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Problemi Elettrici a Casa: Il seguito


di PattyeFranco
11.03.2017    |    15.916    |    7 9.7
"Mi dovrei ripetere nel descrivere le varie leccate di passera e le loro dita a penetrarmi, i baci, i seni piacevolmente palpeggiati e succhiati, i loro..."
Ebbene si, dopo quella speciale giornata e dopo la cena, ce ne tornammo decisamente a casa, la stanchezza la stava facendo da padrona, nonostante che l'avere Fabio ed Enio per casa, certi impulsi e certi stimoli sono sempre presenti.
Fabio tranquillo come sempre, Enio sempre preso dalle paure, ma anche da forte eccitazione, Io ancora stimolata dai pensieri e Franco stanco per la sua giornata, ci ritrovammo ad andare a letto. Naturalmente a letto raccontai a Franco di ciò che era accaduto nella giornata, gli raccontai delle paure di Enio, della spontaneità di Fabio e del piacere provato nonostante la sua assenza. Dopo questo mio raccontargli, la sua risposta fu: “Cavoli immaginavo chissà quali scenari, sicuramente di più, ma sono comunque felice per te, che riesci come sempre a soddisfare i tuoi piaceri e desideri. Certo che se Enio non ha ancora capito, che io so ed immagino, chissà per quale cornuto mi sta prendendo”, a questo gli risposi: “Non credo, quando sei rientrato, hai visto quanto imbarazzo in lui, inoltre l'ho sentito dire a Fabio, quanto non meriti tutto questo, vista la tua amicizia e la tua ospitalità”.
Ma Franco sempre pronto a stimolare le situazioni e questa volta a giocare sul fatto che Enio non sapeva, continuò con il raccontarmi i vari scenari che si era immaginato, instaurando in me, quasi involontariamente, nuovi stimoli, nuove voglie, la voglia di assaporare ancora forti momenti di piacere. Fu proprio durante questo parlarci che scattò un certo pensiero, specialmente nei confronti di Enio, mi faceva quasi tenerezza nel vederlo così preoccupato e dispiaciuto, ma mi ispirava. In quel pomeriggio avevo un po' imparato a conoscere il suo mondo erotico e sessuale, i suoi piaceri, tanto che a me e a Franco venne lo stesso pensiero, nonostante la stanchezza mi prese lo stimolo di andare nella camera da Fabio ed Enio e dare a loro una buonanotte speciale, breve ma sicuramente ad effetto.
Franco sorridendo disse: “Dai che poi domani abbiamo ancora una giornata lunga, loro hanno ancora da finire e io devo tornare al lavoro di ieri, sperando che questa volta al ritorno non trovi altri ingorghi, anch'io avrei piacere di partecipare”, così che mi alzai, mi tolsi mutandine e reggiseno, chiusi bene la vestaglia e mi recai diretta in camera degli ospiti, sperando che fossero ancora svegli. Entrai diretta nella camera, Franco si fermò al semibuio del corridoio, in camera loro c'era la luce di una Abat-jour accesa, quindi potevo vedere bene entrambi, Enio era completamente sveglio con gli occhi fissi al soffitto, preso da chissà quali pensieri, mentre Fabio era girato e forse stava già dormendo. Enio nel vedermi scattò subito a sedersi sul letto dicendomi: “ciao, ma che fai in giro ancora?” e io tranquilla, andandomi a sedere sul bordo del letto, lasciando che la vestaglia si aprisse gli risposi: “sono venuta per darvi la buonanotte e vedere se avevate bisogno di qualcosa, vedo che non dormi ancora”, quindi lui quasi balbettando rispose: “purtroppo continuo a pensare ad oggi, e nonostante la cosa mi eccita ancora e molto, mi dispiace per tuo marito, sei stata semplicemente speciale, così che mi ritrovo ancora eccitato e puoi immaginare con quale turbamento”.
A questa sua affermazione, non potei evitare di allungare la mano sotto le coperte e tastare la durezza del suo pene, effettivamente era ancora sul rigido attenti, poi spostai le coperte, gli abbassai gli slip facendolo scattare fuori come una molla. Beh, giusto giusto per dargli un vera buonanotte e come si doveva, ma Enio subito mi fermò: “No dai, tuo marito è appena di la, potrebbe benissimo accorgersi, cavoli se arriva chissà che casino che ne esce” lo disse veramente preoccupato, ma lo rassicurai: “Tranquillo quando dorme ed è stanco, nemmeno le bombe lo svegliano”, così avendo già iniziato ad accarezzarglielo dolcemente con una mano, mi abbassai ed iniziai a percorrere con la lingua il suo pene per tutta la sua lunghezza. Un dolce leccare, lentamente scesi fino ai testicoli, toccando e leccando proprio il perineo, per poi risalire fino al glande. Lo leccavo e mi aiutavo con le mani a stuzzicare i suoi testicoli e dintorni, rendendomi conto quanto questo lo stava portando alle stelle, poi dopo un bel leccare quel dolce gelato, me lo affondai decisamente nella bocca e con decisione iniziai a scorrerlo fino al mio limite possibile, non ci volle molto a portalo a godere, era troppo eccitato, così che appena sentii le forti vibrazioni del suo pene mi scostai con la bocca e continuai con la mano, fino a farlo letteralmente esplodere, fu una fontana in tutti i sensi. A questo punto mi girai verso Fabio, accorgendomi che anche lui era sveglio e naturalmente si stava masturbando, guardandomi mentre mi gustavo il gelato di Enio, così che subito mi desse: “E al mio gelato, non dai la buonanotte?” quindi mi alzai da un letto per mettermi sull'altro, ed iniziai a gustarmi anche questo gelato, purtroppo era troppo eccitato, forse era già un po' che si stava masturbando osservandomi, così che esplose quasi subito. Non fu certo un problema, anzi potevo tornare a letto a dormire abbracciata a Franco.
Non era da me soddisfare un uomo senza che anch'io fossi soddisfatta dallo stesso, ma era una serata particolare, piena di strane emozioni.
Così che me ne tornai di la e naturalmente con Franco mi presi la mia parte di soddisfazione, ciò che non aveva potuto darmi nel pomeriggio.
Il giorno dopo, nuovamente dedicato ai lavori, al mattino Franco a dare una mano ai due e il pomeriggio di nuovo sola con loro. Tutta la mattinata fu per Franco occasione per stuzzicarmi, eccitarmi e naturalmente provocarmi. Più di qualche volta mi ritrovai vicina al lasciarmi andare a tutto, ma lui riusciva continuamente a frenarmi, aumentando in me l'eccitazione. Anche durante il pranzo, fu occasione per aumentare quell'eccitazione che già non aveva più bisogno di essere stimolata. Diciamo che già a metà mattinata, mi aveva chiesto di non mettere le mutandine e mettermi le autoreggenti, cosa che feci solo in parte, quella di mettermi le autoreggenti, instaurando in me quello spirito alla provocazione, ma senza esagerare almeno all'inizio.
A tavola presi occasione per giocare e provocare maggiormente, cominciando con Franco ed Enio. Quasi a fine pasto, tra discorsi seri, battute e doppi sensi decisi di togliermi le mutandine proprio li, a tavola. Franco si accorse subito di ciò che stavo facendo, me le sfilai lentamente, poi una volta arrivate a terra, le spinsi direttamente ai piedi di Enio.
Non si accorse subito della cosa, fu solo dopo una battuta di Fabio, che gettandogli il tovagliolo addosso in modo che cadesse proprio al suo fianco, Enio tanto servizievole si abbassò per raccoglierlo, trovandosi nello stesso tempo anche le mutandine li vicino. Raccolse solo il tovagliolo in quel frangente, rialzandosi però, abbastanza sorpreso ed imbarazzato, ma poi facendo cadere quasi subito una posata, si abbassò per raccogliere anche le mutandine e naturalmente dare un'occhiata verso le mie gambe, che naturalmente erano messe al belvedere.
Mi stavo letteralmente galvanizzando, quel gioco stava diventando parecchio elettrizzante ed invitante. Franco si era accorto degli slip, ma finse di niente, Fabio se ne accorse solo quando vide Enio raccoglierli, nascondendoli dapprima sotto la gamba e poi in tasca. Che dire? Il continuo trastullarsi di Franco a stimolare certi giochi e pensieri, aveva dato i suoi frutti. Quella situazione aveva instaurato in me un nuovo pruriginoso desiderio di piacere, purtroppo sapendo che i giochi sarebbero continuati anche dopo che Franco fosse uscito.
Anche se eccitata ed intrigata, alla fine dovetti alzarmi per fare i caffè, perchè Franco doveva proprio andare. Gli feci capire di seguirmi, avevo dentro di me una fiamma che stava diventando un incendio sicuro, infatti non appena arrivò dietro di me, non potei evitare di saltargli al collo e baciarlo, prendendo una sua mano e portarla direttamente alla mia passera, ero fuori di me, il desiderio mi aveva letteralmente infiammata.
Strabiliante quella mano sulla mia passera già completamente bagnata, ma purtroppo fu solo una toccata e fuga, lui doveva proprio andare, non poteva assolutamente tardare o disertare l'impegno.
Infatti il tempo di bere il caffè e avviarsi, lo accompagnai fino al portone e approfittai di nuovo per baciarlo intensamente e farmi toccare nuovamente, poi prima di uscire, gridò dalle scale: “Fabio, credo che quella presa ha bisogno ancora di una sistemata, ho l'impressione che si è nuovamente inumidita”, poi ridendo se ne andò.
Tornai di sopra e i due erano già al lavoro, e pensare che quasi me li aspettavo già belli nudi ad aspettare che arrivassi. Meglio, così avrei potuto calmare quei bollori che avevo dentro, sistemando tavola e cucina, ma purtroppo quella fregola dentro di me era sempre forte, anzi facendo i mestieri, le fantasie era sempre più insistenti..
Ma una volta finiti i mestieri, che avrei fatto? Mi sarei rimessa sul divano ed aspettare? Avrei provocato ancora Enio in qualche modo? Di una sola cosa era sicura, quella presa sarebbe stata risistemata, troppa umidità, ahahahahah!!!!!
Già l'essere senza mutandine aiutava la fantasia, ma la fantasia aiutava la realtà.
Infatti proprio mentre ero indaffarata nel lavare i piatti, immersa nei miei pensieri, ecco che arriva Fabio che mi chiede un bicchiere d'acqua, io mi avvicino al frigorifero, mi abbasso per prendere la bottiglia di acqua, ed ecco che la sua mano si infila sotto la gonna, diretta alla passera ed inizia ad accarezzarla. Subito fui assalita da brividi di caldo/freddo, ma per la verità erano brividi di piacere, poi mi fece girare, iniziando a baciarmi e ritornando con la mano sulla passera. Mi portò ad un stato di eccitazione che avrei mollato ogni lavoro in cucina, invece si fermò dicendomi: “Meglio che continuo il mio lavoro, altrimenti non finiamo nemmeno oggi” poi si allontana lasciandomi piena di eccitazione.
Ma che cavolo, anche lui come mio marito mi lascia piena di desiderio, ma non è possibile, mi vogliono far impazzire, non mi restò altro che continuare le mie faccende domestiche.
Sempre piena di quel desiderio, continuo a immaginare, fantasticare e proseguire i miei lavori, mi reco in bagno per dare una piccola sistemata anche a quello, visto il casino che avevano lasciato nel sistemare i fili. Entro in bagno, mi metto a pulire la vasca, quando improvvisamente mi vedo entrare Enio con decisione che si sta tirando fuori il suo passero, penso: “oooh!!! Dolce meraviglia”, poi di scatto si ferma, mi guarda e dice: “Opssss!!! scusa credevo fossi ancora in cucina, dovevo fare pipì”, credevo si girasse e se ne andasse, invece mi si avvicina con il suo passero già bello sodo, mi prende la testa tra le mani ed inizia a baciarmi, allungando poi la mano sulla passera iniziando ad accarezzarmela, fino ad infilarmi un dito. Naturale che a quel punto mi lascio andare, così che mi prendo in mano il suo passero, mentre lui mi bacia e mi stimola la passera a dovere facendomi salire altri calori. Sono li che già comincio ad ansimare per il piacere che sento Fabio che lo chiama: “hai finito con questa pisciata? Dai che mi devi dare una mano con questi fili.”, così anche lui si interrompe e mi dice: “Scusa ma quando il capo chiama bisogna andare” e se ne va.
Ma è una congiura, non si può lasciarmi nuovamente piena di eccitazione e piacere, resto così piena di delusione. Ma che fare? Continuo i miei lavori cercando di sbollire quella forte eccitazione una alla forte delusione. Quando ormai delusa e rassegnata, sembro aver messo l'anima in pace, ecco che torna Enio in bagno, si toglie le mie mutandine dalla tasca e me le porge, dicendomi: “ma tu sei pazza, te le togli a tavola davanti a tuo marito? Se si fosse accorto immagini il casino? “ mi riprendo le mutandine e quasi inebetita per il gesto e piena di sconforto faccio per infilarmele. Ma ecco che lui subito mi blocca e mi dice: “ma che fai? Prima te le togli e ora te le infili? Che sia mai!” poi si avvicina, si mette in ginocchio, prende le mutandine che ormai avevo già portato alle ginocchia e me le sfila di nuovo, poi non contento, mi alza la gonna e avvicinandosi alla passera, comincia a baciarla, accarezzarla, sfiorarmi le labbra con le dita, portandomi di nuovo all'eccitazione ad un nuovo sommo piacere, ma con la paura di una nuova interruzione. Comincio cosi ad accarezzarlo sulla testa, sfiorando i suoi cappelli, ma pronta a bloccarlo al primo gesto di fermarsi ed andarsene di nuovo, ero talmente fuori di me dal desiderio che non potevo permettermi di lasciarlo andare. Questa volta si stava ampiamente impegnando, i miei ansimi erano già forti, il piacere era nuovamente altissimo e lui questa volta imperterrito continuava. La lingua sul clitoride era estasiante, le due dita che si erano infilate erano francamente superbe, ero pronta ad esplodere, troppe volte ero stata interrotta sul più bello, come non arrivare subito a trarne beneficio?
Infatti esplosi in un stupefacente orgasmo, è proprio in quel momento che arrivò anche Fabio sentendomi gemere, subito si avvicinò baciandomi, un suo bacio passionale nel bel mezzo di questo orgasmo ci voleva proprio.
Finalmente questa volta non ero stata abbandonata sul più bello, anzi era arrivato anche l'aiuto. Mi stavo nuovamente illudendo, perchè ora che mi aspettavo il seguito, Fabio dopo questo speciale orgasmo, si interruppe e disse: “mi dispiace Patty, ma non possiamo continuare in questo modo, è meglio che finiamo prima i lavori, così poi non ci pensiamo più, inoltre cosi facendo non concludiamo niente da nessuna parte, ti renderai conto da sola quanto è complicato lavorare con continue interruzioni”, il suo ragionamento non era certo sbagliato, però veramente incavolata gli risposi: “Ma porca miseria, mi portate all'eccitazione, all'esaltazione del desiderio e poi vi fermate, non si può nemmeno così”, pur rendendomi conto che per una ragione non aveva tutti i torti.
Loro ricominciarono i loro lavori mentre io continuai con i miei, tanto dispiaciuta quanto delusa, mi ero fatta troppe aspettative e troppi pensieri.
Mi stavo facendo il pensiero di uscire ed andarmene a fare un giro, per non incorrere ad un altro giro a vuoto, e poter smaltire la rabbia e la delusione.
Comunque loro stavano lavorando con vera decisione, si vedeva la voglia di concludere il più presto possibile, rifiutarono anche il caffè e la cioccolata che gli avevo offerto, forse proprio con l'intenzione di finire in fretta.
Poi invece del giretto, optai per farmi una doccia o un bagno, visto che in bagno loro avevano già terminato e io ripulito, fuori faceva troppo freddo, invece un bel bagno a volte è molto più rilassante
Presi il mio accappatoio ed entrai in bagno, mi spogliai e mi misi sotto la doccia, poi riempii la vasca, che era un tutt'uno con la doccia, sdraiandomi e coprendomi totalmente con la schiuma, proprio una bagno rilassante. Sentivo di là un gran trambusto, sentivo Enio e Fabio parlottare, ma senza capire una parola, ma poco contava, volevo esclusivamente rilassarmi.
In quella vasca mi stavo realmente rilassando, chiusi gli occhi immersa a mille pensieri, ma nonostante tutto l'eccitazione non mi era certo passata, anche immersa nella vasca immaginavo di tutto, poi ad un tratto il silenzio.
Ma che succede? Perchè questo silenzio? Ma ecco che l'arcano si spiega subito, si apre la porta del bagno e me li vedo avanzare entrambi completamente nudi, con tanto di membri sull'attenti. Che spettacolo stupefacente, ma sarà vero o sto sognando?
Fabio visto il mio stupore ridendo dice: “I lavori sono quasi finiti, resta solo da sistemare l'ultima presa, che oggi ho notato si è inumidita un po' troppo”, poi si avvicina ed inizia a baciarmi. Mi aspettavo di tutto, ma questo proprio no, dopo questo bacio, mi presi subito di iniziativa e restando seduta nella vasca, mi presi ad assaggiarmi i due membri, me li trovavo proprio li davanti agli occhi, uno spettacolo.
Ma prima li avvisai: “Giuro che se mi piantate un'altra volta sul più bello, vi faccio cambiare sesso”, Fabio mi rispose: “Tranquilla il dovere è finito ora il piacere....”.
Convinta dalle sue parole, mi presi tra le mani i loro membri, poi iniziai a saggiarmeli alternandomi con l'uno e l'altro, questa volta non li avrei lasciati scappare, nemmeno cadesse il mondo. Li leccavo, li scorrevo tra le labbra con passionale piacere, con le mani andavo anche a stuzzicargli i testicoli. Enio estasiato, andò a baciarmi ed accarezzarmi i seni, appena visibili sopra il livello dell'acqua. Fabio che era in piedi mi sussurrò: “Patty sei uno spettacolo in questa vasca, non immagini quanto”.
Enio nel frattempo, fingendo di scivolare, finì anche lui nella vasca, sdraiandosi su di me e venire a baciarmi con passione, sentendo inoltre il suo membro eccitato che spingeva sul mio ventre, mentre con una mano mi stuzzicava la passera.
Fabio restò per un attimo solo a guardarci, perchè Enio si era preso possesso del mio corpo, ma lo stava facendo in modo veramente superbo, oltre al baciarmi, mi accarezzava il seno e mi stava massaggiando la passera immersa nell'acqua, un immenso piacere per entrambi, anche Fabio mi fece notare quanto era fantastico quello spettacolo.
Nella concitazione si tolse anche il tappo della vasca, facendo scendere lentamente il livello dell'acqua, mostrando sempre di più i nostri corpi specialmente il mio che prima era proprio immerso.
Io ero già in viaggio nel mondo estasiato del piacere, Enio mi stava proprio facendo godere, con il suo baciarmi passionale e le sue dita infilate nella passera che si muovevano con piacevole energia.
Mi contorcevo in quella vasca in modo veramente esagerato, osservavo di tanto in tanto Fabio che ci guardava masturbandosi lentamente. Sinceramente aspettavo che anche lui si avvicinasse e facesse parte dei miei piaceri.
Non appena Enio si abbassò andando a baciare e succhiare i miei seni, Fabio tornò a baciarmi e fu un momento cruciale per farmi esplodere in un orgasmo, aspettavo solo il suo bacio intenso, il suo baciare mi è sempre stato di enorme piacere.
Non so per quanto rimasi in quella vasca, ma sinceramente doveva essere una cosa spettacolare vedere con quale intensità ci stavamo godendo questi momenti.
Fu poi Fabio che fece spostare Enio, ora voleva godere lui della mia passera, infatti iniziò a baciarmela per poi passare dei deliziosi colpetti di lingua sul clitoride, accarezzandomi lungo le gambe, era particolarmente galvanizzato da questa cosa nella vasca, ma naturalmente lui stava inebriando anche me. Enio in un primo momento si limitò a baciarmi e palpeggiarmi i seni, quasi a strizzarli come fossero spugne, poi stuzzicandomi i capezzoli duri. A questo punto decisi di prendere in considerazione di gustarmi ancora il suo gelato. Fabio era troppo eccitato e mi stava facendo impazzire nel migliore dei modi, oltre che infilarmi due dita nella passera e muoverli in tutti i modi possibili, con un terzo dito andò a stuzzicarmi l'ano, sfiorandolo senza penetrarmi. Mi stava facendo impazzire, sentivo sempre di più la voglia di sentirlo entrare anche lì. Io sempre a contorcermi e gemere per il piacere che stavo provando, con Enio continuavo ad alternarmi dal gustare il suo membro e al baciarlo con energia.
Ma ecco che finalmente, sento il dito di Fabio penetrarmi dietro con decisione, facendomi scoppiare in un urlo di piacere. Ma proprio in quel momento la sorpresa più forte, vedere che dietro ad Enio c'era Franco nudo, che ci osservava sorridente ed eccitato. Fabio lo aveva sicuramente visto già prima, forse appena prima di penetrarmi con quel dito dietro; Franco sicuramente si era già gustato un po' dello spettacolo, prima di presentarsi. Nel vederlo pure lui così nudo, smisi decisamente di baciare Enio, che non si era ancora accorto. Fu per me un vero piacere vederlo, quindi gli feci cenno di venirmi a baciare, con gli occhi stralunati per il piacere che stavo provando. Fu cosi che anche Enio si accorse di lui, restando per un attimo allibito e sorpreso, ma nel vedere Franco così sorridente e piacevolmente intento a voler partecipare senza dire parola, si rassicurò da tutte le sue paure e dall'angoscia sul suo rientro improvviso.
Ora la vasca stava diventando un pochino scomoda per tutti, sinceramente nonostante tutto il piacere che stavo provando, mi resi conto di quanto scomoda stava diventando, così che con un sospiro e un filo di voce, proposi di spostarci altrove. Ma prima, felice dell'arrivo di Franco, li feci appoggiare tutti e tre al muro, uscii dalla vasca e mettendomi accovacciata di fronte a loro, decisi di gustarmeli uno alla volta, ma doveva essere solo un assaggio, naturalmente iniziando da Franco.
Poi Franco mi prese in braccio e mi portò direttamente in camera buttandomi sul letto, dandomi poi una sculacciata, e ridendo mi disse: “ma volevi goderteli anche oggi senza di me?” ma io felice del suo arrivo, gli risposi semplicemente: “No, aspettavo solo che arrivassi, volevo anche te nei miei piaceri”, e mi buttai al suo collo baciandolo.
Ora che posso raccontare di più? E' facilmente immaginabile cosa successe su quel comodo letto, liberi di ogni movimento.
Mi dovrei ripetere nel descrivere le varie leccate di passera e le loro dita a penetrarmi, i baci, i seni piacevolmente palpeggiati e succhiati, i loro membri tra le mie labbra affondare nella mia bocca, un tutto e di più, ma il piacere maggiore fu quando mi ritrovai ad essere piacevolmente penetrata dai loro massicci e super eccitati membri. Il primo fu Fabio, che decise di mettersi sopra di me, e penetrami quasi nella classica per poi mettersi in ginocchio e aprirmi le gambe quasi al limite della spaccata, mentre Enio mi stuzzicava l'ano e Franco intento a baciarmi i seni. Fabio resistette per il tempo di portarmi all'orgasmo, poi esplose decisamente anche lui schizzando e godendo vivacemente con gemiti di piacere che quasi volevano sovrastare i miei. Fortuna riuscì a non schizzare addosso a me, perchè ora volevo che fosse Enio a continuare la penetrazione, Franco doveva essere l'ultimo a godere di me. Enio lasciandomi sdraiata, mi fece mettere su un fianco e sollevandomi una gamba, mi penetrò con estrema decisione, ma la fantasia in lui la stava facendo da padrona, mi penetrò in più posizioni, cercando quella che meglio mi avesse fatta esplodere in un nuovo ma forte e intenso orgasmo. Nella posizione conclusiva, lui era in piedi ed io aggrappata al suo collo che lo baciavo gemendo e contorcendomi all'inverosimile, ottenendo l'orgasmo che lui desiderava avessi, mi lasciò poi cadere sul letto al momento della sua esplosione di piacere, purtroppo non riuscì ad evitare di schizzarmi sul ventre e sul seno.
Cavoli, presi subito dei fazzoletti e mi ripulii velocemente, ora volevo godermi in tutto e per tutto mio marito.
Dopo tutto mio marito è sempre il mio preferito, è colui che amo, ed è colui che voglio che si gusti fino all'ultimo dei miei piaceri, infatti, ricominciai con lui con un bacio tremendamente vigoroso, poi sdraiandolo sul letto, andai a cavalcarlo, abbandonandomi sul suo pene, facendolo scivolare fino alla fine e poi dolcemente e passionalmente iniziai a muovermi, volevo fargli provare un piacere lungo e durevole, aumentavo o rallentavo secondo i momenti di maggior piacere, miei e suoi.
Durò molto a lungo, riuscii ad avere un orgasmo prima di lui. Dopo questo orgasmo, lasciai a lui il piacere di godere di me come meglio gradiva, infatti mi ritrovai sotto con le gambe sollevate e lui che pompava e pompava, fino ad esplodere. Si lasciò esplodere addosso a me senza problema, mi riempì del suo sperma ovunque, sul seno, sul ventre, e poi non contento, si premurò di spalmarmelo come una crema. Nel frattempo, Fabio ed Enio si erano messi a sedere guardandoci, ma estremamente soddisfatti e piacevolmente appagati di aver visto soddisfatte le mie, ma anche le loro aspettative.
Dopo un bel rilassamento sul letto ci rendemmo conto che l'ora si era fatta veramente tarda, naturalmente anche questa volta la cena doveva essere consumata fuori e garantisco che l'appetito non mancava, non avrei cucinato per nessun motivo al mondo, quindi dopo aver deciso il ristorante, subito a farci una doccia.
Nonostante tutto il piacere provato in questi due giorni, ero ancora eccitata dalle situazioni immaginabili e possibili. Il giorno dopo nel pomeriggio, loro sarebbero partiti per tornarsene a casa, quindi per tenere alto quel senso di eccitamento sia per me che per loro, decisi di vestirmi in modo ancora provocante, evitai le mutandine, mi infilai autoreggenti con bellissimo pizzo, dei tacchi super, ed un abito chiuso da semplici bottoni, consapevole di quanto questo avesse tenuto alto il loro stato di tensione psico/fisico e il loro desiderio sessuale.
La cena comunque al ristorante fu superlativa, naturalmente anche a spiegare ad Enio lo stato di rapporto che c'era e c'è tra me e Franco. Poi conseguentemente Enio e Fabio a riempirmi dei loro apprezzamenti, ma palpando in loro ancora un forte desiderio, un forte voglia di cogliere l'attimo, cogliere quella passione, quel piacere che solo tra certe persone si possono provare.
La cena si dilungò molto, ma poi fu il momento del ritorno a casa, dove naturalmente, ci togliemmo ancora qualche bizzarro capriccio. Poi buonanotte e arrivederci al giorno dopo, il giorno del loro ritorno a casa, ma con un arrivederci alla prossima, anche solo per una semplice cena.
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