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Una piena soddisfazione


di PattyeFranco
16.12.2016    |    10.862    |    4 9.4
"Un paio di anni dopo il matrimonio di Mario, un matrimonio diciamo non particolarmente felice per lui, lei dopo soli due anni era cambiata dall'oro al ferro..."
Vorrei continuare a raccontare della parentesi della mia vita, con Mario.
Nell'ultimo racconto ho detto che Mario si è sposato, purtroppo per lui e anche per noi, le cose sono andate a scemare sempre di più.
Purtroppo da parte di sua moglie, non c'è mai stata una grande apertura nei nostri confronti, nonostante di fronte a noi faccia sempre la bella faccia, pur non sapendo assolutamente niente di ciò che succedeva tra noi e Mario.
Con Mario ci sono state, belle serate, giornate e anche situazioni particolari.
Ma una particolare situazione e serata mi ha caricata di soddisfazione.
L'amicizia con Mario è sempre forte, è solo sparita quell'opportunità di situazioni speciali.
Un paio di anni dopo il matrimonio di Mario, un matrimonio diciamo non particolarmente felice per lui, lei dopo soli due anni era cambiata dall'oro al ferro.
Era il mese di agosto ed eravamo in vacanza, Mario e la moglie passarono da Menton e vennero a trovarci.. Si fermarono per tre giorni, alloggiando in albergo, perché la signora non voleva disturbare, nonostante il posto in casa non mancasse.
Succede, che la seconda serata, usciamo a cena assieme, dopo due giornate passate tra spiaggia, negozi, passeggiate, ma sempre e solo nella buona amicizia.
Durante la cena nel parlare del più e del meno, se ne esce parlando proprio di coppie, di situazioni intriganti, naturalmente ben guardandoci di dare possibili indizi su di noi. Era naturale uscire su un discorso del genere, essendo in Francia, paese del libertinismo, delle donne che in quel periodo si mostravano seminude o nude in alcune spiagge, sugli scambi di coppia, sui naturali triangoli che si andavano a formare. Quello era un periodo di grandi trasgressioni, anche se tutto accadeva in modo più celato già da tempo, se non da sempre.
Purtroppo su questo discorso, se ne uscì tutta la moralità della signora, secondo tutti noi, falsa moralità. Non voglio descrivere tutto ciò che disse e quello che pensava specialmente nei confronti delle donne e delle coppie che arrivavano a certi giochi e in certe situazioni, ma vi garantisco parole pesanti.
Naturalmente Mario dovette riguardarsi dal dire certe cose, per evitare problemi con lei e non dare adito a sospetti.
Ad un certo punto, vista la forte contrarietà di lei su certe cose, ma principalmente per il suo modo di esprimersi e sui termini dedicati a queste donne, coppie e singoli, tra cui a sua insaputa, facevamo parte anche noi compreso Mario, si cercò di cambiare totalmente discorso, non volevamo appesantire troppo il discorso fatto, ognuno la può pensare come vuole, ma certi termini era meglio evitarli, specialmente nei giudizi.
Naturalmente in un momento che lei andò in bagno, Mario si scusò subito per il tono e il modo di giudicare della moglie, chiarendo quanto lui la pensava naturalmente al contrario di lei, anche se era ovvio.
Sinceramente certi termini e certe affermazioni fatte da lei, fecero letteralmente male , non solo a me ma anche a Franco e Mario.
Dunque, al suo ritorno dal bagno avevamo già cambiato discorso, cercando di alleggerire il proseguire della cena, ridendo e scherzando.
Con Mario, bastarono comunque pochi sguardi, per capire quanta voglia passava dentro di noi, di sfogare certi piaceri repressi da un un po' di tempo.
Ad un certo punto della serata, Mario se ne uscì sul terrazzo del ristorante per fumarsi una sigaretta, lo seguì subito Franco, che anche se non fumava, poteva tranquillamente parlare di quello che gli andava senza il problema della moglie, nel frattempo io mi recai in bagno.
Per un attimo la signora restò sola al tavolo, finché non rientrò Franco.
Uscendo dal bagno e vedendo che Mario era ancora fuori sul terrazzo, approfittai per raggiungerlo, non vista da sua moglie, in quanto restava di schiena, solo Franco se ne accorse ma fece finta di niente.
Appena raggiunto Mario, non so cosa mi prese, ma lo afferrai per un braccio lo tirai lontano dalla vista della sala ed iniziai a baciarlo con entusiasmo ed eccitazione. Non capivo se era solo voglia di lui o voglia di godermi altri momenti di trasgressione con lui, ma fatto sta che anche Mario ne rimase sorpreso da questa mia euforia, ma non si trattenne certo dal lasciarsi andare anche lui. Sembravamo due amanti che non si vedevano da tempo, e in qualche modo era anche così.
Ci lasciammo trasportare da quel bacio per parecchi minuti, ci scappò anche qualche toccamento, anche se solo di sfuggita, ma tranquilli perché a sua moglie ci stava letteralmente pensando Franco, facendola chiacchierare e di conseguenza trattenendola dal venire a cercare Mario.
Purtroppo dovemmo interromperci per l'arrivo di altre persone.
Io rientrai di nuovo nel bagno per risistemarmi un pochino, mentre Mario tornò al tavolo facendo finta di niente, chiedendo dove fossi io.
Restai in bagno per un bell'attimo, pensando. Dentro di me si era instaurata una voglia irrefrenabile di godermi altri momenti con Mario. Quella improvvisa eccitazione mi stava facendo impazzire, come avrei potuto attenuare questa voglia? Purtroppo c'era la moglie, e visto a come la pensava, Franco non avrebbe certo potuto coinvolgerla in certi giochetti. Comunque mi ero già presa una mezza soddisfazione, baciando con passione Mario a pochi passi da lei.
Questo pensiero mi spingeva ancora di più a voler soddisfare quella voglia che avevo dentro e che Mario mi aveva fatto capire anche sua.
Ebbene, decisi di giocare in modo effettivamente intrigante, volermi togliere delle soddisfazioni proprio con lei nei pressi, e questo stimolava ancor di più il desiderio di soddisfare alcune voglie con Mario. Il primo pensiero fu quello di togliermi gli slip, sapendo quanto Mario amava questa cosa, poi quello che sarebbe potuto succedere, sarebbe stato in mano alla casualità e alle situazioni possibili.
Tornai tranquillamente di là, dopo essermi sistemata. Dopo ancora qualche chiacchiera e bevuta, e definitivamente finita la cena, si decise di uscire ed andare a farci una passeggiata sul lungomare. Dopo un po' che giravamo, la signora, come suo naturale, iniziò con le sue lamentele, era stanca, aveva sete e balle varie. Franco stufo di sentirla, se ne uscì con una sua proposta: “Allora andiamo a casa mia, tanto siamo a due passi, ci beviamo un paio di birre, due balle, un po' di TV e poi ci salutiamo”, subito lei storse il naso, ma Mario non diede il tempo a Sara (il nome di sua moglie), di dire qualcosa e prontamente rispose: “Ok! va bene così, una bella birra fresca o qualcos'altro ci sta, poi ci salutiamo”.
Quindi subito dritti a casa, eravamo veramente a due passi. Dal cancello, Franco fece strada, seguito da Sara, poi da me e Mario per ultimo. Già salendo le scale, vista la voglia di stuzzicare Mario come si doveva, e siccome fino ad ora non ero riuscita a trovare altra occasione, iniziai i giochi. Essendo Mario dietro di me, feci finta di scivolare su un scalino, piegandomi così in avanti e mostrando lo spettacolo degli slip mancanti a Mario. Fu per lui un vero piacere, inoltre subito ad aiutarmi, mettendo subito le mani dove conveniva, ma a me cominciò a salire un certo calore e ancora di più la voglia di sentirmi toccata da lui, Sara essendo davanti, non si accorse quasi di niente. Continuando per le scale Mario non riuscì a trattenersi, e gli scappò nuovamente la mano sotto la gonna, accendendo ancora di più quei desideri che mi sentivo dentro. Mi stavo letteralmente infiammando, pensando inoltre che proprio li davanti c'era sua moglie.
Arrivati al pianerottolo, prima di entrare, Franco si girò e mi disse: “Cavoli, la birra e giù nel frigorifero in garage, vai tu Patty a prenderla? Mario la aiuti tu?”, che subito rispose: “No problem”.
Franco sinceramente aveva capito tutto, ed era chiaro che fosse una scusa per liberarci anche se per poco di Sara.
Franco e Sara entrarono in casa, e appena il tempo di chiudere la porta, Mario mi prese per un braccio e mi tirò verso il muro, cominciando a baciarmi con una passione inimmaginabile, allungando pure la mano sotto la gonna e accarezzandomi la passera nuda, con tutta la passione e la voglia che poteva esprimere. Era tutto molto stimolante, specialmente pensando che sua moglie era appena dietro la porta di casa.
Dopo l'iniziale sfogo, lo fermai e gli sussurrai:”Ma tu sei tutto matto, c'è tua moglie appena lì dietro...”, quindi mi interruppe e rispose: “Non preoccuparti, la conosco e non sospetta certo tutto questo”. Scendemmo subito in garage per prendere la birra, non potevamo certo mancare per troppo tempo, sempre per non insinuare probabili sospetti o problemi. Entrammo in garage, ma dopo aver preso le birre dal frigorifero, Mario mi disse: “Mi dispiace, ma prima di salire voglio togliermi uno sfizio”, appoggiò le birre ed iniziò di nuovo con un bacio deciso, per poi abbassarsi, alzarmi la gonna, ed andare subito con la lingua a dare delle fantastiche passate sulle labbra della mia passera, per poi penetrarmi con due dita.
La mia passera era già bagnata dei miei umori, l'eccitazione era alle stelle, ma non si poteva continuare per molto, dovevamo per forza di cose tornare su, ma anch'io volli togliermi uno sfizio, quindi mi inginocchiai abbassandogli la cerniera dei pantaloni e prendendomi tra le mani il suo fantastico oggetto del desiderio, già duro come il marmo e infilandomelo decisa in bocca, gli feci una decisa e veloce masturbazione orale, tutto per sentirmi il gusto del piacere, il gusto di quel desiderabile arnese.
Per la miseria, eravamo già rimasti via troppo, quindi ci risistemammo per salire.
Mario non riusciva a resistere dal continuare a toccarmi, durante tutta la salita per le scale continuò ad allungare una mano sotto la gonna, stuzzicandomi sempre più la passera già vogliosa.
Una volta arrivati al pianerottolo, prima di entrare, mi spinse ancora contro il muro, baciandomi di nuovo con la sua inequivocabile passione, per poi sussurrarmi: “non voglio andare a casa prima di essermi goduto una fantastica serata con te, non so come, ma in qualche modo dobbiamo goderci questa serata”, poi improvvisamente e di sorpresa, mi infilò una bottiglia della birra fredda tra le gambe passandomela sulle labbra della passera e disse: “E' solo per raffreddare un pò i calori... ” e rise, quindi entrammo in casa, sempre ridendo.
Appena dentro, a sorpresa Mario si rivolse a Franco dicendo: “Cavoli potevi dirmelo che non andava la luce giù in garage, ho dovuto a tastoni cercare la lampadina e poi cambiarla, abbiamo rischiato di andare a sbattere il muso”, mi sorprese proprio questa sua improvvisa affermazione, ma non certo Franco, che subito gli rispose: “Cavoli hai ragione, dovevo cambiarla, me ne ero proprio dimenticato, comunque grazie che lo hai fatto tu”. Franco aveva capito l'aria che tirava, inoltre tra loro c'era una forte intesa, quindi fu prontissimo con questa risposta, per giustificare il troppo tempo della nostra assenza, poi si avviarono in cucina per aprire le bottiglie, io andai a sedermi sul divano iniziando a chiacchierare con Sara. Riuscivo a vedere Mario e Franco che confabulavano e ridevano, notai anche che Mario gli fece annusare le dita che mi aveva infilato in garage. Pensai “ma che pirla, era proprio il caso?”, anche se Franco sapeva già che qualcosa era successo, Sara dalla sua posizione, fortunatamente non li vedeva.
Dentro di me, stava salendo tanta euforia, stavo godendo e immaginando cosa sarebbe potuto succedere in quella serata. Godevo gustandomi ancora il sapore del passero di Mario, e lei era appena li, quasi una rivincita alle sue parole dette al ristorante.
Ero li, senza mutandine e con la passera bagnata, pronta a godermi possibili momenti con il suo caro Mario, comunque anche lui in qualche modo era offeso da quel suo parlare e giudicare.
Tutto era solo agli albori, Mario mi aveva promesso che non sarebbe andato via senza prima essersi tolto certe voglie e sapevo che in qualche modo lo avrebbe fatto.
Quindi i due tornarono dalla cucina con la birra e l'aranciata per lei, in quanto la birra gli faceva schifo, dei salatini, patatine e qualcosa da sgranocchiare.
La TV era accesa ma nessuno la guardava, solo lei, che si estraniava da quasi tutti i nostri discorsi.
Mario casualmente si era messo in una posizione molto favorevole e ad ogni movimento delle mie gambe riuscivo a mostrargli la mia eccitazione, stimolandolo sempre più.
Franco si era messo proprio in modo di coprire me dalla vista di Sara, così da permettermi ogni possibile espressione o movimento.
Dopo tante cavolate, ci rendemmo conto che Sara era al limite, i suoi occhi cominciavano a dare segni di chiusura, diciamo che si stava opportunamente addormentando.
Mario si alzò dicendo che andava sul terrazzo a fumarsi una sigaretta, subito seguito Franco. Essendo estate si stava benissimo anche sul terrazzo, Franco rientrò e vedendo che Sara era ancora sul dormiveglia, gli disse: “Sara se vuoi, distenditi pure sul divano, così sei più comoda”, non se lo fece ripetere due volte, nel frattempo io mi alzai raggiungendo Mario che stava fumando. In effetti si stava meglio sul terrazzo, il caldo si sentiva meno, una leggera brezza lasciava respirare.
Ma il calore maggiore, veniva da altri desideri, tutti eravamo abbastanza accaldati, ma di voglie da fare sfogare.
Mario, dopo aver finito la sigaretta, diede uno sguardo all'interno per vedere lo stato di Sara, e senza troppi preamboli, mi tirò a se, cominciando a baciarmi.
Si c'era la tenda delle finestre che ci copriva, ma avrebbe anche potuto vedere, anche se solo ombre, quindi ci scostammo un pò e ci lasciammo decisamente andare.
Non stavo più nella pelle, ero presa da una voglia sfrenata, sembrava che fossero mesi che non toccavo e baciavo un uomo, e in effetti con lui era parecchio che non accadevano incontri di questo tipo.
Ci baciavamo con entusiasmo in un forte abbraccio, che ogni tanto sfociava in piacevoli carezze.
Franco faceva da guardia nei confronti di Sara, ma Mario sapendo che anche Franco, in quanto voglia non era da meno, gli sussurrò: “Non preoccuparti, se dorme neanche le bombe la svegliano più”, facendolo così avvicinare a noi e così pure lui potè lasciarsi andare baciandomi.
Che piacevole sensazione stavo provando, ma Franco volle lasciare a noi il piacere di sfogare le tante voglie represse, quindi lasciò che io e Mario continuassimo soli.
Nessuno dei due voleva perdere tempo, entrambi eravamo pieni di desiderio, pieni di passione e voglia di sessualità.
Franco rientrò in salotto per constatare quanto Sara stesse dormendo, e prendendo i bicchieri dal tavolino, provò a fare un pochino di rumore, ma lei niente non fece una piega, poi andò in cucina e li riempi con dell'altra birra. Franco tornò da noi passandoci le birre e brindando: “A noi e a chi ci vuol male...”, dopo quel sorso di birra, non riuscimmo più a resistere, nessuno dei tre. Mario mi slacciò la camicetta e mi tolse il reggiseno, che essendo senza spalline non fu certo un problema, poi si fiondò deciso ad accarezzarmi, baciarmi e succhiarmi il seno.
Franco mi baciava con la sua passione di sempre, ero totalmente al centro dalle loro attenzioni, e fortemente più eccitata al pensiero che ero nelle mani del marito della signora di là. Mario dopo tutti i baci possibili sul mio corpo, arrivò finalmente alla passera, le sue dita accarezzavano dolcemente le labbra, mentre la sua lingua si dedicava al clitoride. La cosa cominciava a prendere la piega migliore, nessuno sapeva più trattenersi e nonostante la presenza di Sara a pochi passi, niente più ci frenava.
Mario sembrava quasi un polipo, una mano su un seno, mentre con l'altra mi accarezzava la passera, la lingua insistentemente passava dalle labbra al clitoride. Stavo per esplodere, ma dovevo trattenere i miei ansimi, l'esaltazione di piacere era immensa. Mario arrivò poi al dunque e mi penetrò finalmente, prima con un dito, poi subito da un altro. La mia passera era talmente piena di umori che entrarono con estremo piacere, mi sentii rabbrividire dal piacere che stavo provando.
Lì in piedi, era abbastanza scomodo seppur piacevole, quindi Mario mi fece sdraiare sulla sdraio da giardino che era li vicino. Per fare questo dovemmo andare nella parte opposta del terrazzo, quindi passare davanti alla finestra, e farlo in quello stato, vedendo la signora nel modo dei sogni, mi eccitai ancora di più.
Nonostante i timori di un probabile risveglio di lei, ci eravamo letteralmente abbandonati a noi stessi. Mario era sempre più intenso con la lingua e le dita e io ero già all'orgasmo, solo i baci di Franco trattenevano i miei possibili urli e gemiti di piacere, seppur che c'era la TV che poteva coprirli, ma non si sa mai.
Ebbene sdraiata su quella sdraio con le gambe ben aperte e con la passera alle premurose attenzioni di Mario e Franco sempre intento a baciarmi e accarezzarmi il seno, era una sensazione favolosa, Che volere di più?, beh! dopo l'orgasmo, per il piacere dei loro eccitati passeri, c'erano le mie mani e la mia bocca che potevano prendersi cura di loro. Quindi gli feci abbassare i pantaloni ad entrambi, li feci mettere uno da una parte e uno dall'altra, iniziando così delle piacevoli attenzioni orali. Cominciai subito con quello di Mario, per risentire nuovamente il suo gusto provato in garage, accompagnata da una leggera masturbazione con la mano, la mia lingua si preoccupò di andare ad assaporarlo tutto fino ai testicoli, per poi affondarlo nella mia bocca, mentre con l'altra mano tenevo impegnato quello di Franco.
Dopo una lunga attenzione al massiccio membro di Mario mi girai verso quello di Franco dando decise attenzioni anche al suo, ero estremamente decisa a dar loro del piacere, gustandomi lo stesso godimento.
Mario era estremamente fuori di se, sicuramente l'eccitazione era forte e l'adrenalina saliva tanto, anche per il grande azzardo che ci stavamo giocando. Nonostante tutto, Mario non riusciva a farne a meno di allungarsi verso la mia passera ed aumentare i miei piaceri. Decise quindi, che era meglio dedicarsi di più alla mia bagnata e desiderosa passera. Tornò davanti a me allargandomi nuovamente le gambe e infilarsi ancora una volta con la lingua e le dita. Questa volta, in maniera ancora più decisa, l'eccitazione era sempre più in accrescimento, passando la lingua su tutta la lunghezza delle labbra per una paio di volte per poi penetrarmi ancora con le dita. Era troppo determinato, iniziò pure con lo stuzzicarmi anche il buco dietro, facendomi così arrivare ad un nuovo orgasmo, un vero e piacevole orgasmo, uno di quelli che ti portano a desiderare null'altro che una decisa e pronta penetrazione di un forte e massiccio membro, infatti non riuscii a resistere alla sola lingua e dita, così che prima di terminare quell'orgasmo, mi spostai facendo sdraiare Mario sulla sdraio, per poi infilarmici sopra, la mia passera era tremendamente desiderosa di sentirsi riempita.
Mi sedetti sopra di lui e con la passera estremamente bagnata lo lascia scivolare fino in fondo. Non iniziai subito a cavalcarlo, volli dapprima gustarmelo dentro tutto, muovendomi appena e in senso rotatorio, poi mi abbassai verso di lui andando a baciarlo, interrompendo momentaneamente il piacere di Franco, Un bacio fatto con estrema smania, piena di quel desiderio di godermi ogni momento di lui, iniziando prima a muovermi lentamente su e giù, e poi aumentare sempre più e sempre più intensamente. Mario era fortemente concentrato nel trattenersi al non venire, ma era pure acutamente preso dal piacere, ormai era al limite, sentivo il suo membro vibrare dentro di me.
Io stavo esaurendo un nuovo orgasmo, quando dovette fermarmi per forza, ancora due colpi e avrebbe decisamente goduto, che peccato, ero ancora talmente desiderosa di sentirmi penetrata e amata.
Franco capito il mio desiderio, mi tirò a se e appoggiato alla balaustra, iniziò a baciarmi e con le mani mi prese per le gambe sollevandomi, io mi aggrappai al suo collo, intrecciai le gambe dietro di lui e in quella posizione mi penetrò. Cavoli che strana cosa, era praticamente sensazionale godere di così tanti piaceri, baciandoci molto intensamente in quella strana posizione e muovendoci all'unisono, ci stavamo assaporando un vero piacere. Mario si mise dietro di me e allungò le mani stringendomi i seni, in quel momento non riuscii a resistere dal lasciarmi andare ad ansimare e gemere, mi stavo dimenticando del rischio in salotto.
Fortunatamente la TV in sala era forse ad un volume abbastanza alto da coprire questo mio ansimare, ma dopo poco anche Franco arrivò al limite. Troppo intrigante ed eccitante la situazione, da come eravamo messi, lui riusciva a vedere la moglie di Mario che dormiva tranquilla mentre noi ci godevamo tutto il piacere possibile.
Dovette così sfilare il suo membro per poi godere e schizzare tutto il suo piacere.
A questo punto lui si allontanò e passando dal salotto si recò in bagno, per ripulirsi. Cosi io rimasi di nuovo sola con Mario su quel balcone. Per un attimo ci lasciammo andare solo ad un appassionato bacio, per poi ricominciare quasi dall'inizio, ricominciando a baciarmi ancora ovunque fino ad arrivare di nuovo alla passera, poi si rialzò e siccome avevo ancora addosso sia la gonna che la camicetta, sempre per precauzione nel caso di un improvviso risveglio della signora, mi sussurrò: “Patty voglio godere con te completamente nudi, non c'è sensazione migliore che fare l'amore completamente nudi, questa cosa mi sta facendo impazzire di desiderio, ho troppa voglia di te e mi voglio godere ogni centimetro del tuo corpo nudo”.
Quella frase mi riempì di emozioni e piacere, non potevo dirgli di no, il rischio era tanto, ma la voglia di godermi il tutto di Mario era incredibilmente forte, specialmente con la moglie nelle vicinanze. Bastò il tempo di pensare alla proposta, che ritornò Franco e rivelandogli la richiesta di Mario la sua risposta fu semplicemente: “Che problema c'è, io mi siedo di là sul divano, e se dovesse svegliarsi ci penso io a trattenerla in qualche modo, dandovi tutto il tempo per sistemarvi”.
Cavoli fu come dare fuoco alla benzina, Mario partì deciso, mi sfilò la camicetta e la gonna, buttando il tutto in un angolo distante del terrazzo, io lo ricambiai sfilandogli pantaloni, slip e maglietta.
Wow!!!! che sensazione impressionante, fui assalita da una valanga di brividi, ci abbracciammo e baciammo ancora con maggior piacere, sentire ogni centimetro del nostro corpo nudo era una cosa eccezionalmente piacevole.
Franco a quel punto, aggiunse anche un tocco ancora più intrigante. Il terrazzo comunicava anche con la portafinestra della camera, quindi andò in camera, aprì la finestra e passando vicino a noi ancora avvinghiati in quel travolgente abbraccio accompagnato da un lungo bacio, disse: “ad ogni evenienza c'è anche la camera.” e dandomi un pacca su una chiappa, sorridendo andò dritto in sala.
