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L'Elettricista dei desideri


di PattyeFranco
22.01.2014    |    16.898    |    5 9.7
"Baciai intensamente mio marito, poi lo pregai di spogliarsi, volevo anche lui in questo chimerico gioco di piacere..."
Ebbene, voglio subito dire che le mie avventure non vado a cercarmele, mi capitano proprio a caso, anche perchè se le programmo non mi intrigano. Logicamente anch’io ho le mie fantasie, ma se capitano bene altrimenti peccato.
Come già raccontato avendo un appartamento in affitto a Menton vado spesso da quelle parti, ed è proprio da quelle parti che mi sono capitate le mie migliori avventure, ma rimane che c’era questo nostro amico di Sanremo che mi attizzava proprio e non c’era mai stata una buona occasione perché succedesse qualcosa, una volta che avevo pensato a iniziare qualcosa ho dovuto rinunciare per mancanza di tempo per approfondire la situazione, ma per merito suo me ne erano già capitate un paio.
Diciamo che l'unica volta che ho tentato un approccio con lui, poi non è andato in porto, mi dispiacque proprio. Lui mi piaceva e a mio marito l’avevo fatto capire, la cosa intrigò anche lui, ma non volevamo programmare le cose, non sarebbe stato così eccitante, anche per lui doveva essere una cosa inaspettata.
Nelle uscite assieme mi divertivo a provocarlo e a me piaceva esibirmi a lui, ma sempre tutto si fermava lì.
Comunque dopo un paio di mesi dall’avventura del Taxi, nell’appartamento di Menton successe un casino, un cortocircuito ci fece saltare la luce. Non sapevamo proprio da che parte prendere perché pur riattaccando la luce l’interruttore continuava a scattare, bisognava chiamare un’elettricista ma non sapevamo a chi rivolgerci. Mio marito allora decise di appoggiarsi ancora una volta al nostro amico di Sanremo, (che chiamerò Fabio, per evitare problemi) prese in mano il cellulare, chiamò così Fabio e gli disse: “Non mandarmi subito a quel paese, ma ho ancora bisogno di te, ho un problema elettrico in casa e non capisco cosa sia, non è che conosci qualche elettricista? Il problema che ho bisogno subito, perché non va proprio niente”, Fabio gli rispose ridendo: “Scusa, ma chiedi a me se conosco un elettricista? ma non ti ricordi che mestiere ho fatto per un bel periodo? Anche se adesso lavoro in un negozio sono pur sempre nel campo, senti appena finisco qui in negozio vado a prendere la borsa a casa e arrivo subito, poi vediamo il problema, ciao a dopo, c’è gente adesso” , infatti non ci eravamo ricordati che faceva anche l’elettricista. Restava il problema che sarebbe venuto subito dopo la chiusura quindi senza cenare, infatti pensammo che appena risolto il problema saremmo andati a mangiare una pizza, li vicino a casa c’era una Pizzeria gestita da un Italiano e la faceva buona.
Fabio arrivò che erano già quasi le Otto, ci salutammo e subito ci chiese di poter controllare delle cose, tirò fuori i suoi attrezzi del lavoro e cominciò tra spine e interruttori a fare dei controlli, arrivò fino in camera e lì controllando si accorse che il problema era sul lampadario, salì e staccò i cavi del lampadario, poi fece un controllo anche sui cavi, qui subito una brutta notizia e ci disse: “E’ andato in corto circuito il lampadario, ma ha surriscaldato anche i cavi interni e ora sono in corto anche loro, quindi bisogna sfilarli e sostituirli, ma questa sera proprio mi è impossibile, posso farti una cosa volante per poter attaccare la luce stasera, ma in camera dovrai accontentarti di un’abat-jour, poi verrò domani nel pomeriggio e ti cambio i cavi”, mio marito gli rispose che andava bene così. Fu una cosa veloce, infatti accendendo poi l’interruttore non scattava più e solo la stanza era senza luce. A questo punto vista l’ora e la fame, mio marito propose di andare a mangiare una pizza, visto che eravamo ancora tutti senza cena, lui accettò ben volentieri e rivolgendosi a me, disse: ”Accetto, però se non ti è troppo di disturbo vorrei farmi una doccia, ne sento il bisogno, in macchina ho già i vestiti per cambiarmi, ho sempre un cambio con me”, gli risposi senza nemmeno pensarci: “mi sembra più che giusto, vai a prenderti le cose intanto ti preparo l’asciugamano”.
