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L'elettricista dei desideri - Parte 2


di PattyeFranco
05.02.2014    |    9.652    |    9 10.0
"Mio marito si stava godendo un momento, lui solo con me, anche se c’era Fabio che in sostanza stava solo guardando, anch’io volevo godermi un momento solo..."
Dopo la serata precedente, una serata super fantastica, intrigante e superlativa, il nostro amico Fabio arrivò nel pomeriggio pronto per sistemare l’impianto elettrico. Come se niente fosse successo la sera prima, dopo un caffè che già stavo preparando, iniziò il lavoro. Mio marito si mise subito all’opera per dargli una mano, io seppur ancora estasiata della sera prima, mi stavo un po’ annoiando, logicamente loro pensavano solo a lavorare e chiacchierare, quindi decisi di andare a farmi un giro, loro erano in camera a lavorare e non potevo nemmeno andare a cambiarmi, non che mi vergognassi, ma cambiarmi così davanti a loro che stavano lavorando non mi sembrava opportuno, così decisi di prendermi i vestiti e cambiarmi in bagno.
Ma proprio a questo punto mi ricordai del giorno precedente, come io avevo visto Fabio spogliarsi attraverso il vetro satinato della porta, anche lui avrebbe potuto vedere me; decisi così di cambiarmi abbastanza vicino alla porta, avevo voglia di provocarlo ancora un po’, ma senza secondi fini. Quindi mi spogliai sapendo che sicuramente gli sarebbe scappato l’occhio, perché in quel momento era proprio dritto alla porta a lavorare, infatti anch’io vedevo la sua ombra ferma a guardare verso di me. Mi tolsi prima la camicetta e poi jeans, restando così in reggiseno e mutandine, poi proprio per riprovocarlo, tolsi prima il reggiseno e poi gli slip infilandomi così com’ero l’abito. Se stava osservando bene sicuramente avrebbe notato che non mi ero rimessa gli slip e il reggiseno, mi misi le scarpe poi un leggero trucco e uscii dal bagno lasciando slip e reggiseno appesi nel bagno ma mettendo jeans e camicetta nell’armadio in camera. Fabio era già turbato, ma non mancò di farmi subito un complimento: “Patty sei stupenda come sempre”, ma poi continuò subito con il lavoro, capii comunque che aveva visto bene il tutto attraverso il vetro, vedevo che era bello eccitato, il pacco si era ingrossato.
Io avevo ancora per la testa la serata passata, ancora eccitata per la situazione che si era creata, ma il piacere di provocarlo era sempre uguale, inoltre il fatto di essere nuda sotto il vestito, sapendo quello che lui poteva immaginare, mi portava ad una nuova maggiore eccitazione.
Visto il mio stato d’animo era meglio andare, era meglio lasciarli lavorare, inoltre mio marito aveva capito la situazione. Mi infilai il soprabito e me ne andai, senza nemmeno pensare che per provocare Fabio, dovetti uscire così com’ero, quindi con niente sotto l’abito. Vabbè poco male, tanto chiunque avrei incontrato mica lo sapeva. Mi feci una passeggiata sul lungomare di Menton, non c’era molto movimento pur essendo primavera inoltrata, mentre camminavo mi tornavano continuamente per la mente le emozioni provate la sera precedente, pensando anche, quando mai mi sarebbe capitata ancora una situazione del genere. Mi fermai ad un certo punto in un bar con i tavolini sulla passeggiata a mare, dovevo far passare un po’ il tempo e come a volte succede, si va sempre ad incontrare qualcuno. Infatti li seduta e assorta nei miei pensieri, passò uno dei camerieri della pizzeria dove eravamo andati a mangiare la sera prima, carino e giovane e sapevo che aveva un debole per me, più di una volta me lo aveva fatto notare, si fermò e mi salutò chiedendomi come mai ero tutta sola e dove avessi lasciato il marito. Prima gli dissi: “se non sei di fretta accomodati pure”, non se lo fece ripetere due volte mettendosi a sedere proprio davanti a me, ero con le gambe accavallate, quindi avendo un abito con la gonna appena sopra le ginocchia in quella posizione si erano un po’ scoperte. Intanto gli spiegai del perché ero sola e di conseguenza del problema che mi si era creato in casa, poi continuammo a parlare del più e del meno. Nel frattempo ordinai una cioccolata io e un caffè lui, i suoi occhi erano ormai fissi alle mie gambe, volevo cambiare gamba dell’accavallamento, ma non volevo rischiare di mostrargli qualcosa di troppo, ma non riuscivo proprio più a resistere dovevo farlo, quindi scavallai la gamba accavallando l’altra, tanto bastò per vedere i suoi occhi illuminarsi, non capii subito se aveva visto qualcosa o se solo si era immaginato qualcosa, ma sicuramente quel accavallamento di gambe gli aveva mostrato un po’ più di cosce, che non mi preoccupai di coprire, ormai già eccitata di mio al pensiero di Fabio e quel continuo osservarmi in quel modo mi procurava anche piacere. Anche questa volta ecco l’imprevisto, mentre prendo la tazza per bermi la cioccolata cade il cucchiaino, quindi scavallando di scatto le gambe e tirandomi indietro per evitare di farlo cadere sul vestito e sporcarmi, non preoccupandomi del fatto che ero senza slip, vide quello che forse si era solo immaginato fino ad ora, tanto non bastò che si abbassò anche a raccogliere il cucchiaino cercando di vedere ancora meglio, visto che ero rimasta con le gambe un pochino aperte. Proprio non mi preoccupai di nascondermi, ma solo di non sporcarmi, a quel punto riaccavallai le gambe e continuai a bermi la cioccolata, lui si era eccitato, lo si vedeva chiaramente e il suo sguardo era sempre più fisso sperando di poter rivedere il “frutto della passione”. Non mi turbai più di tanto, anzi la situazione mi eccitò, ma non potevo continuare, anche perché sebbene eccitata non avevo intenzioni particolari. Decisi quindi di finirmi la cioccolata ed andarmene, pagai e salutai il ragazzo, avviandomi poi verso casa, inoltre volevo vedere a che punto erano i lavori e volevo anche evitare probabili spiacevoli situazioni, non si sa mai.
Mentre tornavo verso casa pensavo, come a volte si creano certe situazioni, per provocare uno ero finita ad eccitarne un altro, pensando anche cosa sarebbe successo se la stessa cosa fosse successa in un’altra occasione, e qui mi passarono per la testa parecchie situazioni, logicamente anche perché il tipo non era proprio da buttare, era carino e anche gentile, avendo anche un debole per me. Quei strani pensieri mi stavano eccitando, per fortuna ero arrivata a casa e non vedevo l’ora di vedere a che punto erano arrivati. Entrai in casa e vidi che i due erano già belli comodi sul terrazzo a godersi un bella birra fresca, c’era ancora un po’ di casino per casa e gli chiesi a che punto erano, mi rispose Fabio: “Il mio lavoro è finito, la luce funziona e tutto è apposto, mi aspettavo di peggio, ma tuo marito mi ha dato una gran mano, così siamo riusciti a finire prima”, poi mio marito osservandomi e vedendomi un po’ strana, mi conosce bene lui, mi chiese: “e a te com’è andata la passeggiata?”, gli risposi che mi ero fatta una bella passeggiata, che mi ero fermata a bermi una cioccolata e anche dell’incontro che avevo fatto, ma non di quello che era successo, anche perché c’era Fabio e non mi sembrava il caso. Poi gli dissi: “Adesso devi pagare Fabio per il lavoro, mi raccomando”, ma subito Fabio ribattè: “Non ci pensate nemmeno, io ve l’ho fatto per farvi un piacere, poi già ieri sera mi hai pagato la pizza, quindi siamo apposto così, ci mancherebbe, il lavoro ve l’ho fatto per amicizia, quindi non insistete perché la risposta sarà sempre uguale”, mio marito in effetti cercò di insistere, ma la risposta fu sempre quella.
Alla fine mio marito se ne uscì, visto che era già quasi ora di cena di andare fuori a mangiare e logicamente avrebbe pagato lui, propose di tornare alla pizzeria della sera precedente, ma a mangiare qualcos’altro e non la solita pizza, tanto lì era tutto buono, Fabio accettò volentieri, ma io ero un po’ titubante visto l’incontro pomeridiano, ma alla fine accettai anch’io.
Fabio cominciò subito a raccogliere i suoi attrezzi e tutto quello che c’era in giro aiutato da mio marito, io presi la scopa per raccogliere quello che era rimasto in terra. Mi ero quasi dimenticata di essere senza slip, tanto da muovermi ed abbassarmi tranquillamente, senza preoccuparmi di Fabio. Poi mentre Fabio scese a portare la sua borsa in macchina, raccontai a mio marito la disavventura del pomeriggio e lui ridendo mi disse: “te le vai proprio a cercare te, adesso mi immagino questa sera quando ti vede entrare, sicuramente avremo un servizio all’altezza” e continuò a ridere, poi andai in bagno a prendere gli slip e reggiseno per metterli da lavare e sorpresa delle sorprese, gli slip non c’erano più, chiesi a mio marito se li avesse messi via lui, ma mi rispose di no, che non si era nemmeno accorto che fossero li, non poteva essere stato altro che Fabio. Questo cosa non mi diede fastidio, anzi mi diede una certa emozione, non riesco ad esprimere bene cosa, ma mi suscitò emozione, commozione. Questo comunque a dimostrazione che sapeva che ero senza slip, forse lo aveva anche notato mentre pulivo casa. Quando tornò su, questa volta gli proposi io se voleva farsi una doccia, al che mi rispose: “se non ti dispiace, ne approfitterei di nuovo”, quindi andò subito per farsi la doccia, e mentre mio marito era in cucina a sciacquare i bicchieri della birra, io andai in camera a cambiarmi, tranquilla che Fabio si stesse facendo la doccia, mi tolsi l’abito per cambiarlo restando completamente nuda, a quel punto mi compare Fabio sulla porta cogliendomi di sorpresa, con un piccolo asciugamano che lo copriva, ma anche lui sorpreso di trovarmi in quello stato restò un attimo imbambolato, poi si decise a parlare: “scusa non volevo, ero venuto per dirti che non mi avevi lasciato l’asciugamano grande, ma mai avrei pensato di trovarti così, scusami proprio”, non pensai nemmeno a coprirmi talmente fu una visione paradisiaca, oltretutto quel piccolo asciugamano non bastò a nascondere la sua eccitazione, la vidi proprio crescere, poi con una strana calma gli risposi: “scusami tu, me ne ero proprio dimenticata, adesso te lo prendo”, presi l’asciugamano grande dal cassetto e mi avvicinai per portarglielo, ma appena mi trovai di fronte a lui, mi venne un fremito che non potei resistere, lasciai cadere in terra l’asciugamano gli strinsi le braccia al collo e lo baciai con veemenza, poi gli tirai via quel piccolo asciugamano che aveva e mi presi subito in mano quell'uccello al massimo dell’eccitazione, ma cavoli mi ero proprio accesa, non finivo più di baciarlo, quella sorpresa mi aveva proprio sconvolta, mi era tornata quella voglia frenetica di sentirmelo tra le braccia, anche lui mentre mi baciava, mi toccava ovunque quasi che non sapesse dove toccare. In quel momento di frenesia comparì mio marito, che ridendo disse: “non posso lasciarvi soli un attimo voi due, che subito vi trovo nudi abbracciati, ma se sono di troppo vado a fare un giro”, smisi di baciare Fabio e gli risposi: “ci mancherebbe che sei di troppo, ma questa volta il caso ha fatto la sua parte, non ho potuto resistere” e continuai a baciare Fabio, uno di quei baci intensi che non finiscono mai e che vorresti non finissero mai.
Mentre ci baciavamo, io con una mano gli accarezzavo i capelli e la schiena e con l’altra l'uccello che era esageratamente in tiro, lui invece allungò la mano sulla mia passera accarezzandomela con vigore. Mio marito era sparito e non sapevo dove fosse andato, ero troppo concentrata con Fabio, tanto da non preoccuparmi.
Poi, lentamente mentre ci baciavamo e toccavamo ci avvicinammo al letto fino a buttarcisi sopra, appena sul letto Fabio cominciò a baciarmi il seno e con una mano accarezzarmi tutta fino a scendere sempre più giù, per accarezzarmi bene anche la passera, mentre mi leccava, succhiava e baciava il seno. Poi si abbassò mi allargò bene le gambe e si mise a baciarmi e leccarmi dolcemente le labbra della mia passera ormai bagnata di umori, ero talmente eccitata da questa situazione che non sentivo altro che quella lingua sfiorarmi sempre di più quelle labbra.
A questo punto comparve mio marito, anche lui nudo mi si avvicinò e si mise a baciarmi intensamente, finalmente, avevo tanta voglia di baciarlo e sentirmi toccata anche da lui, Fabio continuava senza interrompersi a leccarmi dolcemente fino ad arrivare anche ad infilarmi lentamente due dita, in quel momento sprofondai in un mare di piacere tanto da avere un tremendo orgasmo, non riuscivo più a trattenermi, volevo urlare di piacere, ma fortunatamente mio marito baciandomi me lo impediva, riuscii comunque a gemere per tutto quel godimento; tutto questo prima di cena non me lo sarei ma aspettato. Tutti e tre ormai eravamo intensamente immersi nel migliore dei piaceri, mentre Fabio continuava a giocare con la mia passera e dolcemente con un dito anche al buchetto dietro, feci avvicinare mio marito con il suo cazzo duro per poterglielo finalmente prendere in bocca e succhiarglielo, ormai ero come alienata, le mani di mio marito mi accarezzavano piacevolmente il seno. Ero nelle loro mani, non sapevo prendere una decisione, non riuscivo a ragionare, pensavo solo ad approfittare della situazione e godermela tutta, non volevo perdermi un attimo di piacere, non so più quante volte ho goduto, ma so che ogni volta era sempre più intenso. Dopo tutto questo leccare, baciare, toccare, accarezzare, Fabio si tirò su e allargandomi bene le gambe, appoggiò la punta del suo cazzo e me lo infilò tutto fino in fondo, un’interminabile entrata, mi sembrava molto più grosso e lungo della sera prima. Poi cominciò con un dolce spingere e ritrarre e ogni volta che si ritraeva lo faceva uscire per poi rientrare, era troppo piacevole e ogni volta che rientrava era un gemito, mio marito anche in questa situazione si mise bello sdraiato sul letto a guardarmi godere, mentre io ricominciai a baciare di nuovo intensamente Fabio, con una mano tenevo la testa a lui e con l’altra toccavo il cazzo di mio marito. Sebbene il movimento di Fabio era piacevolissimo, decisi di cambiare posizione, quindi lo feci sdraiare così da poterlo cavalcare io, mi misi sopra di lui, appoggiai la mia passera sul suo cazzo e poi dentro, un’altra botta di piacere e di nuovo una grossa sensazione. Mentre lo cavalcavo, lui cominciò a palpeggiarmi e accarezzarmi i seni con entrambe le mani, io lo guardavo sempre fisso negli occhi, volevo vedere nei suoi occhi il piacere, la sua concentrazione. Ero tanto eccitata da avere un altro orgasmo, aumentando sempre di più il ritmo, negli occhi di Fabio vedevo la fatica a trattenersi e il piacere che stava provando, fino a che non riuscendo più a resistere, mi fece scendere e sdraiare di nuovo, me lo infilò di nuovo in quella posizione, ma dopo pochi movimenti lo tolse e si appoggiò sulla mia pancia continuando a muoversi, fino a che sentii il suo caldo sperma sulla pancia, sentivo tutto quel caldo sperma concentrato in quel punto, sembrava non volesse sprecarne nemmeno una goccia, infatti appena si tirò su, il suo sperma era tutto lì, e anche questa volta non potei resistere da metterci sopra le mani e spalmarmelo tutto sulla pancia e sul seno, anche questa volta mi ero goduta con piacere Fabio. Mio marito era rimasto solo a guardare, ma essendo ancora lì sdraiato con il cazzo duro e io ancora con una voglia di sentire anche il suo, mi tirai su e cominciai a cavalcare anche lui, Fabio si mise dietro di me e mi strinse il seno accarezzandolo quasi a spalmarmi ancora tutto il suo sperma che avevo addosso, anche il cazzo di Franco mi stava facendo godere, tanto da farmi avere un altro esagitato orgasmo ma non appena sentii il tremore del cazzo di mio marito, me ne uscii e mi feci spruzzare addosso anche il suo sperma.
A questo punto stravolta dal piacere mi sdraiai sfinita sul letto, ero veramente stravolta e soddisfatta. Restai in quella posizione ferma in mezzo a Fabio e Franco per un bel po’, non volevo più alzarmi da lì, volevo sentirmi ancora abbracciata da entrambi, infatti a turno si giravano verso di me e mi stringevano baciandomi, quasi che volessero continuare.
Era un piacere sentire che entrambi avevano voglia di starmi sempre più vicini.
Dopo questo periodo di rilassamento decidemmo che era meglio alzarci per poi andare a mangiare, anche se in effetti la fame era ben altra. Allora dissi a Fabio di raccogliere l’asciugamano che era ancora là in terra e di avviarsi a fare la doccia ma lo seguii subito, non so cosa mi stava succedendo, ma appena lui fu sotto la doccia, mi unii a lui, fu un po’ lunga quella doccia, perchè più che insaponarci, continuavamo a baciarci al punto che a lui si raddrizzò di nuovo, ma pur essendo anch’io ancora molto eccitata, gli dissi di non farsi illusioni, perchè avevo fame e saremmo andati a mangiare. Ormai lavato uscì a malincuore dalla doccia, ma mentre tentai di uscire anch’io entrò mio marito, che subito si mise a baciarmi profondamente, per poi dirmi quanto mi amava, (si lo so che sembra strano, ma noi ci amiamo ancora molto intensamente, questa complicità in queste travolgenti trasgressioni, non ci ha mai impedito di amarci). Finito di farci la doccia, mentre ci asciugavamo e Fabio era già in salotto pronto per andare, mio marito mi chiese come mi sentivo e quale era il mio stato d’animo in quel momento, ci pensai un attimo e gli risposi: “Sinceramente sono ancora eccitata, oggi non avevo assolutamente pensato assolutamente a tutto questo, ma è bastato un attimo, una coincidenza a farmi saltare i sensi, io mi stavo cambiando e improvvisamente ci siamo trovati senza volerlo entrambi nudi uno di fronte all’altro, qui è scattata la scintilla e mi sono sentita come una fiammata addosso, non sono riuscita a trattenermi. Ora, siccome sia tu che lui mi avete fatta sentire una donna piacevolmente desiderata, mi sento ancora di più quella voglia di sentirmi tra le vostre braccia, ma ben inteso rimane che io sono innamorata e pazza di te, il resto è solo un bellissimo e travolgente gioco di piacere, con un ragazzo fantastico e piacevole”, a questo punto mio marito mi baciò e mi disse: “guarda se hai voglia di giocare, questa sera non frenarti e lasciati andare, ti asseconderò in ogni modo, vedi tu, anche questo è un modo per amarti”, a queste parole mi venne un attimo di commozione, un paio di lacrime di gioia mi scesero tanto da voler smettere di giocare. Mio marito, si riavvicinò e mi disse: “non c’è bisogno di lacrime, mi piaci quando sei felice, quindi come dice il detto Carpe Diem, ossia ‘cogli l’attimo’ ”, mi asciugò le lacrime e mi strizzò l’occhio, a quel punto mi risentii rinvigorita, andai in camera e nel momento di rivestirmi, decisi di rimettermi l’abito del pomeriggio ma con le calze autoreggenti, ma anche questa volta con niente sotto, mi era tornata quella voglia di giocare e provocare.
Infatti fui veloce a rivestirmi, anche perché adesso cominciava a farsi sentire veramente la fame, era già passata da un bel po’ l’ora di cena. Quindi pronti e via, dritti alla pizzeria, ma questa volta con l’auto, perché a mio marito era passato per la testa, di andare a fare un giro fino a Monaco dopo aver cenato.
Entrammo in pizzeria, prima Franco e Fabio e di seguito io, subito a riceverci il ragazzo che avevo incontrato nel pomeriggio, quindi mi tolsi il soprabito e lo diedi a lui per appenderlo, lo guardai pensando a quello che era successo nel pomeriggio, lui se ne rese conto e tanto bastò a farlo arrossire.
Si decise di mangiare a base di pesce e di conseguenza bere con del buon vino bianco, il ragazzo ci sta servendo proprio come aveva previsto mio marito, ci stava dando tutte le attenzioni possibili, addirittura quando vedeva i bicchieri vuoti, subito veniva a riempirceli, tanto che Fabio non sapendo della scena pomeridiana, disse a mio marito: “cavoli che servizio questa sera, niente a che vedere con ieri sera, eppure il cameriere è sempre lui”, mio marito facendo finta di niente, gli rispose: “probabilmente il proprietario gli avrà fatto qualche osservazione, vai tu a sapere”. Continuammo a mangiare, il ragazzo non aveva che occhi per me, probabilmente vedendomi vestita come nel pomeriggio si immaginava giustamente che ero ancora senza slip, infatti quando veniva a versare da bere o a sparecchiare, i suoi occhi cadevano sempre sulle mie gambe. Durante la cena avevo anche bevuto qualche bicchiere di vino, quindi i miei freni inibitori cominciavano ad allentarsi, poi eccitata per Fabio e il pensiero della cioccolata pomeridiana, decisi così di giocarci un po’.
Decisi ad un certo punto di alzarmi per andare in bagno, ormai nel locale eravamo rimasti solo noi tre, fingendo di non sapere dov’era chiesi al ragazzo se poteva indicarmelo, lui subito servizievole come mi aspettavo, decise di accompagnarmi; entrai in bagno lasciando la porta semiaperta, e vedendo che si era posizionato in modo di poter vedere cosa facessi, mi tirai su un la gonna dell’abito fingendo di sistemarmi le calze autoreggenti, vedevo proprio bene che spiava quindi cercai di essere sempre più spudorata, mentre tiravo su le calze alzavo proprio bene la gonna piegandomi anche un po’ in avanti in modo che vedesse bene che ero ancora senza slip. Io ero girata di schiena ma dallo specchio lo vedevo benissimo, si era anche avvicinato un po’ di più per vedere meglio, quindi finsi di vedere una macchia sul vestito sulla gonna così che la alzai per guardare meglio e mi girai fingendo di cercare meglio la luce, lui era li imbambolato che guardava, non ebbe nemmeno la forza di fingere di fare qualcosa, io lo guardai e gli sorrisi, a questo sorriso si prese coraggio si avvicinò ancora di più alla porta e mi chiese se c’era qualche problema, gli dissi: “no, mi sembrava una macchia, ma è solo un po’ di acqua” quindi uscii dal bagno e tornai a sedermi con i miei due cavalieri, io ero sempre vicino a Fabio, ma l’eccitazione stava nuovamente prendendo il sopravvento, solo l’idea dello spettacolino al ragazzo mi stava tornando quella strana voglia, la mia passera era già bagnata di nuovo. Ordinammo il dolce, ma mentre aspettavamo che ce lo portasse, troppo eccitata presi la mano di Fabio e me la misi in mezzo alle gambe, rimase un attimo spiazzato ma non la tolse da lì, solo quando vide che stava arrivando il cameriere con i dolci tentò di toglierla, ma io gliela bloccai. Il ragazzo notò dov’era la mano di Fabio, infatti mi guardò sorpreso, forse perché non si aspettava certo una cosa del genere davanti a mio marito che faceva finta di non vedere. Quella mano non riuscì a rimanere ferma molto, piano piano cominciava a muovere le dita accarezzandomela, fortuna nel locale non c’era più nessuno, perché cominciavo a sentire sempre di più piacere, Fabio inoltre sentiva che ce l’avevo già bagnata un’altra volta. Non c’era niente da fare, non mi era ancora passata quella fiammata prima di cena, e mi era tornata quella voglia di sentirmi abbracciata e baciata da Fabio, guardai mio marito e glielo feci capire e gli strizzai l’occhio. Appena finito il dolce, sussurrai a Fabio di andare in bagno e che lo avrei seguito, aveva voglia ancora di lui, ma guardò prima mio marito che gli fece capire di non preoccuparsi, poi si alzò e andò dritto al bagno, aspettai un attimo poi dissi a mio marito di comandare i caffè, mi alzai e andai diritta in bagno, entrai decisa lasciando la porta leggermente aperta misi di nuovo le braccia al collo a Fabio e cominciai a baciarlo con intenso piacere con quel favoloso intrecciarsi di lingue. Dopo un attimo notai che fuori c’era di nuovo il ragazzo che spiava, Fabio non se ne era accorto, era troppo concentrato a baciarmi; io eccitata dal bacio intenso di Fabio e dal ragazzo che spiava, mi lasciai andare completamente, quindi presi una mano di Fabio e gliela feci mettere sotto la gonna da dietro in modo di accarezzarmi i glutei, logicamente nella foga di accarezzarmi mi tirò su la gonna fino alla vita, le sue mani ormai mi toccavano davanti e dietro, la gonna era come se non ci fosse più, più mi toccava e accarezzava, più lo baciavo intensamente; il ragazzo era sempre li che guardava eccitato, ormai anche Fabio si era lasciato andare e mi stava facendo un gran ditalino, mi sentiva bagnatissima e piena di eccitazione, poi quando guardavo se il ragazzo era sempre li e mi rendevo conto che vedeva tutto, più mi eccitavo.
Ad un certo punto sentii il barista che gridò: “I caffè..” il ragazzo sparì segno che era andato a portare i caffè al tavolo, ma decisi di continuare, misi il piede su uno sgabello che c’era li, e pregai Fabio di abbassarsi e leccarmela, infatti si abbassò leccandomi bene il clitoride continuando con quelle due dita dentro la passera, ricomparve il ragazzo, ma questa volta dalla posizione in cui mi ero messa lo vedevo ancora meglio mentre ci osservava, e la mia eccitazione aumentava ancora di più, cominciai anche ad avere degli spunti di gemito, ma dovevo trattenermi. Fabio dava le spalle al ragazzo quindi non lo vedeva, ma io avendo lo sguardo fisso verso di lui, si accorse che lo avevo visto, prima ebbe lo spunto di nascondersi, ma poi invece si avvicinò ancora di più, io ero ormai nel pieno di un orgasmo, non riuscivo certo a fermare Fabio che ci metteva tutto il suo impegno e il ragazzo che guardava era ormai vicinissimo quasi da potermi toccare, io stavo godendo e guardavo il ragazzo dritto negli occhi sorridendo. Tutto questo mi fece avere un altro impressionante orgasmo, poi tirai su Fabio gli rimisi le braccia al collo e lo ribaciai, tirandomi giù la gonna dell’abito, poi dissi a Fabio: “sarà meglio che andiamo a bere il caffè, ormai sarà già freddo, prima vai tu che poi ti seguo”, il ragazzo capì che ormai avevo smesso, quindi si spostò poco più in là per non farsi notare da Fabio. Quando Fabio uscì tranquillo a bere il caffè, il ragazzo avendo visto che non lo avevo seguito si avvicinò di nuovo alla porta del bagno a guardarmi, mentre mi sistemavo un po’, a questo punto avendo fatto trenta decisi di fare trentuno, ormai i miei freni inibitori se ne erano andati del tutto e l’eccitazione era sempre al massimo e come mi aveva detto Franco, “Cogli l’attimo”, quindi mi presi un po’ di forza e feci segno al ragazzo di entrare, lui un po’ titubante entrò lentamente, poi senza dire niente lo tirai nel bagno delle femmine, presi una sua mano e me la portai in mezzo alle gambe, facendogli sentire il bagnato dei miei umori, gliela feci muovere un attimo avanti e indietro, quello per me fu un sussulto, cavoli anche lui era riuscito a toccarmela, ma solo toccarla, poi gli abbassai la lampo, glielo tirai fuori e grande sorpresa una cosa veramente impressionane bello grosso e duro, lo presi in mano per masturbaglielo, ma era talmente eccitato che non riuscì a resistere e venne subito, quindi gli dissi: “devo andare altrimenti sospettano” mi lavai le mani e uscii subito, arrivai al tavolo e gli dissi: “cavoli, mi scappava una pisciata, che non finivo più”, mio marito rise e rispose: “e ti credo con tutto il vino e quello che ti sei bevuta è normale”, bevvi il caffè e subito ci alzammo per andarcene, Franco aveva già pagato il conto. Uscendo mi feci dare il soprabito dal ragazzo, che in un attimo mentre mio marito e Fabio stavano già uscendo, mi disse sottovoce: “Grazie signora lei è proprio fantastica, è la prima volta che spiavo una coppia, e mai mi sarei aspettato una cosa del genere, ho ancora la mano profumata della sua topa, e mi sa che questa notte me la sognerò per tutta la notte” poi mi salutò.
Appena usciti, io ancora stimolata dalle situazioni della giornata e della serata e con l’aiuto di qualche bicchierino di vino, non ero proprio più me stessa, e l’ultima visione mi aveva rifatto venire quella certa voglia di sentirmi penetrata, inoltre io nel bagno avevo goduto ma Fabio no, e poi nemmeno mio marito non potevo certo trascurarlo era solo grazie a lui che potevo provare tutte queste emozioni; salimmo in auto e come deciso ci dirigemmo verso Monaco. Io seduta dietro mi sentivo un po’ sola, quindi mi misi a sedere in mezzo e mi avvicinai a loro due, abbracciandoli entrambi. Ma il viaggio non durò molto, nessuno dei tre riusciva più a resistere, tutti avevamo ancora qualcosa da provare, quindi mio marito si diresse in un parcheggio abbastanza appartato in periferia di Menton, quindi parcheggiò. Non gli diedi proprio respiro, appena spense l’auto, abbassai il sedile di mio marito, che ha quei ribaltabili a leva che tiri e va giù, e mi misi subito a baciarlo, volevo un po’ rifarmi con lui, infatti gli slacciai subito i pantaloni glielo tirai fuori, e subito me lo presi in bocca; con una mano glielo tenevo masturbandoglielo lentamente mentre lo succhiavo, mentre con l’altra mano gli accarezzavo il torace, Fabio nel frattempo allungò solo una mano accarezzandomi una gamba fino al silicone dell’autoreggente e poi scendere fino al ginocchio, si stava limitando solo a quello, ma ero talmente eccitata che decisi di mettermi con la passera sopra mio marito in una sorta di 69; in quella posizione mio marito me la leccava con ingordigia infilandomi anche due dita, mentre io glielo leccavo e baciavo, in quel momento avevo voglia di godere con lui, l’avevo finora trascurato e mi mancava il suo tocco, la sua lingua dolce e leggera sulla mia passera. L’abito era un po’ d’impiccio sull’auto, quindi pregai Fabio di aiutarmi a toglierlo senza dovermi fermare, quindi mentre me lo sfilava, più mi sentivo nuda più aumentava la mia eccitazione e l’euforia saliva sempre di più. Mio marito si stava godendo un momento, lui solo con me, anche se c’era Fabio che in sostanza stava solo guardando, anch’io volevo godermi un momento solo con mio marito, proprio come se fossimo soli. Mi fece avere un fantastico orgasmo, grazie al suo sensibile tocco di lingua e quelle due dita che mi stantuffavano dentro, decisi così di montargli a cavallo, fu un attimo faticoso, ma così in auto era semplicemente fantastico, mi posizionai con la mia passera sul suo marmoreo cazzo e me lo infilai sempre lentamente, volevo godermi quell’entrata a lungo, cominciando poi a muovermi sempre di più, Fabio ormai aveva capito la situazione, quindi decise di starsene tranquillo, guardando e masturbandosi lentamente. Stavo di nuovo godendo, mio marito mi stava facendo godere di gusto, con le mani mi stringeva i seni e si aiutava di bacino a farmi tenere quel ritmo, me lo sentivo proprio dentro muoversi, mentre a volte a fatica cercava di arrivare a baciarmi i seni, ma ormai ero al culmine di un nuovo e violento orgasmo, quindi mi abbassai verso di lui per baciarlo mentre quell’orgasmo mi stava facendo impazzire, lui stava resistendo, stranamente non era pronto a godere, quindi cominciai sotto effetto dell’orgasmo ad aumentare il ritmo, volevo vederlo godere assieme a me, infatti visto il mio lungo orgasmo riuscii a portarlo al culmine, quindi proprio al momento giusto mi spinse da parte per godere, se non c’era Fabio avrebbe continuato senza spingermi via, (tanto prendevo la pillola), ma sapeva che volevo godermi in pieno la serata. Da quella spinta, mi ritrovai logicamente in braccio a Fabio.
Ora volevo godermi di nuovo Fabio, che non prendeva l’iniziativa, forse credeva che mi sarei fermata perchè con lui ci avevo già pensato nel bagno del ristorante, ma in quel caso io avevo goduto, ma lui no. Quindi gli proposi di salire dietro, avevo ancora voglia di sentirmi leccare tra le gambe, infatti salii dietro anch’io dopo aver alzato il ribaltabile di mio marito appoggiandomi alla portiera posteriore, ormai aveva capito cosa desideravo ancora, quindi decise di perdersi di nuovo con la sua lingua proprio sulle mie labbra ancora umide degli umori del mio ultimo orgasmo, si mise proprio d’impegno, oltre dare delle belle linguate infilava anche la lingua dentro la mia passera, sentivo che era ispirato e che anche questa volta voleva farmi impazzire, infatti infilò anche due dita facendomele sentire bene contro le pareti interne della passera, poi cominciai a sentire un altro dito che mi stuzzicava il buchino dietro, muovendolo in senso rotatorio stimolandomi sempre di più, finchè avendo anche il dietro ben lubrificato dai miei umori lo infilò, facendomi scoppiare in un urlo di goduria, fu una sensazione talmente stupenda che lo pregai di non fermarsi, e continuare a penetrarmi quei buchi con quelle fantastiche dita, sentivo un tutt’uno dentro, le pareti della passera e del dietro era quasi come se non ci fossero, le sue dita sembrava si toccassero. Fui invasa da una grande vampata di calore e goduria, urlavo e gemevo in maniera quasi vergognosa, stavo godendo come una pazza, il suo intento stava funzionando. Mio marito cominciò a questo punto a baciarmi, anche lui molto intensamente, ero pervasa di piacere ma non potevo continuare così, volevo sentirmi penetrata da qualcosa di più grosso, quindi senza muovermi da quella posizione pregai Fabio di infilarmi quel suo cazzo che era diventato come il marmo, ma prima di togliere le dita lo avvicinò alla passera, quasi a volerlo infilare senza toglierle, ma sfilò le dita e infilò dentro quel cazzo duro ed enorme, lo spinse dentro con decisione cominciando a spingere e ritrarsi sempre più velocemente, stava proprio facendomi vedere i fuochi d’artificio, ero proprio invasa di piacere e continuavo a pregarlo di continuare a spingere sempre di più, fu un altro orgasmo interminabile, lui aumentava sempre di più il ritmo e spingendo sempre al massimo per farmelo sentire tutto, con le mani stringevo Fabio sulla schiena tirandolo verso di me ogni volta che spingeva, sprofondando le unghie nella sua pelle, finchè anche lui arrivò a godere, quindi lo tolse di scatto venendo con tutto il suo sperma addosso a me, un venire infinito, era un continuo spruzzarmi sperma addosso.
Alla fine si sedette stravolto sul sedile, era sfinito e non era l’unico, io rimasi per un bel po’ ferma nella posizione in cui mi trovavo, nemmeno più la forza di spalmarmi il suo sperma sul mio corpo, era stato sicuramente un finale con i fuochi d’artificio.
Dopo un bel rilassamento, cominciai a ripulirmi del suo sperma, e rivolgendomi a Fabio gli dissi: “mai avrei pensato di arrivare a questo punto, non ho mai goduto così tanto e specialmente in modo così superlativo, ho sempre scherzato con te e ti ho spesso provocato, senza pensare di arrivare a questo, ma solo immaginandolo e sognandolo, ma la realtà ha superato l’immaginazione”, Fabio che ormai si era già sistemato, mi rispose: ”cara mia Patty sei tu che mi hai fatto sballare, mai avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere, anche perché queste situazioni si vedono solo in certi film e su certe riviste, quindi per molti rimane solo nell’immaginario, ma tu sei riuscita a farmi provare nella realtà un’emozione indimenticabile e sicuramente irripetibile….” si fermò un attimo, sorrise e continuò: “… comunque se dovessi avere ancora problemi elettrici, ricordati di chiamarmi, si sa mai” e si fece una bella risata. Mio marito stranamente non disse niente, ma dal suo sguardo lo vidi soddisfatto e piacevolmente sorridente. Quindi ormai rivestita, avviò l’auto e ce ne tornammo a casa, parcheggiammo e Fabio salì sulla sua auto, poi prima di partire tirò giù il finestrino e disse: “ragazzi, mi raccomando fatevi sentire, mi dispiacerebbe che per questa avventura si interrompesse l’amicizia, logicamente senza un secondo fine, l’amicizia rimane amicizia”, a questo rispose mio marito, “stai tranquillo, quello che è successo tra noi è successo e basta, ma l’amicizia non si tocca, e se dovesse capitare ancora, bene, ma se non dovesse più succedere niente, amici sempre ugualmente”. Io non dissi niente, condividevo tutte le loro parole, quindi prima che se ne andasse, mi avvicinai e gli diedi ancora un bacio sulla bocca, quindi avviò l’auto e se ne andò.
Dopo tanti anni siamo ancora amici, anche se non ci capitò più un’occasione per ripetere una serata come quella che ho appena raccontato, è rimasta una vera amicizia.
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