Notai che mentre lui si sedeva sul divano Sara si mosse, ma fortunatamente solo per girarsi dall'altra parte.
Ormai nessuno ci tratteneva più, un'interminabile accarezzarci e baciarci, nuovamente lui iniziò con il baciarmi e toccarmi ovunque, penetrarmi la passera con le dita e passandogli di nuovo pure la lingua, non ce la facevo più a resistere ero ansiosa e non c'era cosa migliore che andarci a mettere sul letto, quale cosa migliore in quel momento? Infatti entrammo precipitosamente in camera buttandoci sul letto. Mi aveva già fatta esplodere in un orgasmo sul terrazzo, quindi presi a rigodermi il suo pene, ormai in una erezione lunga e duratura, cosi me lo presi tra le mani e passandomelo bene sulle labbra con continui baci, iniziai a succhiarmelo piacevolmente senza esagerare, ma in modo di fargli sentire forti piaceri.
Gira gira, nella frenesia di quei piaceri, ci ritrovammo in un gradevolissimo 69, ognuno intento a far godere l'altro, io esplosi in un nuovo orgasmo, e nel pieno di questo orgasmo volle finalmente e nuovamente penetrarmi, il momento più atteso da entrambi a seguito di tutta l'euforia, la voglia e il piacere che entrambi stavamo assaporando. Restando io sdraiata, Mario mi venne sopra e allargandomi bene le gambe mi penetrò con piacevole decisione. Così, cominciando dalla posizione più naturale del mondo, intervallandoci in svariate altre posizioni mi fece godere all'inverosimile, stavamo letteralmente esaurendo le nostre forze, finché anche lui arrivò al limite, infatti sfilò il suo membro e mi schizzò ovunque potesse sul mio corpo, il suo piacevole liquido caldo del piacere.
Me lo spalmò poi su tutto il seno, sulla pancia, e poi mi baciò ancora una volta sulla passera, sussurrandomi poi: “Sono sicuro che questa notte non la dimenticherò mai, ma sappi che non potrò mai dimenticare i tanti giorni passati assieme, ma questo giorno supererà di gran lunga tutti gli altri”. Devo ammettere, anche se sembrerà banale, che il tempo che siamo stati completamente nudi, fu altamente piacevole, il contatto di due o più corpi completamente nudi, è e rimane una cosa tremendamente stimolante.
Il rilassamento fu davvero poco, perché si era praticamente fatto veramente tardi, quindi, lui andò a darsi una ripulita al passero in bagno, io invece, decisa di voler godere ancora di quel liquido addosso a me, mi rivestii, anche perché ormai si era asciugato dopo avermelo ben spalmato.
Mi sarei lavata sicuramente dopo il loro ritorno in albergo.
Fu questa, anche una rivincita nei confronti di sua moglie.
Tornammo in salotto e dopo poco, Mario chiamò Sara dicendogli che era ora di andare, visto che si era fatto tardi, come sempre, lei fu quasi impeccabile nel suo modo di fare, sicuramente incavolata per l'orario, ma completamente ignara dei piaceri che ci eravamo presi, e di cui lei non sapeva certamente godere.
Sull'uscio della porta ci salutammo, con Mario ci scappò un forte sguardo d'intesa, poi ancora tesa dalle parole di lei al ristorante, la salutai abbracciandola, quasi a fagli sentire l'odore del piacere di suo marito e baciandola sulle guance con ancora in bocca il sapore di Mario.
Una soddisfazione immensa, e le ultime parole di Mario nel salutarci, furono: “Speriamo in un'altra serata come questa, si sta bene insieme a chiacchierare di tante cose della vita” poi se ne andarono.
Altre occasioni? Si poche, ma anche se non così altamente piene di adrenalina, sempre molto piacevoli.
Comunque non appena loro se ne andarono, io e Franco tornammo a goderci anche dei nostri piaceri di coppia, sfogando altri desideri.
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