Racconti Erotici > Lui & Lei > Una strana trasgressione
Lui & Lei

Una strana trasgressione


di PattyeFranco
20.03.2015    |    12.908    |    10 9.2
"Ma al momento di uscire ecco che la tremarella e il batticuore aumentano sempre di più..."
Eccomi di nuovo, questa volta con un nuovo racconto, che posso definire strano rispetto gli altri, non certamente datato, ma sicuramente molto ma molto recente, diciamo un paio di settimane. Potrei definirlo tra Realtà e Fantasia, ma la fantasia è intesa in quello che fantasticavo durante questi avvenimenti.

E’ successo tutto una sera, mentre messaggiavo con un amico, proprio su questo sito, il nostro favoloso
Annunci 69. Con questo amico che chiamerò Max.
Stavamo spensieratamente sparando quattro cavolate nei messaggi, quando dopo avermi chiesto se io e mio marito saremmo andati in un certo parcheggio, dove lui era diretto, io gli risposi: “Volevamo venire, ma quel cavolo di mio marito era stanco, ed è già andato a letto, sta diventando una palla, ogni volta che decidiamo di muoverci, c’è sempre qualcosa” , (La palla non era mio marito).
Max mi risponde: “ Io sono già qui nel parcheggio, ma non c’è molto. Solo qualche gay ma niente coppie, resto ancora un attimo e poi se non arriva nessuno me ne vado”.
Cominciamo qui con una serie di scambi di messaggi un po’ nati così per scherzo.
Io: “veramente non c’è nessuno? Strano.”
Max: “Si non c’è proprio ombra di coppie, Infatti ora me ne vado, ma se scendi in box, vengo a trovarti”
Io: “Scusa? Non ho capito quella del box”
Max: “Se ci troviamo nel box, te lo spiego, un incontro trasgressivo? ”, con risatina a seguire.
Io, a questo punto cerco di stare un po’ al gioco, e gli rispondo: “si d’accordo che mio marito è a letto e dorme, ma se si sveglia e scende in garage mentre ci sei tu, possono diventare cavoli amari”.
Da far presente che Max non sapeva assolutamente in che paese abitassi, sapeva la zona più o meno, ma non il paese, inoltre con Max non ci siamo mai incontrati personalmente, sebbene lui ha incontrato una coppia che conosciamo entrambi, e che ha potuto osservare in car-sex e anche scambiato qualche chiacchiera. Mentre io e mio marito conosciamo e siamo buoni amici di questa coppia. Ma con lui non siamo mai riusciti ad incontrarci, per una probabile maledizione.
Max: “Bhè se scende gli dici che non andava bene l’auto ed io sono venuto per dargli un’occhiata”, lasciandomi lo smile a forma di Angelo.
Io: “Si un angelo con le corna, tu sei un diavolo tentatore, ci mancherebbe solo che vieni qua”
Max: “Dai allora potreste venire qui al parcheggio, vi aspetto”
Io: “No non possiamo venire, mio marito è già a letto, non si smuoverebbe proprio, l’unica cosa che lo smuoverebbe è sapere che tu sei qui nel box sull’auto con me”.
Max: “Ah! Allora arrivo subito, sono già andato via dal parcheggio, me ne sto tornando a casa”.
Dopo questo scambio di messaggi, la fantasia comincia a farsi presente, mi immagino la scena di lui che arriva e trasgressivamente ci troviamo nel parcheggio sotto casa, di conseguenza mi viene naturale continuare la scambio di messaggi, quindi gli rispondo:
“Sinceramente non ho un box privato, ma è un parcheggio comune, non vorrei che qualche vicino poi potesse vederci”
Max: “Bhè dai al massimo si gusterebbe lo spettacolo, e sai che spettacolo, ahahah!!!”
Io: “Si chissà che spettacolo, poi è proprio quello che vorrei evitare, dare lo spettacolo a qualche vicino, anche se a quest’ora dormono quasi tutti”
Max: “Dai però ti vedrebbe bene, e chissà in quali posizioni, immagini?”
Io: “Dai smettila con queste battute, mi stai facendo eccitare, e ti ripeto che mio marito dorme, ma se si sveglia, sono sicura che arriverebbe nel momento più inopportuno o opportuno per lui.”
Max: “Dai però, non sarebbe una brutta idea, dai io vengo lì, poi vada come vada, tuo marito non mi disturba, ma sono sicuro che se dorme, non si accorge che sei scesa”
L’eccitazione a questo punto cominciava ad aumentare, in quanto la fantasia stava prendendo il sopravvento alla realtà. I messaggi continuarono su questo gioco di fantasia, fino a che ad un certo punto io sbadatamente, gli rivelo il paese dove abito. In un messaggio arrivo addirittura a scrivergli:
“Ma guarda che fuori fa freddo, ma sicuramente la tua auto sarà ormai già bella riscaldata, ma è comoda almeno? Per certe cose ci vuole un’auto comoda”, io continuavo a giocare, convinta che tanto lui se ne stesse tornando a casa, e non sarebbe mai venuto, tanto non sapeva dove abitavo, il paese non è piccolo.
Max, forse intuendo che in effetti ero eccitata e che la fantasia era buona, mi rispose: “ Bhè dai sull’auto ci inventiamo qualcosa, ci vuole fantasia”.
Io: “Non insistere dai, lo sai che la fantasia non mi manca, e già una volta per le tue fantasie sono rimasta fregata io, anche se piacevolmente, guarda che in effetti ci sto pensando, non ci vuole poi molto a farmi venire strane idee per la testa, ma dove sei adesso?”
Quando lui rispose per dirmi dov’era, non so perché, guardai su google-map la distanza da casa mia, e appena visto la distanza, glielo rivelai, scrivendogli: “Guarda da dove sei tu a casa mia, ci sono solo pochi minuti, a quest’ora non più di 5 minuti”
Non so che cosa mi passava per la testa in quel momento, ma la cosa mi stava intrigando, il gioco al PC mi stava eccitando, la fantasia era forte.
Max rispose: “Allora arrivo subito”,
Io: “ma va, anche se arrivi al paese, poi non sai come trovarmi”
Max: “Vengo? Cosa mi dici tu”
Io: “Dai non scherzare, guarda che sai che non ho problemi, se poi scendo sono cavoli tuoi”
A questo punto, credevo ancora che lui stesse scherzando, ma fantasticando, la situazione si rendeva sempre più intrigante e eccitante.
Max ad un certo punto mi riferisce di essere in un punto preciso del mio paese, dandomi dei particolari che mi confermavano che era qui in paese veramente. Quindi mi rendo conto, che la situazione si stava tramutando da una fantasia, un gioco, in una realtà complicata, lui era proprio vicino. La cosa mi stava mettendo in agitazione ma stuzzicando, e cominciavo ad eccitarmi sempre di più.
Io quindi gli risposi: “No dai non farmi di questi scherzi, ma cavoli, non si può così, non ci conosciamo neppure. Però ci sto pensando, ma penso anche che non sia giusto, ma il tutto mi stuzzica”.
Lui cominciò a scrivermi mentre si spostava, dove si trovava, e io senza rendermene conto gli davo indicazioni per avvicinarsi vicino a casa. Ero combattuta, non volevo, ma la cosa mi eccitava, non lo conoscevo, ma sembrava che lo conoscessi da tempo e stupidamente gli davo sempre più indicazioni per avvicinarsi.
Quando dopo varie indicazioni mi disse il punto esatto dov’era, mi resi conto che era proprio a due passi da casa, quindi gli dissi di fermarsi nel parcheggio che sicuramente vedeva, con un distributore del latte.
Max: “Io sono nel parcheggio e vedo un distributore di qualcosa o acqua o latte, io ti aspetto qui”
Io: “No dai, non posso, mi stanno tremando le gambe, non credevo che saresti venuto veramente qui”
Max: “Sei eccitata? Credo di si, cosa faccio? Scendi tu o mi fai salire in casa tua?”
Io: “No per l’amor del cielo, resta in auto, adesso vedo cosa fare”.
Ora ero veramente eccitata, ma pure combattuta, mi tremavano le gambe, ero molto agitata, non sapevo che fare.
L’idea di questa strana trasgressione però mi eccitava tanto, al punto che già mi stavo cambiando e in modo veramente osè, rivelandolo pure a Max in messaggio: “Mi sono cambiata, guarda che scendo, ma sotto il cappotto niente, questa cosa è tremendamente strana, non vorrei scendere ma qualcosa mi spinge, mamma mia che strana sensazione”
Max: “Come sotto il cappotto niente? Sei nuda sotto al cappotto? guarda che mi fai eccitare solo al pensiero”,
Io: “Proprio nuda no, slip e reggiseno, autoreggenti e logicamente il cappotto sopra”
Max:”Io sono qua super eccitato, non so che dire, che situazione, ma siamo normali noi?”
Io: “Si non siamo proprio normali, ma pazienta, lasciami carburare un attimo, 10 minuti almeno, sono con le gambe che tremano, il cuore a mille e non so cos’altro dire.”

Ero ormai in preda a mille pensieri, paure e voglie, la fantasia volava, una strana situazione, con tanta emozione, mille sensazioni. Pure Max mi rivelò che stava provando delle sensazioni strane ma stupende.
Non me lo immaginavo certo lui, ma mi immaginavo quello che poteva succedere non appena ci saremmo visti. Finchè ero in casa, il coraggio di uscire nel parcheggio nonostante il mio abbigliamento e il freddo, non mi mancava, una gran voglia di trasgredire, ma nello stesso tempo una gran paura a quello che sarebbe potuto succedere.
Lui continuava con i suoi messaggi a chiedermi se ero eccitata, quanta era la voglia, ma veramente cominciai anche a pensare che mio marito era in camera che dormiva, ma anche, che nonostante tutto, anche se si fosse svegliato, non si sarebbe certo arrabbiato, la nostra intesa in questo campo era forte, ma era forte pure la trasgressione.
Non avevo mai avuto un incontro di questo tipo, ma sapendo che era sotto casa, la voglia di incontrarlo c’era, ma c’era anche un strana paura. Dalla mia finestra non vedevo il parcheggio, quindi lo avrei visto solo una volta uscita dal cancello, quindi mi feci coraggio e cominciai a scendere la scala, l’eccitazione era tanta; la passera, devo essere sincera era già super umida, sentivo un piacere forte di trasgressione.
Ecco che arrivo ad aprire la porta di casa, e mi assale una forte tremarella alle gambe e un forte batticuore.
Mi immaginavo già tra le sue braccia, tra le braccia di uno sconosciuto a cui, senza quasi volerlo lo avevo indirizzato da me. MI immaginavo anche un seguito, dopo l’abbraccio, mi immaginavo un tremendo bacio liberatorio lasciando aprire il cappotto, e poi subito in macchina.
Ma al momento di uscire ecco che la tremarella e il batticuore aumentano sempre di più.
Avevo con me anche il cell, continuando a messaggiare con lui, gli rivelavo le mie paure, ma anche la voglia di trasgressione.
Io: “Sto letteralmente uscendo dalla porta, ma ti prego, non muoverti da dove sei, la voglia è tanta, ma ti prego, sto tremando.”
Max: “Tranquilla io sto qui, non mi muovo, sono in auto non scendo finchè non ti vedo, sto letteralmente scoppiando”
Io: “Porca miseria, sono sull’uscio, ma ho le gambe bloccate, non ce la faccio”.
A questo punto lui cominciò ad incoraggiarmi, naturalmente per lui era più facile, ma benché ero eccitatissima e avevo voglia di uscire qualcosa mi bloccava, e qui cominciai ad imprecare; Cazzo arrivo a questo punto e mi blocco? Non si può, dov’è finito tutto quel coraggio che avevo prima? Ma tutto questo mi faceva sentire sempre più la voglia di trasgressione, quella voglia di abbracciarlo, di uscire a fare l’amore con lui, mi immaginavo Max mentre mi passava la sua lingua sulla passera, sentivo le sue mani accarezzarmi il corpo, le sue dita inoltrarsi tra le mie labbra umide della passera , ma appena mi muovevo e uscivo dalla porta, mi prendeva di nuovo quella strana sensazione, le gambe proprio non mi sorreggevano, quindi tornavo dentro a sedermi sugli scalini.
Max fuori, non vedeva l’ora di vedermi comparire, ma gli rivelavo tutto in messaggistica, le mie voglie, ma anche la mia tremarella.
Io: “Ora mi prendo un po’ di fiato e riparto, ma che cavolo stiamo facendo? Non si può in questo modo”
Max: “stai tranquilla, ma sei molto eccitata?, vorrei sentire quanto sei bagnata, ma prendi fiato e decidi, comunque vedi che non sei obbligata a niente”
Queste sue parole, mi incoraggiavano, mi eccitavano, mi vedevo sempre più immersa in lui, che mi toccava il seno, mi toccava la passera, io che gli facevo di tutto, mi sentivo i suoi baci sul mio corpo, quindi a forza di questi pensieri, mi feci coraggio di nuovo, mi rimisi in piedi e decisa partii, ma dopo pochi metri fuori dalla porta, le gambe ricominciano con la tremarella, un forte batticuore, ed addirittura dei forti brividi addosso. Stavo proprio male, non ci riuscivo ad andare oltre, dovetti sedermi sul muretto appena fuori della porta.
Che strane sensazioni stavo provando, belle e piacevoli sensazioni, quel misto di paura e di voglia, di eccitazione e timore. No non poteva continuare così, dovevo decidermi, lui dai suoi messaggi mi faceva capire che era sempre più impaziente di vedermi uscire da qualche cancello, non sapeva da che parte sarei comparsa, per fortuna non gli avevo rivelato anche l’abitazione.
Max: “Vuoi che venga io da te? Sono altamente elettrico alla voglia di incontrarti, ma sei ancora eccitata”
Io: “Nooo, non muoverti da li. Tu non sei normale, ma che cavolo mi fai fare? Cavolo sei venuto qua a fare? E io scema che ti ho indicato la strada, sono qui seduta che sto male, se mi alzo in piedi, cado, Ma chi me lo ha fatto fare?”
Max: “Rilassati, io sto alle tue direttive, ma ti prego decidi, non ho mai sentito una sensazione così coinvolgente, sembra di essere in un film”
Io: “Ok ci riprovo, ma non muoverti, ti permetto di scendere dall’auto ma senza muoverti da li, solo nel momento in cui mi vedrai arrivare”.
Quindi leggermente più rilassata, mi alzai di nuovo in piedi, molto piena di voglia di questo incontro, ma anche tremendamente combattuta, lentamente mi avvicino sempre più verso il cancellò, ma anche questa volta oltre la tremarella, il batticuore, mi sento anche svenire, mi sento la testa girare, al punto che devo tornare a sedermi sullo scalino nell’atrio.
Dopo questo ennesimo tentativo, comincio a demoralizzarmi, ma anche a imprecare, a darmi della scema, della cretina e tanto altro, mi trovo in una situazione altamente trasgressiva ed eccitante, e io cosa faccio? Scappo.
Sono eccitata, ho la passera bagnata, come mi chiede spesso Max nei messaggi, mi viene voglia di prendermi a sberle, sono eccitata e ho voglia di andare, questa sensazione che provo dentro è veramente incredibile, mai provato una cosa del genere, e che fare?
Gli scrivo: “Sto male, ma veramente male, ora mi prendono anche le vertigini, è impossibile un incontro di questo tipo”
Max: “Dai siamo ad un passo da una fantasia indescrivibile, la tua passerina cosa dice?”
Io: “Si una fantasia indescrivibile, ma irrealizzabile in questo modo. Ma come cazzo si fa? Scusa ma proprio sto male, tu scherzi ma per me è estremamente difficile, la fantasia comunque è diversa dalla realtà.
La passerina dice: esci scema e divertiti è un occasione che potrebbe essere unica, ma le gambe e la testa me lo impediscono.”
Max: “Lo so, anche per me è una situazione e una sensazione strana e particolare, chissà vedendoci cosa possa succedere, l’unica cosa che mi sento di dirti, è che se riusciamo a vederci, sicuramente vivremo una sensazione unica e irripetibile. Chiudi gli occhi, rilassati, ascoltati e segui le tue sensazioni.”

Dopo questo suo messaggio, decido di riprovare, ho voglia, tanta voglia di vivere questa situazione, di portare a termine questa piacevole trasgressione, sono con un cappotto e sotto solo l’intimo, situazione estremamente eccitante, passera bagnata, capezzoli turgidi e di nuovo fantastico il seguito all’incontro.
L’immaginazione e la fantasia sono particolarmente forti: ‘Arrivo, mi guarda e senza parlare mi bacia, mi tocca e subito ci infiliamo nell’auto, sedili abbassati e lui che subito mi toglie slip e reggiseno e si infila nella mia passera, prima con la lingua e poi con le dita, mi bacia e accarezza il seno e mi lascio travolgere dal suo entusiasmo. Trasgredisco con piacere, dopo tutto questo il primo orgasmo particolare in quella piccola auto, poi mi sposto, glielo prendo tra le mani e poi tra le labbra, faccio ciò che posso per fargli provare un gran piacere, fino a che al massimo dell’eccitazione, gli infilo un preservativo, e gli salgo sopra infilandomelo con tanta passione e voracità, nonostante la scomodità dell’auto, riesco a prendere un ritmo estremamente deciso, fino ad un orgasmo indescrivibile, in una situazione del genere non poteva avvenire diversamente. Dopo questo mio orgasmo lui se ne esce e viene anche lui venendomi sulla pancia, poi mi bacia intensamente, poi lo saluto di corsa, apro la porta e me ne ritorno di corsa in casa, bella soddisfatta di aver provato e fatto provare anche a lui delle sensazioni straordinarie e particolari, un attimo di forte trasgressione, lasciandogli in auto pure il mio intimo.’
Bhè dopo questa mia fantastica e inebriante fantasia, mi faccio coraggio, mi alzo e parto convinta verso di lui, arrivo al cancello, lo apro e proprio appena metto piede sulla strada e vedo un auto che mi sembra la sua, nuovamente mi prende quel batticuore e quel girami la testa, quindi di nuovo come una scema, giro e me ne scappo di corsa dentro l’atrio, mi siedo sullo scalino e mi metto a piangere, non si può essere così sceme, continuo a dirmi parole, e per un attimo mi dimentico addirittura del cellulare.
Mi sento proprio una cretina, inoltre mi dispiace anche per lui, di avergli fatto immaginare chissà cosa, e poi niente, gli ho fatto solo sprecare del tempo. Ma si può essere cosi sceme da volere una cosa e non riuscire a portarla a termine per una paura che ancora adesso non riesco a capire? L’essere così combattuta in questa fantasia? Si è vero mai avuto degli appuntamenti così altamente erotici, specialmente al buio, ma non perché era notte, ma per il fatto che non lo conoscessi personalmente, anche se in chat sembrava che lo conoscevo da tempo.
A questo punto dopo una riflessione e l’orario che era fatto tardo, gli scrivo::
“Non ce l’ho fatta sono scappata ancora come una cretina, e ora sono qui in lacrime, rinunciamo. E’ troppo che ci provo, e appena mi avvicino, stupidamente scappo, so che sarebbe solo un attimo raggiungerti, ma mi prende questa cosa e scappo”
Max: “Noo dai, chiudi gli occhi e riprova. Pensa a vivere questa emozione. Dai viviamo questa impressionante pazzia.