Raccolse tutti i suoi attrezzi e andò in macchina a prendersi i vestiti, in tutto questo frangente non mi era passato per la testa niente di peccaminoso, ma all’idea della doccia i pensieri cominciarono a volare. Tornò subito e scusandosi ancora andò dritto a fare la doccia, a questo punto cominciò il bello, perché la porta del bagno era a vetro e con la luce all’interno dalla camera dove anch’io mi stavo cambiando vedevo bene l’immagine del suo corpo spogliarsi e quindi quando fu di profilo vidi anche la sagoma del suo pene. Come già detto ho sempre fantasticato su di lui, ma questa era una situazione inaspettata, quindi cominciavo già ad eccitarmi pensando a lui nudo sotto la doccia, tanto eccitata che dissi a mio marito di andare in bagno con una scusa per fare in modo che lo potessi vedere nudo direttamente, senza quel vetro di mezzo, tanto lui non mi avrebbe visto perché io ero in camera al semibuio; mio marito compiacente accettò, andò e gli bussò chiedendogli se poteva entrare a prendere la spazzola dei capelli per me, lui gli rispose che non c’era problema, infatti aprì la porta ed entrò lasciandola aperta, cosicché io potessi vederlo bene. Fu uno spettacolo strabiliante, li nudo e tranquillo, il suo pene pur non essendo duro era sempre un bel vedere. Mio maritò la tirò abbastanza lunga per darmi tempo di gustarmelo, poi uscì e chiuse la porta, comunque a quella vista mi eccitai esageratamente tanto da prendere mio marito e limonarmelo di botto, era troppo tempo che aspettavo una vista così. Avevo già deciso come vestirmi, ma a quella vista decisi di cambiare, mi infilai un vestito a tubino rosso che fasciava bene il mio corpo con cerniera davanti, logicamente mini e con una scollatura davanti tanto esagerata da mostrare bene i miei seni, per le calze passai subito dai collant alle autoreggenti, scarpe con un bel tacco 12, decisi di vestirmi così porca per lui. Non sapevo cosa doveva succedere, ma tutto avrebbe dovuto venire naturalmente senza programmare niente. Speravo comunque che fosse la volta buona, lui non sospettò lontanamente che l’avevo visto nudo, perché quando uscì io ero già in salotto sul divano e da li non avrei potuto vederlo. Ma anche lui non appena mi vide rimase incantato e subito partì con un complimento: “Patty cavoli, dobbiamo andare solo a mangiare una pizza, sei troppo intrigante vestita così, sei sempre bellissima”.
Ringraziai, e ci avviammo per andare dritti in pizzeria, andammo a piedi erano due passi, mentre camminavamo io ero come rincoglionita, avevo sempre davanti agli occhi quel corpo nudo che fino a quella sera avevo solo immaginato e desiderato, mio marito parlava con Fabio, ma io ero totalmente assente e immersa nei miei pensieri, se ne accorse e infatti mi chiese che cosa avevo, gli risposi che ero solo preoccupata per il lavoro che doveva fare e che mi dispiaceva averlo disturbato. Cercò subito di tranquillizzarmi, ma il problema vero non era quello, ma finsi ugualmente di essere più tranquilla. Arrivati entrammo in pizzeria e mi misi a sedere di fianco a lui, mio marito di fronte a noi. Ordinammo la pizza e del vino, nell’attesa lui e mio marito parlavano del lavoro da fare, ma i miei pensieri erano sempre là, quindi causa di questi pensieri persistenti, decisi di cominciare a giocare e provocarlo un pò, poi come sarebbe andata a finire non lo sapevo proprio.
Cominciai subito con l’accavallare le gambe facendo in modo che la gonna salisse e mostrare il pizzo delle autoreggenti e muovendomi in modo di fargli notare sempre di più la scollatura, ero troppo intenzionata a stuzzicarlo ed eccitarlo, gli occhi gli scappavano spesso sia sulla scollatura, sia sulle gambe. Ad un certo punto giocai anche col vecchio trucco del tovagliolo, ma non feci abbassare lui a raccoglierlo, mi abbassai io e con la scusa andai ad appoggiare il braccio proprio sul pisello, che era già sulla buona strada, bello sodo. Tanto bastò comunque per farlo arrossire, non se lo aspettava proprio. Intanto l’aria si stava scaldando, mio marito aveva capito qual’era il mio pensiero, quindi cercò di stare al gioco e cominciò a versarmi da bere sempre più spesso, sapendo l’effetto che mi faceva il vino, ma senza esagerare, non ne serviva poi molto.
Ero trepidante, eccitata e appena finito di mangiare la pizza e il dolce, ci portarono pure un limoncino che facevano a Menton, tanto per scaldare ancora di più l’aria… Alla fine si decise di andarcene e il mio umore cominciò a calare, ormai convinta che anche questa volta sarebbe finita lì. Ci avviammo verso casa ma durante il poco tragitto per casa, mio marito si accorse di aver lasciato la giacca in pizzeria (non so ancora se l'avesse lasciata apposta o se l’era dimenticata veramente), quindi ci pregò di continuare verso casa e che lui sarebbe tornato a riprendersi la giacca e di aspettarlo in casa che sarebbe arrivato subito. Fu come un fulmine a ciel sereno e il mio morale ricominciò a risollevarsi, i miei pensieri tornarono a fantasticare, quindi noi continuammo verso casa, in teoria eravamo già arrivati e non appena entrati nel portone, mi feci prendere da quella voglia che avevo da un po’, quindi gli presi la testa tra le mani lo appoggiai al muro e cominciai a baciarlo, fu subito un intrecciarsi forsennato di lingue, non aspettavo che questo. Fabio si mostrò veramente in imbarazzo, ma anche lui fortemente eccitato. Mi disse infatti che era in imbarazzo per via di mio marito e che non si sentiva di fargli un torto perché era un amico, gli risposi di non preoccuparsi e che mio marito sapeva del debole che avevo per lui. Salimmo in ascensore e fu un altro baciarsi con tanto trasporto, io allungai subito anche una mano sul suo cazzo che era bello eccitato e durissimo, quindi pronto all’uso. Ero troppo eccitata e questa volta non volevo proprio lasciarmi scappare questa occasione e credo che anche lui non voleva perdersi il seguito di questa imprevista situazione, arrivammo in salotto con un continuo baciarci con il massimo trasporto, qui finalmente anche lui cominciò ad allungare le mani, infatti mentre mi baciava allungò una mano sotto la gonna ed andò diritto ad infilarla sulla mia passera, da prima sopra gli slip poi scostandoli fino a farmi sentire quel contatto diretto, me la accarezzava con dolcezza, sentì anche che era tutta bagnata e quindi eccitata, gli era passato anche quell’imbarazzo iniziale. Non ci stavamo certo preoccupando che da un momento all’altro sarebbe arrivato mio marito e che ci avrebbe trovati, per così dire, con le mani nel sacco; io ero sicura che non gli sarebbe certo dispiaciuto ormai glielo avevo detto mille volte di quanto mi sarebbe piaciuta un’avventura con lui.
Lentamente mi fece scendere la lampo dell’abito, fino a farmelo cadere a terra, mi ritrovai con solo scarpe, calze, slip e reggiseno, ma non volevo essere la sola in questo stato, quindi gli tolsi la camicia e la maglietta, poi mi inginocchiai, gli slacciai i pantaloni e li feci scendere giù, ma in quella posizione pur avendo ancora gli slip vidi benissimo quella sua mazza in piena erezione e trepidante, tanto che volarono via anche gli slip. Finalmente era nudo di fronte a me con quel coso che mi puntava dritto, me lo presi subito in bocca senza pensarci, lentamente lo succhiavo e ogni tanto gli leccavo quel grosso fungo, me lo stavo veramente gustando, lui proprio era senza parole, si lasciava fare senza dire niente se non qualche lamento di piacere. Ormai era un po’ che eravamo in quella intensa situazione di piacere e cominciai a pensare dove fosse finito mio marito, possibile che ci stava mettendo così tanto? Ma noi continuavamo anche senza di lui, sapevo che prima o poi sarebbe arrivato per far parte di questo intenso incontro di piacere.
Fabio finalmente si decise e mi fece sdraiare sul divano, mi tolse il reggiseno e gli slip e cominciò a baciarmi partendo dalla bocca fino a scendere e soffermarsi sui seni, succhiandomi dolcemente i capezzoli e poi ancora scendere fino alla passera, qui si soffermò leccandomi e succhiandomi tra le labbra e poi sul clitoride, l’eccitazione era sempre maggiore, stavo avendo quello che per parecchio avevo desiderato e sognato, dolcemente cominciò anche a infilarmi un dito dentro la passera, ma dopo un pò di quel stimolarmi con le dita e quel fantastico dolce leccare, ebbi un orgasmo e senza trattenermi cominciai a lanciare dei gemiti di piacere pregandolo di non fermarsi, stavo godendo, era un tripudio di piacere, mi stavo bagnando sempre di più dei miei umori, estasiata dal piacere, lui continuava sempre di più aumentando il ritmo per farmi godere maggiormente. Pur nel massimo del godimento sentii dei rumori arrivare dall’ingresso, lanciai un’occhiata e vidi mio marito che stava rientrando, ma più che un rientro mi sembrò che era già un attimo che era lì a guardare, allora allungai una mano per fargli capire di avvicinarsi, non appena arrivò vicino lo pregai di baciarmi, mentre Fabio continuava a colpi di lingua a farmi godere di piacere. Baciai intensamente mio marito, poi lo pregai di spogliarsi, volevo anche lui in questo chimerico gioco di piacere. Non appena fu nudo gli presi in bocca il cazzo già duro, sembrava di marmo e cominciai a succhiarglielo, dentro e fuori dalla mia bocca intervallando ogni tanto delle belle linguate lungo tutto il cazzo. Non credevo ancora a quella situazione, mi sembrava quasi di sognare, ritrovarmi tra le braccia di mio marito e del ragazzo di cui mi ero invaghita da tempo, lui che adesso era passato ad accarezzarmi e baciarmi il seno e poi baciarmi facendo giocare le nostre lingue in un piacevole intreccio. Mio marito adesso aveva preso il posto di Fabio, a stimolarmi dolcemente la passera e grilletto con la lingua, ma dopo un po’ di questa situazione ricominciai a godere di nuovo, non riuscivo proprio a trattenermi dal gemere di piacere e pregarli in continuo di continuare senza fermarsi, un altro esagerato orgasmo percorse il mio corpo, un tremendo fremito di piacere.
Fu un preliminare lunghissimo e veramente intenso, solo che ora ero al massimo e volevo sentirmi penetrata, volevo sentire quel cazzo tanto desiderato entrarmi dentro, infatti mi sdraiai sul pavimento allargai le gambe pregando Fabio di farmi sentire finalmente quell’oggetto del desiderio, si avvicinò, appoggiò la sua cappella sulla passera e lentamente mi penetrò, era irresistibile, entrò con dolcezza e con dolcezza cominciò a muoversi avanti e indietro, ma anche baciandomi con intensità, mio marito in questa situazione volle mettersi da parte e farmi godere da sola con Fabio del piacere di questo rapporto. Era una sensazione particolare e piacevole, quel suo movimento dolce e intenso, stavo godendo dolcemente, ero come in trans. Poi, pur piacevole che era, volli cambiare e mettermi sopra io, quindi senza togliere il suo cazzo di marmo da quel caldo incontro, riuscimmo a girarci e cominciai io a cavalcare lui, lo sentii entrare ancora di più. Mio marito sempre in disparte, ma vicino, masturbandosi lentamente mi guardava godere tra le braccia di Fabio, che in questa posizione mentre lo cavalcavo prese tra le mani anche il mio seno accarezzandolo con tanta delicatezza, fino a che con il mio persistente movimento su e giù, sentii il cazzo di Fabio tremolare, capii che era prossimo a godere, quindi aumentai il ritmo fino a raggiungere di nuovo un altro orgasmo proprio un attimo prima di vedere godere anche lui, infatti quando fu al limite lo tirò furori godendo molto intensamente, tanto che mentre godeva glielo presi in mano continuando a masturbarglielo fino a farlo svuotare.
A questo punto ebbi un attimo di pausa, ero stravolta era parecchio che stavamo provando sensazioni intense di piacere, ma poi passai a mio marito che ancora era li che se lo masturbava, quindi glielo presi in bocca e cominciai a fargli un pompino con estrema intensità, con la mano glielo masturbavo e con la bocca glielo succhiavo, ma la situazione era stata talmente eccitante che anche per lui fu difficile resistere molto, e appena sentii che stava godendo, come sempre mi puntai il cazzo sul seno per farmelo inondare della sua crema.
Eravamo a questo punto esausti, Fabio che certo non si aspettava una serata così, diciamo elettrica; mio marito che certamente aveva capito i miei intenti e io che avevo finalmente fatto avverare il mio desiderio e come avevo pensato all’altezza della situazione, e il tutto grazie ad un guasto elettrico.
Ci spostammo sul divano, così nudi come ci trovavamo, io vestita solo delle mie autoreggenti e delle scarpe, restammo li abbracciati accarezzandoci sul corpo per un bel po’ senza dire una parola. Ad un certo punto Fabio che durante tutto il tempo aveva parlato pochissimo, sospirò e disse: “meno male che questa volta non c’è stato bisogno di chiamare qualcun altro, perchè mi sarei incavolato, fortuna che l’elettricista sono io…” e scoppiammo a ridere tutti e tre, poi continuò: “…e comunque devo dire Patty che sei veramente una cara persona, oltre che una bella donna, e anche tuo marito è un signore e sono fiero di avervi come amici, ma non per quello che è successo questa sera, ma perché già prima lo pensavo. Oltretutto anche se qualche volta ti avevo detto scherzando che mi spettava un ringraziamento per le situazioni che vi erano successe per merito mio, nè oggi nè questa sera avrei pensato a questo finale di serata, specialmente capendo che non era per un ringraziamento o altro, ma solo per un puro e vero momento di piacere con me, però ora devo andare perché domani oltre che andare in negozio devo tornare qua e sistemarvi il tutto e dopo il tour de force di oggi devo proprio riposarmi”, Quindi dopo essere andato a ripulirsi un po’, si rivestì e si avviò verso la porta, noi ci infilammo solo gli slip tanto poi saremmo andati a letto direttamente. Ci salutammo e restammo come d’accordo che sarebbe arrivato il giorno dopo per fare il lavoro, ma prima di lasciarlo uscire dalla porta volli dargli ancora un bacio, e ancora una volta con intensità e piacere. Poi dovette per forza andarsene.
Quella notte restai per parecchio a pensare alla serata, pensando anche a mio marito, che non so come aveva permesso che succedesse, sapendo che con Fabio c’era qualcosa in più di un capriccio e che mi piaceva proprio, ma forse era sicuro del mio amore che provavo nei suoi confronti, io ero sempre innamoratissima di mio marito, come lo sono ancora tuttora. Però devo anche ammettere che durante la notte pensai anche che il giorno dopo ci saremmo rivisti, ma pensando anche che non mi sarebbe dispiaciuto ad un altro incontro di piacevole sesso con lui e mio marito, ma come dico sempre senza programmare niente, se capita bene e se non capita sarà per un’altra volta.
Infatti quando il giorno dopo arrivò per fare il lavoro, io……..no ma che sto facendo? Mi sono già dilungata troppo,
Comunque come se niente fosse successo la sera prima, iniziò il lavoro, ma proprio mentre stava..... no no adesso no non posso continuare sarà per un altra volta.
Devo comunque dire una cosa, che proprio mentre scrivevo questa parte della mia avventura, continuava a mancare la luce, sarà un segno?
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