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Elio, mi imbianca casa


di PattyeFranco
18.09.2015    |    17.338    |    8 9.7
"Ma che cavolo mi stava succedendo? E' vero che certi pensieri poi bloccano, ma ero proprio estremamente impietrita, tanto che come doveva succedere, la..."
Ed eccoci tornati dalle vacanze, come quasi sempre nella cara Costa Azzurra e la piacevole Riviera Ligure, molti amici sono proprio Liguri.
Non appena arrivati, in casa ci troviamo di fronte una bella sorpresa, alcuni muri erano estremamente pieni di muffa, una scena veramente orribile da vedere, sistemiamo comunque le valige, io metto tutto negli armadi e visto che era già quasi ora di cena, mio Marito chiama il nostro amico Fabio per chiedergli se sarebbe uscito con noi a cena, non avevo voglia di preparare con il caldo che c'era, inoltre avremmo approfittato di Fabio per farci consigliare,cosa fare per quei muri.
Fabio senza problemi accetta l'invito e ci troviamo in un ristorante pizzeria di Menton.
I soliti saluti di rito e subito a cenare, io e Franco eravamo affamatissimi, prima parliamo un po' del più e del meno, poi al momento del dolce Franco propone il problema dei muri a Fabio, che dopo varie riflessioni ci propone di vedere il problema, logicamente lui avrebbe potuto consigliarci bene sul cosa fare, quindi dopo caffè e dopo-caffè, ci si dirige verso casa.
Entriamo in casa e non appena Fabio vede la situazione, gli scappa una piccola imprecazione, poi esclamò: “Cavoli non credevo così tanto, se era poca cosa avrei potuto imbiancarvi io, ma qui serve la mano di un professionista, il fai da te è meglio evitarlo”.
Fortuna comunque erano solo due i locali ridotti male, corridoio e sala, per il resto ci avremmo pensato dopo le vacanze. Ci propose di chiamare Elio, lo conoscevamo già, faceva parte della compagnia, ci vedevamo in giro per feste, un tipo carino e simpatico.
Fabio, lo chiama subito nonostante l'orario, dice che sicuramente è ancora in giro a zonzo. Infatti risponde subito e nemmeno a farlo apposta è in zona, dopo poche spiegazioni si offre di venire a vedere il problema.
Cinque minuti non di più e già suonava al campanello, vado ad aprire la porta e da buon burlone, me lo trovo davanti con tuta bianca e pennello in mano, mi bacia sulla guancia, ed entrando dice: “ciao, è qui che serve un pennello? Sono pronto...”, poi guarda Franco e Fabio e continua: “... eh no, il pennello lo uso in presenza di sole donne, con gli uomini uso solo il bastone del rullo, ma sulla schiena.” poi ci facciamo quattro risate.
Poi torna serio e subito visiona il lavoro che ci sarebbe da fare, e dice: “Domani non posso proprio, già un impegno, ma martedì e mercoledì non ci sono problemi, in due giorni vi sistemo il tutto, senza problemi”. Perfetto, così il giorno dopo avremmo avuto il tempo per sgomberare un po' di cose..
Poi si sedettero sul divano, portai delle birre fresche che ci eravamo presi al ristorante, il caldo era veramente esagerato, infatti mentre loro parlavano delle loro cose, andai in camera per alleggerirmi un po' degli abiti, infilandomi un leggero scamiciato, ero tentata anche a farmi una doccia, ma preferii evitare.
Tornai di là, e loro avevano già deciso il tutto, martedì e mercoledì avrei avuto Elio tra i piedi.
Ero seduta sulla sedia e li osservavo tutti e tre, sinceramente devo dire che Elio si era fatto veramente carino e la sua simpatia era veramente travolgente, più delle volte che lo avevo visto nella compagnia. Forse perché eravamo solo tra noi, mi sembrava molto più interessante.
Vedevo negli occhi di mio marito certi pensieri, in lui certe situazioni lo portano subito a pensare, cavolo con Fabio c'era già una certa intimità, ma Elio solo battute e niente più, poi con quel caldo proprio non sentivo certi stimoli. Inoltre l'estate era ancora lunga.
Comunque passata la serata semplicemente in chiacchiere, passato il Lunedì nel sistemare le cose e sgomberare un po' per dare la possibilità a Elio di lavorare in tranquillità, sicuramente una tortura, visto il tanto caldo, arrivò così Martedì mattina.
Alle otto in punto arriva Elio con tutta la sua attrezzatura, noi eravamo già in piedi da un po', e già faceva caldo.
Elio entra e subito ci dice, che non eravamo obbligati a rimanere, che se volevamo andare da qualche parte, per lui non c'erano problemi.
Infatti visto che ero in vacanza, io gli risposi: “Tranquillo io vado in spiaggia e mi tengo un po' al fresco nel mare, comunque a mezzogiorno rimani a mangiare, torno in tempo per preparare”, mio marito invece rimase ancora un pochino per dargli una mano.
Elio si cambiò infilandosi i pantaloni del lavoro e iniziò subito. Io me ne andai, ma dopo un'oretta che ero in spiaggia, non riuscendo a resistere per il gran caldo nonostante i bagni in mare, decisi di tornarmene in casa, perlomeno in camera, avevo un paio di ventilatori che facevano girare un po' di aria.
Appena in casa, mi rendo conto che mio marito non c'è, Elio subito mi dice che era andato al supermercato per prendere qualche birra da mettere in fresco, ce ne sarebbe voluta molta visto il caldo.
Lui era nel corridoio ad imbiancare, era a torso nudo, sicuramente un bel vedere, e si era messo anche lui un ventilatore in fondo al corridoio, che lo avrebbe aiutato un pochino a respirare.
Io dovevo comunque farmi una doccia, per togliermi il sale marino di dosso, ma cavoli, dalla camera al bagno dovevo attraversare il corridoio, ed ero già con il telo da mare attorno alla vita, con sotto niente, pazienza non sarà un problema.
Attraversai di corsa il corridoio ed entrai in bagno, Elio vide solo un fulmine passare, poi una volta di là, sporsi la testa dalla porta e dissi ad Elio: “Mi raccomando, non venire a spiare, perché poi il lavoro si allunga e non ti pago le ore in più”, e mi feci una risata, come anche lui, poi rispose di botto: “tranquilla nessuna ora in più, quando uso il pennello non mi faccio pagare, ora sto usando il rullo” e qui scoppiò un'altra risata, era proprio un burlone, ma la sua battuta aveva logicamente un che di doppio senso. Chiusi la porta ma non a chiave e mi infilai in doccia.
Naturalmente, nuda sotto la doccia con l'imbianchino vicino, cominciarono a muoversi strani pensieri, si sa com'è. Me lo immaginavo che entrava in doccia nudo a proporre di insegnarmi a usare il pennello, immaginandomi molte altre possibili situazioni, lo sentivo fuori che lavorava e fischiettava, ma l'eccitazione di una probabile strana situazione si faceva spazio, dopotutto era un bel ragazzo e sinceramente la sua simpatia avrebbe saputo creare la situazione giusta.
Sotto la doccia, coinvolta da mille pensieri estremamente eccitanti cominciai pure a toccarmi, lui continuava a fischiettare inconsapevole delle mie fantasie. Ad un certo punto nello scrosciare della doccia sento un forte casino in corridoio ed Elio ad imprecare con gusto. Il primo pensiero è che fosse caduto dalla scala, quindi subito mi copro con il telo ed esco a vedere cosa fosse successo e me lo trovo seduto in terra, in un primo momento mi scappa da ridere, poi mi avvicino per aiutarlo a mettersi in piedi, anche lui sorride dandosi dello scemo per il passo falso, quindi allungo il braccio per aiutarlo a tirarsi in piedi.
Ed è proprio in questo istante che succede il patatrac, proprio nel momento che lo sto tirando su, il telo si scioglie e cade in terra, ritrovandomi così nuda di fronte a lui. Per l'istinto di coprirmi, mollo la sua mano cosicché lui ricade di nuovo. Un momento del tutto imbarazzante per entrambi, oltretutto Elio dopo essersi ritrovato di nuovo con il culo per terra, io ero ancora nuda, perché il mio telo era finito proprio sotto di lui.
Dopo quell'attimo di imbarazzo, mentre io tiravo il telo per coprirmi, scoppiammo entrambi in una risata.
Il quel momento pensai, che dopo le tante fantasie che avevo sotto la doccia, questa si stava forse concretizzando e anche l'eccitazione stava riaffiorando, ci fu quindi un attimo di pausa e chinata di fronte a lui, lo guardai dritto negli occhi e non seppi resistere, fingendo di abbassarmi per prendere il telo, mi gettai in ginocchio di fronte a lui ed iniziai a baciarlo intensamente, lo strinsi tanto, sentivo il suo petto nudo appoggiato al mio seno, una sensazione piacevolmente intrigante ed imbarazzante, sapendo che da li a poco avrebbe potuto comparire sulla porta mio marito. Elio sinceramente lo sentivo molto eccitato, ma pure molto sorpreso e impaurito, ma continuò a baciarmi, le sue mani mi accarezzavano piacevolmente la schiena, mentre io ero semplicemente tanto presa da quel interminabile bacio.