Max cerca di convincermi e lo capisco, voglio riprovare, ma e mai possibile? Quindi di nuovo riparto decisa e mi avvicino ancora di più, sono nel mezzo della strada, ma lui non mi vede, ma anche questa volta mi prende veramente un malore, quindi a stenti riscappo e me ne torno direttamente in casa, e non mi fermo più sullo scalino, entro in casa e mi butto sul divano in lacrime.
Quindi ora gli scrivo e quasi me la prendo con lui: “Merda, merda, ma com’è possibile? Non ce l’ho fatta, sono scappata di nuovo, che cretina che sono. Questa volta non ritento più e non cercare di convincermi, ma non potevi evitare di venire qua? Ma che cavolo ti è venuto in mente di venire qua, cazzo non si può essere cosi sceme. Sto proprio male, mi gira la testa, ciao torna a casa, non riesco a smettere di piangere”.
Butto il cellulare in fondo al divano con tanta rabbia e continuo a piangere, non riesco più a ragionare, ero totalmente confusa e combattuta.
Poi curiosa di leggere la sua reazione, anche da incavolato, prendo il cellulare e leggo la sua risposta: “Non preoccuparti, non è colpa di nessuno, ci siamo lasciati trascinare da una situazione strana, posso capire. Ora scendo dall’auto e mi prendo una boccata d’aria e mi bevo qualcosa, l’eccitazione purtroppo fa brutti scherzi. Mi rendo conto del tuo stato, ma tranquillizzati, se ci sarà occasione bene, altrimenti è stata comunque una bella situazione e non credo ripetibile.
Ciao, comunque adesso me ne vado a casa anche se a malincuore.”
Io gli rispondo: “Merda ora mi dispiace per te, ma come posso essere così scema? Quasi mi dispiace che te ne vai, ma sono la prima a dirti vai e non guardare indietro. Peccato che da casa non riesco a vedere il parcheggio, vorrei proprio vederti mentre te ne vai, ma vedo solo la strada in lontananza, se riesci, fammi almeno gli stop, cosi ti vedo anche se lontano mentre te ne vai, mi dispiace ancora e anche tanto, per te.”
Max: “Metterò le 4 Frecce, ma non pensarci più, ciao un bacione.”
Io: “Ma come si fa a non pensarci? Ok quando vedrò la tua auto scomparire andrò a letto, ma sicuramente senza riuscire a dormire, ciao e un grosso bacione, almeno questo, anche se virtualmente te lo do.”
Mi recai alla finestra e ricominciando a piangere come una scema, osservavo una strana sensazione ad andarsene. Max mi rispose ancora, ma non lessi subito il messaggio, e me ne andai diretta a letto, mi infilai e mi abbracciai stretta a mio marito, dormii veramente poco.

Avrei potuto scrivere ancora molto, le mie sensazioni, sono state strane e tante, forse anche irripetibili, ma ora credo che era proprio una guerra di sensazioni, un forte enigma del tipo: Essere o non essere, questo è il problema.
Mi scuso anche per un certo linguaggio che ho usato, ma quelle parole facevano parte delle sensazioni che provavo.
Poi se vi è sembrato un po’ confuso il dialogo nei messaggi, è perchè ero totalmente in confusione durante quei drammatici momenti.

Non so se questo tipo di racconto possa piacere o no, avrei piacere però ricevere dei commenti. Non guardate la sintassi, gli errori grammaticali, Ripeto non sono scrittrice professionista, ma solo dirmi qualcosa, dare il vostro parere su questa storia, su questa esperienza finita in qualche modo, sulle sensazioni. Non so cosa e se succederà qualcosa, prima o poi con Max. Comunque ancora ci messaggiamo e un po’ ci scherziamo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una strana trasgressione:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni