incrociarono sulla porta ,lui e l'altro passeggero che venne a sedersi al proprio posto di fronte a me.
Nel frattempo si era svuotata la vettura. Eravamo soli, io ,lui e la mia eccitazione .
Si stava bene , la carrozza era bella fresca , il calore estivo si avvertiva guardando fuori lo sfrecciare della natura accaldata dal sole di fine luglio.
L'uomo mi guardava e mi sorrideva , senza parlare.
Sospirai e mi accomodai meglio nella poltroncina .
" Tutto bene ? " mi chiese .
E così nacque una conversazione piacevole, man mano diventando sempre più personale, molto personale .
Aveva notato le due cosce attaccate, mi chiese se mi era piaciuto.
Cosa dovevo rispondere ?
Certo che mi era piaciuto !!!!
" Ti andrebbe se ti toccassi ?"
Mi venne come un capogiro, la mia vagina si inondò e istintivamente allargai le gambe ,senza dire nulla .
Chiusi gli occhi e lasciai fare.
Le sue dita esperte cominciarono ad accarezzarmi il clitoride, poi sempre più veloce fino a farmi squirtare con spruzzi che mi arrivavano fino in viso. Avrei voluto gridare dal piacere,ma dovevo trattenermi e questo mi eccitava ancora di più.
Intanto ,dopo una rapida occhiata in giro, si inginocchiò fra le mie gambe spalancate e cominciò a leccarmi con bramosia, infilandomi un dito nell'ano .
Godevo come una pazza, la sua lingua espertissima roteava un po' sul clitoride ,poi sempre più giù fino ad entrare nella mia vagina per bermi tutto il succo di goduria ,mentre il dito mi faceva impazzire . Tremavo dal piacere.
Poi mi fece alzare ed entrammo in toilette, si sbottonò i jeans e comparve un cazzo invidiabile, durissimo ,con le vene che pulsavano.
Volevo sentirmelo in bocca ,caldo ,bollente ....fantastico !
E poi mi appoggiai al lavabo e lo lasciai fare.
" Fammi tutto quello che vuoi"
E lui lo fece ....tutto.
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