Poi nonostante io non temevo l'arrivo di mio marito e probabili sue reazioni, preferii fermarmi, chiedendo scusa ad Elio, ma volevo proprio evitare a lui l'imbarazzo dell'entrata di mio marito e trovarci in quella situazione.
Infatti, il tempo di mettermi in piedi e ricoprirmi con il telo, sentii mio marito che stava per aprire la porta.
Non appena entrato, gli raccontai della caduta di Elio e tornai in bagno per continuare la mia doccia, notai comunque in mio marito una certo sorriso sotto i baffi e lo sentii di la a dire ad Elio: “eh!! si, furbo tu, con la scusa della caduta e magari con la solita battuta del pennello”, al quale lui rispose e con voce tremolante: “No cavoli, sono veramente caduto e mi sono trovato col culo per terra, poi è arrivata tua moglie a tirarmi su, e subito tu, comunque non mi sono fatto niente solo un po' di spavento“, e si misero entrambi a ridere.
Nel frattempo mi asciugai e tornai in camera per rivestirmi, più che rivestirmi, coprirmi. Mi infilai slip e uno scamiciato, niente reggiseno, il caldo era troppo per mettersi di più, mio marito mi raggiunse in camera e con un sorriso furbetto mi disse: “allora com'è andata?”, senza problema gli raccontai proprio tutto l'accaduto, ma proprio tutto, (Il nostro rapporto è fatto così, di sincerità), dicendogli anche che mi ero fermata per evitare l'imbarazzo di Elio al suo rientro.
Franco, sempre sorridente, mi rispose: “Ho immaginato che qualcosa era successo, lo vedevo mentre parlava che era un pochino agitato, ma mi dispiace di aver interrotto la situazione sul più bello, ma non immaginavo”, gli risposi che non era un problema, che era stato tutto solo un caso nel vero senso e che se avesse dovuto succedere ancora qualcosa, doveva essere nuovamente per qualche situazione particolare, anche se ero ancora eccitata da quella situazione, come sempre mi assecondò nei miei pensieri.
Tornammo di là, Elio era li che continuava il suo lavoro, io mi recai in cucina per preparare qualcosa da mangiare, mentre mio marito gli porse un bella birra fresca; non preparai niente di caldo, solo cibi freddi.
Non appena Elio finì la parete, invitai lui e Franco di sedersi a mangiare, Elio oltre la piccola e piacevole interruzione, non si era ancora fermato.
Durante il pranzo, parlando del caldo approfittai per chiedere a Franco se nel supermercato dov'era andato c'erano dei condizionatori portatili, perché proprio non riuscivo più a sopportare quel caldo, la sua risposta fu affermativa e subito si propose di andare nel pomeriggio a vedere e nel caso di prenderlo, ma approfittai anche di stuzzicare un pochino Elio, tenendo un po' slacciato lo scamiciato all'altezza del seno, lasciando quel vedo e non vedo.
Comunque durante il pranzo, si rise e scherzò pure, anzi io, tanto per continuare a stuzzicarlo, feci la solita e stupida domanda a Elio: “Ma tutte quelle storie degli idraulici, elettricisti e anche degli imbianchini, sono vere? A te non è mai capitata qualche avventura con qualche signora, mentre lavoravi?”, lui si affrettò a rispondere:”Sono tutti luoghi comuni, a me proprio non è capitato mai niente di quelle cose, e anche altri amici idraulici o elettricisti che conosco, mi hanno sempre detto di aver sperato, ma niente, solo immaginazione”, quindi io stuzzicandolo ancora, replicai: “ma tu non hai mai avuto nemmeno la più piccola occasione? Mi sembra impossibile, eppure se ne sentono tante”, poi anche mio marito sapendo del piccolo intermezzo mattutino replicò: “Dai non fare il modesto, possibile che non ti è proprio mai successo niente, anche solo di poter vedere qualcosa per caso”, Elio si trovò in quel momento un pochino imbarazzato, poi rispose:”Una sola volta mi capitò di vedere una signora mentre si cambiava, ma niente di più, oltretutto era anche anziana, quindi per niente un bel spettacolo, comunque tante fantasie, ma mai niente di più”.
Durante quello scambio di battute, tra me e Elio scapparono molte occhiate e sorrisini, segno che si stava creando un certo feeling, pure mio marito se ne accorse, ma continuò a fingere di non sapere dell'accaduto. Dopo il dolce e fresco gelato, un bel caffè, Elio ritornò al lavoro, dicendo: “prima comincio, prima finisco, almeno per oggi”.
Mio marito mi aiutò a sparecchiare, e ogni volta che entravamo in cucina ci scappava di fare qualche battuta sulla situazione e farci qualche risata, ma ci scappava sempre anche qualche bacio intenso e qualche carezza sui seni, slacciandomi pure qualche bottone in più, tanto per farmi venire certe tentazioni.
Poi dopo un po', mio marito si propose di tornare al supermercato a vedere del condizionatore, e mi chiese se volevo andare anch'io, gli risposi che non mi andava di muovermi con quel caldo, quindi mi infilai il costume e mi misi sul terrazzo.
Mio marito, prima di uscire, passò dal terrazzo, mi diede un bacio con un sorriso sornione e andò, dicendo ad Elio che se voleva da bere, c'era tutta la birra che voleva in frigo.
Mi meravigliò vederlo andar via senza fare la minima battuta sul fatto che sarei restata di nuovo in casa da sola con Elio, ma il suo sorriso sornione la diceva tutta.
Una volta uscito, io ero tranquilla sulla mia sdraio ed Elio di là al suo lavoro, ma di nuovo cominciarono a girare per la testa certi pensieri e certe voglie a farsi risentire, ma come sempre, tutto con la fantasia. Se qualcosa doveva succedere, doveva essere per qualche particolare situazione.
Elio di là continuava a fischiettare, forse ancora con il pensiero dell'accaduto. Mi aspettavo qualche suo approccio, ma niente era semplicemente preso dal suo lavoro, fino a che ad un tratto, me lo ritrovai di fronte sul terrazzo, con due bicchieri di birra in mano, uno per lui ed uno per me, dicendomi: “vedo che stai sudando pure te e sicuramente in compagnia si beve meglio” facendo il cin cin con le due birre, cavoli questa sua apparizione mi provocò una strana sensazione, le mani cominciarono a tremarmi, ero presa da un forte turbamento, restando ferma ed immobile con la birra in mano. Ma che cavolo mi stava succedendo? E' vero che certi pensieri poi bloccano, ma ero proprio estremamente impietrita, tanto che come doveva succedere, la birra mi scivolò dalle mani versandomela tutta addosso. Di scatto mi alzai in piedi, ma ormai la birra era tutta addosso a me, Elio andò di corsa a prendere un asciugamano per permettermi di asciugarmi, ma ormai era inutile, ci voleva sicuramente una doccia per ripulirmi, quindi entrai dentro in sala e pregai Elio di andare a prendermi il telo da mare, per potermi cosi togliere il costume zuppo di birra. Non si fece pregare, andò subito a prenderlo, me lo porse e se ne tornò subito in corridoio mentre io mi toglievo il costume. Così avvolta dal telo mi indirizzai verso il bagno, ma appena prima di entrare, mi sento due mani sulle spalle che mi fermano, sento certe vibrazioni dentro, è lui che mi abbraccia da dietro e che lentamente mi scioglie il telo facendolo cadere a terra. Comincia così a baciarmi sul collo e ad accarezzarmi il seno, sentivo il suo respiro pieno di affanno, mentre continuava quel baciarmi dolcemente il collo, accarezzarmi i capelli. Io assolutamente passiva, lo lasciavo fare, ormai non potevo e non riuscivo proprio a fermarlo, la sensazione di piacere era tanta. Lentamente sempre da dietro, si abbassa baciandomi la schiena, facendomi provare immensi brividi e accarezzandomi tutta con le mani.
Appena arriva sui glutei, mi gira di fronte a lui, la mia passera era ormai davanti ai suoi occhi, si fermò un attimo, poi cominciò a baciarmi sul pube risalendo fino al seno, ancora tutto con la birra addosso, baciandolo e leccandolo con dolcezza. Le sue mani intanto sfioravano tutto il mio corpo, ormai ero preda di mille piaceri. Restai assolutamente passiva finché non si decise di baciarmi, mi strinse a se e iniziò con un portentoso bacio, con tanta passione.
