Lui & Lei

Natale


di Maranonperchiunque
26.12.2020    |    1.298    |    45 9.8
"La chiacchierata è interessante e ci sediamo su un tronco vista Alpi, il sole ci scalda..."
Così è passato anche questo Natale.
(Storia un po’ vera e un po’ no)

Oggi è Santo Stefano ed è stata una bellissima giornata di sole; ormai sta tramontando, lasciandomi il ricordo di una giornata diversa dal solito.
La mattina trascorsa pigramente a letto avvolta dal calore delle coperte, non accorgendomi che era già arrivato mezzogiorno, mi fa decidere, anziché fare colazione, di pranzare ancora in pigiama, in completo relax. Ho appena gustato il mio caffè bollente e mi arriva un messaggio dal mio ex fidanzato. Ogni tanto lui compare e comunque mi fa sempre piacere. In fondo gli ho voluto bene e qualche volta amato, quando si lasciava amare.
Ci scambiamo qualche messaggio, poi dico che sto per farmi la doccia.
“ Vengo in doccia pure io (faccine che ridono)
“ Ehhhhhhh” ....io
“Vengo a insaponarti”
“Tutta?”
“Siiiiiii tutta tutta”
Finché mi scappa di chiedergli come sta il suo bel pisello.
“Indovina”......foto
Chiaro che non posso non accendermi al ricordo delle cose belle che abbiamo vissuto negli anni passati insieme e quando mi propone di fare una videochiamata accetto.
Ogni tanto qualche piccola pazzia bisogna pur farla...vero ?
Imposto il cellulare, apro l’acqua e mentre aspetto che arrivi calda mi spoglio. Poi gli messaggio che sono pronta .
Arriva la chiamata.
E lo vedo, LUI, in primo piano, duro e bello e F. che mi sorride.
Entro in doccia, l’acqua mi scalda dalla testa ai piedi e comincio a lavarmi il viso, i capelli e poi mi insapono tutto il corpo, passo la spugna, mentre tengo d’occhio il cellulare .
La mano di F. sta facendo un bel lavoro, sono eccitata. Le mie mani passano sui seni, li accarezzano, poi sul ventre, indugiano sulla patatina, ma non vanno oltre. Vorrei averlo dentro di me, ma non si può.
Ho finito e metto l’accappatoio, quello rosso, mentre guardo LUI, sempre stupendamente duro.
Non ricordo più cosa ci siamo detti, ma ho ancora negli occhi la magnifica sburrata che ha fatto e nelle orecchie il grido di soddisfazione.
Poi si, ricordo, mi ha detto che ero bellissima e che stasera ci sentiremo, ma so che non lo farà.
Avevo detto che la giornata era stupenda e invitava a fare una passeggiata . Per cui, asciugati i capelli e vestita di tutto punto con scarponcini comodi e caldi, decido di incamminarmi nella stradina vicino casa che porta a gustare una emozionante veduta di campi pianeggianti ed in lontananza le Alpi.
In giro non c’è nessuno, ma io ho indossato ugualmente la mascherina obbligatoria.
Il silenzio è totale, solo il rumore dei miei passi sulla ghiaia.
Camminando ripenso a F. alla sua mano che accarezzava il suo cazzo, a come avrei voluto fosse la mia per farne tutto quello che facevo un tempo. La mia patatina è umida, la mia mente fantastica, si eccita.
Guardo il panorama, meglio non pensare.
Mi fermo, la salita mi ha messo il fiatone. Abbasso la mascherina e assaporo l’aria frizzante. Le Alpi in lontananza pare mi sorridano.
Sento dei passi dietro la curva, rimetto la mascherina ( accidenti al virus).
Ed ecco che compare un uomo, mi pare di averlo già visto da qualche parte.
Ci salutiamo, ma lui non prosegue e a debita distanza si ferma a chiacchierare.
Vengo a scoprire che gli capita a volte di vedermi al supermercato e gli è anche successo di scorgermi in giardino mentre prendo il sole in estate.
Caspita ! Sono un po’ imbarazzata, anche perché sono quasi sempre nuda.
Ma lui parla tranquillamente e io lo osservo meglio. Un uomo piacevole tutto sommato, per niente volgare.
La chiacchierata è interessante e ci sediamo su un tronco vista Alpi, il sole ci scalda.
Mi racconta di sé, separato con figli adulti, del suo lavoro e anche che aveva provato un certo interesse nei miei riguardi, incrociandomi nei corridoi del supermercato.
Sono in imbarazzo, non so cosa dire, la mia patatina freme, soffre. Sento la sua energia, vedo una certa luce nei suoi occhi. Mi sento come Cappuccetto rosso e il lupo.
Probabilmente anche lui ha avvertito la mia eccitazione, me la sono portata da casa e nel frattempo è aumentata.
I nostri discorsi diventano sempre più intimi, la pressione sale.
Si passa al Tu.
“ Ti piacerebbe fare l’amore con me ?”
“Amore è una parola grossa, ma scopatina sarebbe meglio” rispondo scherzando e proseguo..”Ma non si può”.
“Eh già purtroppo, bisogna stare distanti causa virus anche se , prima di Natale ho fatto il tampone ..tutto ok “
Rispondo che l’ho fatto anch’io.
Ci guardiamo, un lungo sguardo.
Mi sento smarrita, le mutandine sono bagnate, muoio dalla voglia di cazzo.
Mi alzo, mi appoggio ad un albero, mi segue, mi abbasso i leggings.
“Ti va ?”
Mi sussurra un si. Sento le sue mani sui miei fianchi, sono liscie. Il suo profumo arriva alle mie narici, mi inebria, mi ricorda qualcosa o qualcuno.
Il suo cazzo duro cerca la mia vagina, la trova, la penetra prima dolcemente e poi l’affonda. Le sue mani passano sotto al giubbotto, arrivano ai miei seni, li stringono. Mi sta montando, sto godendo finalmente ! Appoggio la fronte all’albero e mi lascio prendere. Quelle mani, quel profumo ... li riconosco e godo.

racconto (Lo sconosciuto)
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Natale:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni