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Un weekend di Carnevale


di PattyeFranco
19.02.2016    |    18.464    |    5 9.5
"Al mattino seguente, sveglia, colazione e subito per negozi e al mercato di Viareggio in cerca dei costumi..."
Periodo di Carnevale, fine settimana. Giovedì pomeriggio ci telefona un amico, Martino, che vorrebbe andare al carnevale di Viareggio.
Non verrebbe solo, porterebbe anche la moglie e un amico, dice che dovremmo già conoscerlo, ma il problema è trovare un albergo libero all'ultimo momento per tutti. L'idea è comunque invitante, finalmente un weekend in spensieratezza, dopo quest'ultimo periodo pieno di casini e impegni.
Ci incontriamo subito nella serata per riuscire a trovare un albergo con la possibilità di non dividere la compagnia.
Non è stato facile, ma dopo vari tentativi, troviamo due camere in un albergo proprio sul corso, una compagnia aveva appena disdetto a causa delle previsioni del tempo non molto convincenti. Il prezzo, un pochino più su di molti altri, ma non c'era altra scelta, quello c'era e quello bisognava prendere.
Martino telefona all'amico per chiedergli se era d'accordo, la risposta chiaramente positiva, nonostante le previsioni decidiamo di rischiare, quindi confermiamo l'albergo.
Si decide di partire con una sola auto e Martino si propone di prendere la sua, in 5 ci si sta più che comodi.
Venerdì Pomeriggio ci incontriamo e partenza. L'amico di Martino infatti lo conoscevamo già, Marcello, avevamo avuto occasione di trovarci una sera in pizzeria con tutta la compagnia, tipo giovanile e piacente
Il viaggio, comodo e piacevole, Franco si mette davanti con Martino, io mi ritrovo dietro con sua moglie e Marcello.
Il viaggio continua pacifico, finché noto che tra Marcello e Lucia ci scappavano delle piccole e furtive carezze sulle mani e sguardi a dir poco pieni di voglia e passione. Ma non era un problema per me, mi dispiaceva solo per Martino, che nonostante le sue debolezze e le sue strampalate avventure, meritava forse di sapere.
Comunque ad un autogrill, ci fermammo per scaricarci un po', sgranchire le gambe e berci un caffè, saremmo comunque arrivati a Viareggio giusto in tempo per la cena.
Martino proprio dentro l'autogrill si rende conto, di un certo mio imbarazzo, subito intuisce il motivo e mi fa una rivelazione in un primo momento sorprendente, ma subito tranquillizzante.
Sapeva che tra Marcello e Lucia c'era una piccola attrazione, dopo le sue rivelazioni alla moglie, il loro rapporto si era un po' aperto, avevano preso spunto dal rapporto tra me e Franco.
Bene così, ora ero molto più tranquilla. Il viaggio proseguì ed arrivammo a Viareggio, giusto secondo la tabella di marcia fatta da Franco.
Disposizioni in Camera, Marcello in camera con Martino e la moglie, io e Franco nell'altra camera.
Avrei anche accettato che Marcello venisse da noi, visto che il letto in più c'era, ma sicuramente Marcello era venuto per Lucia.
Dopo la cena, piccola passeggiata sul lungomare, dove Martino, Lucia e Marcello notano che molte maschere non erano come da noi, li usano maschere tipo peluche di animali vari, in poche parole tutti diventavano dei grandi peluche animati, decidendo così che il giorno dopo avrebbero cercato di trovarne qualcuno anche per loro.
Dopo la passeggiata serale, tornammo in albergo. Marcello e Lucia, andarono dritti in camera, mentre noi restammo nella saletta della hall dell'albergo con Martino. Gli chiesi come andava con la moglie, lui ci rispose che andava tutto alla perfezione e naturalmente era consapevole di tutto.
Restammo un po' a chiacchierare nella hall, anche perché si presumeva che in quella camera stesse succedendo qualcosa di particolarmente hot, addirittura invitammo Martino a venire a dormire da noi per non disturbare Marcello e Lucia, ma ecco che vediamo uscire dall'ascensore Lucia, che veniva a chiamare Martino, dicendo che Marcello era già a letto che dormiva. Restammo tutti sorpresi, non ci fu nessun'altra spiegazione, al che tutti ci rifugiammo nelle nostre camere.
Per me e Franco notte tranquilla, mentre nell'altra, si sentiva che tanto tranquilli non erano.
Al mattino seguente, sveglia, colazione e subito per negozi e al mercato di Viareggio in cerca dei costumi. La coppia e l'amico sembravano tranquilli e belli rilassati, io e Franco continuavamo a chiederci di quella strana situazione, che forse Marcello non era venuto per Lucia, ma per Martino?
Sapevamo che Martino era bisex, ma di Marcello nemmeno lontanamente lo si sospettava. Infatti al mercato, in un attimo che restai sola con Martino volli chiederglielo, con lui c'era molta confidenza e non c'erano problemi. Subito mi chiarì che non era vero che Marcello dormiva, ma era semplicemente che lei non se la sentiva di andare oltre se non ci fosse stato anche lui, inoltre mi assicurò che Marcello, non era nemmeno lontanamente bisex, era etero a tutti gli effetti.
Ebbene tutto fu chiarito, anche Lucia che ormai si fidava di me, mi confidò quanto aveva ricominciato ad amare Martino, dopo la sua famosa rivelazione. (Forse non tutti sanno la storia, ma Martino è bisex e ha avuto qualche esperienza con altri uomini di nascosto dalla moglie, finché un giorno dopo una superlativa serata con me e Franco, decise di rivelargli tutto, dietro nostro consiglio. Gli rivelò anche della notte passata con noi, con calma tutto si chiarì, specialmente dopo un chiarimento tra me, Franco e Lucia, tornando ad amarsi e liberandosi entrambi di un problema, diventando una coppia che ha deciso di liberarsi di molti tabù e viversi la vita.
In effetti Lucia è molto cambiata ed è molto più tranquilla e anche con me si è subito chiarita, diventando addirittura amiche, nonostante le attenzioni che avevo avuto per Martino).
Continuò intanto la ricerca dei costumi, ne trovammo di carini al mercato, ognuno se ne scelse uno diverso, ma veramente carini, sembravano a tutti gli effetti dei veri peluche.
Tornammo poi in albergo in tempo per il pranzo.
Dopo il pranzo, di corsa a visitare un po' la città di Viareggio e in seguito a vedere la cittadella, dove costruiscono i carri e c'è anche un museo del carnevale.
In tutta la città comunque si respirava un'aria gioviale, di felicità, di spensieratezza e di voglia di divertirsi, cosa molto contagiosa, perché è così che si dovrebbe vivere.
Arrivò cosi il momento anche per la serata al carnevale dei Rioni, andammo quindi in camera a prepararci e metterci i nostri costumi. Il problema era cosa metterci sotto il costume, perché nonostante il tempo non proprio dei più belli, non era eccessivamente freddo.
Alla fine a dispetto di una battuta di Martino, e cioè: “Sotto il costume niente”, si decise di vestirci senza esagerare, anche perché i costumi riscaldavano di suo e sicuramente alla festa tra mangiare, bere e ballare, ci saremo sicuramente scaldati.
La serata si stava volgendo alla grande, tra noi cinque si era creata una fantastica intesa, si ballava, si mangiava, si beveva e si beveva, con chiunque si rideva e scherzava, tutto all'insegna del puro divertimento.
Ad un certo punto, grazie ad una fantastica intesa tra me e Lucia, bastò uno sguardo per intenderci, aiutate anche di quel po' di alcool che ci eravamo trangugiati tutti, in un attimo di euforia, io presi per un braccio Marcello tirandolo a me e lo baciai con intensità, andando alla ricerca della sua lingua, mentre Lucia volle prendersi una mezza rivincita con me e si mise a baciare Franco, che sicuramente non disdegnò, anzi si sentì elettrizzato da quel bacio inaspettato. Martino, restò un attimo solo, ma come si poteva lasciarlo così solo? Era un pochino imbarazzante, oltretutto correvamo anche il rischio che si mettesse a baciare qualche uomo, tanto per lui non c'era problema, quindi per evitare, sia io che Lucia, sempre con un'intesa quasi impensabile, ci staccammo da Marcello e Franco e girandoci verso di lui lo baciammo a turno con amabile passione, tanto con il casino che c'era, pochi notarono questo scambio. L'aria si stava propriamente scaldando, l'ebbrezza della festa era tanta, non eravamo i soli che si lasciavano andare ad effusioni e baci. Sotto quei costumi cominciava a nascere parecchia voglia di trasgressione, quel baciarci ogni tanto con lingue piene di passione, scambiandoci tra noi spesso e volentieri, ci riempiva sempre più di voglia. Durante un bacio con Marcello, ci scappò anche qualche toccamento, Franco ogni tanto si lasciava andare ben volentieri con Lucia e qualche volta anche con qualche mascherina un po' troppo oltre le righe. Martino qualche volta, seppur scherzando, fingeva di voler baciare Franco, che naturalmente respingeva, sempre scoppiando in grandi risate.
Serata all'insegna della trasgressione, dove molte inibizioni andavano man mano a scomparire, l'alcool ormai ci aveva liberato da molte inibizioni.
Ad un certo punto, nella bolgia della festa ci perdemmo Franco e Lucia, erano svaniti in quella marea di gente, ma senza preoccuparci più di tanto, io, Martino e Marcello continuammo a divertirci. Il divertimento stava prendendo una gran bella piega, Marcello si era ormai attaccato a me e non perdeva occasione per approfittare e baciarmi, non semplici baci, ma baci pieni di passione e eccitazione.
Martino non stava certo a guardare e spesso approfittava anche lui per baciarmi, lasciando scivolare anche le mani. Credo proprio che ci stavamo assolutamente scaldando e l'eccitazione andava sempre più aumentando.
Ogni tanto riuscivamo in qualche modo ad appartarci e lasciarci andare anche in ben altre effusioni a volte quasi a perdere il senso del limite.
La festa lentamente stava volgendo al termine, molti già se ne erano andati e molti se ne stavano andando, quindi anche noi stavamo pensando di rientrare, ma non sapevamo che fine avessero fatto gli altri due. Proprio in quel momento mi arriva un messaggio sul cellulare, è Franco che mi dice che è sul lungomare con Lucia e che ci saremmo ritrovati poi in albergo e di avvisare anche Martino di non preoccuparsi per Lucia.
A questo punto informai, Martino e Marcello del messaggio, cosa che non destò preoccupazioni, anzi aumentò quella voglia di intrigo e trasgressione che stavamo assaporando, quindi decidemmo anche noi di rientrare. Lungo il tragitto verso l'albergo, si rise e si scherzò ancora, anche grazie a quel po' di alcool, che ci stava scorrendo nelle vene.
Arrivati all'albergo, cercammo di riprenderci un pochino del contegno che avevamo ancora. Appena dentro, Martino e Marcello andarono a sedersi sul divano per riposare un attimo e forse pensando di aspettare gli altri due, visto che la chiave della camera era ancora appesa, segno che erano ancora fuori. Io invece dovevo andare a fare pipi, che non riuscivo proprio più a trattenere, quindi gli dissi di aspettarmi lì, che sarei subito tornata giù.
Salii in camera e mi scaricai proprio di tutta la birra che mi ero bevuta, poi nel momento di rinfilarmi il costume, mi tornò alla mente la famosa frase di Martino, “sotto il costume niente”, quindi ancora eccitata dalla situazione alla festa e ormai senza più limite, decisi di metterla in pratica, mi spogliai di tutto quello che c'era sotto, di tutto l'intimo.
Con Martino non era la prima esperienza e solo Marcello era un'incognita, ma tutti quei baci e quelle carezze alla festa, mi avevano proprio creato un certo fuoco dentro. Quindi mi infilai di nuovo il costume e scesi nella saletta, Martino e Marcello erano lì che parlavano della festa e dell'esperienza a questo carnevale, io andai a sedermi sulla poltrona, fingendomi abbastanza stravolta dalla stanchezza, sentivo una voglia di ribaciarmeli entrambi, ma c'era il portiere di notte in giro, quindi bisognava mantenere un certo contegno. I due pretendenti non azzardavano oltre, io invece avevo perso ogni senso di impedimento, l'ebbrezza, il calore che sentivo era forte, quindi in qualche modo dovevo provocarli, stimolarli.
Poco più in là c'era un tavolino con degli opuscoli e dei volantini sulle varie manifestazioni, quindi mi alzai e andai a prenderli e volgendo loro le spalle, abbassai un po' la cerniera del costume, per fare in modo che il seno fosse ben fuggevole.
Tanto al portiere avrei dato le spalle e non avrebbe notato nulla, ma anche il pensiero che avrebbe visto, mi dava ugualmente un senso di piacere, l'animo esibizionista faceva sempre capolino. Appena rimessami seduta, entrambi si accorsero che la cerniera si era fatalmente abbassata un po' e si notava chiaramente che sotto il costume, almeno per la parte sopra non c'era niente. Restarono entrambi bloccati con lo sguardo verso di me, poi fu proprio Martino a sciogliersi almeno un po' con la lingua, e mi sussurrò balbettando un pò: “Ma Patty, sotto non hai niente? Non mi dire....”, io gli risposi di botto: “Non so, tu che ne pensi?” lui sorrise e disse: “Penso che sei semplicemente una simpatica matta”, poi si avvicinò e preso da quel tanto di eccitazione che aveva dentro e senza preoccuparsi di Marcello e del portiere, mi abbassò ancora di più la cerniera, facendo esplodere fuori dal costume il seno, sbottando con un'esclamazione: “Che magnificenza, come si può resistere a questo spettacolo?” poi si scansò leggermente per mostrare il tutto a Marcello, lo leccò, lo baciò e richiuse solo un pochino la cerniera, tornando a sedersi. Marcello era senza parole, era chiaramente stupefatto.
Martino però non si era accorto che il portiere pur essendo abbastanza distante e alle mie spalle, aveva visto il tutto, semplicemente perché sulla parete di fronte a me c'era un enorme specchio, quindi mi fu subito chiaro che finché Lui e Marcello fossero rimasti girati verso di me, non si sarebbero accorti della cosa.
A questo punto se ne uscì chiaramente il mio spirito esibizionista, riabbassai la cerniera facendo uscire nuovamente il seno dal costume e iniziando a massaggiarmelo.
Il portiere restando in piedi dietro alla sua postazione e nonostante le luci soffuse, vedeva chiaramente tutto, trovandosi anche un po' nascosto alla vista di Marcello e Martino. Questa situazione mi stava eccitando molto, quindi continuando ad accarezzarmi il seno, presa da forte eccitazione, feci segno a Marcello di avvicinarsi; lo feci mettere in ginocchio di fronte a me, mettendogli i seni sul viso, poi non ci fu bisogno di spiegargli le cose, subito si prese tra le mani il mio seno iniziando poi a baciarlo e succhiandomi i capezzoli già belli induriti dalla forte eccitazione. Si, ero forse anche aiutata dalla birra, ma mentre lui mi baciava e succhiava il seno, mi eccitavo sempre di più, notando il giovane portiere che osservava sempre con più interesse la scena, credendo forse che non mi fossi accorta di lui.
Marcello dopo un po', si scostò lasciando che anche Martino potesse godere del piacere di baciarmi e toccarmi il seno. Anche lui era estremamente eccitato, sentivo nelle sue mani una voglia impressionante di accarezzarmi il seno, ma non solo, lui addirittura iniziò a baciarmi, senza pensare che qualcuno ci potesse vedere. Purtroppo la voglia dentro di me, era sempre più forte, ma non potevamo certo continuare così in quella saletta, ma sinceramente mi eccitava troppo vedere il portiere che ci spiava, ormai avevo perso il senso del limite. Lasciai così che Martino continuasse ancora un po', a Marcello accarezzai il pene, anche se da sopra il costume, notando quanto era già bello eccitato.
A questo punto però, decisi che era meglio interromperci li, per poi continuare in camera, ormai avevo voglia di loro e loro sicuramente di me, anche se provavo un forte dispiacere nell'interrompere lo spettacolo al portiere, che ormai si stava già pregustando qualcosa di più. Anche questo fa parte dell'animo esibizionista. Quindi visto che loro due non si erano accorti della situazione, proposi a Marcello di cominciare a salire in camera sua, per poi raggiungerci in camera mia una volta saliti pure noi.
Marcello si avvicinò al portiere, si fece dare la chiave e salì in camera. Io restai ancora su quella poltrona, con il seno ancora in bella vista, ma talmente eccitata dallo sguardo furtivo del portiere, che mi sentivo sempre più intrigata a fare qualcosa di trasgressivo ed eccitante. Martino sapeva del mio essere un po' esibizionista, quindi gli spiegai la situazione, rimase in un primo momento un po' sorpreso, quindi gli proposi di continuare a baciarmi e toccarmi, di fare quello che si sentiva di fare, inoltre volevo che al portiere sembrasse che eravamo del tutto ignari del suo osservarci. Pensando a cosa poteva succedere ero tutta un brivido, la birra sicuramente mi aveva portato a perdere ogni inibizione, ero totalmente preda dell'eccitazione.
Martino consapevole della mia forte eccitazione, fece scorrere la cerniera del costume fino in fondo poi lo abbassò fino a lasciarmi nuda per la parte superiore, poi infilò una mano sulla passera, ormai estremamente umida. Dopo qualche accarezzamento, mi infilò deciso due dita, portandomi ad un sussurrato gemito di piacere, non rispondevo più delle mie azioni, credo che in quel momento avrebbe potuto fare tutto ciò che voleva. Vedevo il portiere sempre più preso dalla situazione e sicuramente tentato all'avvicinarsi, Martino insisteva con quelle due dita, baciandomi anche con intensità e si preoccupava anche di baciarmi e leccarmi il seno. Credo proprio che in quel momento il mio ansimare si stava facendo sempre più udibile, ormai non pensavo più a niente se non a godere. Martino ormai incurante del portiere, si stava impegnando in tutti i modi per farmi godere. Ad un certo punto, mi scappò l'occhio sullo specchio e notai che il portiere non era più al suo posto, ma si stava lentamente avvicinando, se ne accorse anche Martino, che me lo sussurrò in un orecchio, i brividi aumentarono ancora di più, non sapevo più cosa fare. Martino era talmente intenso con quelle dita, che stavo troppo godendo, cavoli non riuscivo più a fermarmi, stavo per avere un orgasmo. La tensione aumentava, i brividi erano sempre maggiori, il portiere ormai si era avvicinato tanto, ma veramente tanto. Degli strani pensieri mi stavano assalendo, tanto che scoppiai effettivamente in un orgasmo. Quella situazione mi aveva a tutti gli effetti fatta esplodere, fortuna Martino capì di chiudermi la bocca con un portentoso bacio, avrei sicuramente urlato.
Vedevo il portiere che si masturbava sempre più intensamente, gustandosi lo spettacolo, lo avrei anche invitato a partecipare visto lo stato in cui mi trovavo, la voglia di farlo partecipare mi eccitava sempre più, la tentazione era tanta, stavo perdendo ogni senso del limite, se non solo la voglia di una forte trasgressione. Quasi mi sentivo anche le sue mani addosso, Martino forse anche lui resosi conto di questo mio stato, stava facendo di tutto per farmi capitolare.
Ma proprio quando stavo quasi per capitolare, si senti il rumore dell'ascensore che stava scendendo, Martino subito si bloccò, tirandomi subito su il costume e la cerniera e il portiere sistemandosi il suo eccitato membro, si avviò deciso alla sua postazione. Infatti era una cliente che era scesa per farsi dare una bottiglia di acqua..
Non sapevo se maledire o benedire quella cliente, ma forse era meglio così.
In quel momento approfittammo anche noi per interrompere quella piacevole parentesi e salire in camera, con estremo dispiacere per il portiere e un po' anche mio, mi ero troppo eccitata.
Infatti quando il portiere mi porse la chiave della camera, mi guardò con dispiacere e tristezza negli occhi e con voce tremolante, ci augurò la buonanotte.
Rimane che io ero sempre tremendamente eccitata e veramente non vedevo l'ora di arrivare in camera, inoltre in quella situazione mi ero completamente dimenticata di Marcello.
Ero troppo eccitata, mi passava sempre davanti agli occhi la scena nella saletta e della forte eccitazione che stavo provando, mi dispiaceva quasi il non aver continuato.
Nel salire con l'ascensore, Martino si fiondò su di me e mi baciò con un'intensità impressionante, era eccitatissimo. Una volta in camera, appena il tempo di chiudere la porta dietro di se, mi portò direttamente sul letto, mi aprì la lampo del costume, togliendomelo con decisione, anche lui senza attendere si spogliò, poi con veemenza, si avvicinò aprendomi decisamente le gambe e fiondandosi deciso con la lingua sulla mia passera estremamente bagnata ed esclamò: “Patty non vedevo l'ora di sentire il contatto della tua passera sulla mia lingua, leccartela con il piacere che tanto stavo desiderando”, ed iniziò con la lingua a percorrermi sulle labbra umide, per poi soffermarsi sul clitoride e di nuovo penetrandomi con le dita, mentre con l'altra mano si allungò a toccarmi il seno.
Martino era veramente partito con convinzione, le sue dita e la sua lingua mi stavano a tutti gli effetti facendo godere; allungai addirittura una mano sulla mia passera per poter meglio mettere in evidenza il mio clitoride, mettendo in condizione Martino di poterlo leccare meglio e aumentare il mio piacere.
Stavo ancora godendo e di nuovo ansimavo per il piacere, quando sentii la porta della camera aprirsi, naturalmente mi scappò l'occhio per vedere chi fosse, speravo quasi che fosse il disperato portiere, ma non disdegnai certo nel vedere comparire Marcello già completamente nudo ed eccitato. Ero in pieno godimento, quindi allungai una mano per far capire a Marcello di muoversi e appena mi fu alla portata, me lo tirai a me per lasciarmi andare in un appassionato bacio.
Fu una nuova esplosione di piacere in quel già superbo orgasmo, mi ritrovavo immersa di nuove e piacevoli sensazioni. Marcello certo consapevole della piacevole situazione in cui si trovava, mi baciava con un'intensità e passione incredibile, allungando anche le mani sul mio seno.
Al culmine di quel orgasmo, Marcello, esclamò: “Non arrivavate più, stavo quasi perdendo ogni speranza” e ritornò a baciarmi.
Martino si era fermato un po' con le dita e la lingua, ma senza toglierle, sicuramente era tentato a passare subito a penetrarmi con il suo maschio membro, ma sapeva anche quanto avrei gradito molte altre attenzioni.
Infatti si avvicinò alla mia bocca e pure lui iniziò a baciarmi. A turno mi baciarono intensamente per un paio di volte, poi Marcello decise di andare ad assaporare il sapore dei miei piaceri, quindi allungandosi sul letto, iniziò ad accarezzarmi la passera e poi subito con la lingua, facendomi subito aumentare il calore e la voglia di godere che avevo ancora dentro. Ci ritrovammo quasi in una sorta di 69, avevo davanti ai miei occhi finalmente quel suo notevole membro, che fino a poco prima non avevo notato così ben dimensionato. Non mi feci certo pregare nel prenderlo in mano cominciando con un leggero accarezzamento e stringendolo e scorrendolo lentamente, per poi portarmelo alla bocca.
Veramente avevo visto bene, era proprio ben proporzionato. Quindi presa dalla forte eccitazione, iniziai a stringerlo con le labbra e scorrerlo fino quasi a farlo sparire nella mia bocca, dando ogni tanto anche delle belle leccate sul glande. Martino nel frattempo si stava dedicando con piacere al mio seno, accarezzandolo e baciandolo, cercai anche il suo membro per stringerlo nella mia mano scorrendolo in una lenta e piacevole masturbazione.
Cosa poteva ancora mancare per farmi avere un nuovo orgasmo, niente, entrambi erano teneri, intensi, eccitati e vogliosi di farmi provare piacere e di provarlo loro stessi.
Marcello oltre che con la lingua, si era intrufolato anche con le dita e le stava muovendo con piacevole efficacia, sapendo cogliere il modo esatto per farmi sentire delle forti vibrazioni.
Marcello, sorprendentemente sapeva esprimere una grande capacità nel sapermi far godere, infatti toccandomi e leccandomi nel modo e nei punti giusti, mi stava portando ad un nuovo orgasmo, riuscendo a farmi perdere ogni controllo di me stessa,..
Infatti iniziai ad aumentare l'intensità anche nell' affondare il pene nella mia bocca e succhiarlo con estrema fermezza, stavo godendo come posseduta, durante questo sommo godimento anche Martino si stava impegnando per farmi aumentare il piacere che già stavo piacevolmente assaporando.
La voglia di essere penetrata, a questo punto si era impossessata di me, quindi presa da questa voglia, feci mettere Marcello in posizione da poterlo cavalcare.
Anche lui estremamente eccitato non vedeva l'ora di assaporare con quel suo marmoreo pene, quelle labbra che fino a poco prima aveva baciato e leccato con la lingua e stimolato con le dita.
Mi misi sopra di lui, sedendomi sul suo pene ma senza infilarlo subito e mi chinai su di lui iniziando un bacio estremamente pieno di voglia e passione.
Con la mia passera sfregavo lascivamente il suo pene, mi muovevo lentamente avanti e indietro, sentendo il duro di quel massiccio pene sfregare anche sul mio clitoride.
Ma ero troppo vogliosa di sentirmi affondare, così presi finalmente il suo pene con una mano, me lo appoggiai tra le labbra della passera, facendolo finalmente eclissare dentro di me. Che delizia, era proprio quello che in quel momento desideravo, sentirmi decisamente penetrata, ero talmente piena di voglia di godere che iniziai subito a cavalcarlo con vigore, lo sentivo fino in fondo, salivo e scendevo, sopra quel maestoso pene. Marcello iniziò pure a sussurrarmi frasi di apprezzamento, senza mai cadere nel volgare, Martino si era posizionato di lato, continuando a baciarmi e leccarmi il seno, toccandolo e massaggiandolo, stavo ancora godendo come una dissennata, il mio vigore nel muovermi li stava facendo impazzire entrambi. Con le mani appoggiate sul torace di Marcello, mi aiutavo a cavalcarlo sempre più piena di piacere, oltre che scorrere su e giù quel membro con la mia passera, ogni tanto mi muovevo in modo circolare, muovendomi e ansimando con vigore. Quel fantastico godere scoppiò in un imponente orgasmo, il mio respiro si era molto affannato, cominciando a gemere di delizia, che esplosione di piacere.
Quel pene mi stava esageratamente facendo gioire, avevo appena esaurito questo nuovo orgasmo, che ne volevo assaporare un altro, così che scesi da sopra Marcello e pregai Martino di continuare a penetrarmi. Continuando con quel vigore Marcello mi sarebbe esploso dentro, ma volevo che esplodessero assieme.
Martino, mi sdraiò e mettendosi in ginocchio sul letto, mi sollevò il bacino e senza troppi preamboli mi penetrò con decisione, pure lui troppo preso dalla voglia di penetrarmi,
Si era creata un tale amalgama tra noi tre ed eravamo tanto eccitati dalla situazione creatasi, che era veramente impossibile godere senza tutta quella frenesia.
Sentii il pene di Martino entrare dentro di me con convinzione e con convinzione affondava i suoi colpi, Marcello si era posizionato di fianco, porgendomi il suo pene di fronte alla bocca, e non aspettai molto per prenderlo tra le mie labbra e iniziare a succhiarglielo, dal glande affondavo fino quasi ad ingoiarlo tutto.
Martino si stava superando, il suo muoversi quasi in modo intermittente mi faceva sentire maggiormente la sua penetrazione, affondando a volte al limite del possibile, a volte lo facendolo uscire per poi rientrare di nuovo con fermezza.
Ero immersa in un mondo estremamente surreale, da tempo non mi immergevo con tanta passione in una situazione cosi piacevole.
Marcello e Martino, si stavano veramente dimostrando all'altezza della situazione. Ma cosa mi stava succedendo? un brivido immenso mi stava avvolgendo, un tremore impressionante, stavo avendo un altro forte orgasmo.
Martino era troppo vigoroso nel suo penetrarmi, stava mantenendo un ritmo eccessivamente esagerato, mi stava facendo sentire fino in fondo il suo piacere.
Talmente era la vigoria di tutti che anche per loro arrivò il momento di esplodere, Martino iniziò a rallentare e il suo pene iniziò a vibrare, stava esplodendo, lo sfilò di scatto esplodendomi addosso i suoi schizzi di caldo e lascivo sperma. Anche Marcello non potè resistere al mio intenso massaggio al suo pene, anche lui dopo un leggero tremore, si scostò dalla bocca inondandomi il seno del suo sperma. Eravamo arrivati decisamente soddisfatti al culmine del piacere, lasciandoci andare risolutamente sfiniti su quel letto.
Marcello non aveva parole per descrivere il piacere che aveva provato, continuava a riempirmi di lodi. Martino invece, non fece altro che ribadire, quanto ero stata, come sempre sorprendentemente capace di godere e far godere delle situazioni più piacevoli, di quanto avevo saputo cogliere l'istante, dicendomi anche: “Un'altra volta hai confermato i miei pensieri, sei speciale e unica, felice di esserti amico, e non parlo solo di sesso, ma del tuo animo, tu sai godere e specialmente far godere il piacere del momento, esaltando il senso della vita quotidiana”.
A questo punto, ancora tutta piena del loro sperma, li baciai entrambi con estrema passione, per poi allontanarmi in bagno e darmi una ripulita.
A questo punto, mi verrà chiesto, di Franco e Lucia che ne è stato? E quel povero portiere?
Beh visto che mi sono dilungata un po' troppo in questa parte del racconto, vedrò di descrivere la continuazione con una seconda parte.
Ma come potrei essere breve nel descrivere queste piacevoli esperienze e sensazioni?
Comunque la notte non era finita.
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