La mia passività, qui sparì e cominciai pure io ad accarezzarlo, sfiorandogli da prima i cappelli, per poi scendere sulla sua schiena nuda, durante quell'interminabile bacio.
Non appena ci staccammo da quel bacio, Elio mi sussurrò: “Scusami Patty, ma non ho saputo resistere, fino a che non ti sei messa di nuovo quel telo ho saputo trattenermi, ma poi il pensiero di questa mattina mi ha fatto tornare a quel momento”, io in preda dalla passione, gli dissi subito: “Non c'è niente da scusare, doveva succedere ed è successo” e tornammo a baciarci.
La passione stava aumentando ad entrambi e la fantasia stava diventando realtà. Lentamente baciandoci invece della doccia ci ritrovammo in camera, dove lui mi fece amabilmente sdraiare sul letto per poi tornare a baciarmi tutto il corpo soffermandosi di nuovo sul seno.
Fu a questo punto che si alzò, e dicendomi: “Non muoverti, torno subito” uscì dalla camera, per tornare subito completamente nudo con il suo bicchiere di nuovo pieno di birra.
Avvicinandosi cominciò a versarmela lentamente sul seno leccando velocemente per non farla andare sul letto, che strana sensazione. La versava sui capezzoli ormai induriti e subito andava a succhiarli e leccando le gocce che scendevano giù.
Cominciò poi a versarmela pure sulla pancia, sempre leccando e baciando, fino ad arrivare alla passera, questa situazione mi stava letteralmente portando fuori di testa, il freddo della birra e il caldo della sua lingua, ero piena di brividi, senza capire se per il piacere o per il fresco della birra.
A questo punto si mise di fronte e versando lentamente la birra sulla mia passera, cominciò a leccare forsennatamente per non far scendere nessuna goccia sul letto, ma nello stesso tempo facendomi provare un piacere immenso, la sua lingua scorreva sulle labbra e batteva sul clitoride, il tutto con un'intensità incredibile, stavo già per godere. Poi pur avendo finito la birra, appoggiò il bicchiere sul comodino, continuò a leccare sempre con tanta intensità, dal clitoride alle labbra della mia passera. Fu tanto il piacere di quello strano giochetto e della passione di Elio, che arrivò decisamente pure il primo e violento orgasmo, così che mentre cominciai a gemere dal piacere, oltre a leccarmi, si intrufolò dentro con le dita, aumentando sempre di più il piacere. Aveva sollevato le mie gambe sulle sue spalle, continuando a leccare, in una posizione estremamente virtuosa e piacevole, così da far prolungare sempre di più quell'interminabile orgasmo. Fu solo al termine di questo orgasmo, che Elio mi sussurrò: “Non riesco a resistere, devo....”, lo interruppi e gli replicai: “e allora fallo, infilalo, ma ti prego non fermarti”, ero estremamente eccitata e anch'io sentivo la voglia di sentirmi dentro qualcosa di portentoso. Infatti restando in ginocchio e tenendomi le gambe alzate infilò finalmente il desiderabile manico del suo pennello, (restando in tema).
Quella penetrazione fu veramente piacevole, essendo piena di umori di tutto il mio godere, lo sentii scivolare dentro, quindi divaricandomi sempre di più le gambe iniziò a muoversi con estrema dolcezza e piacere, e più mi allargava le gambe più sentivo quel suo manico dentro di me, aumentando pure sempre di più il suo movimento, infatti cominciai di nuovo a godere come un'ossessa, mi contorcevo, gemevo e urlavo dal piacere, tanto che Elio dovette avvicinarsi con la faccia per baciarmi ed impedirmi di urlare, ma i gemiti non si interruppero, fino alla fine di questo nuovo orgasmo. Anche Lui arrivò al culmine, quindi se ne uscì e continuando con la mano venne su tutta la pancia fino al seno, gemendo pure lui per il piacere, cavoli avevamo goduto tanto.
Si sdraiò un attimo al mio fianco rilassandosi un attimo, poi alzandosi mi baciò e disse: “Mi dispiace ma devo continuare il lavoro, sei stata uno spettacolo e non immagini quanto vorrei continuare, ma tra un po' tornerà anche Franco e non vorrei che si accorgesse di qualcosa, visto che il lavoro non è proseguito molto”, gli risposi: “Tranquillo, capisco e dispiace pure a me, comunque questo discorso che abbiamo appena terminato vorrei riprenderlo di nuovo, ma in una nuova situazione”, mi guardò con stupore, non capendo il vero senso della mia ultima frase, ma poi andò in bagno si risciacquò un po', lavando bene anche il suo pennello e iniziò di nuovo a lavorare.
Io me ne restai sdraiata ancora un attimo, tra il soddisfatta e la voglia di continuare, ma poi decisi di andare e farmi la dovuta doccia, prima del ritorno di mio marito.
Volevo che al suo ritorno non capisse quello che era successo, glielo avrei raccontato ma volevo essere io a rivelarglielo, non volevo che lo scoprisse così, anche se dentro di lui certamente qualcosa poteva immaginare, era fuori da troppo tempo.
Infatti feci in tempo a fare la doccia e rivestirmi, entrò dalla porta con un sorriso a cento denti, aveva trovato il condizionatore, era tutto felice. Mi baciò, salutò Elio e andò in camera ad installare il condizionatore. Ma come non mi chiede niente? Non dice niente, strano, solitamente in queste situazioni è la prima cosa che mi chiede, immaginando il possibile accaduto, ma niente. Quindi lo seguo in camera, e qui mi dice: “non vedo l'ora di avviarlo, non ce la faccio più con questo caldo”, a questo punto, penso: “ma a questo il caldo gli ha proprio fatto male, possibile? Di solito a quest'ora mi aveva già chiesto se era successo qualcosa”.
Decisi quindi di provocarlo e gli dissi: “Ma non mi chiedi niente? Se è successo qualcosa con Elio? Dopo l'anticipo di questa mattina c'era il rischio che succedesse ancora qualcosa”, Franco a questo punto, dopo una gran risata, mi disse: “Non ti chiedo niente, perché so già che è successo qualcosa, dopo aver trovato il condizionatore, quando sono tornato per prendere la carta di credito che mi ero dimenticato, da fuori la porta si sentiva già il tuo gemere di piacere, sono entrato lentamente e vi ho visti in piacevole atteggiamento, eravate talmente presi che non vi siete accorti della mia presenza, così ho deciso di non disturbare, sono andato in sala mi sono preso il portafoglio e me ne sono andato non senza aver dato ancora un'occhiata alla bevuta di birra dalla tua passera, era un piacere osservarvi, avrei voluto partecipare, ma stavate meglio così, sembrava molto eccitante quel giochino della birra, comunque con Elio non dire che vi ho visti.”, poi mi diede un intenso bacio dicendomi che mi amava sempre di più.
Rimasi letteralmente senza parole, mi ha vista fare sesso con Elio e lui tranquillamente mi ha lasciata fare, un uomo stupefacente, lo amo anche per questo, comunque avrei preferito essere io a riferirgli il tutto. Proprio qui nasce la distinzione tra Amore, Sesso e Gioco.
Elio era di là che lavorava con intensità, inconsapevole di tutto, ma osservandolo mi eccitavo a ripensare alle piacevoli sensazioni provate con il giochetto della birra, una situazione tanto nuova quanto piacevole, ispirandomi all'idea di nuovi giochi del genere.
Finito il lavoro, Elio era talmente sudato dal tanto lavoro fatto per finire almeno quel locale, che d'accordo con Franco, gli proposi di farsi una doccia, cosi che poi saremmo usciti a cena assieme, sapevo che aveva con sé il cambio dei vestiti, così che non doveva tornare a casa.
Lui accettò ben volentieri, ma in questa situazione ne approfittai per provocarlo ancora un pochino nonostante la presenza in casa di mio marito.
Infatti non appena fu sotto la doccia, entrai in bagno fingendo di non ricordarmi della sua presenza, ovviamente con pennello sull'attenti; poi quando sentii che stava uscendo dal bagno, mi spogliai in camera fingendo che mi stavo cambiando, potendomi così vedere di nuovo nuda; poi quando uscimmo per andare a cena, mio marito era andato avanti per prendere l'auto, in fondo alla scala lo fermai baciandolo. Tutte queste situazioni misero parecchio in imbarazzo Elio solo per la presenza in giro di mio marito, ma il clou fu quando durante il bacio, gli presi la mano infilandomela sotto la gonna, facendogli notare che ero senza slip.
Poi arrivò mio marito con l'auto, quindi ce ne andammo al ristorante, all'insegna di una bella serata in compagnia, dopo una giornata di tanto lavoro e sicuro piacere.
Sperando anche ad un ottima e altrettanto piacevole serata.
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